CAPITOLO 1
- Capitolo 1° -
Salve ^-^
Mi chiamo cq,e la fic è scritta a 4 mani con hykary90.^-^
Piccole avvertenze:(leggete o mi incacchio XD)
La fic anche se non l'ho indicato,èVM18,perciò ci saranno scene un pò crude (Non nei primi capitoli),perciò siete avvertiti se non vi piace il genere.
Comunque se volete dare un occhiatina non possiamo esserne che felici,e magari anche qualche commento è gradito ^-^
Enjoy!!
CAPITOLO 1
"Un attimo può cancellare una vita...ma a volte non basta una vita per cancellare un attimo"
La scritta brillava di glitter sul piccolo diario aperto, dando quasi più senso alle parole contenute in esso.Kagome Higurashi fissò a lungo la scritta lucente, mandando poi un lungo sospiro. Era sempre stata una ragazza allegra e spensierata, con nessuna preoccupazione al mondo... Questo almeno fino al suo 15esimo compleanno, quando effettivamente, era bastato un singolo attimo per cancellarle la vita che aveva sempre vissuto. Ma non riusciva ancora a capire la seconda parte della dedica... Poteva un attimo rimanere così indelebile nel cuore di una persona? La Kagome 16enne, che cominciava la lunga avventura nell'epoca Sengoku, pensava che ciò era impossibile. La Kagome che tornò dall'avventura nel Sengoku, ormai 18enne,scoprì invece una realtà molto diversa.
Ma quel 15 aprile, Kagome era semplicemente troppo depressa per pensare ad altro che non alla maledetta algebra che la teneva incollata allo stupido libro da più di due ore. Doveva assolutamente mettersi in pari con gli altri nelle materie, ma in matematica era già negata di suo... Poi da quando faceva avanti e indietro dal sengoku, non aveva nemmeno più il tempo di pensare alla sua famiglia, figuriamoci se poteva trovare il tempo per studiarsi il programma di algebra! Stava appunto per lanciare un attacco all'ennesimo foglio bianco, qaundo la voce di sua madre salì nitida dalle scale "Kagome, tesoro!!Vieni, è pronta la cena!"
"Arrivo mamma!" urlò Kagome rimettendo a posto le penne. Lanciò un' ultimo sguardo sconsolato alla scrivania e scese a cenare.
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"NO!" la donna corse verso la sua bambina,facendole scudo col proprio corpo.
Un altro urlo, sangue dappertutto, anche sul viso della bambina. Poi solo il silenzio, rotto solo dai lievi singhiozzi della bambina impaurita e terrorizzata. Sua madre era morta. Suo padre anche. Era rimasta sola, ma in quel momento quasi non ci badò. Nella sua mente aveva un solo pensiero: correre, correre lontano da quel mostro che le aveva ucciso i genitori davanti agli occhi e che ora voleva stendere la sua mano letale verso di lei. Il demone sorrise, pregustando il momento in cui avrebbe affondato gli artigli in quel fragile corpo... "Carne fresca...." sogghignò il monokoke, sollevando la mano al cielo stellato, unico spettatore di quella tragedia.
"E' finita" la bimba si raggomitolò su se stessa, sapendo che stava per morire.
Ma quel momento non venne. Un leggero rumore di stoffa strappata... Poi più nulla. La bambina alzò lo sguardo, tremando e si trovò di fronte la più grande sorpresa della sua vita: Una giovane donna bionda, che stringeva in una mano quel che rimaneva del demone, un mucchietto di cenere grigia.
"Stai bene" era un affermazione, non una domanda, pronunciata con voce ferma e sicura. Con tranquillità, come se uccidere qualcuno fosse la cosa più normale del mondo, mormorò "Prosegui sempre per questo sentiero, troverai un villaggio. Abbi cura di te"
La bambina non ebbe nemmeno il tempo di rendersi conto di ciò che stava accadendo, che la donna era già scomparsa nella notte. Fissò il punto in cui la ragazza era svanita o almeno dove pensava che fosse svanita, con gli occhioni sbarrati, poi si voltò e cominciò a correre come se avesse visto un fantasma.
"Un attimo può cancellare una vita...ma a volte non basta una vita per cancellare un attimo"
Spero sia piaciuto^-^
see you!
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