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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: One Piece
Titolo Fanfic: DO JAGA
Genere: Sentimentale, Romantico
Rating: Per Tutte le età
Avviso: OOC
Autore: shy28 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 02/03/2007 19:11:56 (ultimo inserimento: 25/09/07)

OOC ma tanto ZONAM
 
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- Capitolo 1° -

…Occhi di brace…..
caldo……caldo……non respiro bene…….mi sento oppressa…..cosa sta succedendo……!?!?!?…..dove siete tutti?!!!…….ho paura…..ho un brutto presentimento……Occhi di brace………perché mi fissate!??!?…..non riesco a parlare…..il caldo mi opprime…..AIUTOOO!!!!!!!

Si mise a sedere sul letto con uno scatto improvviso…..ansimante e sudata….si portò una mano sugli occhi, con l’altra si stringeva in petto.
Continuò ad ansimare per un po’…..poi, piano…..iniziò a calmarsi, entrambe le mani si avvinghiarono al lenzuolo tirandolo verso il petto…..si guardò distrattamente intorno….le pareti di legno….i libri…..il tavolo…..e le cartine nautiche….sorrise……” un incubo…….”….sospirò ancora un po’ risentita della paura e del senso di pericolo….si ributtò indietro sdraiandosi sul soffice materasso……si girò verso l’oblò fissando dapprima il cielo……poi il mare…..si avvinghiò al cuscino abbracciandolo…il cuore aveva ripreso a battere normalmente, non più come quello di un cavallo impazzito….si accoccolò ancora di più…..sentiva di nuovo il bisogno delle coperte e del loro tepore….che prima aveva scacciato per le terribili vampate di caldo….”ma che razza di incubo…..” si toccò la fronte….tiepida…”la febbre è scesa….mi sento molto meglio!” si disse….e ripensò come due giorni prima era svenuta fra le braccia di Usop in preda a brividi febbrili e giramenti vorticosi di testa, mandando tutti nel panico assoluto ricordando l’esperienza dell’isola di Drum…….per fortuna questa volta con loro c’era Chopper, e li aveva rassicurati tutti, lei compresa, che si trattava solo di un banale raffreddore…..trascurato! e che si sarebbe ripresa perfettamente nel giro di pochi giorni.
E lei….aveva ovviamente fatto tutto quel che doveva per riposarsi…..tra cui….schiavizzare l’intera ciurma della GoingMerry…….cacciò la linguetta con fare furbo…..ogni tanto era bello farsi coccolare da tutti come una principessina……
“!!!!”
scattò di nuovo a sedere sul letto….come un fulmine a ciel sereno un particolare di quell’incubo era tornato a brillare vivido nella sua mente……
……Occhi di brace……..
Si strinse nelle coperte che aveva tirato su fino al collo.
Cosa significava?
Di chi era quello sguardo così inquietante?
E cos’era questo strano presentimento che come un brivido saliva dalla schiena!?
…come se quel sogno fosse la premonizione di un qualcosa che sarebbe accaduto realmente……..
si diede immediatamente della sciocca…..da quando pensava di essere diventata una sensitiva!?
Di nuovo le tornò il sorriso….e questa volta fu accompagnato da un sonoro gorgoglio che veniva dal suo stomaco…e già! La febbre stava passando e l’appetito andava tornando.
Decise di farsi una doccia, di vestirsi e di fare visita ai compagni, che certa si apprestavano a cenare!




Fuori della cucina si sentiva già il gran baccano tipico dei ragazzi, Nami sorrise, amava tutto quel trambusto….sottolineava che la Goingmerry racchiudeva una bellissima famiglia……oltre a cullare sul mare i sogni di tutti loro.
La porta si aprì cigolando, suscitando la curiosità degli abitanti della stanza…..
Lei entrò e delicatamente chiuse la porta dietro di se…
Il cuoco piroettò su se stesso felice come un cagnolino che da giorni non vede il padrone, inscenando teatrali gesti e balletti a dir poco folcloristici….strepitando versi d’amore nei confronti della cartografa….ovviamente stomacando i presenti e facendo roteare gli occhi all’insù alla ragazza, esasperata dal suo comportamento.
Chopper le fu subito vicino, “ ti senti un pò meglio Nami? La febbre è passata? “ la ragazza sorrise allo sguardo serio e premuroso del piccolo dottore di bordo. “ ma si!! la febbre è scesa, sono rimasti un po’ di decimi, mi sento meglio e ho appetito!! “ esclamò mostrando i muscoli ai ragazzi e facendo l’occhiolino a Sanji, che subito si precipitò ai fornelli per prepararle qualcosa che a sua detta, doveva essere leggero, nutriente e gustosissimo.
Rufy sorrise estasiato dalla cena che stava per pregustare e dai miglioramenti sulla salute della sua navigatrice….Usop ovviamente raccontava a Chopper che in fondo lui sapeva benissimo da un mese che Nami si sarebbe ammalata, e che si sarebbe ripresa dopo tre giorni…..Chopper credulone come suo solito, lo osservava ammaliato con gli occhi che gli brillavano.
Nami prese posto a tavola……si girò a guardare il suo vicino……” si sto molto meglio Zoro grazie per l’interessamento, spero che tu non ti sia preoccupato troppo! “……il soggetto chiamato in causa emise un verso molto simile al ringhio di un cane, e voltandosi da tutt’altra parte rispose a denti stretti…..” non potevo certo sperare di liberarmi di te così facilmente….si sa che i velenosi come te sono molto coriacei!!!”…..a Nami schizzò un sopracciglio all’insù….e sottovoce guardandolo di sottecchi sibilò…..”bifolco cafone!”…….ovviamente suoni che arrivarono all’orecchio del ragazzo…..si girò di scatto fissando in cagnesco la ragazza…..ma un attimo lei perse un battito…..


- occhi di brace –


rimase a fissarlo attonita…..anche Zoro che aveva cominciato a sputare ringhiosi insulti nei suoi confronti si fermò all’istante….” Che hai mocciosa?”..chiese guardando il volto pallido della compagna…Lei finalmente riemerse….”….no….niente…..” rispose poco convinta, e forse ancora un po’ assorta.
Ma di colpo tornò alla realtà quando sentì che la maestosa mano dello spadaccino si poggiò sulla sua fronte…..tutto questo accadeva fra gli schiamazzi e le urla dei compagni che noncuranti della graziosa scenetta litigavano e giocavano a farsi dispetti.
“non mi sembra che tu abbia la febbre…..forse mi sbaglio…..fatti visitare da Chopper!” esclamò lui ritraendo la mano e riassumendo la posizione stravaccata che aveva avuto fino a poco prima.
Nami lo guardò e sorrise…- scorbutico premuroso! -…pensò, poi si mise a fissare i compagni…..ma i suoi pensieri erano catturati da quell’immagine…..occhi di brace…….
La serata proseguì, la cena di Sanji come sempre si era dimostrata degna dei migliori chef….e lei sentiva che le forze tornavano sempre più…sentiva solo il peso di quell’incubo avuto nel pisolino del tardo pomeriggio…..che le rimaneva appeso alla coscienza…..ogni brutto sogno alla fine perde lucidà per essere spostato nel dimenticatoio….invece il suo era lì vivido e dannatamente contorto…..un attimo ed era tornato concreto come quando lo aveva vissuto…..nell’attimo in cui……e qui si voltò a guardare Zoro che litigava con Sanji…….aveva incrociato lo sguardo con lui.
Il suo sguardo si accrucciò, si morse il labbro inferiore……. ma che diavolo significava?…..e perché sentiva il dovere di dare peso ad uno stupido incubo.
“Nami?!”
spostò immediatamente lo sguardo, davanti a lei si era posto il ragazzo di gomma.
“tutto bene Nami?…..sembri preoccupata!”
lei sospirò e abbozzò un sorriso.
“tutto bene Rufy…..stavo semplicemente pensando ad un brutto sogno che ho fatto!”
il capitano si sedette di fronte a lei per ascoltarla meglio.
“ un brutto sogno?”….si grattò il mento…….Nami annuì, forse parlandone sarebbe riuscita ad allontanare quella strana visione onirica.
“…..si…..un incubo a dir la verità…..”, il ragazzo si grattò la fronte “ accidenti!…….io non mi ricordo mai cosa sogno……” esclamò lui innocentemente….nel discorso s'intromisero anche Chopper e Usop, gli altri due erano sul punto di darsele, come al solito.
Il dottorino fece spallucce….”tranquillo Rufy è normale non ricordarsi ciò che si sogna…..sai….anche la scienza non ancora si spiega come avvenga il processo dei sogni nel cervello umano….” Usop rise di gusto “se la scienza non ancora si spiega come avviene un sogno nella mente umana, figuriamoci in quella di quest'imbranato di gomma!!!” continuò ridendo il nasone, uscito dai gangheri Rufy cominciò a malmenare il cannoniere….
Nami si portò una mano sulla fronte….era inutile, non si poteva tenere un discorso serio su quella nave!
Il suo sguardo fu catturato nuovamente dalla piccola renna…..” sai Nami…..pare che i sogni non siano nient’altro che un'elaborazione del nostro vissuto…..ricordi mischiati, luoghi visti…persone conosciute…..” disse saggiamente lui…..Nami poggiò entrambi i gomiti sul tavolo e lasciò che le mani facessero da appoggio per la testa….” Quindi Chopper…..i sogni non sono nient’altro che un minestrone delle esperienze che abbiamo vissuto….” Elaborò lei….e lui sorrise…”in pratica.....si…!”.
La ragazza si stiracchiò più rilassata dalle esaurienti spiegazioni del compagno.
Si alzò e con un cenno salutò tutti……sarebbe tornata a letto a riposare…..tutti ricambiarono con saluti e sorrisi……tutti tranne lo spadaccino……….ovviamente.




Quando avvertì il tepore invaderle il corpo dai piedi, si rese conto che il sonno era ormai prossimo…..si accoccolò ancora di più fra le coperte, come un gatto.
Un ultimo sguardo a niente di preciso……e le palpebre si chiusero lentamente.







……sangue……………….boati……………………………..
……………………………………..urla………………………………………………buio………………………..scintille…………………………..e ancora ……………………………………………..……sangue……………….boati……………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………..urla………………………………………………buio………………………..loro………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………occhi di brace…………………………………………………


sentì chiaramente i battiti del proprio cuore cominciare ad aumentare….deglutì……e s'impose, nonostante la paura………..di capire……….perché di nuovo erra sprofondata in quell’incubo………….serrò i pugni…..e alla sua coscienza chiese…..perché?………………fissò il buio……e lontano vide ombre funeste muoversi danzando come fiamme………danzare?………………oppure………………………….combattere.
la tensione la stava schiacciando……..nonostante la consapevolezza che tutto quello che vedeva era solo frutto della sua mente……ma come?….come si poteva rimanere consapevoli di essere un in sogno?………………………..deglutì di nuovo……………………………forse si poteva rimanere consapevoli, solo perché qualcuno voleva mostrarti qualcosa di oscuro……di misterioso……fece un passo in avanti, ma il coraggio si smorzò quasi immediatamente……..le ginocchia tremavano troppo per fare anche solo un passo in più.
Si affidò alla vista, mentre la pelle d’oca saliva da dietro la schiena……………………i suoni….ovattati, distorti e fastidiosi, ronzavano nella sua testa.
Ma solo uno di questi le sembrò stupidamente familiare.
Ed era quello stesso suono che metallo contro metallo provocava.










Di nuovo si svegliò.
Ansimante con occhio spaventato rivolto verso il soffitto.
Snervata da quelle assurde visioni si alzò dal letto per andarsi a sedere sul tavolo dove disegnava le sue cartine.
Il cuore batteva ancora forte.
Sbattè un pugno sul tavolo……facendo cadere a terra matite e pennini.
Ma che significava!?……………ma che significava!!!!!!!!!??????????????
Si passò le mani fra i capelli lisci e rossi…..e di sbieco osservò il letto.
Non voleva dormire……………………sapeva che se avesse dormito……………quell’incubo sarebbe tornato.
Codardia?
Superficialità?
Scetticismo?
………..o semplicemente paura?
Quando si cominciò a chiedere tutto questo, senza rendersene conto si era già messa una giacca.
Il suo corpo le stava dicendo di dirigersi lì dove……….avrebbe ritrovatò la tranquillità.
E così fù…..quando aprì la porta che dava sul ponte della nave, fu accolta da una leggera brezza estiva, si chiuse fino al collo la giacca, e uscì senza pensare a nient’altro.
I ragazzi erano andati a dormire e la nave che ciondolava placidamente sulle scure acque era totalmente avvolta dal silenzio.
Già quello fù un’immediata, medicina per il suo stato d’animo.
Si lasciò catturare dal suono delle deboli onde che si andavano infrangendo contro la paratia.
Accarezzando la balaustra della Goingmerry passeggiò sul ponte fino ad arrivare alla scalinata che portava al castello di poppa.
Sorrise.
Sentiva il fruscìo delle foglie dell’albero di mandarini.
Era quello il luogo tanto agognato.
E di nuovo sorrise.
Salì un paio di scalini, sentendo sotto i suoi passi il legno che scricchiolava.
Per evitare altri fastidiosi rumori ai compagni addormentati decise di sedersi lì…..a metà scalinata.
Si poggiò con una spalla alla parete e sospirando ascoltò il suono pacifico di quel posto.
Anche l’animo finalmente si era acquietato.
E finalmente ora poteva riflettere con più calma.
Si chiedeva se l’incubo in realtà fosse premonizione di sventura…..o se fosse segno di stress…..o se era dovuto alla febbre……..ma capì che, per qualsiasi ragione stesse vivendo quelle visioni non serviva chiedersi il perché.
Era più importante capirne il significato, celato in chissà quale strana chiave di lettura, e per quanto il risultato potesse essere macabro, raccapricciante o semplicemente sciocco, valeva la pena essere perlomeno compreso………perché….le cose non vengono mai a caso!
Erano pochi gli indizi a sua disposizione.
Poche le immagini da decifrare.
Sicuramente più concreti quanto sinistri i rumori…….o addirittura se mai possibile gli odori.
Era stata circondata dal buio….letteralmente avvolta da esso, forse addirittura abbracciata dall’oscurità! E questo le faceva pensare a nulla di buono.
……..occhi di brace…………quello era poi il mistero più assoluto.
E la testa le doleva al solo pensiero di avere un connubio assurdo fra loro e gli occhi di Zoro…….che poi tanto assurdo non era….se pensava di aver distinto il suono tipico di un metallo che si scaglia contro altro metallo……..ovvero delle spade!……sbattè il pugno sull’altra mano.
Un duello quindi!!!
Sospirò….possibile che mi stia rovinando il sonno per uno stupido duello di spade……????
Eppure sentiva che c’era qualcosa in quella sinistra visione……altrimenti perché viverla?

“ciao!”

la ragazza scattò in piedi serrando i pugni, presa dall’idea di doversi difendere dallo spavento che si era presa…..come se davanti a lei si ergesse un mostro spaventoso.
Quando riuscì a calmarsi, un sopracciglio schizzò all’insù e seccata tornò a sedersi….”volevi farmi morire d’infarto?”………lui si grattò la testa prima di risponderle…..”non mi sono sbarazzato di te con la febbre……..bè potevo toglierti di mezzo con un grosso spavento…..accidenti altra occasione persa!!”
Esclamò sardonico, Nami lo fissava con la coda dell’occhio…” Zoro? Sei venuto a rovinare la mia pace?”……lui fece spallucce e si poggiò con la spalla al muro, rimanendo in piedi di fronte a lei.
“in realtà mia cara io sono di guardia……..e potrei risponderti che se tu che hai rovinato la pace di questo posto!!”
lei sventolò in aria una mano….”certo….certo…..” poi lo fissò curiosa…..”perché di guardia!?…avete deciso di fare i turni di guardia per la notte…non ne sapevo niente…”…..Zoro spostò lo sguardo da lei al mare….”queste acque non sono poi così tranquille sai?”…Nami continuò a fissarlo aspettando spiegazioni……e queste non tardarono ad arrivare.
“il giorno che sei svenuta per la febbre…..non hai sentito niente?”
Nami si corrucciò.
“cosa avrei dovuto sentire?”
Zoro tornò con lo sguardo su di lei.
“ci sono stati parecchi scontri……..siamo stati attaccati parecchie volte!”
Nami strabuzzò gli occhi…..”attaccati??!!”
Lo spadaccino annuì sorridendo.
“se non te ne sei accorta, vuol dire che siamo stati bravi rapidi e mietitori!!”
lo vide appoggiare l’avanbraccio sulle else delle tre spade…..sorrise pensando che quel gesto era un modo affettuoso di congratularsi con il loro ottimo lavoro…….
“pare che queste acque siano infestate da pirati di ogni genere…..bramosi di trovare uno strano tesoro……”
la cartografa rimase stupita….lei non si era accorta di niente, aveva dormito tutto il tempo dei loro scontri…….ma un pò si rincuorò…..l’incubo…..probabilmente come diceva Chopper, era un modo di rielaborare situazioni vissute…..tutto le fù più chiaro……il buio….era quello che non vedeva…..perché non aveva visto davvero niente degli scontri sulla caravella….il suono delle spade era l’unica cosa chiara…….quindi aveva rielaborato in maniera contorta quanto era accaduto sulla Goingmerry……sorrise sorpresa di scoprire quanto la mente umana potesse essere contorta!
Ma presto tornò l’attenzione alle parole che aveva pronunciato l’amico.
“cercano….un tesoro!?” disse maliziosamente……”e perché noi non stiamo cercando quel tesoro??”continuò fissando lo spadaccino.
Lui fece roteare gli occhi al cielo,mettendosi una mano sulla fronte.
“Nami quello che chiamano tesoro….non è quello che intendi tu per TESORO!” esclamò in maniera di predica lui sottolineando e scandendo l’ultima parola!
“ Zoro…un tesoro è un tesoro!!!….e visto che anche noi siamo pirati…..anche noi cerchiamo il TESORO”…concluse imitando il tono del compagno……” Nami qui non si tratta di Berry, oro o gioielli…..”.
una folata di vento fece tintinnare i tre orecchini del ragazzo.
Nami lo fissava…..
“ si tratta di un frutto del diavolo…….”
Il ragazzo si mise a sedere vicino a lei.
“Pare che da queste parti…..ci sia un frutto del diavolo dai terribili poteri….che fa gola a parecchia gente…..”
la ragazza ci pensò su un attimo…..”bè!….fa gola anche noi!!”
“cosa!?!?! Ma sei pazzaaa!!!!……” esclamò adirato dalle sue congetture…..” se lo troviamo prima noi……potremmo venderlo al miglior offerente! E guadagnare così un mucchio di Berryni!!!”
a Zoro caddero le braccia…..si alzò e fece per andarsene……”tu sei fuori!!!…pensi che i pirati trattino con una donna!!?…..quelli prima ti tagliano la lingua e poi ti danno in pasto ai pesci…..altro che berryni!!!!!!”
il sorriso dispettoso della navigatrice, si tramutò in quello dolce e ammaliatrice di una che sa il fatto suo…..”si….ma voi sarete sempre lì a proteggermi!”
la cosa mandò ancora più in bestia lo spadaccino!
“certo!! Quel rammollito di cuoco e lo scemo di gomma saranno sempre lì a proteggerti!!! Ma il sottoscritto mia cara!!! Che le chiappe te le ha salvate sempre lui!!!! Non sarà certo lì con le spade sguainate quando arriverà il tuo momento……”
la ragazza sbuffò….”come sei melodrammatico Rolonoa Zoro…..”
lui la fissò trucemente……..

….occhi di brace……



le puntò il dito contro….”andrai all’inferno strega!!!!”…….si mise a braccia conserte come un bimbo arrabbiato e si voltò dandole le spalle.
Tutto questo mentre Nami lo fissava attonita…….colpita ancora dalla sensazione dell’incubo…..e dal fatto…..che gli occhi di brace…..appartenessero indiscutibilmente al compagno.
Il silenzio da parte della cartografa insospettì il ragazzo, cercò di scrutarla con la coda dell’occhio….e la intravide immobile….sbuffò e si girò per osservarla meglio…..lei era lì immersa in quali strani pensieri…..talmente strani…..che l’avevano distratta dal loro litigio….
“che hai?”
chiese atono lui.
La ragazza lentamente alzò lo sguardo accigliato verso il compagno.
“….effettivamente……non lo so…….”
Sempre più strano….pensò lui……e di nuovo tornò a sedersi vicino a lei…….cercò prima mentalmente il modo più giusto per formulare una nuova domanda……ma non essendo abituato a trattare discussioni impegnative tagliò corto….
“sai bene che se hai un problema…..ne puoi parlare con noi……”
disse distrattamente, preso più dall’imbarazzo di offrire il suo ascolto……..in fondo era più bravo a fare a fette i nemici per risolvere i problemi degli amici.
Nami sorrise….
“detto così…..sembra che tu mi stia invitando a parlare con gli altri…..”
stava mentendo…aveva ben compreso che il plurale usato nella sua frase…era chiaramente un….dimmi cosa ti preoccupa…..ma era fatto così….lui……troppo macho per discorsi con le femminucce.
Zoro arrossì vistosamente, e prese a fissare il mare.
“non ti biasimo se mi dici che non ti trovi a tuo agio a parlare con me dei tuoi problemi”
Nami lo osservava, questo lato del rude Zoro le era proprio sfuggito.
“io non sono Sanji, che bacia ogni tuo passo……o Rufy e Usop che ridono e scherzano sempre con te…..io sono io…..e sono fatto così”
lei continuava a fissarlo……in quel sorprendente monologo…..
“….un incubo….”
Disse lei semplicemente.
Zoro si girò a guardarla….aveva uno sguardo un pò spaurito…non sembrava più la stessa arpia che lo prendeva a sberle dalla mattina fino alla sera.
“un semplice…incubo ti ha ridotta così..?”
i loro sguardi si incrociarono.
“se fosse un semplice incubo, ti darei ragione a darmi della sciocca sai?….”
lui sorrise e si alzò, si stiracchiò e si andò ad appoggiare alla balaustra affacciandosi a guardare il mare……
E lei lo ringraziò con lo sguardo per non averle chiesto altro….fino a quando fu fulminata da una sua domanda.
“Nami…..il tuo incubo riguarda noi?”
lei dapprima sgranò gli occhi.
Poi ripresasi dalla tagliente intuizione sorrise.
“non immaginavo che ci fosse tanto acume in te…..pensavo che il cervello fosse stato schiacciato dai muscoli!”…
Zoro rise…..eccola!….ora la riconosceva……la sua risata coinvolse anche lei.
Lo spadaccino le si avvicinò, e le tirò una sonora pacca sulla spalla, che la smosse come un ramoscello che si piegava alla bufera……
Lei gli cacciò la lingua, massaggiandosi la spalla dolorante.
“ va a dormire navigatore……veglierò io sui tuoi sonni stanotte!!!”
esclamò fiero mentre si allontanava da lei….
La ragazza lo osservava andare via, con la sua solita camminata da spaccone…..
….nel mio incubo Zoro………ci sei tu….pensò incupendosi….poi alzandosi si diresse di nuovo nella sua cabina.



 
Continua nel capitolo:


 
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VOTO: (2 voti, 2 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 2 commenti
livemarty94 - Voto: 15/04/09 11:11
questa ff è troppo bella continua please!!!
D'accordo con il commento: 2 si - 0 no, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

Rif.Capitolo: 1
cri26 - Voto:
29/09/08 17:21
ho letto questa ff e la trovo bella e innovaativa.spero che la continuerai
D'accordo con il commento: 1 si - 0 no, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

 
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