torna al menù Fanfic
torna indietro

MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: SOLO PER METÀ
Genere: Sentimentale, Romantico, Azione, Avventura, Fantascienza
Rating: Per Tutte le età
Autore: kyo-asakura galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 21/04/2007 18:21:20 (ultimo inserimento: 09/09/07)

la mia prima ficcy!! ^^ una bambina nata dall'unione tra un angelo e un demone e con un futuro pieno di sofferenze...
 
Condividi su FacebookCondividi per Email
Salva nei Preferiti
   
CAPITOLO
- Capitolo 1° -

erano le dieci del due agosto e nel confine della città di Novelity una folla di persone, tutte coperte da mantelle bianche, si riunì attorno ad una capanna che si trovava sopra la sabbia del deserto.
-quanto ci vuole a fare nascere un bambino?- disse un uomo agitato ad un gruppo di donne che parlavano fra di loro
-sta calmo Daltar! Siamo qua solamente da un’ora! Lo sai che ci vogliono circa due ore per far nascere una creatura della nostra comunità! Trovati qualcuno con cui parlare e aspetta!- a quelle parole Daltar si spazientì e corse verso la capanna dove si udivano solo le urla di dolore di una donna. Daltar era l’uomo più forte della comunità e si poteva subito notare da quei enormi muscoli che gli coprivano braccia, gambe e torace. Era vestito sempre elegantemente perché grazie all’impresa che aveva ereditato da suo padre era diventato molto ricco. Aveva occhi e capelli neri e sulla guancia aveva un tatuaggio che riguardava un’ala bianca.
-allora!?!- urlò l’uomo spalancando la porta della capanna.
Il dottore che si occupava della donna incinta si alzò di scatto per vedere chi era entrato -Daltar! Esci subito!- lo riconobbe subito. Il medico era preoccupato che della sabbia o della polvere entrasse nella capanna trasportata dal vento o portata semplicemente da Daltar.
-volevo solo sapere quanto mancava! DANNAZIONE!- urlò spazientito
-manca poco…ora esci!-
-e Cidori come sta?- questa volta assunse un’aria calma e disse quelle parole con dolcezza mentre guardava la donna distesa sul letto
-bene. Tu non sei il padre o il fidanzato, ma ti preoccupi più di tutti…ti prego Daltar, esci o il parto si complicherà per via della sabbia o della polvere!- l’uomo alla porta guardò per un lungo istante Cidori e poi uscì dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle.
Il dottore controllò se era tutto a posto e dopo essersene accertato guardò la donna e con un sorriso disse: –allora Cidori…facciamo nascere questo bambino?- lei gli rispose, molto faticamene, facendo cenno di si con la testa.

Era passata un’altra ora e qualche minuto e l’orologio del campanile in città suonò la mezzanotte e cinque minuti (l’orologio di Novelity suona ogni cinque minuti). Finalmente le urla all’interno della capanna svanirono, ma furono subito sostituite da parole supplichevoli –ti prego Dimio! Lasciala andare! È solo una bambina ed è appena nata…che male vuoi che faccia!- implorò Cidori
-da te proprio non me lo aspettavo! Ti rendi conto di cosa hai fatto!?! Ora io sono ritenuto tuo complice per averla fatta nascere!- disse il dottore disperato e arrabbiato al tempo stesso.
-cosa sta succedendo?- sussurrava tutta la gente che era fuori dalla capanna in attesa di celebrare la venuta al mondo del nuovo arrivato, scambiandosi sguardi interrogativi. Improvvisamente la porta si spalancò e ne uscì il dottore con il suo camice bianco un po’ sporco di sangue, anche lui aveva un mantello bianco sulla schiena e la mascherina, che prima era servita durante il parto, ora piegata sul collo, ai suoi piedi c’era Cidori che era stanca dal parto, ma aveva ancora quella poco di forza per proteggere l’esserino a cui gli aveva dato una vita pochi minuti prima e che Dimio teneva per un piede a testa all’ingiù.
Tutte le persone si stupirono a vedere quella scena, ma si stupirono ancora di più nel vedere quella piccola bambina con due ali una diversa da quell’altra: un’ala di angelo bianca e un’ala di demone nera.
-è una bambina della proibizione!- urlò un uomo in mezzo alla folla indicando col dito verso il dottore.
-si! Cidori come hai potuto fare questo!- disse una donna
-è vero! Ti ho sempre vista strana, ma non pensavo che arrivavi a questo!- ogni persona disse la sua insultando la bambina e la donna ripetutamente. Daltar non disse una parola era troppo scioccato per parlare.
-dobbiamo eliminare la bambina!- disse ad un certo punto il dottore fregandosene altamente dell’umore di Cidori che quando sentì quelle parole il suo cuore si spezzò dal dolore.
-no vi prego!- disse in mezzo alle lacrime –non è cattiva…il padre era un demone buono!- cercava in ogni modo di trovare un motivo, qualcosa per riavere la figlia tra le braccia e stringerla forte a se per proteggerla da quegli sguardi malvagi.
-un demone è un demone! Non esistono demoni buoni! La bambina va ammazzata per il bene della comunità! Immaginatevi se da grande diventa un demone a tutti gli effetti…ci sterminerà!-
-vi assicuro che non vi farà niente! L’alleverò come fosse per intero angelo e estirperò il suo lato di demone! Vi prego lasciatela vivere…- ci fu un lungo silenzio e poi in mezzo alla folla si levò un bastone -…ve ne prego…- continuava a ripetere lei con la vista offuscata dalle lacrime.
-va bene!- tutte le persone si voltarono verso colui che aveva parlato. Anche Cidori.
-signore!- disse sottovoce Dimio con in mano ancora la bambina che sbraitava.
-bada bene Cidori! La bambina può vivere perché dentro di te ho visto il vero amore che nutri per questa creature delle tenebre. Posso accettare la tua richiesta solo perché sono il signore della città di Novelity per i prossimi cinque anni, ma non posso assicurarti se il signore che mi succederà avrà il mio stesso parere!- ancora silenzio –Dimio ridai la bambina alla madre e sta tranquillo che non sarai ritenuto complice!- il dottore buttò letteralmente la piccola fra le braccia della madre che si tagliò su un braccio a causa dell’ala di demone, ma non sentiva il dolore. Era piena di gioia.
Mentre lei cullava la sua piccola la folla che era accorsa due ore prima per celebrare la nascita del bambino si girò verso la città e i loro mantelli bianchi si trasformarono in bellissime ali d’angelo bianche come la neve. Andarono via tutti volando tranne Daltar che continuava a guardare quella donna alla soglia della porta vestita con un vestito color crema e un mantello bianco. I suoi occhi celesti continuavano a guardare la piccola creature che rideva fra le sue braccia e con la sua manina giocherellava con i lisci capelli biondi della madre. –sei proprio un angelo testardo Cidori!- e con queste parole piene di rabbia volò via anche lui dirigendosi verso la città come tutti gli altri.
---------------------------------------------------------
vi prego commentate numerosi così scopro se questa fic è piaciuta a qualcuno....allora al prossimo cap!!! ^^ konnichiwa(ciao)
 
Continua nel capitolo:


 
  » Segnala questa fanfic se non rispetta il regolamento del sito
 


VOTO: (0 voti, 0 commenti)
 
COMMENTI:
NON CI SONO ANCORA COMMENTI, SCRIVI IL PRIMO! ^__-
 
SCRIVI IL TUO COMMENTO:

Utente:
Password:
Registrati -Password dimenticata?
Solo su questo capitolo Generale sulla Fanfic
Commento:
Il tuo voto: