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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: SEMPLICEMENTE LA NOSTRA STORIA
Genere: Sentimentale, Romantico, Drammatico
Rating: Per Tutte le età
Avviso: What if? (E se...)
Autore: i4dellapocalisse galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 18/03/2007 16:06:37 (ultimo inserimento: 11/08/07)

Un ragazzo problematico e fint roppo serio e una ragazza allegra e solare...cosa porterà questo incontro per Severus Piton?
 
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PROLOGO 1
- Capitolo 1° -

Prologo:

-Questo è inammissibile Alanna!!- una voce maschile, alta e imperiosa risuonava per tutta l’elegante stanza.

Un piccolo salotto, elegante e cupo faceva da teatro a quella parodia di una litigata: un camino acceso dava la maggior parte della luce che irradiava il luogo, illuminando leggermente nella notte i pregiati mobili, il divano foderato in nera pelle, i preziosi soprammobili d’argento, e gli arazzi con gli stemmi verdi e argento che facevano bella mostra appesi alle pareti.

Un uomo dall’aspetto impaziente stava in piedi a fianco al camino, reggendo un calice di cristallo contente del Brandy, che rigirava nervosamente nella mano: pallido, leggermente brizzolato, i pochi capelli rimasti biondo platino, due occhi chiarissimi a fare capolino su un volto quasi trasfigurato per la rabbia provata in quel momento.

Di fronte a lui, due figure, strette per mano, cercavano disperatamente di non perdere la calma, di far ragionare quell’uomo che sembrava volesse incenerirli con lo sguardo.

Lei: bellissima. Sottile e slanciata come un giunco, pelle chiara, occhi azzurrissimi, capelli lunghi fino alla vita, lisci, di un biondo chiarissimo al punto tale da farla quasi sembrare un angelo. sembrare. Perché lei era tutto meno che un angelo, e questo glielo si leggeva chiaramente in volto, da quell’espressione di sfida che rivolgeva al padre, dal tono di voce sicuro che aveva mantenuto fino a quel momento.

Lui: un ragazzo come tanti. Carino, gentile, studioso…le guancia rosate, i lineamenti delicati e ancora leggermente fanciulleschi; corti ciuffi di capelli scuri gli ricadevano sulla fronte, andando a coprire i suoi magnifici occhi scuri, così neri da essere quasi sconcertanti. Non aveva ancora detto una parola da quando Alanna e suo padre avevano iniziato a discutere, forse troppo intimidito dai paroloni che erano volati fino a qualche minuto prima.

I due giovani, si tenevano strettamente la mano, quasi come due bambini, e a vederli in quel momento nessuno avrebbe mai potuto giudicarli abbastanza maturi per essere spostati: eppure lo erano.

Da pochi mesi, ma erano marito e moglie.

Come molti dei matrimoni dell’alta società, il loro era stato deciso dai genitori, e celebrato circa un anno dopo il loro diploma ad Hogwarts…ma in quello erano stati molto fortunati: fin dal primo momento in cui si erano visti dodici anni prima, quando da bambini erano stati promessi in sposi, sia per uno che per l’altro non era più esistito nessun’altro, ed erano stati ben contenti di obbedire ciecamente al volere delle famiglie.

Ma ora la situazione non era più felice come allora.

L’uomo più anziano, che nemmeno per un attimo aveva smesso di guardare con astio la figlia che, impertinente come sempre, lo stava fissando senza parlare, non si fermò nemmeno per prendere fiato –è inammissibile!- ripeté di nuovo, come se il concetto non fosse stato abbastanza chiaro – nessun Malfoy, e sottolineo NESSUNO, è mai stato un’auror! Nessuno nella nostra famiglia Alanna!! E tu ora ti presenti nella mia casa annunciandomi candidamente che presto finirai il corso e lavorerai come Auror del ministero???-

Alanna non abbassò lo sguardo nemmeno per un secondo.

Non aveva paura, non tremava, si limitava a tenere lo sguardo alto e fiero, cercando di sfidare il padre a quella che, già lo sapeva, era una lotta persa in partenza.

Come poteva sperare che suo padre, fervente sostenitore di Lord Voldmort, potesse anche solo lontanamente accettare il fatto che sua figlia, la sua primogenita, la promettente ragazzina in cui aveva riversato tutti i suoi migliori progetti, fosse diventata un ‘auror del Ministero?

Impossibile.

La stessa scena si era ripetuta qualche giorno prima, quando al suo posto c’era Danny e al posto di suo padre c’erano i genitori di lui.

“fino alla mia morte, anche oltre se potrò far sentire la mia autorità, nessuno Zabini sarà mai un ‘auror!” era stata la risposta di Domenique Zabini, il padre di Danny…ovviamente la litigata si era conclusa con il figlio diseredato.

E ora toccava ad alanna.

Sapeva che Danny aveva avuto un enorme coraggio, lui che amava moltissimo la sua famiglia, e ne era uscito particolarmente distrutto…ma fin da quando si erano conosciuti avevano affrontato qualsiasi decisione insieme, ed ora non lo avrebbe abbandonato.

Anche la decisione di diventare Auror l’avevano presa insieme.

Entrambi contro i pensieri anti babbani e entrambi disgustati dai modi di fare delle proprie famiglie, avevano da anni deciso per questa strada e insieme l’avevano intrapresa; erano indipendenti dalle proprie famiglie, e questo aveva sempre coperto le loro intenzioni.

Ma ora qualcosa era cambiato.

Qualcosa dentro Alanna era cambiato.

E non potevano più fare a meno delle loro famiglie.

Tuttavia, era necessario che loro sapessero, perché entrambi non avrebbero mai voluto che le cose tornassero come erano prima che andassero a vivere da marito e moglie, ovvero completamente succubi delle proprie famiglie.

Il risultato?

Danny era stato diseredato, e sicuramente Alanna avrebbe fatto la stessa fine.

-Padre…- iniziò la giovane ragazza in tono conciliante –cerca di capire…è quello che ho sempre voluto e…-


-quello che hai sempre voluto???- interruppe il vecchio Malfoy, senza curarsi minimante di sentire per intero le parole della figlia –Alanna ma sei impazzita?? Una Malfoy Auror??? Ti ho dato tutto, tutto! La scuola migliore, i vestiti e i gioielli più belli, l’educazione migliore che una fanciulla possa desiderare…cos’altro vuoi di più?? No dimmelo, perché evidentemente non era abbastanza per avere la tua gratitudine!- era furibondo, nero.

Alanna prese ancora un lieve sospiro –padre…ti prego…io so che non era esattamente quello che tu volevi per me…ma io…-non riuscì a continuare. La rabbia la stava per invadere.

Tutto quello che voleva…si certo, se si evitavano di contare le frustate quando disobbediva, le punizioni, il dover ascoltare tutto il giorno i loro discorsi senza senso sulla distruzione dei babbani e dei mezzosangue…si, forse qualcosa rimaneva.

Si impose di calmarsi.

Se non fosse stato per la mano di Danny, strettamente allacciata alla sua, sarebbe saltata addosso a suo padre per prenderlo a pugni.

-no figlia ingrata! Non implorarmi, non voglio sapere niente…tu…tu e quel…- accusatore, il suo indice si alzò verso la figura silenziosa di Danny- quell’imbecille che ti abbiamo scelto come marito! Uno Zabini…uno Zabini che si abbassa a…a...a questo abominio!!!-

Danny impercettibilmente tremò.

Non che avesse paura, non per se almeno.

I motivi per cui avevano deciso di confessare tutto ai suoi genitori erano seri, molto seri, e si aspettava almeno un po di comprensione da parte di coloro che li avevano cresciuti…e invece era stato tutto inutile.

Era solo per Alanna che aveva deciso di parlare con le loro famiglie.

Per Alanna e per ciò che stava succedendo in lei.

Era stato così felice quando lo aveva saputo…non poteva permettere che un vecchio isterico rovinasse tutto quanto.

Ancora una volta la pazienza della giovane Malfoy venne seriamente messa a dura prova…di tutto quello che poteva dire o fare, insultare Danny era proprio l’ultima!

-non ti permettere di parlare così a mio marito, vecchio schifoso che non sei altro! –ecco, la leggendaria poca pazienza di Alanna era andata in pezzi –come ti permetti di giudicarci, tu, che per tutta la vita non hai fatto altro che strisciare come un verme ai piedi di un pazzo che non sa altro che parlare di morte! Tu che non hai mai provato un briciolo di amore ne per me, ne per mio fratello, che ci hai sempre costretto a seguire la strada che ti avevi scelto per noi, costringendoci anche con le torture!! Tu non sei mio padre!! Mi fai schifo!!- gli occhi si fecero lucidi nel dire quelle parole. Era vero quello che diceva, ma quell’uomo era pur sempre suo padre…eppure non poteva lasciare che parlasse così di Danny, non dell’uomo che amava così tanto.


-Alanna…- cercò di fermarla il ragazzo, senza riuscire nel suo intento.

Dopo quella sfuriata, per alcuni lunghissimi secondi il silenzio scese sulla sala. Alanna non abbassò lo sguardo nemmeno per un attimo.

Fin dal momento in cui era entrata in casa per dire tutta la verità, sapeva come sarebbe finita…eppure avrebbe preferito che non fosse così.

Però non poteva sopportare di restare tutta la vita in quel modo…lei non era una Malfoy come tutti gli altri, non condivideva niente del loro modo di vivere e pensare, e anche se ad Hogwarts aveva frequentato la Casa Serpeverde aveva sempre saputo che non avrebbe seguito le orme dei suoi amici.

E in silenzio ora aspettava il verdetto.

-esci immediatamente da questa casa…- la voce bassa e carica di rabbia di suo padre per un attimo la rese incapace di intendere –prendete entrambi quella porta e non fatevi più rivedere…sono inteso? – lo sguardo si fissò sulla figlia – non voglio mai più rivederti, tu per me non esisti più…non sei niente!- i suoi occhi parevano quasi mandare fiamme mentre si voltava dandogli le spalle, con la ferma intenzione di non guardarla

Alanna tremò.

Danny le strinse la mano.

Passarono alcuni secondi prima che lei riuscisse a trovare la voce –perfetto…- altera, fiera…una vera malfoy, proprio come le era stato insegnato –addio dunque…- fece per voltarsi, portando con se il marito…lo sguardo cadde sulla madre, che fino a quel momento se ne era rimasta silenziosa a fianco alla porta, più disgustata che sofferente, come tutti si sarebbero aspettati da una fedele seguace del Signore Oscuro –mamma…-mormorò, quasi in tono di preghiera.

Inutile, la donna scosse il capo, gli occhi asciutti…evidentemente nemmeno a lei importava del destino della figlia.

Prese un profondo respiro, poi aprì la porta, e senza volarsi indietro uscì.

Nessuno cercò di fermarli, nonostante lei fino all’ultimo avesse sperato in un cenno da parte di sua madre.

Camminarono fino all’uscita di Malfoy Manor, senza mai voltarsi indietro, uniti e vicini come avevano voluto non solo loro, ma anche le rispettive famiglie.

Era finita.

Da quel momento erano soli al mondo, nessuno li avrebbe aiutati, avrebbero dovuto contare solo gli uni sugli altri.

-Alanna…-un sussurro appena velato la distolse dai suoi pensieri. Gli azzurrissimi occhi colmi di lacrime si alzarono, andando a incontrare quelli color pece del marito- mi dispiace tanto amore mio…mi dispiace…- solo questo le disse, alzando appena la mano verso il di lei volto, andando ad asciugarle le lacrime che ora le rigavano le guance con un lieve gesto della mano.

-siamo soli Danny…-mormorò, cercando disperatamente di reprimere un singhiozzo –come faremo adesso? Non ci hanno lasciato spiegare, non ci hanno dato il tempo…-

-no no…- il ragazzo la strinse a se, circondando il suo fragile corpo con le braccia, cercando di rassicurarla- ce la caveremo amore mio…presto saremo Auror e potremmo vivere anche senza l’aiuto dei nostri genitori…e poi non sei sola amore mio…ci sono io, e non ti lascerò mai…- lieve le posò un bacio tra i capelli –e poi…c’è lei con noi…- un leggero sorriso gli increspò le labbra a quel dolce pensiero che gli si era insinuato nella mente.

L’unico vero motivo che li aveva spinti a rendere i genitori partecipi della loro vita.

Era per quello che erano andati dalle loro famiglie.

Solo per lei.

Alanna si lasciò stringere, respirando il profumo di lui quasi fosse una droga…aveva ragione, non erano soli, avevano tantissimo ancora per cui andare avanti –hai ragione…-disse dopo qualche attimo –è solo che…avrei voluto che capissero, avrei voluto condividere con loro questo momento….oh Danny, non mi hanno nemmeno lasciato dire che sono incinta…-

Danny non disse nulla.

Sapeva che non sarebbe certo stato facile, ma non avevano altra scelta.

Qualche giorno prima Alanna gli aveva detto di aspettare una bambina, e questo avrebbe cambiato totalmente le loro vite...erano stati felicissimi, e dopo una lunga conversazione avevano deciso di dirlo alle famiglie il prima possibile, in modo da riprendere i contatti.

Le loro famiglie non avevano saputo accettare le loro scelte, e da loro non avrebbero ricevuto nessun’aiuto, ma questo non era importante, non più almeno…sarebbero stati in grado di crescere la loro bambina anche da soli, insieme come avevano sempre fatto.

-non preoccuparti….ce la faremo…-disse semplicemente.

-Danny…- un lieve sospiro –voglio fare una promessa…qualsiasi cosa succeda, io non permetterò mai che nostra figlia abbia a che fare con la magia…basta, non posso permettere che anche lei soffra quanto noi, non voglio rischiare che abbia a che fare con gente così meschina, tanto più che Tu-Sai-Chi sta prendendo sempre più sostenitori…capisci quello che voglio dire?-

-si…-rispose lui annuendo- lo capisco…e approvo. Non mi interessa dei sacrifici che dovremmo fare, delle difficoltà che troveremo sul nostro cammino…io voglio solo la tua felicità e quella di nostra figlia…anche se questo significa vivere da babbani per sempre…-

Alanna sorrise leggermente- tu te la senti amore mio?-

-se ci sarai tu al mio fianco, sarò in grado di fare qualsiasi cosa…-

La ragazza non rispose.

Semplicemente si limitò a prendere di nuovo la mano del marito e iniziando a dirigersi con lui verso casa loro.

Avevano tante cose a cui pensare, una casa nuova, una vita nuova.

Tutte cose che non avrebbero compreso più la magia, ad eccezione del lavoro da auror, nel quale credevano particolarmente.

Tutto per la loro piccola.

CONTINUA….

Ed ecco il primo racconto scritto da me e Evi insieme *___*

Che emozione…questa ficcina è nata da un gdr che facciamo io e le mie amiche, e Similde è un mio personaggio^^

Avverto già da principio che i tempi di pubblicazione non saranno cortissimi, perché sia io che Evi lavoriamo e non abbiamo moltissimo tempo e che anche la Fic sarà piuttosto lunga^^

Bhe che dire…un saluto e buona lettura^^

Guerra&Carestia
 
Continua nel capitolo:


 
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