- Capitolo 1° -
Quel volto che vedevo tutti i giorni passando “casualmente” davanti alla sua classe o al giardinetto in cui si recava ad ogni intervallo coi suoi amici, forse per fumare, forse semplicemente per parlare un po’ o perché altrimenti non saprebbe cos’altro fare. Anzi, fa bene. Almeno lui si gode quei dieci minuti di pausa che ci vengono concessi ogni due ore di duro lavoro infernale e frequenti attacchi cardiaci dovuti alle interrogazioni o alle verifiche a sorpresa.
Comunque, quel bellissimo volto, allungato, come dicono le altre, ma che io trovo semplicemente sublime, anche e soprattutto per via di quei due incantevoli fanali verdi che una forza superiore, con un davvero buon gusto, ha posizionato al posto degli occhi. Quegli stessi occhi che ogni talvolta si posano su di me, mi fanno avvampare improvvisamente e perdere ogni capacità di comunicazione e movimento.
Insomma potrete immaginare quante figure del cavolo ho fatto a causa di questo fenomeno che avviene al mio corpo quando quel biondissimo angelo mi guarda. Si, biondo. Con la sua stupenda chioma che muove in modo tanto aggraziato da sembrare un vero e proprio angelo. Quei capelli che fluttuano violentemente su e giù, e poi di nuovo, quando suona. Si, perché suona. La chitarra, che magnifico strumento! E ha un gruppo, o forse due. Certo, metal, ma lo apprezzo. Come potrei fare altrimenti? Quando ascolto la sua musica mi sembra che lui sia lì con me…non potrei mai disprezzarla.
Spesso sogno ad occhi aperti. Sogno che lui è con me, che mi sfiora la mano. Quanto vorrei che mi dedicasse una canzone, con la sua stupenda voce e la sua magica chitarra. Ma forse è meglio di no…cadrei ai suoi piedi all’istante.
In questo momento vorrei soltanto che lui sapesse cosa provo, perché non immagina neanche l’effetto che mi fa e i sentimenti che mi suscita, soltanto la vista del suo viso divino.
E ho deciso che glie lo dirò. Si, perché non voglio tenermi tutto dentro come ho fatto l’ultima volta. E come è andata a finire? Siamo diventati amici. E ora non mi piace più. Ha una bellezza sublime e un carattere semplicemente adorabile, ma è un puro, semplice amico. No no con lui non voglio che si ripeta la stessa cosa. Non mi basta la sua amicizia, voglio qualcosa di più. Però ho paura. Ho paura. Di molte cose. Ho paura che mi respinga, ho paura di farci una figuraccia, di non piacergli, ma soprattutto ho paura di innamorarmi. Già, perché finché è una semplice cotta non è doloroso, ma l’amore…quello si che fa male! E anche parecchio. No, no voglio. Ho già abbastanza problemi per conto mio, ci manca solo un cuore spezzato a peggiorare la situazione. No grazie. Però in questo periodo non immaginate quanto mi piacerebbe avere l’affetto di qualcuno, di un ragazzo, che mi faccia sentire di nuovo viva. Sono sola da troppo tempo. E ultimamente sento come se tutti si stessero allontanando da me. I miei amici, i miei genitori, i miei parenti. Non voglio perderli. Ho bisogno che qualcuno mi dimostri che conto, in modo da darmi un motivo per continuare a vivere. E voglio lui. Voglio che sia lui la mia ragione di vita, ciò che mi spinge a risvegliarmi ogni mattina e mi culla e mi fa sognare ogni sera. Perché ora è lui, solo lui il mio obiettivo, e lo conquisterò con ogni mezzo possibile. Stavolta non mi arrenderò.
Ma queste sono solo parole…
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