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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Beyblade (Bakuten Shoot Beyblade)
Titolo Fanfic: HATE
Genere: Sentimentale, Romantico
Rating: Per Tutte le età
Autore: redeagle86 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 14/03/2007 09:09:33 (ultimo inserimento: 15/01/08)

Dall’odio può forse nascere qualcosa di buono? O è destinato ad essere un freddo sentimento dettato dal male? È quello che stanno per scoprire...
 
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LE ORIGINI DELL'ODIO
- Capitolo 1° -

voglio ringraziare tutti i miei lettori e quelli che commentano.
siete così tanti che non ricordo tutti i vostri nomi e per non fare di torto a nessuno vi ringrazio tutti!!!!!!!!!!!!!!








Appoggiata alla ringhiera, allungò lo sguardo verso il mare, dove la luna crescente tracciava sentieri argentei. Poco più in là, lungo la spiaggia, c’era la massa degli scogli dove amava sedersi al crepuscolo ad osservare la notte che calava.
Si era lasciata alle spalle le luci accecanti della città, che facevano concorrenza alla pallida luna. E, soprattutto, si era allontanata dal palazzetto dello sport, la nuovissima costruzione inaugurata in occasione del campionato di beyblade.
Era stato questo a portare lì LUI, Rei Kon, il giovane blader cinese, irresistibile e con una personalità affascinante.
Hilary aveva sempre creduto di essere una ragazza assennata, con la testa sulle spalle. Ma era accaduto qualcosa per cui i ragionamenti e le riflessioni non erano serviti più a nulla.
Il ricordo frugava fra il mucchietto di ceneri, perché questo era tutto ciò che era rimasto…
Rei era un astro nascente del beyblade: lui e il suo Driger avevano scalato le classifiche dei tornei di mezzo mondo e si era piazzato bene anche lì in Giappone. Ma era ambizioso: non gli bastava essere fra i dieci migliori. Voleva essere il primo.
Hilary aveva ascoltato i suoi discorsi con il cuore e non con la testa. Rei poteva farcela, era persuasivo e senza coscienza. L’aveva ascoltato e gli aveva creduto, come aveva creduto nella lealtà della sua migliore amica, Mao.
Il campionato era passato, con la vittoria di Takao, il suo amico d’infanzia.
Rei e Mao.
Era incredibile, eppure era successo. Il loro matrimonio aveva stupito tutti.
Ma Hilary era riuscita in qualche modo a farsi coraggio. L’importante era tenere la testa alta e mostrare un sorriso forzato, un sorriso che veniva da un pezzo di piombo che stava nel petto, chiamato cuore.
Ma anche l’odio può dare una certa forza.
E l’odio era cresciuto in lei, un odio consistente, che era in sé stesso un’entità, come un gigante invisibile che le stava accanto con i piedi ben piantati per terra.
Il passato era immediato, come se tutto fosse appena successo…
Quando aveva confidato a Mao della sua relazione con Rei Kon? Quanto tempo prima?
E lei aveva detto:
-Credi che sia sorpresa?- Aveva uno strano modo di canzonare. –Sembrava tu volessi tenerlo segreto e io ho rispettato il tuo silenzio. Ma se devo essere sincera questa storia non mi convince. Lui…non è il tuo tipo, è troppo esibizionista…
-Non dir così, Mao! Tu non lo conosci. È pieno di gioia di vivere, di vitalità…ma tu hai occhi solo per Kei.
La ragazza aveva scrollato le spalle con un sorriso.
Adesso, ripensandoci, Hilary si rese conto che c’era stato qualche cosa in quel sorriso, qualche cosa… Come aveva potuto essere tanto cieca? Come? Come? Ormai era passato un mese, ma per lei era come se fosse appena accaduto.
Se la sera prima non fosse stata tanto sciocca, ora non si sarebbe trovata nella situazione di dover affrontare un invito a casa Kinomiya.
Ma dopo ciò che suo padre le aveva detto…

“-Ha telefonato Takao- annunciò sua madre appena Hilary entrò in casa.
-Oh, no- gemette la figlia.
-Non vuoi nemmeno sapere cosa ha detto?
-Non mi interessa.
-Voleva invitarti a cena, domani sera.
Hilary fece una smorfia.
-E tu hai risposto…
-Che l’avresti richiamato.
-Figurati se ci vado.
-Un momento!- Suo padre alzò lo sguardo dal giornale. –Tutti sanno che in questo periodo gli inviti non ti interessano e anche il motivo. Ma Takao vuole solo mostrarti di essere ancora tuo amico.
-Gli faccio pena.
-No, sa che stai soffrendo e vuole aiutarti. Quindi ora prendi in mano quel telefono e accetta l’invito di Takao!”
 
Continua nel capitolo:


 
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