- Capitolo 1° -
Dalla finestra della claustrofobica stanza in cui vi è gaara c'è una tempesta di sabbia.
G:(pensiero) il mio cuore è come la sabbia, si avventa su tutto con forza, e grazie al vento viene trasportata, ma non sai mai dove può finire...-
Gaara si corica, ma senza il sonno.
G: dove mi porterai vento?...-
Entra kankuro, gaara gli lancia uno dei suoi famosi sguardi assassini, kankuro sussulta.
G: cosa c'è....-
K: andiamo in missione.-
G: mi sono rotto i c...i perché ogni giorno una missione, tutte di livello D per di più!
Chiedilo a temari....io...oggi non ho voglia.-
K: è per quello che ti aveva detto il ragazzino della volpe...vero?-
Naruto...tutto dun tratto nella mente di gaara riaffiora il ricordo del combattimento di un mese fa, anche lui era rimasto solo e aveva trovato la sua ragione di vita.
Gaara si tocca la fronte, ricordando la testata.
K: allora?...vieni?-
Gaara ammicca un sorriso provvisorio.
G: mpfh...non ci penso proprio...convincimi!-
K: bah...-
Kankuro esce muovendo la mano per mandarlo a quel paese.
G: eh eh eh...-
I giorni continuavano a passare e l'unico pensiero di gaara era Naruto, a quanto sono uguali ma completamente diversi allo stesso tempo.
Finalmente gaara decide di uscire dalla sua stanza per andare, solo a vedere, solo per parlare un poco con Naruto.
Fuori dalla stanza, i raggi del sole facevano risplendere i capelli rosso fuoco del ninja, il quale si coprì irritato davanti alla luce.
Temari: eih gaara sei uscito finalmente!
Dove vai?-
Gaara si ferma a camminare e si volta a sguardo basso.
G: non sono affari tuoi...Temari.-
T: gulp...-
Naruto gli aveva parlato di amore e amicizia, gaara, voleva conoscerli di persona, era curioso di provare qualcosa di diverso dall'odio e dalla morte.
Arrivato alle mura del villaggio della foglia si ferma.
G: e se...mi cacciasse?...-
Il ninja decide di lasciarsi le domande e le preoccupazioni alle spalle, si trasferisce dentro il villaggio.
G: mh...forse era meglio venire di notte, dove sarà la casa di Naruto?-
Gaara si toglie il coprifronte della sabbia e la sacca, riponendoli sotto terra in modo da non essere visti da nessuno, dopo circa un'ora di cammino a zonzo per il villaggio, gaara intravede una figura arancione gironzolare con altre due persone...Naruto!
Il cuore di gaara scoppiò in un'emozione mai provata prima, una specie di dolore piacevole e una sensazione di calore.
Una goccia di sudore riga la bianca fronte, quando decide di andargli in contro, appena davanti ai tre ninja...
G: Na-Naruto.-
Sasuke tira fuori il kunai, sakura si allarma e Naruto...niente, lo fissa nei profondi occhi azzurri.
N: ciao.-
G:.......-
Un'altra goccia di sudore.
Gaara apre la bocca per parlare ma resta sospeso tremando, poi, scappa a gambe levate arrossendo e sudando freddo.
G: cosa cazzo mi sta succedendo?!-
Il cuore di gaara batteva fortissimo, le mani erano sudate più che mai e nella testa aveva solo la faccia di Naruto e quell'indifferente "ciao" come se gaara fosse una persona normale e non la casa del demone tasso, Naruto, gaara voleva rivederlo ancora.
La notte era sopraggiunta sul villaggio della foglia, gaara era nascosto in un angolo, la strana sensazione di quel pomeriggio gli era ormai passata.
G: lo cercherò stanotte.-
Una figura indistinta si avvicina a gaara che è pronto ad attaccare...è Naruto; di nuovo una tempesta di sentimenti battagliavano nel cuore di gaara.
N: eih, che ci fai qui?-
Disse Naruto con una faccia da ebete stampata sulla faccia.
G: .....-
N: di, sei sordo per caso?-
G: ti-ti cercavo...-
N: dai che facciamo un giro.-
Gaara si sistema la sacca e il coprifronte mentre Naruto gli allunga una mano per tirarlo su, gaara deglutisce e si lascia aiutare.
N: sai, in questi giorni ripensavo all'ultimo combattimento contro di te, certo come demone sei proprio inquietante...ti sono piaciuto io versione volpe?-
G: se mi sei...(arrossisce) tse...solo per una parte dello scontro eri volpe, il resto eri una pulce che domava una rana gigante....-
Naruto tocca la fronte di gaara.
N: ti ho fatto male?-
Gaara non riesce più a trattenersi, quegli strani sentimenti...possibile che sia davvero la tanto nominata "amore"?
G: no, però...devo dire che hai la testa davvero dura!-
Naruto prima di togliere la mano dalla fronte di gaara passa la mano tra i suoi capelli rossi, che al buio perdevano tutto il loro splendore.
Silenzio di tomba, solo un cane in lontananza abbaiava come un matto.
N: beh...perché sei venuto fin qua a trovarmi?-
G: volevo parlarti, nonostante tutti i miei sforzi, non riesco a capire cosa sia l'amore, e così..ho pensato che tu me lo potessi ridire...-
Naruto ammicca un sorriso.
N: cosa provi quando stai con qualcuno che ti caga? (vocabolario "delicato come un elefante" by Naruto editore)-
G: ...è difficile da descrivere, succede molto in fretta...-
N: chi è la persona che ti caga di più? (delicatezza di una balena)-
Gaara è immobile, come avrebbe reagito Naruto?
Tanto valeva provare.
G: è cocciuto e maleducato...-
N: ah è un lui, non una lei?-
G: mi piace il suo modo di fare....mi ricorda il mio, ma siamo così diversi...-
N: come si chiama, non dirmi che è kankuro!-
Gaara stringe i pugni e deglutisce di nuovo.
G: Naruto...-
N: eh che c'è?...-
G: no....Na-ru-to-
Naruto spalanca gli occhi.
N: wow hai trovato un mio omonimo!?-
G: (pensa) ma sto qua è veramente deficiente....-
N: non dirmi che sono i...io??-
Gaara annuisce abbassando lo sguardo, il silenzio cala di nuovo con il solito cane sgolato in sottofondo, questa volta più lungo (il silenzio).
Naruto si avvicina a gaara accarezzandogli dolcemente la guancia gaara non capisce il gesto, non capisce perché Naruto è a un soffio dalla sua bocca, ma questo bastava a farlo felice (eccitare ci stava male).
Quando ormai le labbra si stavano per sfiorare, il cane che aveva accompagnato i silenzi imbarazzanti dei due ninja si libera dalla catena e corre in mezzo ai due che si dividono bruscamente.
Dalle finestre compaiono le luci di chi si era svegliato.
N: gaara, scappa se trovano uno della sabbia si incazzano di brutto, vai corri!!-
Gaara si trasferisce con la sua solita tecnica fuori dalle mura del villaggio, misto a dispiacere e dolore.
G: proprio quando stavo per scoprire cos'era quel gesto...-
Gaara cammina per il viale calciando un sasso, arrabbiato, mentre sorgeva l'alba.
Un giorno lo avrebbe scoperto....un giorno....
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