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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: WITH OR WITHOUT YOU
Genere: Sentimentale, Avventura
Rating: Per Tutte le età
Avviso: OOC, What if? (E se...), Lemon
Autore: isy-chan galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 18/04/2007 15:31:45

In una notte possono accadere molte cose, ed Hermione Granger ne sa qualcosa...
 
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CAPITOLO 1 - STEP BY STEP
- Capitolo 1° -

With Or Without You



Capitolo 1 - Step By Step



Step one you say we need to talk

He walks you say sit down it's just a talk

He smiles politely back at you

You stare politely right on through

Some sort of window to your right

As he goes left and you stay right

Between the lines of fear and blame

And you begin to wonder why you came


Where did I go wrong, I lost a friend

Somewhere along in the bitterness

And I would have stayed up with you all night

Had I known how to save a life


(The Fray - How To Save A Life)



Fragili passi cadenzati scivolavano a terra, come le foglie secche che circondavano quell'impietoso inverno.

Il cappotto color crema le stringeva la vita, come il suo più fidato amante. Ciocche di capelli color dell'ambra le invadevano il viso

di porcellana, creandole una fastidiosa sensazione solleticosa proprio sotto il naso.

Scostò i capelli dietro l'orecchio, e in quell'istante emanarono un soffice profumo di camomilla.

I suoi passi rimbombavano nella solitudine silenziosa della notte.

Central Park appariva quasi spettrale quella sera...

La donna si strinse ancora di più il cappotto addosso, facendolo ben aderire sulla pelle profumata di pesca.

Hermione Jane Granger sospirò, sentendo aumentare il battito cardiaco.

Odiava sentirsi così fragile, ed odiava gli uomini che si approfittavano così schifosamente delle donne.

Poggiò un altro passo a terra, trasformando il suo viso in una maschera di cera, tanta la paura...

Cominciò a correre, senza neanche rendersene conto.

Proprio mentre la sua corsa prendeva inizio, dei passi dietro di lei l'avvertirono del pericolo.

Hermione, presa dall'impeto del terrore, lasciò cadere la sua borsa a terra, che subito si aprì rivelando portafoglio, cellulare e una quantità esorbitante di fogli.

Si fermò , chinandosi per raccogliere le sue cose, febbrilmente, ciò che riusciva a toccare ricadeva subito a terra.

Si portò una mano alla tempia, bloccando le lacrime. Strinse i pugni, fece pressione sul suo dannato orgoglio e prese ad infilare quanto più velocemente possibile dentro la borsa tutte le sue cose.

Riuscì ad alzarsi, peccato fosse troppo ed irrimediabilmente troppo tardi...

Un uomo completamente vestito di nero comparve dietro di lei e subito l'afferrò per i fianchi snelli, Hermione cominciò a gridare, lanciando pugni a raffica contro il petto dell'aggressore.

Provò a dargli dei calci, lo colpì con qualche pugno, ma non fu sufficiente. L'uomo la trascinò preopotente su una panchina di fianco ad un lago.

L'uomo la toccava, la sua mano strusciava avida contro la sua pelle, ed in quel momento Hermione non potè far altro che tacere...

Una mano sugli occhi dorati, l'altra che cercava faticosamente di allontanare la mano estranea, senza riuscirci.

Un dolore e lo schifo. E male, tantissimo irrefrenabile male. Così tanto da lacerargli le vene...

Eppure ancora nessuna lacrima andava a solcargli il viso niveo e pallido.

Ad un tratto un rumore di sterpi schiacciati, foglie accartocciate, fece voltare l'uomo di scatto.

Hermione aprì gli occhi, riuscendo a scorgere solo una cicatrice sulla guancia dell'uomo, una cicatrice a forma di tuono...

La Granger sbattè due o tre volte gli occhi, perplessa, subito dopo le immagini ed i pensieri cominciarono a vorticare frenetici, tutto andava più velocemente.

L'uomo si staccò dal suo corpo, e subito venne colpito al volto da qualcosa, un pugno probabilmente...

Hermione lo vide cadere a terra, e poi strisciare alzandosi, e scappare via, lontano, insieme ai suoi ricordi...

Rimase seduta su quella panchina, non riuscendo a scorgere i particolari del suo salvatore.

Si liberò dello stress in un sonore respiro. Subito dopo venne scossa da un conato di vomito, ma si trattenne.

- Chi c'è?- balbettò timorosa, ormai... Nessuno rispose, poi vide del fumo bianco sollevarsi verso il cielo, allora capì di non essere sola, che lì davanti a lei

c'era l'uomo a cui avrebbe voluto donare tutto ciò che aveva, peccato che lui non se ne sarebbe fatto niente...

- Che brutte abitudine che hanno questi babbani, eh Granger? Eppure non dovresti esserci abituata?- quella voce tagliente, fendeva l'aria come tanti affondi di spada che colpivano il cuore.

La conosceva quella voce, fin troppo bene. Odiava quella voce, eppure ne era ammaliata, specie in quel momento...

- Allora non rispondi? Non ci vediamo da anni, ed ora che ti ho anche salvato potresti almeno parlare...- ghignò la voce, poi la figura arrivò piano e lentamente sotto la luce di un lampione in stile gotico.

I capelli fini d'oro erano tirati indietro, come di solito. Il viso era quasi cesellato, e alla luce del lampione e della luna, pareva quasi di stare ammirando una statua. Gli occhi... Sempre e solo quei maledetti occhi. Quelle mezzelune grigie in grado di confondere. Quelle perle rare che facevano diventare pazzi. Quelle gemme incastonate nell'oro.

L'emblema della perfezione e del snobbismo, Draco Lucius Malfoy.

- Vuoi dei ringraziamenti?- ringhiò la riccia, alzandosi pacatamente, e pulendosi la gonna in velluto blu notte, con un secco gesto della mano.

- Non sei cambiata per nulla, Mezzosangue, brutta, antipatica e stupida, come al solito.-

- E tu sempre il solito maturo, complimenti...- la Granger afferrò la borsa in pelle, mettendosela a tracolla, per non correre il rischio di perderla ancora.

Draco ghignò, ciccando la sigaretta a terra, vedendola poi andare via di corsa.

In due balzi felpati già si trovava affianco a lei.

- Ma come, già vai via? Ancora non ho sentito il mio 'grazie'...-

- Fottiti!-

- Come siamo scurrili, chi te le ha insegnate queste parole, il maritino Weasel?-

Hermione si bloccò nel bel mezzo della strada, puntando l'indice al petto di Malfoy.

- Chiariamo bene una cosa: Io ti odio, tu mi odi. Ora perchè non ritorni alle tue piacevoli attività che non includono la mia presenza?- trillò esagitata, ancora un pò sconvolta, con qualche capello in ordine sparso fuori dalla stretta coda di cavallo in cima alla nuca.

- Cos'è tutta questa gentilezza questa sera?-

- La stessa che ti ho dimostrato in questi dieci anni di conoscenza involontaria!-

Hermione riprese la sua camminata, sentendo gli irritanti passi di Malfoy ancora dietro di lei.

- Sei insistente, eh?-

- Temo Granger, che se ti lasciassi da sola, qualcun'altro attenterebbe alla tua verginità, ancora intatta suppongo...-

- Preferirei morire che stare in tua compagnia.-

- Potevi dirlo prima, almeno avrei volentieri evitato di salvarti!-

- Nessuno ti ha chiesto di farlo!-

- Allora la prossima volta che qualcuno tenterà di toccarti lo lascierò fare, gustandomi anche la scena!-

Hermione si ritrasse, sentendo ancora l'impulso di vomitare anche l'anima, ma preferì trattenersi ancora, ed allora rimase in silenzio, fermandosi davanti ad un palazzo color grigio sporco

ed incominciando a frugare nella borsa nella disperata ricerca delle chiavi di casa.

- Bè, hai perso la lingua?-

- Lasciami in pace, Malfoy.-

- Temo che questo sarà impossibile visto che ci vedremo domani al dipartimento degli Auror...-

- Cosa?!-

- Oh, non te l'ho detto? Granger, hai qui davanti a te il nuovo capo del tuo dipartimento!-



FINE CAPITOLO



Della serie 'No, non c'ero e se c'ero dormivo' ecco qui una nuovo mia fiction!

Bè, questa non ve l'aspettavate, eh?

Neanche io a dirla tutta.

Mi sono ritirata un mese fa ed ora eccomi qui a scrivere ancora.

Ma sapete che c'è ragazzi? Ho capito che non riesco a stare senza scrittura, e per questo ringrazio tantissimo la mia mamy, Claheaven, a cui voglio troppo dannatissimo bene!

Bè spero che vi piaccia, anche se non sono molto convinta di questo abominio, ma ormai quel che è fatto è fatto! Kiss Isy


 
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