JUST ME
- Capitolo 1° -
It's my life
Il contatto delle dita con l'acciaio dello shuriken, il movimento del polso, la traiettoria ,il bersaglio. Non posso tralasciare nessun dettaglio.
Mirare, afferrare e lanciare. Tre semplici azioni che possono decidere la vita del mio avversario.
Sono una kunoichi, combattere è la mia vita.
Sin da bambina i soli giocattoli che mi interessavano erano le katane, che mio padre forgiava tra le sue sapienti mani.
Sono cresciuta tra le spade, tra lame affilate e scintillanti.
La via del ninja era l'unica che potevo scegliere, l'unica che volevo scegliere.
Con gli anni ho imparato ad essere versatile, ho scoperto la velocità dello shuriken, l'imprevedibilità del nunchaku e la forza del bastone.
Già a dodici anni maneggiavo con estrema abilità qualsiasi tipo di arma e la mia mira non aveva uguali.
Ambivo ad essere la migliore kunoichi mai vista, volevo rendere mio padre fiero, per questo ammiravo la leggendaria ninja Tsunade.
In questo mi differenziavo dalle altre ragazze, troppo prese dalla loro vita sentimentale per dedicarsi seriamente all'allenamento.
Divenuta genin imparai che cosa significa essere una squadra.
Io, Neji e Lee diventammo compagni sotto la guida del Maestro Gai, la persona più stravagante che abbia mai conosciuto.
Non posso dire che fossimo una squadra armoniosa fin dall'inizio ma col tempo trovammo un nostro equilibrio.
La vita del ninja non è facile e lo è ancora meno quando perdi una persona a te cara.
Quando mio padre morì decisi che avrei onorato la sua morte lasciando danzare tra le mie dita quelle stesse armi che aveva così abilmente creato.
Iniziai a specializzarmi anche nell'uso degli esplosivi, combinandoli con il mio vasto arsenale.
Il mio punto di riferimento divenne il Team Gai, la mia seconda famiglia.
Mi piace considerarmi un po' come l'elemento armonizzante della nostra squadra, a metà tra l'esuberanza di Lee e la stoica impassibilità di Neji.
Sono gli uomini della mia vita e non li cambierei per nulla al mondo.
Tutte le missioni portate a termine sono servite a temprarci, a renderci i ninja che siamo ora.
Tre forze completamente diverse: Lee il fuoco impetuoso e ardente, io il vento rapido e sfuggente e infine Neji l'acqua calma e inarrestabile.
Siamo divenuti uno dei migliori team che Konoha abbia mai prodotto, perfettamente bilanciato, assolutamente efficiente. Tanto che ancora adesso, ora che siamo Jonin, il nuovo Hokage è riluttante a separarci.
Ed ora eccomi qui al vecchio campo di allenamento, che ha visto tanto sudore colare dai nostri visi, intensamente concentrata sul bersaglio d'innanzi a me.
La brezza notturna mi accarezza il viso, chiudo gli occhi e inspiro dolcemente.
Non c'è niente di meglio di un sano allenamento sotto un cielo stellato.
Con un rapido movimento del polso lascio la presa sullo shuriken che finisce la sua corsa contro l'obbiettivo scelto.
100 lanci 100 centri perfetti...non mi smentisco, daltronde sono Tenten, specialista d'armi del paese delle foglie.
N/A:Ok lo so, lo so è troppo corta ma dovevo assolutamente rendere un tributo al mio personaggio preferito che purtroppo è molto sottovalutato!Per cui consideratela come un fic d'introspezione più che una vera storia ^^. Dato che della vita di Tenten nn si sa molto ho deciso di improvvisare un po' ditemi cosa ve ne pare!!!Ho cercato di non scivolare in una Nejiten anche se ero molto tentata!!!
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