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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Slam Dunk
Titolo Fanfic: CUORE DI CRISTALLO
Genere: Sentimentale, Romantico, Commedia, Comico, Azione, Drammatico, Sportivo
Rating: Per Tutte le età
Avviso: OOC, AU, What if? (E se...), Lemon
Autore: mangagirlfan galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 20/03/2007 18:52:17 (ultimo inserimento: 02/11/07)

Una ragazza con gravi problemi familiari, la sua capacità di leggere nel cuore delle persone, l'amore per il basket e per le persone a cui vuole bene
 
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CAPITOLO N° 1: THE PAST MEMORIES.................
- Capitolo 1° -

Salve ragazzi! oggi mi sto sbizzarrendo nel postare fic che ho lasciato lì da tanto!
Voglio farvi 1 anticipazione: Chi legge già la mia fic : Ricordi del passato, la custode dei bit, scoprirà che le due protagoniste di queste due fic hanno in comune il nome!^_____^ (Nn ci posso fare niente se adoro il mio nome! ndme- La solita megalomane!nd Ryota - TACI TU!ndme che tiro fuori il martellone di kaori di city hunter- OKOKOK!ndryo- posso continuare?ndme- sisindryo)!
il significato del titolo della fic Cuore di cristallo è semplice, Ilaria è una ragazza apparentemente forte ma in realtà è molto molto fragile e a causa della sua brutta abitudine di tenersi tutto dentro continua ad avere incubi che la persegiutano!
Saranno i nostri eroi che le permetteranno di cancellare il dolore e chissà, magari nascerà anche l'amore!!!!!!!!!



COMINCIA LA FF!!!!!!!

p.s. fatti ed avvenimente qui citati sono puramente casuali e nn si riferisco a persone veramente esistenti(Un momento di pazzia!ndme- e quando mai!ndRyo- vuoi un'altra martellata?ndme ryo è momentaneamente kaput!)



Ora comincia veramente! Buonalettura!






Capitolo N ° 1: The past Memories

Buio. Un buio assoluto. In quell’immensa oscurità sentiva delle voci, degli echi lontani che le sussurravano all’orecchio, che le avrebbero portato via qualcosa, qualcosa di suo, che le apparteneva. Non capiva cosa volessero, ma sentiva che non doveva cederlo, doveva tenerlo stretto al cuore senza arrendersi a quei lamenti che la imploravano di farlo, perché sapeva che se lo avesse fatto, qualcosa di molto grave sarebbe accaduto. Non solo a se ma al suo mondo. Era come se una voce dentro di lei le avesse chiesto di non compiere quel gesto, che in quel momento sarebbe stato fatale, le chiedeva di resistere. In un primo momento non sapeva se fidarsi veramente, ma…. Quel suono, quella voce calda e gentile, le sembrava di conoscerla da un’eternità, le ispirava fiducia, la faceva sentire al sicuro in mezzo a quelle tenebre che l’avvolgevano completamente. Ma all’improvviso, uno spirito di fanciulla le apparve di fronte. Era bellissima. L’ammaliava. Con una specie di canto, monotono, lento, la pregava di donarle quell’oggetto che doveva custodire a tutti i costi. Era come sotto una specie di incantesimo e aveva quasi ceduto il suo oggetto luminoso e quindi il suo cuore. Un grido di terrore le lacerò la mente e, come se fosse uscita da un sogno, tornò in sé ed indietreggiò lontano da quella figura ammaliatrice e malefica. In quell’istante la creatura si trasformò. Da debole e fragile fanciulla, divenne un essere demoniaco che con i suoi artigli cercava di carpirle il cuore e con esso quell’oggetto a lei caro. Il demone continuava a urlarle “Ti strapperò il cuore, ti strapperò il cuore!!!” e mentre la giovane credette di morire, una luce potentissima la circondò annientando quella creatura demoniaca. La ragazza si mise a correre senza una meta precisa, sentendosi circondata. Aveva l’impressione che qualcosa, o per meglio dire qualcuno, cercasse di trattenerla cercando di afferrare il suo ‘cuore di cristallo ’. Si sentiva soffocare, aveva il terrore negli occhi, aveva il cuore in gola, voleva fuggire, ma le sembrava di girare sempre in tondo. All’improvviso si vide accerchiata da esseri mostruosi, che volevano la stessa cosa della creatura precedente. Cominciò ad urlare e gridò sempre più forte perché, in quel preciso momento, precipitò nel vuoto. Le sue urla, che riecheggiavano nell’aria, avevano il potere di nutrire quei demoni. Uno di loro cercò di carpirle il suo animo, credette che fosse arrivata la sua ora, si raggomitolò su se stessa per evitare i colpi infertitele dal mostro ma ormai non c’era più niente da fare: grazie ad una specie di incantesimo era riuscito a penetrare con la mano dentro il suo corpo cercano di carpirle tutta la sua energia. Le sue urla, anche se inutili, diventarono sempre più forti. “No!!!!!!!!!!!!!”
Ilaria si svegliò nella sua stanza piena di angoscia e terrore. Era completamente sudata. Non era la prima volta che faceva un sogno del genere, di solito le capitava di avere incubi di quel tipo quando si stressava parecchio. In quei mesi aveva accumulato davvero molto nervosismo all’interno del suo cuore a causa del campionato scolastico di basket, per la paura di fare perdere il titolo di campioni al suo ‘vecchio’ istituto. La finale fu molto dura, infatti lei e la sua squadra avevano affrontato il San Giuseppe, una delle scuole più forti della regione in quella disciplina sportiva. Poi era stata molto preoccupata perché era tornata da poco alla sua vecchia scuola e non era più tanto allenata, si sentiva arrugginita, ma le sue preoccupazioni erano state inutili: il suo canestro proprio alla fine dell’ultimo minuto le aveva portate alla vittoria. Un altro motivo poteva essere la scampata separazione dei genitori, a cui ormai si rivolgeva il minimo indispensabile. Non voleva credere che i suoi avessero voluto divorziare, si erano tanto amati e si amavano tuttora, secondo lei qualche stupido litigio non poteva essere la causa di quell’enorme e drammatica decisione. Se non fosse stato per la madre del suo migliore amico, Ryota, il ‘ fattaccio’ sarebbe accaduto. Anche lei aveva ottenuto la separazione, ma poi entrambi ci avevano ripensato, per la gioia dell’amico.
Ilaria si sedette sul suo letto pensando che erano ormai parecchi mesi che continuava ad evitare i genitori, cercando di non stare nella stessa stanza con loro per più di un minuto. Se pensava che fra qualche tempo avrebbe dovuto passare tutto il giorno con la madre, si sentiva male!!!! Non voleva più incontrare il suo sguardo indagatore, che, in ogni attimo, pareva che le chiedesse: perchè ci fai questo?
Ilaria lo faceva più per ripicca che per altro, per far provare anche soltanto un millesimo di ciò che, nei mesi precedenti, i suoi le avevano fatto capire e sentire: dolore e rabbia verso chi si ama. Li odiava con tutta se stessa, si vergognava di essere la loro figlia. I suoi genitori non capivano, o, per meglio dire, non volevano capire, perché per loro era come se niente fosse successo. Per i suoi tutto si era concluso, ma per lei era appena cominciato. Sarebbe stato lo stesso se i suoi si fossero lasciati, almeno così voleva far credere a tutti e, soprattutto, far credere a sé stessa. Era comunque grata alla madre di Ryota perché li aveva fatti riappacificare, ma non era più la stessa cosa. In quei mesi, di puro dolore e risentimento, soltanto la famiglia del suo migliore amico era stata la sua ancora di salvezza.
La giovane si ridistese nel letto pensando a Ryota, cavoli, disse tra sé e sé, come avrà fatto a sopportare tutti quei litigi, gli accordi per la separazione dei beni, il nervosismo e tutte le altre cose che aveva dovuto ‘patire’ qualche anno fa, prima della riappacificazione dei suoi. Io non ho retto a tutto questo. Lui veniva a scuola come se niente fosse, io sembravo uno zombie. È proprio bravo a nascondere certe sue emozioni, tanto è emotivo quando si tratta di ragazze, tanto non lo è quando si tratta della sua famiglia…. Almeno in apparenza…. Ryota…. quanto mi sei piaciuto, con i tuoi occhi d’ebano, e i tuoi capelli come sottilissimi fili di seta, castani con riflessi rossi. Quanto ti prendevo in giro, da piccola, quando facevi il pignolo “Non sono castani, sono rossi, rosso inglese per la precisione!!!!!” Ti arrabbi proprio tanto quando ti contraddico su qualcosa. Ormai era da tanto che non scherzava con lui, che non rideva a una sua battuta per tirarla su di morale, ma, pensando ai bei momenti trascorsi insieme, un dolce sorriso si stampò sulle sue labbra rosse come ciliegie mature.
Guardò l’orologio, era ora di andare. Prese la sua divisa scolastica che ormai le stava stretta (“Ma quanto sono ingrassata?”) e la indossò. Quanto detestava doversi vestire in quel modo!!!! Non sopportava quando i ragazzi facevano gli stupidi e commentavano sulle gonne che le ‘femmine’ erano costrette a portare!!! All’inizio dell’anno le era troppo lunga e adesso le era quasi fin troppo corta!!! In nove mesi era cresciuta di quindici centimetri, era passata dal classico metro e cinquantasette a un metro e settantadue. Ryota, che l’aveva sempre presa in giro sulla sua statura, ora era più basso di lei di tre centimetri!!! Adesso era giunto il suo turno!! Ilaria poteva finalmente ‘ vendicarsi ’ !!!!
Scese di sotto cercando di non incrociare gli sguardi del padre che a causa del suo lavoro doveva svegliarsi molto presto. Fissando il piatto contenente la colazione prese soltanto una fetta di pane tostato e uscì di corsa. “Io vado, ciao!!” Aspettò qualche minuto fuori dal suo giardino con l’aria di chi non aveva tempo da perdere, perché sapeva che, se Ryota fosse arrivato troppo tardi, il padre l’avrebbe costretta a salire in macchina per accompagnarla in tempo a scuola. “Ma quanto ci mette?” guardò nuovamente l’orologio e in quello stesso istante una figura maschile cominciò ad avvicinarsi sempre più velocemente a lei. “Scusa per il ritardo, ma la sveglia non ha suonato….” Disse lui piegato in due per la stanchezza, ansimando. Quando alzò lo sguardo da terra arrossì, erano almeno dodici settimane che non si vedevano e lei era appena tornata dall’Italia, il suo stato di origine. Ilaria era molto cambiata in quei quattro mesi trascorsi lontano da Tokyo, era diventata più alta di almeno cinque centimetri dall’ultima volta che si erano visti, i suoi fianchi si erano fatti più rotondi e femminili, anche il seno le era cresciuto, anche se di poco. Ma la cosa che gli era sempre piaciuta dell’amica erano le gambe lunghe ed esili, eleganti come quelle di una gazzella. Nell’insieme era una ragazza molto proporzionata ed era anche molto carina. Un’altra cosa che gli piaceva molto erano i suoi capelli biondi e leggermente mossi e i suoi occhi color del mare in tempesta. Erano di un azzurro molto particolare misto al verde chiaro e il grigio.
“Cù, cù!!! C’è qualcuno in casa?” la voce di Ilaria risuonò nella mente del giovane mentre sentì il suo pugno che gli batteva in testa come se stesse bussando ad una porta. “Cos’è, ti sei incantato?” Ilaria lo guardò dritto negli occhi a pochi centimetri dal suo naso e lui divenne ancora più ‘colorito’: non sopportava quando l’amica faceva così, quando cercava di capire cosa gli ‘frullava’ in testa. Ilaria possedeva questa grande qualità, poteva leggerti dentro soltanto guardandoti negli occhi!!! Almeno gli sembrava, perché, tutte le volte che osservava attentamente un suo sguardo, o quello di un altro, intuiva cosa stesse pensando. Un dono, come diceva lei, che possedevano solo gli artisti, soprattutto i disegnatori. La cosa più difficile in un quadro è il volto: è grazie a questo che riusciamo a trasmettere molte sensazioni. Così gli ripeteva.
“Ilaria la vuoi piantare? Lo sai che mi da fastidio quando cerchi di capire cosa penso, e smettila di guardarmi negli occhi!!!!!!” Le sue proteste furono inutili. “E tu lo sai che non sopporto che non mi dici cosa pensi!!!! E quando mi guardi con la faccia da pesce lesso!!!! Mi da soprattutto fastidio quando mi racconti una frottola!!!! Lo sai benissimo che posso intuire cosa pensi in qualunque momento!!!!! Ti conosco troppo bene!!! Guarda che ho capito perché sei arrossito!!!!” aveva detto lei alla velocità del suono all’amico. Ma, soprattutto, sapeva che diventava rosso perché, nel momento in cui lo guardava fisso negli occhi, i loro visi si trovavano molto vicini, a pochi centimetri di distanza. E lui, naturalmente, anche se la considerava una sorella, si sentiva in imbarazzo.
Lo guardò storto per qualche minuto e poi si misero a ridere
“Su, dai andiamo che facciamo tardi!!!”
“Ehi, sei tu che sei arrivato in ritardo!!!!”
un’altra loro risata risuonò nell’aria.
Quanto era bello ritrovarsi insieme dopo tanto tempo!






Continua.....



Un momento di pazzia con mangagirlfan!

Allora, come vi sembra? aspetto tanti commenti!
x chi segue le mie ff:
Ricordi del passato verrà postata forse questa settimana, mew mew power girl forse entro sabato, tempo permettendo, e La dea delle reliquie.... bhè, vi farò sapere!
BACIOTTI!
mangagirlfan!!!
 
Continua nel capitolo:


 
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