- Capitolo 1° -
PiovePiove. La pioggia ha sempre avuto e sempre avrà, il potere di rendermi
malinconico e terribilmente apatico, cosa non facile, dato che raramente mi
fermo a pensare alla mia vita, per evitare appunto di buttarmi giù. Odio
piangermi addosso e soprattutto, non sopporterei la compassione degli altri.
Gente che ti chiede "Come stai?" oppure "Cosa c'è?" quando ti vede a terra, ma
che comunque, in realtà se ne frega. Si, perchè di amici non ne ho, nemmeno uno.
Solo gente intorno, che finge interesse per educazione.. ma quale educazione poi
mi chiedo.. solo gente idiota, ecco la verità. Per questo sto alla larga da
tutti loro. Odio l'ipocrisia. Preferisco di gran lunga starmene da solo, con i
miei schifosissimi problemi che avere la stupida compassione della gente. Odio
tutto ciò. Odio la mia vita, odio me stesso e odio mio padre. Ecco la verità.
Odio mia madre, che mi ha lasciato qui, solo a vivere questo schifo di vita. Lei
che se n'è andata via, il giorno stesso della mia nascita.
E mio padre che avrebbe preferito morissi io al posto suo. Bello. Un vero
esempio di affetto paterno il suo.
Mi sono isolato da tutto e tutti, concentrando le mie energie solo per
realizzare il mio sogno, diventare un giocatore di basket conosciuto e stimato..
ed andarmene da casa, trasferendomi in America, per non dover più vedere la
faccia di mio padre. Per fortuna che lo vedo poco anche ora, dato che lavora in
un'altra città... ma non m'importa, ODIO vivere nella sua casa ed essere
mantenuto da lui, con il suo denaro. Ma ora non posso fare altro, ho soltanto 16
anni e non posso di certo andarmene a vivere per conto mio..anche se,
effettivamente, vivo solo già da un bel pezzo. Quell'uomo, a casa non viene
mai..meglio.
A volte mi chiedevo come sarebbe stata la mia vita se mia madre fosse ancora
qui. Molto diversa certamente.. ed io? Sarei stato come i miei coetanei? Vivace,
socievole, pieno di sogni e con mille progetti? Forse. Ma non ha nemmeno senso
pensarci. Non potrò mai essere come loro.
Non ho avuto un'infanzia serena, non ho avuto mai nemmeno il calore di una
famiglia. Sono sempre stato solo. Anche se, devo ammetterlo, non mi è mai pesato
eccessivamente, forse per abitudine. Non può mancare una cosa che non si conosce
no?
Mi sono chiesto, qualche volta, se anche per me, lassù, c'è un angelo custode.
Era un'idea strana.. ma mi sarebbe piaciuto che ci fosse.. e che fosse magari,
mia madre.
Beh, oggi come oggi... sono certo che ci sia. E chiunque sia, dev'essere un
angelo davvero buono. Non può esserci nessun'altra spiegazione. Grazie al mio
angelo dei cieli, ho incontrato il mio angelo terreno.
L'unica adatta a me.. che è riuscita a superare quel muro invisibile, ma assai
spesso, che mi divideva dal resto del mondo. L'unica che riesce a capirmi al
volo, anche senza bisogno di parlare, che mi legge nell'anima, come se fossi un
libro aperto.
Lei che, con l'allegria e la semplicità, ha sciolto il ghiaccio che ricopriva il
mio cuore.
Le ferite del mio animo stanno lentamente guarendo grazie a lei.. non capisco
come faccia.. eppure.. è un miracolo, non so spiegarlo in altro modo.. ma non mi
stupisce più di tanto.. è naturale che gli angeli compiano miracoli no? Si..
perchè lei è il mio angelo. L'angelo che sembra uscito dai miei sogni, angelo
che mi dona gioia e serenità.. angelo della mia vita..ed ora, non sono più solo.
"I love you, forever"
OWARI!
Mmmhhhh.....^____^''
Non so, a me è venuta spontanea, forse è solo la solita schifezza, ma a me
piace. L'ispirazione mi è venuta, come spesso mi capita, leggendo delle cose qua
e là..
Stavolta mi è venuta leggicchiando nel sito di una persona special^.*
Dedicata ad ¤Eileen&Uuranor¤
Grazie ragazzi, senza saperlo mi avete fatto tornare la voglia di scrivere^__^
Erano mesi che non scrivevo nulla..grazie davvero!!
V.V.B
¤Yue¤
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