UN BRIVIDO NUOVO
- Capitolo 1° -
"Ecco ti pareva, oggi mi tocca stare sola!" esclamo appena entro in classe. So bene di essere un pò in ritardo e trovo una spiacevole sorpresa: le mie compagne di banco sono assenti. Passano all'incirca dieci minuti ed ecco il nostro ritardatario: David.
-Oddio, che fa? Perchè si siede vicino a me?- penso con un leggero peso sullo stomaco che aumenta mentre lo guardo venire verso di me.
"Buon giorno eh!?" mi fa alquanto irritato. "Oh ciao, non mi ero accorta che fossi arrivato, ti davamo per assente!" faccio io in tono scherzoso, fingendo di non averlo notato perchè immersa in un ripasso dell'ultimo minuto. -Ovvio, si è seduto qui per non stare davanti alla prof. Capirai, questa settimana tocca alla mia fila stare in fondo.-
Mentre cerco di non pensarci cerco di focalizzarmi sulle sei ore esasperanti di oggi; mamma mia sei ore vicino a lui: "NO". Tutta la classe si gira a fissarmi: sì è vero, a volte ho delle uscite particolari ma questa non dovevo farla. Fortunatamente la prof riprende ad interrogare ma non so perchè mi sto costringendo a non girarmi verso di lui, a non pensarci... eppure è così difficile. -Non posso negarlo, è bello, mi piace, è un pò che lo penso spesso; figuriamoci se nota una come me, una non figa, non all'ultima moda, non col culo di fuori, insomma una normale. Se poi penso che fra noi non c'è mai stata una grande amicizia.-
Grazie al cielo riesco a passare bene le prime due ore, un pò mi sono abituata e ora: GRECO... no vi prego. Un'altra ora a non far niente. Certo che la prof non è molto sveglia: mentre interroga nemmeno si rende conto che più di mezza classe si fa i cavoli suoi. Mi guardo attorno e nonto che l'unica che finge di stare a sentire sono io. "Mi fai i grattini?" -Ho sentito bene? David mi ha chiesto di fargli i grattini?- "Va bene!" -In fondo che male c'è, li faccio sempre alle mie amiche e poi...voglio farlo.-
Appena solleva la manica della maglia comincio a correre con le mie unghie su e giù per il suo braccio. Ogni tanto gli viene la pelle d'oca e il suo braccio fa piccoli scatti sotto le mie dita: so di farli bene e in questo caso ne sono estremamente gratificata. Non da gusto solo a lui, da gusto anche a me.
Passo tutta l'ora così e neanche mi accorgo che suona l'intervallo: prendo distrattamente i compiti e lui si allontana ringraziandomi.
L'intervallo? Già, forse è meglio che io mangi. Fortuna le mie amiche mi hanno ricordato che bisogna andare in aula video, fantastico due ore di film!! Entro e vedo che lui è già seduto in fondo. Vicino c'è un posto libero, mi fa un cenno e vado ad occupare quel posto senza neanche accorgermi del posto che mi hanno tenuto le mie amiche. Non c'è bisogno che mi dica niente, so già cosa vuole. Appena mi siedo appogia il braccio nudo sulle mie gambe e io comincio a solleticarlo. Dopo un pò vado sulla mano -E se mi dice qualcosa?- Faccio delle leggere carezze e poi con le dita passo un pò su tutta la mano: sul palmo, sulle dita, fra le dita...-E adesso che fa?- Non riesco neanche a crederci: mia stretto la mano. E' una sensazione bellissima poter sentire così bene il suo calore. -No, non posso assolutamente girarmi- Nel momento stesso in cui penso queste cose mi giro, non potendo evitare di sentirmi invasa dal suo sgurdo. Alza lentamente la sua mano libera fino ad arrivare al mio mento; lo stringe fra le dite e mi avvicina a sè, sempre di più, sempre di più... Pochi millimetri ci separano: sto per dare il mio primo bacio e in questa frazione di secondo non riesco a pensare a un modo più bello. Ecco: le nostre labra si sono onite in un delicato bacio ma dopo un paio di secondi fa pressione con la lingua sulle mie labbra. Sono un pò intimorita ma alla fine cedo: è bellissimo. Le nostre lingue si mettono a giocare sposandosi in un connubio perfetto. Un brivido mi corre lungo la schiena, è un brivo do nuovo,strano ma bello e piacevole. Non avevo mai provato una sensazione tanto bella. Dopo quella che a me sembra un'eternità ci stacchiamo, trovandoci addosso gli occhi di tutta la classe: nessuno se lo sarebbe mai aspettato, nemmeno io.
Notando il mio imbarazzo mi prende fra le braccia per nascondermi, si girà e guarda gli altri in modo da far capire che lo spettacolo per loro era finito. Per loro, non per noi. Si gira verso di me e appena sento i suoi cappelli sfiorarmi la fronte, mi alzo e lo bacio.
Spazio autrice: è la mia prima fic. Che ne pensate? Ovviamente non mi è successo davvero, magari... L'ho pensato stamattina a scuola e non ho resistito. Commentate, vi prego
|
|
(1 voto, 1 commento)
