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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Naruto
Titolo Fanfic: CLAY
Genere: Romantico, Drammatico
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot, Shounen Ai
Autore: mika-mika galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 26/03/2007 14:34:06

E rieccomi qui, che porto a voi altri miei lavori di traduzione! La prima è Clay, cioè Argilla. E' un excursus sulla vita di Itachi (prosegue dentro)
 
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CLAY (ARGILLA)
- Capitolo 1° -

E rieccomi qui, che porto a voi altri miei lavori di traduzione! La prima è Clay, cioè Argilla. E' un excursus sulla vita di Itachi dall'infanzia allo sterminio, con frasi molto dirette e un ritmo che risulta tanto scarno quanto inquietante. A me e piaciuta molto, spero che gradirete anche voi! Accenni Shonen Ai tra Itachi e Shisui!!!
Alla prossima
Mika


Autore originale: __des_butterfly
Titolo originale: Clay
Sito di provenienza: http://community.livejournal.com/uchihaprodigy/tag/ch:+uchiha+shisui
Lingua originale: inglese



Quando Itachi aveva sei anni, possedeva la completa padronanza dello Sharingan.

Gli ci vollero tre giorni senza dormire e una feroce discussione con suo padre prima che potesse farlo, ma Itachi ricordava il sorriso di orgoglio soddisfatto sul volto di suo padre mentre il suo stesso jutsu veniva copiato e usato contro di lui, subito dopo il settimo colpo sul torso e il viso di Itachi.

Provato dal fuoco, disse Uchiha Fugaku mentre colpiva agli occhi di Itachi. Gli Uchiha imparavano sempre in una prova del fuoco.

Il kunai nella mano di suo padre gocciolò sangue sul terreno mentre stringeva una mano attorno alla spalla di Itachi. Itachi imparò a non sobbalzare.

Più tardi, mentre sua madre inzuppava bendaggi nel vino di riso e le avvolgeva attentamente attorno ai tagli sulle sue guance, Itachi pensò a quel sorriso e si chiese che prezzo avrebbe dovuto pagare per vederlo ancora una volta.

--

quando Itachi aveva dieci anni, fu fatto chuunin. Nella sua prima missione come capogruppo, uno dei suoi uomini fu ucciso, tagliato in due da un’accetta. L’altra aveva perso un occhio quando uno shuriken aveva spappolato la sua faccia in un pasticcio che sembrava come un pesce sventrato. Itachi completò la missione e portò quel che rimaneva del suo team indietro a Konoha. Quindi incespicò con passo malfermo nella camera da letto di Shisui e vomitò violentemente sulle coperte di Shisui.

Shisui buttò via le coperte con calma e asciugò il volto di Itachi con un guanto di spugna. Itachi si addormentò nel letto di Shisui. Quando arrivò a casa il giorno seguente, suo padre ignorò i segni rossi sulla gola e sullo stomaco di Itachi e lo lodò per aver completato la missione a tutti i costi.

Suo fratello minore Sasuke gli tirò la maglietta. Voleva far pratica nel lanciare gli shuriken. Itachi pensò alla lama affilata che affettava la pelle rosea e il bianco occhio gelatinoso e disse a Sasuke che lo avrebbe aiutato un’altra volta, sapendo pienamente bene che non lo avrebbe mai fatto.

--

quando Itachi aveva dodici anni, Shisui gli insegnò la tecnica del corpo fulmineo. Itachi la padroneggiò in una sola ora. Dopo questo, Shisui portò Itachi nell’ombra di un albero e gli insegnò qualcosa di differente. Itachi ricordava l’odore di erba e di argilla nelle sue narici mentre sollevava il suo bacino e la sua vita verso Shisui per finire.

Più tardi, quella sera, Itachi guardò sua madre cucire il sigillo degli Uchiha sul retro della maglietta nuova di Sasuke e pensò a quanto ci sarebbe voluto perché non avesse più bisogno di Shisui.

--

al suo tredicesimo compleanno Itachi fu fatto capitano degli ANBU. Completò tutte le missioni che gli vennero assegnate, con un perfetto successo. La maggior parte dei suoi subordinati morirono nel campo di battaglia. A Itachi furono date molte decorazioni per i lavori ben fatti. Suo padre lo prese buttandone una via e lo rimproverò di stare lavorando contro la Gloria del clan Uchiha. Itachi non smentì ciò. Non vide nessun punto in fallo.

La notte, Itachi guardò Sasuke mentre dormiva. Guardò le ciglia tremolanti densamente scure del ragazzo e si chiese se Sasuke avesse sogni bagnati fradici di colore rosso come i suoi. Quindi Sasuke si spostò su un fianco e mormorò qualcosa che suonava come “mamma” e Itachi si sentì come se avesse inghiottito una pietra.

--

quattro mesi più tardi, Itachi imprigionò Shisui in un genjutsu e lentamente camminò con lui verso il fiume Nakano.

“ma tu mi ami” Shisui gridò mentre l’acqua sciabordava sopra il suo mento.

Itachi spinse gentilmente Shisui dentro il limo e l’argilla morbide della riva più bassa, riempendo la sua bocca con l’acqua e il letto del fiume finché le virgole roteanti nei suoi occhi non formarono un nuovo motivo.

Lasciò che il corpo galleggiasse seguendo la corrente e strizzò l’umidità dalla sua maglietta.

“sì,” disse al cadavere. “ti amo”

--

tre giorni più tardi, Itachi asciugò il sangue di sua madre dalla sua lama e aspettò che Sasuke arrivasse a casa.

Non che lui odiasse Sasuke. Era solo che quelle cose avevano un prezzo. E Itachi stava provando a diventare il più forte degli Uchiha, quindi lasciò fare a Sasuke tuto ciò che suo loro padre avrebbe voluto che lui facesse. Provato dal fuoco.

Se Sasuke lo avesse odiato per questo, tanto meglio.

--

Fine


 
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