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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: LUNA CRESCENTE
Genere: Romantico, Drammatico
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: erikuccia galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 15/04/2007 19:55:51

Piccola fic sulla coppia Remus/Tonks ispirata dalla fic di gattaitaly "le avventure dei malandrini"
 
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LUNA CRESCENTE
- Capitolo 1° -

QUESTA ONE-SHOT MI è STATA SUGGERITA DALLA FIC DI GATTAITALY LE AVVENTURE DEI MALANDRINI E TRATTA DEI SENTIMENTI DI LUPIN PRIMA CHE TONKS SCOPRA CHE IN REALTà E' UN LICANTROPO.










LUNA CRESCENTE









Vorrei domandarti cosa provi quando mi guardi.
Questa domanda mi sale ogni volta a sfiorarmi le labbra, ma non sono mai riuscito ad essere così coraggioso da lasciare che la questione si avvicinasse al tuo udito.
Si, è questo che vorrei. Porti un semplice interrogativo.
“Cosa provi tuffandoti nei miei occhi?”
Vorrei sapere questo.
Se ti perdi nella malinconia che vedo nei miei occhi, o se invece riesci a intuire i segreti che cerco di celare, a tutti. Persino a me stesso.
Segreti e misteri che non vorrei vivere: ricordi di una colpa che non ho commesso ma per cui altri mi hanno punito, nel peggior modo possibile.
Togliendomi la mia vita, strappandomi dalle mani la possibilità di amare…di amare te che come un fulmine in mezzo al cielo sei entrata nella mia esistenza: rumorosa, ma adorabile. Luminosa e brillante, anche se spaventevole. Perché è questo che ho provato il giorno in cui ti ho conosciuto: paura.
Paradossale, vero?
Essere io quello spaventato. Eppure è andata proprio così. Vedere che c’era qualcuno a cui desideravo donare completamente me stesso mi ha fatto capire quanto in realtà, nonostante i malandrini, io sia solo, fragile e diverso. E questo mi ha spaventato.
E mi ha terrorizzato quello che provavo quando solo incrociavo temporaneamente il tuo sguardo alle volte un po’ svampito, un po’ disattento, ma sempre così allegro, così aperto da temere che la mia sola presenza potesse rovinarlo. Paura perché sapevo che avrei sofferto, dal momento che non mi sarei mai permesso di essere felice, perché non ti avrei mai permesso di amarmi.
Ma dopotutto…chi potrebbe mai amare un mostro?
Perché, nonostante tutto quello che gli altri mi dicono, è questo che sono.
Un mostro.
Per una sera al mese io smetto di essere Remus Lupin e divento un animale che si nutre preferibilmente di carne umana, di sangue caldo. Che cosa mai accadrebbe se i tuoi occhi sempre sinceri e sempre trasparenti mi vedessero sbranare qualcuno? Potresti davvero amare Remus Lupin nella sua interezza? Con questo fantasma che mi porto sulle spalle? Con l’odore del desiderio di morte che ho quando la luna splende?
I malandrini mi aiutano ad evitare questa odiosa possibilità, ma nessuno mi può giurare che non accadrà mai. Loro non ci saranno per sempre, e un giorno io potrei risvegliarmi con un cadavere che dorme accanto a me.
E’ nella mia natura essere un assassino, anche se non ho scelto io questa vita.
Non l’ho scelta, eppure ne devo pagare tutte le conseguenze, e la più ingiusta è quella di non poter vivere sempre e per sempre al tuo fianco.
Dio, Tonks, quanto vorrei poterti amare.
Tu hai un potere straordinario su di me, ed è anche per questo che i miei sentimenti si sono liberati per volare verso di te. Avevo provato ad incatenarli, a strappar loro le ali, per evitare che volassero in cieli che non avrebbero potuto abitare. Illudendosi di poter essere compresi e afferrati, quando invece saranno sempre taciuti e nascosti.
Eppure sei bastata tu, un momento, e loro hanno deciso di ribellarsi a me, di volare verso quella luce abbagliante che tu hai portato nella mia vita.
Perché tu hai il potere di portare allo scoperto la parte più innocente di me, quella che, luna dopo luna, è sempre più schiacciata sotto il peso di un mostro che mi è stato imposto.
“Cosa vedi quando mi guardi?”
Che cosa risponderesti a questa domanda, Tonks?
Tu, sempre così buffa e così goffa, così tragicamente bella, così allegra e così priva del più comune senso del pudore, come reagiresti se ti dicessi tutte queste cose che sento insieme a tutto quello che sono? Ma non temere… Non si presenterà mai questa occasione, perché io non ti parlerò mai.
Come potrei dirti seriamente quello che nasconde il mio atteggiamento freddo e distante?
Tu, con il tuo sorriso solare, la tua risata cristallina, la tua personalità leale, sei la spada che difende la parte innocente che ancora ho.
Se rivelassi proprio a te la parte più buia e più nera del mio essere, come potrei anche solo continuare a sperare in una possibilità di redenzione?
Sai, ci sono delle volte in cui la luna è così limpida che mi pare simile ad un’amica, e allora mi sembra possibile parlarti del buio che avvolge la mia anima…Ma poi mi ricordo che la mia è solo un’illusione. La luna non è mai stata una mia amica. E’ solo un’ipocrita presenza che mi sorride, quando invece tutta la mia anima urla di dolore. Mi nascondo dalla luna, cerco di sfuggirla, eppure lei appare sempre in un cielo lontano e trapuntato di stelle, e sembra sempre che stia indicando me.
Ed io la odio, ed io mi odio.
Mi odio perché non posso stringerti le mani così come vorrei, perché non posso parlarti con la sincerità e la lealtà che ti sei sempre meritata, sin dal primo giorno, da quando ti ho rubato un bacio, solo per salvarmi.
La verità, Tonks, è che io non ti parlo di me solo per una ragione, egoista e vigliacca. Io non voglio perderti, e so che se ti dicessi che dietro i miei occhi malinconici si nasconde un mostro, tu mi lasceresti da solo a specchiarmi nella luna.
Prima di conoscerti non mi era mai mancato l’amore, non avevo mai sentito la necessità di proteggere me stesso dal vuoto che il tuo abbandono, invece, potrebbe lasciare nella mia vita.
Questo non vuol dire che avrei preferito non incrociare la tua strada: se sorrido ancora, se posso fingere di essere simile a tutti gli altri, è solo perché ci sei tu. Sei la parte umana che ancora batte nel mio cuore stanco e triste.
Triste, perché è esattamente questo quello che sono.
Un uomo triste che sorride scioccamente alla vita solo per non lasciare alla follia la possibilità di impossessarsi della sua personalità. Io sorrido sempre, malinconicamente ed elegantemente. Tutti mi dicono così, i malandrini, lily…tutti mi vedono come uno studente intelligente, affascinante nella sua malinconia. Ed è questo quello che sono: una persona che piange di nostalgia per la vera vita che ha solo assaggiato ma che non potrà assaporare mai.
Mi sogni mai Tonks?
E cosa mai vedi in quelle oniriche immagini?
Io ti sogno sempre, ed in ogni sogno ripongo la folle speranza che possa esistere un luogo, un tempo, una vita per me e per te.
Ma non può esistere, vero?
Non esiste quel paradiso in cui tu ed io potremmo abbracciarci, senza dirci addio..
Addio.
Ma invece il mostro che abita in me esiste.
E questa luna che cresce e che mi agita, che mi trasforma e mi allontana da te.
Addio.

 
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