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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: InuYasha
Titolo Fanfic: MIO PADRE È UN RE (¯`•.•¯)
Genere: Sentimentale, Romantico, Introspettivo, Song-fic
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot, OOC, AU
Autore: kgm88 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 18/04/2007 00:52:35

Sulle note della canzone " Mio padre è un re " di Biagio Antonacci. Una Sesshomaru x Rin
 
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UNICO
- Capitolo 1° -

<p align="center"> (¯•.•`¯) Mio padre è un re (¯`•.•¯) </p>



Il sole m'illumina il volto.
Sostengo quella fastidiosa luce, lascio che si rispecchi nei miei occhi d'oro.
Sono il glaciale principe dei demoni, niente può danneggiarmi.
Inspiro l'aria pura del mio regno, affacciato alla veranda delle mie stanze.
Posso distinguere le grandi tenute in possesso della mia famiglia, nel paesaggio che si offre al mio sguardo.
Sospiro annoiato.
Ogni giorno le stesse cose.
Ogni giorno la stessa vita.
Ogni giorno le stesse noiosissime persone.
Ogni giorno ripetersi che mio padre è un Re.
Non posso fare nulla di quello che desidero.
"E' contro il protocollo sua altezza!" squittisce ogni volta quel ranocchio petulante, che mi segue dovunque.
Tutto questo da quando sono venuto al mondo.
Rientro nelle mie stanze.
Mi lascio cadere stanco da tutto questo sfarzo, sul lussuoso letto che m'accoglie sul morbido materasso.
Non m'è dato lasciare questo castello, ne incontrare alcuno che non sia passato per la supervisione dei consiglieri.
Alcune volte dimentico anche il mio nome.
Io qui sono "il principe" o "l'erede di sua maestà il Re".
Li odio, li odio tutti.

<p align="center">Non ho un'età
Mio padre è un Re
Vivo in un grande castello lassù
Ho un letto d'oro...due occhi blu
Ma non so dirti che...nome ho
</p>

No, non è vero.
Lei, non la odio.
E' l'unica per la quale non porto rancore.
L'ho vista una volta, dalla torre astronomica.
Osservavo il tramonto, quando lo sguardo cadde su una minuta figura tra l'immenso giardino.
Aveva lunghi capelli d'ebano, venivano sospinti dal vento.
Le mani, con le piccole dita affusolate, tracciavano forme inconsistenti nell'aria
Dalle sue labbra, una delicata nenia giungeva al mio orecchio.
Era dolce, quasi rilassante.
Non mi ero mai sentito tanto strano.
Da quel giorno l'ho disegnata in me, non dimenticherò mai quella fanciulla, la sua voce melodiosa, il suo sorriso rivolto al sole che le augurava la buona notte.
Poi una torsione del capo.
"Buona notte principe Sesshomaru!" urlò, guardandomi con i suoi grandi occhi limpidi.
In quel momento ho avuto paura.
Ma poi perchè?
Non so proprio spiegarlo.
Il suo sorriso mi ha incantato,non credevo m'avesse visto da quella finestra tanto alta e stretta.
Desidero rivederla, e perdermi nuovamente nei suoi occhi.
Può sembrare sciocco che un principe si lasci trasportare da simili emozioni, soprattutto se quel principe sono io, eppure anche se quella è una semplice ningen, non m'importa, lei mi ha sorriso, mi ha chiamato per nome, non ha avuto paura di me, non è scappata.
Ritornerò nuovamente ad affacciarmi da quella finestra, solo per rivederla.

<p align="center">Un giorno poi
Dalla finestra
Quella più alta e più stretta che ho
Ho visto lei...lunghi capelli
L'ho disegnata in me...così
Lei mi guardò...lei mi chiamò
Quanta paura poi...perchè?!...
</p>

La sto aspettando, affacciato a questa piccola finestra, come mi ero ripromesso.
Arriva come l'ha prima volta che l'ho incontrata, col sole ormai giù.
Pare non essersi accorta di me.
Comincia a raccogliere i fiori, ne fa delle corone, ne indossa una e corre felice tra i fiori.
Sorride spensierata, priva di timori.
Quella giovane fanciulla è la vita che vorrei.
"Principe Sesshomaru, questi fiori sono per lei!" urla mostrandomi da lontano, il cesto che poco prima aveva colmato di piccoli fiori.
E io per riconoscenza, le regalo un sorriso.
Il primo sorriso che credo d'aver mai fatto in vita mia.
Sempre ad osservare tutti dall'alto in basso, con disprezzo, ripugnanza, egoismo.
Ma con lei è diverso.
Lei è diversa.
Mi sorride a sua volta.
Vorrei dirle qualcosa, farle qualche domanda, ma le mie corde vocali sembrano essere paralizzate.
"Io mi chiamo Rin" sembra leggermi nel pensiero, si presenta, con una riverenza.
Sorrido nuovamente, questa volta però, divertito.
L'abito consumato e un pò sporco, stona completamente col suo fare regale.
Ora conosco il suo nome.
Chissà chi è...
Non l'avevo mai vista da queste parti...
Tornerò nuovamente ad osservarla...
La sua compagnia mi fa stare bene.
Prima di incontrarla ho pensato spesso che sarei rimasto sempre solo, e non avrei provato sentimenti positivi per nessuno.

<p align="center">Io da quassù... dalla finestra
l'aspetto e arriva col sole già giù
Raccoglie i fiori... lo fa per me
Corre nel prato ed io... ed io quassù
se mai amore conoscerò
solo e di ruggine...io vivrò
</p>

Quest'oggi non posso andare ad osservare Rin.
Gli impegni del protocollo non mi permettono di allontanarmi.
Lo so forse sarò ripetitivo, ma io li odio tutti.
Il sangue mi ribolle nelle vene, il mio istinto demoniaco, ha sete delle loro vite.
Ma non mi è concesso.
Devo restare fermo ed impassibile.
Lo odio.
Tutto questo perchè mio padre è il Re.
Non posso uscire in giardino e lasciarmi cullare dalla voce bianca di Rin.
Non posso parlare con lei.
Solo perchè mio padre è il Re, e lei una semplice ningen.
Io sono forte, potrei fregarmene di tutto, ma ho paura.
Che contraddizione assurda, dico di essere forte per poi ammettere di aver timori.
Sono in perenne disputa con mio padre, perchè voglio dimostrargli che sono migliore di lui.
Nonostante ciò non sono capace di andare contro le sue leggi.
Il suo regolamento è sacro, non posso oppormi.
Non ci riesco.
Ma non demordo, un giorno...
Sì, un giorno io, non avrò più paura.
Un giorno io cambierò, e non avrò paura.

<p align="center">Non avrò, non avrò, non avrò...
un giorno io non avrò...non avrò più paura
Anche se io non posso parlare e giocare con lei...
Perchè mio padre è un Re!
</p>

Solo per lei, ne sono certo.
Solo per lei, scavalcherò le mura.
Sarà lei a darmi il coraggio di cambiare.
Il desiderio di stare con lei, mi darà la forza per reagire, per impormi, per farmi valere.
Penso al giorno in cui potrò perdermi nel suo sguardo.
Mi auguro sia presto.
Giuro che è per lei che d'ora in poi vivrò, senza aver paura.
Tutto ciò che farò, sarà solo per lei e per il giorno in cui potrò incontrarla.
Rin aspettami, io attraverserò i cancelli di quel giardino per stare con te.

<p align="center">Ma io so...ma io so...
Ma io so, che per lei prima o poi
Scavalcherò le mura
Io per lei...solo lei...
è per lei che da adesso vivrò
E non avrò paura...io non avrò paura
</p>


<p align="center">§§§</p>



"Papà, papà! Ho fatto una corona di fiori per te!" la piccola Hana corre verso di me, posa sul mio capo i fiori che ha intrecciato.
Le sorrido carezzandole il volto.
Ormai tali gesti mi sono naturali.
"Grazie!" dico semplicemente.
Lei corre tra i fiori, insegue le farfalle, sembra Rin.
"Hana, attenta a non inciampare!" la rimprovera sua madre.
La bambina, la osserva imbronciata, poi con un largo sorriso mostra la sua dentatura non ancora completa e riprende a correre.
"E' tutta sua madre!" osservo divertito.
"Sì, hai ragione!" Rin si accoccola tra le mie braccia, seduti all'ombra di un albero dell'immenso giardino.
Alla fine ci sono riuscito, ho smesso di aver paura.
Ho trovato il coraggio di andare da lei.
Ho sfidato mio padre, ed ho vinto.
Per lei ho scavalcato il muro che mi si parava innanzi.
Ed ora Rin è la mia regina, la madre di mia figlia, colei che ha cambiato le regole anche se mio padre era il Re.



Nanà
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So che non è niente di speciale! Ma mi è venuto lo sfizio di scrivere questa songfic dopo aver ascoltato in radio questa canzone.
Spero commentiate!
Notte a tutti!

 
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