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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: LOVE TRAPS
Genere: Romantico, Commedia
Rating: Per Tutte le età
Autore: pippimag galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 12/03/2007 19:34:57 (ultimo inserimento: 22/07/07)

James, il bello e dannato, alle prese con la sua dolce, poi non così tanto Evans...
 
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A DAY LIKE THE OTHERS
- Capitolo 1° -

Dedico questa storia a due persone speciali che adoro: la mia dolce metà (^__^), ovvero la mia citro, che tutti i giorni ha la pazienza di sopportarmi e che ha contribuito in grande parte alla creazione di questo capitolo (non ci sarà mai una sodina senza citro, ricordatelo!); e alla divina e magnifica Juls, che con i suoi scritti e le sue recensioni mi fa sempre diventare una specie di gelatina dalla testa ai piedi(spero che renda l’idea, comunque se non si fosse capito, perchè è un mito!)



PRIMO CAPITOLO

A DAY LIKE THE OTHERS

***

In una giornata soleggiata di settembre un ragazzo, sdraiato supino in un prato, appena fuori dalle mura di Hogwarts, cercava di carpire gli ultimi raggi di sole della giornata, raggi tiepidi, offuscati dal freddo imminente dell’autunno ormai prossimo.



Lo sguardo, degli occhi nocciola, era intento ad osservare attentamente il lago.



Sembrava annoiato, quanto mai tediato da tutto ciò che lo circondava.



La sigaretta, lasciata mollemente tra le dita, impregnava l’aria intorno al giovane, avvolgendolo in una leggera nube di fumo.



La cravatta rosso-oro era allentata e cadeva sul petto, coperto da una camicia bianca, in modo apparentemente disordinato.



Solo chi lo conosceva profondamente sapeva che nulla era lasciato al caso.



I pantaloni neri di ottima fattura, aderivano perfettamente alle cosce muscolose, dando alla figura, un’immagine slanciata.



Il risultato finale di tutto ciò, era un ragazzo vestito in modo accuratamente trasandato, ma allo stesso tempo elegante; semplicemente bello.



Purtroppo sapeva di esserlo, sapeva che a circa una quindicina di metri da lui, vicino ad un albero, si trovavano sei ragazzine dall’aria adorante, che aspettavano pazientemente un suo sguardo o un suo gesto, in modo da potersi illudere ancora una volta, immaginando che quel cenno fosse rivolto ad una di loro.



Sapeva e ne approfittava, se ne compiaceva.



Improvvisamente un movimento alla sua destra catturò la sua attenzione, nonostante ostentasse ancora quell’aria vagamente indifferente.



Spense la sigaretta, ridotta ad un mozzicone, sull’erba ingiallita dal sole.



Ad uno sguardo attento però non poteva sfuggire un brillio divertito negli occhi, anche se l’espressione del viso era rimasta immutata.



Il movimento, che aveva procurato il cambiamento repentino negli occhi del giovane, era stato causato dal ragazzo che si era appena seduto al suo fianco.



Un sorriso minacciava di trapelare dall’espressione seria ma allo stesso tempo affascinante dell’intruso.



Aveva l’aria di divertirsi particolarmente a distrarre il suo compare dall’importante lavoro che stava compiendo e cioè osservare minuziosamente ed attentamente il lago.



Appena seduto, aveva tirato fuori dalla tasca dei pantaloni neri della divisa un pacchetto di sigarette, ne aveva presa elegantemente una e l’aveva appoggiata tra le labbra sottili e rosee.



Con un leggero movimento della bacchetta aveva acceso la sigaretta, sprigionando un piacevole sentore di cannella.



- Mio caro James, è alquanto noioso per non dire di peggio, starti accanto in questi ultimi mesi, sei estremamente monotono... -



Le parole appena pronunciate, non avevano ricevuto risposta, sembravano che non fossero state udite.



Tuttavia la fronte del compagno era leggermente corrugata, in segno di una tacita domanda.



- Cerca di capirmi, te lo dico nei tuoi interessi, se continui a guardarla così insistentemente, rischi di sciuparla e sarebbero guai conoscendo il suo caratterino. Non credi Ramoso? -



James, in quel preciso momento, stava seriamente pensando ad una morte semplice e dolorosa per il suo “migliore” amico.



Prese una sigaretta dal suo pacchetto, pensando agli effetti benefici della nicotina sul suo carattere alquanto irascibile e si mise seduto guardando l’amico con aria minacciosa, sperando di fargli capire di non avanzare oltre; senza successo.



- Credimi, non è adatta a te quella ragazza, troppo focosa, troppo impertinente, soprattutto troppo “Caposcuola” e poi, ti vorrei ricordare, nel caso te lo fossi dimenticato, un piccolo, quasi insignificante particolare, -



Con un sorrisetto degno di Satana, rimase in silenzio qualche istante per enfatizzare meglio la seguente frase, calcando il suo tono di voce su ogni singola parola...



- Lei, ti odia -



A quelle parole James si alzò di scatto , sovrastando il suo interlocutore, che nel frattempo non cercava neanche più di trattenere le risate.



Cercò di andarsene, maledicendo mentalmente quando, circa sei anni prima, si era seduto in un vagone del treno di Hogwarts casualmente vicino ad una ragazzino di undici anni, apparentemente tranquillo: l’inizio e la fine della sua vita da bravo ragazzo, (anche se molti negano tutt’ora che James Potter fosse stato mai associato alla parola “bravo”).



Il piano di fuga improvvisata, venne bruscamente interrotto da uno spostamento dalle parti del lago.



Come dotata di vita propria la mano che non reggeva la sigaretta andò a ravvivare i capelli di James: gesto che costò qualche svenimento tra le ragazzine vicine all’albero e una profonda risata estremamente fastidiosa al suo fianco.



Tutto ciò era stato causato dallo spostamento in massa di un gruppo indistinto di ragazze del settimo anno.



Si stavano avvicinando velocemente al luogo in cui si trovava James, in effetti cosa del tutto logica visto la sua vicinanza al portone, ma per il diretto interessato era dovuto all’adorazione che tutti dovevano avere nei suoi confronti: non aveva tutti i torti.



A circa cinque metri di distanza, alcune ragazze diedero segni di squilibrio mentale: Sirius Black e James Potter si trovavano vicino a loro.



Margaret Beats, nota esponente del club “mangia-uomini”, così soprannominato dai molteplici ragazzi letteralmente mangiati, con passo studiato si accostò a Sirius, che nel frattempo si era alzato, naturalmente mostrando un sorriso a trentadue denti.



- Sirius ! -



- Margaret, che piacere vederti. –



Con un gesto elegante, degno di un Black, Sirius prese tra le sue una mano di Margaret, portandosela alle labbra per un casto bacio; anche se l’occhiata che le lanciò di casto aveva ben poco.



James, non sembrava minimamente interessato al dialogo che si svolgeva di fianco a lui, era estremamente concentrato ad osservare lei.



Con un sorrisetto malandrino sulle labbra guardò le figura che, in quel momento, parlava con aria scocciata per l’interruzione non prevista, con una sua amica.



I mocassini scuri di morbida pelle, calzavano perfettamente il suo piede, racchiuso in una sottile calza che arrivava sino al ginocchio.



La gonna nera a balze copriva le cosce snelle e tornite, che sembravano essere create appositamente per lui; la camicia rigorosamente abbottonata sino all’ultimo bottone era infilata con attenzione dentro la gonna e si tendeva sul seno fiorente.



La sua attenta ispezione si completò quando alzò la sua visuale sul volto della ragazza.



La bocca, socchiusa, atteggiata in quel momento in una simpatica smorfia, era piena e rossa, poco più su faceva mostra di sé quel nasino deliziosamente impertinente.



Gli occhi secondo il parere di James, erano il pezzo forte, naturalmente senza contare quel suo splendido seno che s’intravedeva dalla camicetta e quel fondoschiena meraviglioso che si poteva intuire dalla gonna.



Erano di un colore non definibile con le parole, semplicemente magnifici.



Una persona senza riflettere avrebbe potuto definirli verdi, invece ad uno sguardo più attento, molto più attento, erano di un intenso verde smeraldo con sottili striature di azzurro cielo.



A corniciare il tutto scendeva intorno al suo viso, una chioma ramata leggermente ondulata.



Sembrava che avesse, intorno al capo, lingue di fuoco legate saldamente in una coda alta.



Lily Evans non era semplicemente bella, era molto di più e non sapeva di esserlo.



La maggior parte della popolazione femminile di Hogwarts si accorciava le gonne per farle diventare più che una mini, si truccava pesantemente, indossava camicie più corte e di una taglia inferiore per mostrare ogni più piccola forma, partecipava ad ogni insignificante festino che si teneva nella scuola.



Lei no.



La Evans era l’antifesta fatta a persona, la degna ereditiera degli insegnamenti morali della McGrannit.



Perso tra i propri pensieri, non si accorse dello sguardo a carica altamente omicida che gli lanciò il soggetto dei suoi pensieri.



Sirius intento a mantenere il sangue freddo di fronte a tutto quel bendidio della Beats, non si accorse del pericolo che stava correndo James.



Lily Evans era famosa per i suoi scatti d’ira nei confronti di Potter, naturalmente tutti giustificati, forse talvolta un po’ violenti, ma sempre giustificati.



La mano attentamente curata che si stava abbattendo con forza sulla guancia abbronzata di James si fermò a mezz’aria, bloccata da una presa ferma sul polso esile della Evans.



James Potter era pur sempre il Cercatore nonché Capitano della scuola di Quiddith di Grifondoro, ed era maledettamente bravo in quel che faceva.



I suoi riflessi non erano da sottovalutare.



La ragazza senza rendersene conto si ritrovò a stretto contatto, per meglio dire pressata , contro un imponente torace, coperto solo dalla sottile camicia.



Immediatamente, come illuminata dalla consapevolezza, Lily, diventando su tutto il viso e sul collo di un delizioso rosso, si dimenò tentando di liberarsi, non osando guardarlo negli occhi: non sapeva con chi aveva a che fare.



James Potter era celebre per la sua tenacia, soprattutto nei confronti della povera Evans e trovarsi in una situazione così piacevole, non era cosa da tutti i giorni.



Il suo respiro, leggermente affannato per via dei suoi tentativi di liberarsi, solleticava piacevolmente il collo del Cercatore e il suo seno premuto contro il suo busto era oltremodo beatificante.



Gettata la sigaretta, oramai superflua, posò la mano libera sulla schiena esile di Lily, premendola ancora più contro di sé e impedendole qualsiasi movimento, o quasi.



Le labbra appoggiate sulla chioma fiammeggiante, erano atteggiate in un sorriso ebete e cercavano di articolare qualche parola ma purtroppo quel corpo premuto contro il suo, gli impediva qualsiasi pensiero logico.



James Potter rimasto senza parole, fatto mai avvenuto nella storia di Hogwarts...



Il piccolo piede della Evans, racchiuso nei mocassini, approfittando della momentanea situazione d’immobilità, scattò nelle parti delicate quanto mai virili di James.



Le labbra, precedentemente a corto di parole, si spalancarono in un urlo disumano.



Le braccia lasciarono repentinamente la “prigioniera” andando a posarsi sulle povere e innocenti vittime di quella violenza.



Il silenzio scese velocemente, subito però, interrotto da una fastidiosa risata.



Con uno sguardo che avrebbe ghiacciato anche l’Ade, Lily Evans si girò con aria stizzita e si incamminò a passo di marcia verso l’ingresso di Hogwarts, lasciando alle spalle un Potter dolorante, intento a rotolarsi sul prato in cerca di sollievo.



- Ma che diavolo le è preso?! -



Aiutando l’amico ad alzarsi, Sirius s’impose di mantenersi serio di fronte alla domanda del compagno, ormai diventato eunuco.



- Forza Ramoso, non pensarci, sono donne. Coraggio, Remus e Peter ci stanno aspettando... -



Mugugnando qualcosa di non ben definito James lo seguì, non riuscendo a scacciare dalla mente l’abbraccio avvenuto poco prima.



***

Se siete arrivati alla fine del capitolo, vuol dire che non era poi così orrido come pensavo ^__^

Mi lasciate una piccola, ma proprio piccola recensione per sapere se continuarla? Mi farebbe estremamente piacere, conoscere i vostri pareri a riguardo...^^

Un bacione gigantesco a tutti quelli che hanno letto!



pippimag




 
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VOTO: (1 voto, 1 commento)
 
COMMENTI:
Trovato 1 commento
Rif.Capitolo: 10
ichigo-nyan - Voto:
03/04/17 03:21
Sono passati anni da quando per la prima volta ho letto questa fanfiction... Purtroppo in conclusa. Spero sempre che un giorno tornerai e le darai un finale decente, perchè fin'ora è una delle mie preferite.
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