UN INSOLITO POMERIGGIO
- Capitolo 1° -
Salve a tutti,con una nuova fic! Qui c'è Gaspard Ulliel,un po' più piccolo della sua età, ed io gliene farò passare di tutti i colori...!
"Possibile che ancora debbano inventare i tappanaso per non far sentire odore di sudore???" pensò Vi, eseguendo i grand battemens a danza. Nella sala c'era un forte odore di sudore, che dava molto fastidio alla ragazza.
- 5,6,7,8! Grand battemens! Grand battemens! - ripeteva l'insegnante di danza moderna, e Vi eseguiva,con le sue compagne di corso.
"Puah! Bleah!" pensava Vi, distraendosi completamente.
"Oltre il danno,la beffa!! Si sente anche odore di peperoni in gratè! Chi fa peperoni in gratè in una scuola di danza???"
- ok,ragazze,ciao a tutte. E studiate,mi raccomando.- le congedò l'insegnante di danza.
Vi corse nello spogliatoio.
Vide Jack. - Che diavolo ci fai tu nello spogliatoio femminile?!- fece sorpresa Vi.
Jack arrossì. - Beh,ecco,io...- balbettò il ragazzo. Jack era bellissimo, e Vi ne era segretamente innamorata.
Alto,moro e con gli occhi azzurri.
E c'era un particolare che lo distingueva da tutti: era gay.
- Ah,già, è vero!!- esclamò Vi,sorridendogli.
Jack ricambiò. -Hai appena finito la lezione di classico, vero?- gli domandò Vi.
-Si,è stata faticosa,anche oggi!- rispose Jack,rosso in viso come sempre.
- Beh,io andrei! - gli disse Vi,indossando il giubbino ed andandosene.
- Ciao Jack! -
- Ciao,Vi!-
"Tsk! Tutte a me capitano!! Innamorata di un gay!" pensò Vi camminando per la strada, con la borsa sotto il braccio.
Passò davanti ad una vetrina, e vide i suoi capelli stile nido d'aquila reale.
- Quasi quasi sposto i miei pappagalli sulla testa,magari si ambientano.- disse la ragazza. Aveva i capelli bruni e foltissimi, ed appena faceva lo shampoo si gonfiavano in maniera assurda.
Vi era nata a cresciuta a Crescentmoon Bay, in Australia. Crescentmoon non era vista come un bel luogo da Crescentsun Bay, posta al nord di Crescentmoon.
"Li son tutte cattive persone!!" non si faceva altro che ripetere a Crescentsun.
Vi li odiava. Non era affatto vero.
Ad un tratto ecco che Ste la raggiungeva,ansimando.
- Ciao,Vi! - la salutò l'amica - Hai visto Danny? -
- Ciao Ste! No,non l'ho visto! Come mai non sei venuta a danza?- le domandò Vi.
- Mal di pancia - rispose Ste - Mi è passato a lezione ormai finita!-
Vi le sorrise.
- Cerco Danny da stamane,ma senza alcun risultato! Che fine ha fatto?!-
- Guarda,non ne ho proprio idea. L'ho sentito ieri sera ma non mi ha detto nulla della sua "fuga programmata"!-
Dopo aver discusso un po',Vi e Ste camminarono fino ad arrivare a casa, ed a salutarsi.
- Sono a CaSaAAAAAAAAA!!- urlò Vi per farsi sentire.
- Ludooooooo!- la chiamò sua madre. Vi si recò da lei.
- Vi,mamma,Ludo non mi piace.- la corresse la ragazza.
Vi era figlia unica.
- Hai saputo? Il tuo divo è arrivato in città, direttamente da Crescentsun!-
- Ma chi,Gaspard Ulliel?- domandò incredula Vi.
- Esatto!-
Vi sentì il cuore scoppiarle nel petto.
Ma era amareggiata. Le tornò in mente un articolo dove era scritto che Gaspard Ulliel si divertiva a maltrattare le sue fan.
Ad un tratto, puff!
Ecco che l'articolo era comparso davanti agli occhi di Vi.
-Eh?!- fece la ragazza, afferrandolo.
- Oh,Vi cara, ancora non sei capace di usare bene i tuoi poteri!- le disse sua madre.
- Già...- mormorò Vi,entrando nella sua camera.
-Tiè!- esclamò Vi,facendo un gestaccio al poster di Gaspard Ulliel - Te ne farò passare di tutti i colori,ci puoi contare!!!!-
E quella non era una semplice affermazione.
Vi l'avrebbe fatto sul serio.
Spostò lo sguardo sulla "Lista della Gente Da Investire Quando Avrò La Patente".
Al 3° posto c'era Gaspard Ulliel. Il fatto che fosse fidanzato e che maltrattava le sue fan erano gli unici crucci per la quale la ragazza più che amarlo lo detstava.
- Ti FaRò PaSsArE La VoGlIa Di EsSeRe NatOoOoOo!!- sibilò Vi,immaginando che Gaspard la sentisse.
- Che strano,Edgar!- disse intanto Gaspard al suo autista. - Ho sentito una voce nella testa che mi diceva che mi farà passare la voglia di essere nato!-
- E sento anche odore di peperoni in gratè!- esclamò.
- Ma non è che qualcuno mi voglia investire sotto un'auto,oggi?- domandò,non capendo neanche lui cosa stava dicendo.
-Ma che dice,signorino!- rispose il maggiordomo seduto di fianco al ragazzo.
Forse,era solo un presentimento...
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