DALL'INIZIO
- Capitolo 1° -
Capitolo 1
Dunque,tutti i personaggi che voi conoscete,sono di naruto e del Sensei che così cortesemente me li ha prestati;quelli che non conoscete, sono miei, e in quanto frutto della mia mente malata, chi li copierà,farà una brutta fine!Buona lettiura!
"Tsk! Il maniaco del ramen ha chiamato rinforzi!"
Questa è stata la prima frase che è uscita dalle mie labbra strette in una smorfia seccata,alla vista di due ombre apparse dietro a quella testa gialla che stava farneticando sul suo futuro da hokage.
Un "Eh?!" stupito fu l'unica cosa che riuscì a dire,prima che una furia in rosa si avventasse sulla sua testa con un pugno esplosivo.
-Ben gli sta-pensai,non per essere cattivi,ma semplicemente perché non conoscevo ancora bene quel ragazzino biondo,e lo consideravo poco più di un insetto fastidioso,mentre ora,come era un tempo, insieme al suo amico,è come un fratellino per me,e rientra nella 'lista' delle persone per le quali darei la vita.
Ma andiamo con ordine.
Ero arrivata nel villaggio da pochi giorni,passando indisturbata sotto il naso delle sentinelle che avevo momentaneamente addormentato.
Essendo una località piuttosto trafficata, nessuno mi aveva notata,così,avevo adibito a mia temporanea dimora,un antico albero di ciliegio,nei pressi di quello che mi sembrava un tempio abbandonato per studiare la zona. Dal mio punto di osservazione notai che il quartiere era probabilmente disabitato,e la maggior parte degli abitanti si teneva ben alla larga dalle grandi case disseminate qua e là,che probabilmente fino a non molti anni prima pullulavano di vita e risplendevano di intonaci brillanti. Si poteva ancora sentire l'aura di maestosità che emanavano. Mi strofinai in un gesto involontario le braccia,immaginando cosa potesse essere accaduto a quello che,immaginavo,doveva essere stato uno dei clan più importanti della zona.
Seduta su quell'albero,provai un fastidioso senso di dejavue. Mi sembrava di sentire l'odore dei petali di ciliegio che mi turbinavano attorno,mentre l'eco lontana di alcune risa,mi rimbombava nelle orecchie...-grooouwl- !
Con un gesto di stizza scesi dal ramo, atterrando su una stradina deserta. Il mio stomaco reclamava urgentemente l'inserzione di vivande nella cavità orale. L'espressione apatica e vagamente infastidita, per l'interruzione data al filo dei miei pensieri dal gorgoglio della mia pancia vuota,lasciò spazio per un istante a un vago incresparsi delle labbra in quella che poteva essere definita solo come la pallida imitazione di un sorriso:quello era il posto giusto per ritrovare la mia identità,e quel fumoso ricordo lo dimostrava. Guardai la larga corteccia dell'albero finché un altro gorgoglio affamato,non mi condusse a cercare un posto dove poter mangiare lontano da occhi indiscreti,cosa per niente facile,dal momento che mi trovavo in un villaggio ninja.
Cercai di mantenermi lontana dalle fonti di maggiore confusione,vagando affamata finché al mio naso non giunse l'odore speziato del Ramen. Subito seguii la scia,per trovarmi poi di fronte a una bancarella che vendeva, per l'appunto,Ramen. Mi guardai un po' intorno.
La piccola costruzione in legno,si trovava affacciata su una larga strada deserta,ai cui lati si aprivano diverse strade minori. Giudicandolo un posto tranquillo e con buone possibilità di fuga, mi affrettai ad affacciarmi al di là della tenda che celava ad occhi esterni quanto accadeva sul banco.
L'odore caldo del ramen,fece agitare le mie interiora in maniera imbarazzante,anche se la mia espressione non cambiò minimamente,e quello che intuii essere il proprietario dell'Ichiraku(così diceva l'insegna),si affrettò a preparare una porzione abbondante di ramen,sorridendo divertito. Ricordo che rimasi sorpresa da quell'espressione allegra,ma ancora di più, quando l'uomo mi rivolse affabilmente la parola. Vero che non avevo il mio peggiore sguardo da assassino senza scrupoli,ma non mi sembrava comunque di avere un'espressione che invogliasse al dialogo.
Lo guardai alzando un sopracciglio,mentre quello continuava a parlare incurante del fatto che io l'ascoltassi o meno.
"Sei uno straniero vero?Immagino che anche tu sia venuto qui per affrontare gli esami di selezione dei chunin!Ho sentito che sono veramente duri da affrontare,figurati che l'anno scorso ne è passato solo uno!Poi c'è stata quella brutta faccenda dell'attacco e ora..."
E' andato avanti a parlare per tutta la durata del mio abbondante pasto. Per quanto fastidioso potesse risultarmi quel ciarlare,devo ammettere che fui abbastanza fortunata,perché involontariamente,quel tipo mi aveva offerto un sacco di informazioni che avrebbero potuto tornarmi utili,in un futuro prossimo. Pagai e salutai in modo quasi cortese il signor Hito(il nome l'avevo saputo mentre imitava la moglie che lo rimproverava),che ricambiò lo scarno saluto con un sorriso a quattrocentotrentadue denti. Stavo proprio accingendomi ad uscire,domandandomi che razza di gente bazzicasse quel posto,per far si che quel tipo si fosse abituato a trattare con caratteri come il mio,quando un uragano biondo che urlava euforico "Ramen!!!!!" ripetendolo come un mantra,mi travolse con una potenza sovrumana.
Buonasera a tutti!Dunque signore e signori,pulzelle e baldi giuovini, vi chiedo di essere clementi con questa pazza che ha deciso di postare questa fanfiction. Premesso che sto continuando a scrivere,vorrei avvertirvi che non so quanto spesso potrò aggiornare, anche perchè presto andremo in gita non avrò la possibilità di scrivere così spesso come vorrei...
Detto questo, sarei infinitamente grata se qualcuno dei miei temerari lettori(perchè usi il plurale?Sarà già tanto se una anima pia aprirà la pagina!nditachiSempre simpatico come un calcio sugli stinchi tu!nd kageru) mi lasciasse qualche commentino!
Vi lacio ai vostri affari!
Hao Hao
Kageru
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