-BENVENUTA A ORANGE COUNTY- - Capitolo 1° -
“è strano come la tua vita ti cambi in un minuto…… È quello che è successo a me,quella notte dell’01/07/06” Italia 01/07/06 03:00 di notte.
-Quanto ci scommetti che ce la faccio?- -è una stronzata bella e buona,ci beccheranno sicuramente. Ti prego Ste ragiona!!- -Io ragiono benissimo,se hai paura fa come vuoi- una ragazza,abbastanza alta,capelli lunghi e castani fisico da modella,aveva due iridi molto scure,tendenti al nero. Indossava una minigonna a pieghette di jeans,un top nero le fasciava il seno dei stivali neri di pelle lucida a tacco alto. Si avvicinò a una macchina sportiva nera –è un vero gioiello- -Ste per favore- -Oh ma sei noiosa,senti Sonia o sei con me o ti levi dalle palle- l’altra,una ragazza alta,fisico slanciato capelli lunghi color petrolio e occhi color nocciola. Indossava dei pantaloncini di jeans che le arrivavano a metà coscia,un bustino nero e dei sandali a tacco spillo. -Finiremo nei guai- -Ma perché sei così pessimista?Abbiamo 16 anni se non ci divertiamo adesso,quando lo faremo?- Ste tirò fuori dalla sua borsa firmata un cacciavite e si avvicinò alla portiera della vettura. -Si ma non così…Hei Stefania che stai facendo?- -Una partita a carte con questa decappottabile- rispose sarcastica –Secondo te?Cerco di aprirla- Sforzò la serratura e l’allarme anti-furto cominciò a suonare –Cazzo!!Sonia salta su veloce- le due salirono in macchina e sfrecciarono via con a ruota la polizia. Li seminarono,ma non per molto,Stefania accostò –Sonia salta giù,io li porto lontano da te- L’amica sgranò gli occhi –Non scherzare!!Non ti lascio da sola- -Non rompere e scendi- le sorrise –Tranquilla andrà tutto bene- La ragazza anche se un po’ titubante scese dalla macchina,un ultimo sguardo e poi la macchina partì a tutta velocità.
La mattina seguente una 16enne era dietro le sbarre,la cella fredda si aprì lasciando passare un uomo,capelli neri e occhi verdi,alto vestito con giacca e cravatta. La ragazza si alzò,l’uomo le si avvicinò e senza dire una parola le diede uno schiaffo,da farle voltare il capo. Lei ghignò –‘giorno,papy- -Ne ho abbastanza di te,Stefania- -Di questo n’ero al corrente- sibilò –Allora è la volta buona che mi lasci qui?- L’uomo la guardò per qualche secondo,l’espressione piena di rabbia e irritazione –Più tardi verrà l’avvocato a parlarti- -Spero che almeno questo abbia un briciolo di cervello- si sedette sulla brandina. -Dipendi da come definisci tuo zio- Lei alzò un sopracciglio –Zio Sandy?Da quando voi due vi parlate?- -Non sono affari tuoi- uscì sbattendo la porta della cella,e se ne andò senza salutare. La ragazza fissava il vuoto,una guardia la risvegliò aprendo la cella –è ora di colazione- Lei si alzò,entrò in mensa era ancora vestita come la sera precedente quindi suscitò parecchi fischi e commenti da parte dei maschietti del riformatorio. Prese il latte e si sedette a un tavolo. -Posso farti compagnia?- lei alzò i suoi occhi scuri. -La tua compagnia l’accetto più che volentieri- sorrise –Ciao Sandy- -Ciao piccola combina guai- si sedette di fronte a lei. Era alto,capelli neri e occhi azzurri,aveva delle folte sopracciglia. -Allora,Kirsten e Seth come stanno?- -Bene,adesso abbiamo un altro membro nella famiglia- Lei si portò la tazza alle labbra –Parli di Ryan Atewood?Me ne ha parlato Seth- -Sai la sua storia a Orange Coutry è partita come la tua,un furto d’auto,comunque come mai questa bravata?- Stefania alzò le spalle –Forse per far incazzare mio padre- Lui intrecciò le dita e le appoggiò sul tavolo –Quali sono i vostri rapporti?- La ragazza abbassò lo sguardo e a lui bastò,sua nipote non abbassava lo sguardo con nessuno era troppo orgogliosa –Ti picchia?- Lei lo guardò –Mi violenta- Sandy sgranò gli occhi –Cosa?E non mi hai mai detto niente?Non hai tentato neanche di denunciarlo?- -Zio…Stiamo parlando di Marco Reali,l’uomo che a sposato Kayla Nicol,guarda che il cognome di mio nonno e famoso pure in Italia- -E Kayla?- Lei scosse il capo –Non ne sa nulla,e preferisco così- -Farò tutto il possibile per sbatterlo dietro le sbarre,ora però vado a vedere cosa posso fare per te- si alzò,e la nipote lo imitò abbracciandolo forte –Andrà tutto bene stai tranquilla- -Lo so…Dopo tutto sono nelle mani del miglior avvocato che esista o sbaglio?- Lui sorrise,si salutarono e poi la ragazza tornò nella prigione.
Passarono tre giorni e finalmente Stefania rivide la luce del sole. Abbracciò Sandy –Grazie Zio- Lui sorrise –è stato un piacere piccola peste,ma…- -Ma…?- lo incalzò a continuare -Non me la sento di lasciarti con tuo padre- Lei lo guardò confusa –E quindi?- -Ti adotto,verrai vivere a Newport con me- Lei sgranò gli occhi –Ma…Ma zio io qui ho la mia vita,mia madre i miei amici- -La invece sarebbe senza tuo padre,e poi c’è Seth…Ha un po’ di novità da raccontarti- -Zio io…- -Non hai scelta- lei sospirò –Mi accompagni a casa?- lui sorrise e salirono in macchina. Arrivarono ad un ampio cancello,che si aprì con la tessera magnetica di Stefania,parcheggiarono davanti a una villa moderna a tre piani. Entrarono in casa,oltre alla governante non c’era nessuno. -Dovè tua padre?- -Non lo so,di solito a quest’ora è a casa. Linda dov’è mia madre?- domandò alla governante russa –è uscita a fare alcune compere- e si ritirò al piano di sopra. -Vuoi aspettarla così la saluti?- Lei scosse il capo –No,le scrivo una lettere è meglio se non la vedo- e salì nella sua stanza. Sandy rimase davanti all’ingresso,la porta si aprì alle sue spalle. Una donna,capelli castano-biondo,snella e occhi come la figlia,molto scuri tendenti al nero. Indossava dei jeans e una canottiera nera,la donna si bloccò sulla soglia –Sa…Sandy?- -Kayla!- lui sorrise –Come stai?- -Potrebbe andare meglio- si abbracciarono –Che ci fai qui?- -Di sopra c’è Stefania,la porta a casa con me a Newport. La voglio adottare- Lei la guardò confusa –Come scusa?- -I dettagli te li spiegherò a tempo debito,tu devi solo fidarti di me- Lei lo guardò –Prenditi cura della mia bambina- lo abbracciò e se ne andò in cucina. Delle calde lacrime rigarono il perfetto viso della donna. Dopo qualche minuto Stefania scese,su una spalla un borsone nero e sotto le braccia dei scatoloni. -Guarda che non siamo poveri- sorrise. -Mai dire mai- li mollò tra le mani uno scatolone –Pronta?- Lei annuì,diede un ulto sguardo a quella che era stata la sua gabbia,il suo inferno e poi diede definitivamente le spalle. Misero le cose nel baule e poi partirono per l’aeroporto. Arrivarono in California che era sera ormai inoltrata,salirono nella vera macchina di Sandy e partirono verso Orange Country. -Senti Sandy…Io Seth non lo sento ormai da un bel po’,mi ha solo fatto un accenno di questo Ryan,che tipo è?- -Ne ha passate veramente tante,ormai vive con noi da due anni…La sua storia non te la racconto ma sarà lui a farlo,se andrete d’accordo- Lei annuì –E Seth che mi combina?- -Ha una ragazza- Lei sputò la coca cola che stava bevendo e cominciò a tossire –Oh…Mio…Dio e chi è?- Sandy la guardò e poi sorrise –N…Non mi dirai che….Summer Roberts?- Lui annuì –è incredibile vero?- -è la fine del mondo,non ci posso credere,e fammi indovinare Ryan sta con Marissa- -Già,si sono mollati e ripresi non so quante volte,ma tu Marissa la sentivi ancora?- Lei scosse il capo,l’ultima volta che l’ho vista io avevo 9 anni,ero venuta in vacanza- -Si mi ricordo,Seth era geloso perché eri diventata sua amica- Lei rise –Comunque qualche altra novità?- -July Cooper insieme a Nil Roberts- -Non ci credo,ma quella si ripassa tutti?- -Dopo un po’ che la conosci non ci fai più caso- -Ma dove mi mettete?- -Non lo so,ho lasciato tutto in mano a Kirsten…Ecco siamo arrivati- Davanti a loro,una villa molto moderna,scesero dalla macchina –Non è cambiata per niente- -Abbiamo fatto qualche modifica all’interno…è stato un peccato che non siate venuti al matrimonio di Caleb- -Non volevo vomitare- rispose sarcastica –E per quanto riguarda il funerale…Mia madre non se la sentiva- -Dai ora entriamo- -Senti Sandy,posso fare un tuffo in piscina?- Lui si voltò e le sorrise –Ormai questa è casa tua- Presero i bagagli e entrarono in casa,ad accoglierli un ampio salotto sorretto da delle colonne quadrate. -Sandy sei tu?- una donna,assomigliava molto alla madre di Stefania,aveva capelli lunghi e biondi e a differenza della sorella aveva gli occhi azzurri. -Ciao tesoro- la donna sorrise alla ragazza e l’abbracciò. -Zia sei sempre più bella- -Tu invece sei diventata una ragazza bellissima- -Ma guarda,la mia cuginetta che ha la sindrome di Ryanite- dalla cucina sbucò una testa bruna tutta scompigliata,un ragazzo alto e magro,occhi color cioccolato,dimostrava 17 anni. -La che?- alzò un sopracciglio lei. -Te lo spiego dopo adesso fatti abbracciare- si abbracciarono –è bello rivederti Ste- -Mi sei mancato,comunque che è la sindrome di rya….ryan…- -Ryanite,è la sindrome di Ryan…Sai anche lui è entrato in questa casa per aver rubato una macchina- le spiegò il ragazzo. -Già Ryan- lei si guardò intorno –Dov’è?- -è in giro con Marissa tornerà più tardi- il ragazzo prese il suo borsone nero –Dai portiamo le tue cose nella casetta in piscina- -E Ryan?- domandò Sandy. -Nella stanza degli ospiti,la ripulita oggi mamma- e i due ragazzi uscirono per entrare nella casetta. -Come mai non hai messo Stefania nella camera degli ospiti?- -Sai com’è nostra nipote,ha bisogno dei suoi spazzi,ormai Ryan è abituato- -Sei un genio- e si baciarono. I due ragazzi erano nella casetta in piscina,era abbastanza grande,il letto a due piazze basso,era al centro della camera. Un sacco da box appeso alla parete –E quello?- domandò la ragazza. -La messo mamma,Ryan ne ha un altro in camera sua- -L’ho sempre detto che la zia è intelligente,senti Seth ti va un tuffo in piscina?- -Sono le nove non è un po’ tardi?- -Se devi andare a nanna buona notte- sorrise falsamente. Lui ci pensò un po’ su -Ma si dai ok- -Ok,dammi un minuto che mi metto il costume- -Tranquilla non mi offendo- e rimase sulla soglia della porta. -Seth te ne devi andare- li fece sciò sciò con le mani. -Ti ho visto tante volte nuda- -Avevamo 10 anni- si avvicinò a lui e lo buttò fuori dalla porta a calci,e li chiuse la porta in faccia. Il ragazzo sospirò –Ok- e andò in camera sua a cambiarsi. Stefania si mise un bichini nero a stampe fucsia,prese un asciugamano e poi uscì. Non aspettò Seth ma si tuffò subito. -Brava,devo farti i miei complimenti,dov’è finita la nostra tradizione?il tutto alla esse deve essere fatto insieme- -Scusa quale tradizione alla esse?- alzò un sopracciglio lei. -Seth e Stefania iniziano entrambi con la esse…Mi hai ferito nel profondo non credo che potrò riprendermi da questo trauma sentimentale- Lei roteò gli occhi,mentre il cugino era intento a fare le sue solite scene madre lei uscì dall’acqua e senza tanti complimenti lo spinse nella piscina,e poi si tuffò anche lei. -Stronza- sibilò,mentre sputava acqua. Stefania si mise a ridere e li saltò addosso spingendolo sott’acqua,giocarono per qualche ora. Si sedettero sul bordo della piscina con i piedi nell’acqua –Questo Ryan ti ha cambiato Seth,appena arriva li devo fare i complimenti- Lui la guardò –Vuoi dire che prima ero noioso?- -Fammi pensare…Si,scusami Seth ma prima eri il re degli sfigati,e ora vengo a sapere che stai con Summer Roberts- -Chi a cantato?- Lei rise –Un uccellino dalle folte sopracciglia- Il ragazzo le scompigliò i capelli –Ora vado ad asciugarmi e poi mi piazzo davanti alla tv,sono le 22 Ryan dovrebbe arrivare a momenti…Tu che fai?- -Faccio ancora una nuotata- lo baciò sulla guancia e si rituffò. Il ragazzo annuì e entrò in casa,lei si appoggiò con le braccia al bordo e nascose il capo. -Ryan ci sei?- una voce profonda e con un pizzico di strafottenza risvegliò la ragazza,alzò le sue iridi scure e incrociò due occhi verde-marrone,era un ragazzo sui 20anni,alto e bel fisico capelli castano tutti spettinati,indossava dei jeans e una maglietta nera. Aveva lo sguardo sensuale e enigmatico,la ragazza sentì i brividi in tutto il corpo –Hei- lo salutò lei. -Ho sbagliato casa?- si guardò intorno lui. -Ciao Trey…Ryan non c’è- li arrivò alle spalle Seth –Ti presento la mia ruba macchine cuginetta Stefania- Lei lo fulminò –Piacere- la guardò come se la stesse studiando,Stefania per la prima volta si sentì a disagio sotto lo sguardo di qualcuno. Seth spostò lo sguardo,prima su uno e poi sull’altro –Hem Trey,ti va una partita alla play?- Il ragazzo distolse lo sguardo da Stefania –Ok- entrò in casa. -è il fratello di Ryan- le sussurrò Seth e poi entrò anche lui. La ragazza uscì dalla piscina e entrò nella casetta,si fece una doccia e si asciugò. Mise dei pantaloncini che le arrivavano a metà coscia,una maglietta blu che annodò sotto il seno,si legò i capelli in una coda alta e poi andò in cucina. Aprì il frigio cacciandoci dentro la testa. -Seth sono tornato- la ragazza fece sbucare fuori la testa,e il ragazzo si bloccò –Tu non sei Seth- -Ragazzo sveglio- chiuse il frigo –Io sono Stefania la cugina di Seth- -Ah si Kirsten me ne ha parlato,sei tu quella che mi ha fregato la casetta in piscina- Lei rise,dal salotto si sentì un imprecazione da parte Trey –C’è qui per caso Trey?- Lei annuì,entrarono in salotto,dove trovarono un Seth che stava rischiando la vita,aveva osato battere Trey alla play e questo non era mai successo. -Ryan di a tuo fratello di mantenere un autocontrollo,ho rischiato la televisione in faccia- -Sai che perdita- si sedette in mezzo hai due Stefania,rubò il Joistik a Seth –Allora Trey,pronto a morire?- Lui la guardò e poi ghignò –Che illusa- Ryan e Seth si guardarono per poi sorridere. Per la seconda volta Trey Atewood era stato battuto e la cosa più umiliante per un Atewood era essere messo K.O da una ragazza di 16 anni. -Cugy,sei mitica- le mise un braccio intorno al collo Seth. -Voglio la rivincita- sibilò a denti stretti Trey. -è già la 10 che ti concedo,perché Atewood non accetti la sconfitta?- -Non è nel nostro sangue,accettare le sconfitte- ghignò Ryan sinceramente divertito. -Che ore sono?- sbadigliò la ragazza. Ryan guardò l’orologio –Le due,vado a sistemare la mia nuova stanza- si alzò Ryan –A domani buona notte- -Notte- risposero in coro i tre. Ryan diede un ultimo sguardo a suo fratello e a Stefania,quella ragazza le piaceva aveva carattere. Nel corridoio incontrò Kirsten –Ciao Ryan- -Ciao…Ho conosciuto Stefania è davvero forte- La donna sorrise –Ti ha raccontato la sua storia?- Il ragazzo annuì –Si,ci assomigliamo molto e mi sorprendo che dopo tutto quello che ha passato abbia ancora la forza di combattere e sorridere- -Già,è una ragazza eccezionale,ora vado a dormire buona notte- -Notte Kirsten- e entrò in camera. Intanto in salotto stava per scoppiare la terza guerra mondiale –Ragazzi non è meglio chiudere la partita?- si stropicciò gli occhi stanche Seth. -Non se ne parla- lo fulminò Trey. -Senti Ste non puoi farlo vincere?- -Io ci provo ma…- -Cosa vorresti dire?- la incalzò lui. -Trey sei straccissimo- il ragazzo divenne la rabbia fatta a persona,lanciò il Joistik a Seth –Sappi che non finisce qui- Lei ghignò e sbadigliando si alzò –L’importante è crederci Atewood,buona notte- e andò nella sua casetta in piscina. -è odiosa- sibilò Trey. -è la ragazza più forte che abbia mai conosciuto- sussurrò il ragazzo. L’altro lo guardò –Si hai ragione,vabbè notte Cohen- -Notte Atewood- Nella casa calò l’assoluto silenzio,Seth guardò la casetta in piscina –Ben venuta a Orange Country,cugy- e andò in camera sua a dormire.
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