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- Capitolo 1° -
Le ali dell’amore
1° Capitolo
Saylun, 1576
Le lampade proiettavano sulla tappezzeria mille figure fantastiche e dalle sale attigue proveniva un frastuono di musica e risate;Zeross appoggiato al parapetto guardava distrattamente l’andirivieni degli invitati nella sala da ballo sottostante...un’unica preoccupazione agitava la sua mente,quel regno,il temuto e potente regno di Saylun, stava forse per diventare suo.
Un fruscio di seta alle spalle lo riscosse di colpo dai suoi pensieri,voltatosi vide una splendida fanciulla avvolta in un sontuoso abito viola,lunghi capelli le ricadevano morbidamente a incorniciare il viso,e gli occhi, di un nero profondo avevano un’espressione così penetrante da farla sembrare altera e dolce allo stesso tempo.
Mai nella sua vita aveva visto tanta bellezza e sul momento ne rimase estasiato.
“Mi concedi questo ballo?” le disse sorridendo.
“Con piacere”gli rispose.
E insieme scesero la gradinata mentre l’orchestra suonava un ballo lento.
Il primo a rompere il silenzio fu Zeross “Posso conoscere il tuo nome?”
“Sono la principessa Vandeyka”e un lampo di vivacità le passò negli occhi.
“E così questa ragazza è la principessa di Saylun, devo ammettere che supera ogni descrizione” Rifletté Zeross tra se, trasalendo impercettibilmente, ma fu subito pronto a riprendersi.
“Io invece sono Zeross Metalliam, il sacerdote misterioso.”
“Non ti avevo mai visto prima a Saylun, di dove sei?”
“Beh! Questo è un segreto!“
Zeross sorrise portandosi il solito dito alla guancia.
“Almeno potrai dirmi perché sei qui?”
“Veramente anche questo è un segreto!”
“Sul misterioso non ho dubbi!”e risero entrambi, mentre nella sala risuonavano le ultime note.
“Andiamo”disse Zeross porgendole la mano e lei lo seguì in silenzio.
Era strano, pensava, come potesse sentirsi così attratta da quel ragazzo enigmatico, non lo conosceva neppure, ma soltanto lo sguardo dei suoi occhi color ametista era capace di farle provare le vertigini.Eppure in lui c’era qualcosa di così nascosto che quasi le incuteva timore, come se custodisse un segreto pericoloso...
Fuori nella notte le stelle avevano lo splendore delle rose, la luna era altissima nel cielo, mentre il vento muoveva i capelli di Zeross che gli battevano scompostamente sulle guance.
“Guardando questo spettacolo viene da riflettere su cose più grandi di noi, come l’infinito o l’eterno, vero?”e mentre esprimeva queste parole il viso della principessa si colorò di un lieve rossore.
“In fondo, su cose come queste è meglio scherzarci su, che cercare una spiegazione .”rispose Zeross con la sua solita faccina da ragazzino giocherellone. Ma neppure lui riusciva a restare indifferente.
“Guarda questa luna, non è stupenda stasera?”riprese lei.
“Anche noi dovremmo cercare di raggiungere la luna in ogni cosa che facciamo”
“Intendi nel senso di...vivere senza rimpianti?”
“Forse...ma deve restare un segreto!” e sorrise
“Certo che sei la persona più misteriosa che abbia mai incontrato!!”
“Beh, vedi, io sono uno che strappa anche tutti i petali di un fiore, ma comunque ne sa apprezzare la bellezza. Capisci cosa voglio dire?”
“Un po’”
“La sala da ballo è gremita di gente, ci conviene rientrare soltanto se dobbiamo lanciare qualche bell’incantesimo” disse Zeross cercando di cambiare discorso.
“Tu scherzi proprio su tutto, eh?”
“Se ti da fastidio posso anche diventare serio”
“No, mi piacciono le persone che prendono la vita con un sorriso”
“Allora sorriderò sempre per farti felice”
“Vorrei passare vicino a te ogni minuto del mio tempo.Sai la vita di palazzo è decisamente troppo noiosa”
“Non puoi sapere quanto sia più insopportabile vivere chiusi in un tempio”
Ecco, stava perdendo il suo mistero e la sua freddezza, di nuovo il suo passato stava ritornando.Ma forse era normale, in una notte così le persone finiscono inevitabilmente per raccontarsi.
“Che bello se potessimo restare qui fino all’alba...”
Zeross non rispose.Rimasero un pezzo così, senza riuscire a parlare e mentre lei contemplava il suo profilo ebbe per un attimo l’impressione di stare ammirando qualcosa che non apparteneva a questo mondo.
Entrambi fissavano un punto indefinito al di la del cielo, ed entrambi sapevano che quella notte avevano trovato qualcosa, ma non sapevano esattamente neppure cosa stessero cercando.
Ad un certo punto Zeross si riscosse “Scusa, ma si è fatto tardi, ora devo proprio scappare. Ciao, ci vediamo dopo” e trasportando la sua forma nel piano astrale sparì in una zona d’ombra.
Vandeyka rimasta sola sentì una lacrima scenderle fin sul collo e un istante dopo piangeva a dirotto.
“Conterò i giorni che mi separano dal nostro prossimo incontro; ma chissà quando sarà il nostro prossimo incontro...”
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Nello stesso momento Zeross rientrava a WolfPack Island per relazionare la signora Xellass sull’esito della “spedizione”.
La Signora dei Lesser Demons stava seduta su di una sedia dall’alta spalliera attorniata da varie dame intente a adornarla con splendidi gioielli.
All’apparire del suo sacerdote-generale batté due volte le mani
“Potete andare” e mentre le suddette dame uscivano da una porta laterale si rivolse a Zeross
“Vieni avanti” “Allora a che punto sei con la tua missione?”
“Vedete mia padrona ,ho conosciuto personalmente la principessa e penso proprio che il piano andrà come previsto”
“Sai quali sono gli ordini,vero?”
“Lo so perfettamente e vedrò di assolvere a tutti i miei doveri”
“Bravo Zeross,allora saprai altrettanto bene che non possiamo rischiare di compromettere il nostro piano per un banale errore di valutazione,l’esistenza della principessa è per noi un ostacolo insormontabile”
“Volete dire che dovrò...?”
“Proprio così,non si possono tollerare ritardi altrimenti “lui” se la prenderà con noi”
“So altrettanto bene che la conquista di Saylun è una questione importante come la guerra di successione dei demoni che si combatté 500 anni fa,ma trovo che il regno possa essere abbattuto più facilmente tramite un’alleanza che con una guerra”
“Non sta a noi discutere gli ordini del Gran Demone ma solo eseguirli”
“Capisco,eseguirò,mia signora”
“Mi raccomando...conto su di te.”
“Non vi deluderò” e detto questo con un profondo inchino uscì dalla stanza.
Ritiratosi nella sua camera faticò alquanto a riordinare i pensieri;si stese sul letto sperando di riuscire a dormire,ma nemmeno il sonno venne ad alleviare le sue angosce.
“Oh! Io la amo...! La amo...!!
Pensavo di aver soffocato,di aver represso la mia natura umana,di averla annullata!!
Non smetterò mai dunque di soffrire?
Ho pensato che trasformarmi in demone avrebbe fatto ritornare la calma dentro di me,e invece questo dolore mi schiaccia,mi distrugge!!
Soltanto adesso me ne rendo conto;oh,come fui ingenuo allora;si può fuggire da tutto ma non da se stessi!!!
Io sono demone,lei è la principessa di Saylun e io l’amo! Qualunque cosa è preferibile a questo tormento!
Fatemi morire!! Fatemi morire!!!”
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