UN SOGNO MERAVIGLIOSO.
- Capitolo 1° -
Un Sogno meraviglioso.
Ventoso e polveroso come sempre, seppur sono passati molti anni, questo dannato villaggio, mi sembrava sempre lo stesso identico e disgustoso posto.
Una sensazione sgradevole, tuttavia reciproca, io non “lo” capivo e lui mi respingeva, con gli sguardi freddi e diffidenti della sua gente. Mi era giunta notizia che il Quarto Kazekage era morto, e che si era rischiata la guerra con Konoha, ma tutto ciò mi lasciava piuttosto indifferente, nonostante il mio ritorno fosse dovuto proprio alla morte di quel Vecchio “sadico” del Quarto Kazekage, quelli del consiglio dei Jonin, mi avevano pregata di tener d’occhio, la situazione fuori da Suna, e uno dei figli del “Sadico”.
Di questo ragazzo sapevo ben poco, solo che era conosciuto e temuto come “l’Arma Finale del Villaggio della Sabbia” e che aveva la stesse manie sadiche del padre, spietato e freddo come il ghiaccio: Sabaku no Gaara…
“ Quanto tempo è passato dall’ultima volta che hai varcato queste porte? ” Disse qualcuno appoggiato al muro.
“ Credo quasi quindici anni. Ma non sono stati sufficienti, odio questo posto come lo odiavo allora..”
“Sei cambiata, a quei tempi avresti usato parole ben più taglienti..” Rispose sorridendo.
“Tu Baki, non sei cambiato per nulla..”
“Ti sbagli, restando qui, preoccupandomi per il villaggio..”
“Si forse si, nelle tue parole c’è un certo orgoglio, non più legato solo all’onore in battaglia.”
“Abbiamo sproloquiato abbastanza. Veniamo al motivo per cui sei stata convocata d’urgenza dal Consiglio dei Jonin.” Disse tornando serio come sempre.
“Già, questa conversazione stava diventando imbarazzante.” Risposi.
“Come saprai a breve sarà eletto un nuovo Kazekage. Il Consiglio dei Jonin a tal proposito avrebbe pensato a Gaara, il figlio terzogenito del defunto Kazekage, ma mostra perplessità circa la capacità del ragazzo, di gestire tutta la pressione che ne verrà.”
“ Fammi capire, quegli “Idioti” mi hanno fatto tornare perché gli serve una specie di baby-sitter per il futuro Kazekage? Avresti potuto occupartene tu… come hai sempre fatto, del resto..” Controbatto, con una punta di sarcasmo.
“C’è poco da scherzare, la situazione è molto seria e delicata. All’interno del corpo di Gaara il Quarto Kazekage ha fatto sigillare Shukaku, il Demone tasso della Sabbia, ragion per cui il ragazzo soffre di una specie di sdoppio della personalità..” Mi rimproverò Baki, visibilmente preoccupato.
“ OMG (Oh My God!), non immaginavo che il sadismo di quel uomo arrivasse a tal punto. Ma perché proprio io?”
“Tu non hai particolare pregiudizi nei suoi confronti, e saresti abbastanza forte da contrastarlo, se la situazione degenerasse. La verità è che Gaara è troppo forte per noi, non sapremmo gestirlo, se le cose volgessero di NUOVO al peggio..”
“Parli di lui, come se fosse una specie di mostro, inoltre intuisco che in passato la situazione vi è sfuggita di mano, con esiti poco piacevoli e che non siete riusciti a “contenerlo” o eliminarlo.. Se non ricordo male, la politica del Quarto Kazekage era distruggere tutto ciò che ostacolasse i suoi piani..”
“Adesso muoviamoci. Il Consiglio attente.”
Dopo quello che Baki mi disse, sentii il mio odio risvegliarsi, ma anche una specie di senso di compassione per quel ragazzo, che il padre aveva mutato in mostro.
Ero piuttosto annoiata durante l’udienza, quei “pagliacci” parlavano, parlavano, ma mancavano di “praticità” nelle soluzioni. Infondo potevo benissimo rifiutarmi di assolvere all’incarico, addirittura se il Villaggio fosse stato distrutto proprio da Gaara, avrei provato una soddisfazione morale, ma non era giusto delegare ad altri il mio odio, specie ad un ragazzo, che come unica colpa aveva di essere il “contenitore” di un Demone.
Ma qualcosa mi sollevò da quell’angosciante pensiero, Yura, uno del Consiglio, fece convocare i tre Shinobi del Villaggio accompagnati dal loro Jonin, Baki…
“Ci avete fatto convocare?” Disse una sagoma minuta ma ben distinta, dal tono deciso e il portamento fiero, con lui c’erano altri due ragazzi, una di loro, la ragazza, mi parve di riconoscerla, Temari.
“Tsume-Sempai, sei proprio tu?”
“Temari-chan, come sei cambiata, ti ho lasciato bambina, e ti ritrovo donna. Quello con te, dovrebbe essere Kankuro se non sbaglio?”
“Conosci quella donna, Temari?” Chiese Kankuro.
“Si, questa è Tsume-Sempai. Non la vedo da quando avevo tre anni, ma di lei ho conservato un buon ricordo, perché fu proprio lei ad insegnarmi che in battaglia, più che la forza si deve usare il cervello.”
“E tu piccoletto? Non ti conosco, sei il più giovane dei tre..”
“Sono Sabaku no Gaara ed ho quattordici anni.”
“Ma che sfrontato” pensai tra me e me, ma nei suoi occhi non vidi la malvagità di cui tutti mi avevano parlato, ma uno strano senso di disagio.
“Bene, io sono Tsume-Sempai, ho 23 anni e sono un ANBU del Villaggio della Sabbia”
Tutto sommato quel ragazzino sfrontato era interessante, ragion per cui, non appena lasciarono la sala del Consiglio, decisi di accettare l’insolito incarico. Reputai cosa opportuna, con la scusa di fare quattro chiacchiere, parlare con Temari, per raccogliere maggiori informazioni su Gaara.
“In tutta onestà, Tsume-Sempai, non so molto, non è un ragazzino che si confida, non con me. Forse con Kankuro, lo faccio chiamare.”
“Si forse è meglio, ma dimmi, che impressione ti ha fatto?”
“E’ sempre stato emarginato dagli abitanti del Villaggio, all’età di sei anni addirittura è stato classificato come soggetto pericoloso. Questo certo non ha favorito uno sviluppo armonioso ed equilibrato della sua personalità, a dire il vero, sembrava che il suo unico scopo nella vita fosse uccidere gli altri.. Un paio di anni fa però, dopo essere stato sconfitto da un ninja di Konoha, un tale Naruto Uzumaki, è cambiato… Ha persino chiesto scusa a me e Kankuro per l’accaduto.”
“Posso entrare?” Disse qualcuno bussando alla porta della mia stanza.
“Entra pure, Kankuro-kun”
“Di che si tratta, Tsume-sama?”
“Di Gaara.” Rispose Temari impensierita
“Gaara… Capisco. Tsume-sama, non date credito a ciò che la gente dice di lui, è molto cambiato, e migliora di giorno in giorno.” Rispose.
“Lo so Kankuro-kun, quegli occhi azzurri e limpidi come un mare immenso e sconosciuto, velato di tristezza. Che mi dici di Naruto Uzumaki?”
“Come Gaara, ha dentro di se un demone, ma è un concentrato vivente di irresponsabilità, presunzione, ottimismo e generosità. A differenza di Gaara, si è impegnato sempre per farsi amare ed accettare dagli altri, dimostrandogli che la condizione di reietto si può cambiare. Ha fatto un piccolo miracolo, ha infatti ridato la speranza a Gaara, che un giorno anche lui possa essere accettato ed amato dagli altri.” Disse con fervore.
“E così il sogno di Gaara è essere accettato ed amato dagli altri..” Pensai, sempre più interessata al mio “incarico”.
“Tsume-Sempai, scusa la domanda, ma perché sei tanto interessata a nostro fratello?”
Non potevo certo dirgli la verità, e scuotendo il capo, tacqui.
“Lasciatelo in pace! Gaara non è il vostro strumento di potere, è una PERSONA!! Capisci una persona!!” Kankuro si infuriò, interrompendo il pesante ed imbarazzante silenzio.
“Non osare paragonarmi a quegli incapaci del consiglio, piccolo impudente!!”
Dissi balzando sulla sedia stizzita.
Eppure in quel momento, io ero li su incarico, proprio di quegli stupidi… ma da ciò che avevo sentito, Gaara era solo un ragazzino chiuso, potente e profondamente incompreso, non certo un soggetto pericoloso.
Mi vennero in mente le parole che Baki mi aveva sussurrato, prima di lasciare la Sala del Consiglio.
"Sono stato io a chiedere espressamente che l'incarico fosse dato a te, perchè solo tu puoi capire e difenderlo... da tutti noi e dalle nostre ambizioni."
PS:
Questo fan-Fiction è dedicata a tutti i fan di Gaara e a ki appartiene al http://sabakunogaarafanforum.forumcommunity.net/
Venite a farci visita^^
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miku96 - Voto: