- Capitolo 1° -
Ho appena visto la pubblicità di saw 3 e mi è venuta l'ispirazione vedendo quei poveretti rinchiusi in una stanza scura, devo ancora vedere il primo (msg x angy: mi presti il dvd?) sono una sadicona perché mi piace scrivere storie macabre....mah...buona lettura...^ _ ^ scusate gli errori di battitura!
Sono seduta all'ingresso di casa mia, è notte, aspetto un segno, qualcosa che rompi il tremendo silenzio, fuori di casa si sentono solo i rumori delle macchine, tensione.
Il pavimento e i muri trasudano freddo ed un brivido scende lungo la schiena, gli occhi fissi per terra, quanto avrei potuto godermi la fioca luce della luna?
Chiudo gli occhi.
Li riapro e non vedo niente, li chiudo e li riapro di continuo ma non vedo niente, mi stropiccio le palpebre nella speranza di vederci ma niente, tenebre da tutte le parti, lancio un urlo che fa eco, il quale si ferma dopo 4 secondi.
Mi alzo pian piano allargo le braccia ma non tocco niente, dov'è finita la mia casa?! Urlo.
Il muro su cui ero appoggiata non c'è più, comincio a correre, i passi dei miei piedi nudi risuonano nel tenebroso silenzio, ho paura, cammino più velocemente, ho il cuore in gola, qualcuno mi insegue, corro, corro sempre più velocemente, senza meta, mi fermo.
Il mio fiato fa eco, un fiato di disperazione, piccoli gemiti mi uscivano, dopo essermi riposata dalla corsa il cuore batte ancora a mille.
Ero a casa ma mi sono ritrovata qua, che cosa succede, dove sono?!
Lancio un urlo ancora più forte quasi fino a strozzarmi.
Il pavimento cede sotto di me, cado, cado sempre più in profondità senza fermarmi, quando alla fine atterro su un pavimento soffice che poco dopo ritorna duro.
È solo un sogno!!! (grido)
Cammino lanciando gemiti di terrore tra il fiatone e il cuore che non sentivo ormai più, tocco qualcosa, freddo e bagnato che puzza da morire, puzza di morte, puzza di cadavere urlo ancora correndo via ma inciampo in altri cadaveri dappertutto, pesto cadaveri sanguinanti, da quello che i miei piedi dicevano, piango e mi pulisco le mani sulla veste da notte.
Quando la distesa di morte finisce sbatto contro un muro, è caldo, è il muro di casa mia!
Mi rannicchio seduta e chiudo gli occhi singhiozzando sperando che riaprendoli io veda l'ingresso dove ero seduta, dormo.
Mi sveglio, ma non apro gli occhi, ho paura di impazzire...li stringo ancora di più, non voglio aprirli perché se fossi ancora la, impazzirei sul serio e finirei come quei cadaveri maleodoranti.
Apro o non apro, apro piano piano un occhio ma senza aver avuto il tempo di farlo completamente lo richiudo, ho paura, il terrore mi assale come un'onda di calore su tutta la schiena.
Ripenso alla mia famiglia, ai miei amici alla mia infanzia, faccio commenti ad alta voce troppo sentimentali per una come me, quando mi accorgo di non sentire più l'eco.
Quasi pazza dalla gioia e non dal terrore apro gli occhi e vedo...l'ingresso di casa mia.
Scoppio in un pianto di felicità e paura distesa a terra, prego tutti gli dei esistenti chiedo scusa alle persone che ho bestemmiato, bacio il pavimento, il muro, la porta.
Un incubo.
Vado in bagno per farmi una doccia, stava sorgendo l'alba, mi guardo le mani, puzzano da morire, sono ricoperte da uno strato di sostanza marroncina rossastra, odore di sangue, la veste da notte sporca di sangue, i piedi ricoperti di sangue e capelli incrostati, lancio un urlo, forse non era stato tutto un incubo....il naso mi sanguina, me ne sono accorta quando ho visto nel lavandino delle gocce rosse.
Ora sono qua, in un manicomio ammuffito e dimenticato, da quella esperienza sono cambiata, ogni notte canticchio in una lingua che so solo io, dalle altre stanza provengono grida che mi incitavano a smettere, ma io alzavo sempre di più la voce, poi l'anestesia, chiudo gli occhi, li riapro e non vedo niente, questo mi succede una volta alla settimana, impazzisco sempre di più....
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