LA MACCHINA....
- Capitolo 1° -
NON è PER COMMUOVERE O PER FARMI COMPATIRE DAGLI ALTRI, MA LA MIA STORIA VA RACCONTATA NEI MINIMI PARTICOLARI, NON PUò RIMANERE NASCOSTA NEI MIEI RICORDI, POICHè IL MIO CUORE HA SOPPORTATO PER TROPPO TEMPO QUESTO PESO...
RICORDERò A VITA QUELLE IMMAGINI CHE PASSAVANO SENZA TREGUA, SENZA SAPERE IL MALE CHE PROCURAVANO A UNA BAMBINA CHE DA QUEL GIORNO è CAMBIATA. NON ERA IL MIO 18ESIMO COMPLEANNO, NON ERA NEANCHE IL GIORNO PIù BELLO DELLA MIA VITA COME PER ALTRI è STATO...NULLA CHE SI POSSA PARAGONARE AL BELLO, MA LE EMOZIONI CHE HO PROVATO MI HANNO FATTTO CAMBIARE, MI HANNO FATTO CRESCERE E DIVENTARE LA 15ENNE CHE SONO ORA.
ERO IN MACCHINA CON I MIEI GENITORI QUANDO LORO HANNO COMINCIATO A LITIGARE. MAMMA ERA CALMA COME AL SOLITO E MIO PADRE(COME AL SOLITO) URLAVA E INVEIVA CONTRO DI LEI:"SEI UNA ROVINA FAMIGLIE, MI HAI ROVINATO LA VITA, NON TI SOPPORTO, SEI UNA STRONZA...".
TRATTENEVO LE LACRIME, DOVEVO ESSERE FORTE, NON POTEVO FARE LA FIGURA DELLA BAMBINA PAUROSA, NON DOVEVO. VEDO MIO PADRE ACCOSTARE SU UNA PIAZZOLA DEL'AUTOSTRADA, ERA BUIA E ISOLATA: APRE AL PORTIERA, SCENDE DALLA MACCHINA E APRE LA PORTIERA DI MIA MADRE CHE AVEVA IN BRACCIO MIO FRATELLO...IMPROVVISAMENTE NON LI VEDO PIù,SONO A TERRA, BUTTATI GIù DALLA MACCHINA DA QUELLO CHE UN TEMPO DEFINIVO PADRE. SCENDO ANCHE IO, LI DEVO AIUTARE, NON POSSO RIMANERE INERTE...QUALCOSA MI AFFERRA LE BRACCIA, NON RIESCO A MUOVERMI, MI HANNO BLOCCATO COMPLETAMENTE, EPPURE NON VEDO NESSUNO.
CI RIMETTIAMO IN MACCHINA, FORSE L'INCUBO ERA FINITO..."DEVI PORTARE RISPETTO, IO NON VOGLIO ROTTURE DI COGLIONI, PORCO..." NO, NON ERA FINITO, LE LACRIME MI COMINCIARONO A SCENDERE SILENZIOSE, NON VOGLIO ASSISTERE...HO 9 ANNI CAZZO! NON VOGLIO GUARDARE!
MI VOLTO VERSO IL FINESTRINO, IL MONDO FUORI NON MI ERA MAI PARSO COSì BELLLO, EPPURE ERA SEMPRE LO STESSO, FORSE ERO IO QUELLA DIVERSA, AVEVO SENTITO QUELLE MANI AFFERRARMI, MA NON C'ERA NESSUNO...PERCHè NON RIUSCIVOA VEDERE DA DOVE VENIVANO QUELLA MANI E POI ASSISTEVO ALL'UNICA COSA CHE ODIAVO GUARDARE???
I MIEI PENSIERI FURONO INTERROTTI DA UNA FRENATA, UN'ALTRA PIAZZOLA.
MIO PADRE ESCE DALL'AUTO E COMINCIA A PRENDERE A PUGNI MIA MADRE. ESCO ANCHE IO, NON POSSO PERMETTERE CHE LA PERSONA CHE AMO DI PIù VENGA MASSACRATA DA QUEL PAZZO FURIOSO, METTO I PIEDI A TERRA, LA DEVO AIUTARE...
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