RITROVARE IL SORRISO - Capitolo 1° -
Aspettando l’autobus,sotto una pioggia torrenziale,Erika stava ripensando agli ultimi avvenimenti accaduti nella sua vita. Mai e poi mai avrebbe immaginato che il suo matrimonio sarebbe naufragato miseramente dopo appena due anni dal fatidico si. “Non mi importa niente delle tue patetiche scuse!Cosa me ne faccio,eh?Non servono a rimediare a quello che hai fatto! Sei un patetico vigliacco!” e sbattendo la porta di casa,se ne andò,carica di qualche valigia sua e del bambino nato appena cinque mesi prima. Che situazione assurda:lei e Andrea ne avevano passate di tutti i colori per stare insieme,ribadendo a tutti che il loro era amore vero,quello con la A maiuscola…e ora? Che fine aveva fatto quel dolce ragazzo che l’aveva conquistata con la sua timidezza e la sua infinita dolcezza? Non c’era più. “Come hanno potuto farlo?Come?! E io che di loro mi fidavo! Ho dovuto affrontare una gravidanza difficile e accudire un bambino tra il lavoro e la casa,e loro invece si incontravano e mi tradivano… come ha potuto tradirmi cosi,Andrea? E come può,Benedetta.guardarmi ancora in faccia come se niente fosse successo,soprattutto ora che so?”No,non me lo sarei mai aspettato…”. E così la sua mente vagò alla stessa mattina,quando per puro caso,tornò a casa prima,per prendere il cambio del bambino che aveva dimenticato sul lettino. Varcò la soglia di casa e li trovò in flagrante;una rabbia accecante l’aveva pervasa e,sbattendo fuori di casa la sua ormai ex migliore amica,aveva fatto le valigie di fretta e furia. Ormai l’autobus era quasi arrivato e prese in mano tutte le valigie,per salire sul mezzo che l’avrebbe riportata a casa dei suoi e dal suo piccolo Alessandro. “Meno male che Ale è ancora troppo piccolo per capire,non voglio che soffra per una persona troppo crudele come suo padre,ma non gli impedirò nemmeno di vederlo,se lo vorrà;passerei dalla parte della ragione a quella del torto”. Una signora anziana le si avvicinò e le chiese dolcemente se stava per caso male:senza accorgersene,Erika stava piangendo in silenzio. Senza pensarci due volte,Erika le raccontò la sua storia;sentiva che si poteva fidare di quella vecchietta dagli occhi vivaci e la donna ascoltò con aria interessata la vicenda. Passarono un’oretta chiacchierando,fino a che Erika non arrivò dai genitori. “Non deve disperarsi,Erika…I tradimenti e le sconfitte fortificano sempre l’animo;vedrà che riuscirà a superare questo periodo,insieme al suo piccolo.”. E dicendo così,il pullman ripartì,lasciando un’Erika stranamente tranquilla e sicura.
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