PROLOGO
- Capitolo 1° -
Come al solito mi tocca mettere questa premessa prima di cominciare una storia su Naruto. Come dico sempre io seguo (sarebbe meglio dire seguivo. L'imperfetto è d'obbligo.) solamente l'anime in tv di Naruto e la ristampa del manga. Per questo non so nulla di quello che avviene nel manga oltre i filler che ho visto su Italia Uno. Perciò tutto quello che scrivo ( o almeno la maggior parte) è davvero, in tutti i sensi, frutto della mia testolina sognatrice. Un'altra premessa: questa fic che mi balla in testa da un po' nasce come costola dell'altra che sto scrivendo su Naruto.. Per farvela breve nel capitolo della fic in questione, in cui Itachi racconta a Maho la storia di Naruto Uzumaki, si parla anche della storia del quarto Hokage, che io ho chiamato Arashi (solo perchè questo nome sembra il più papabile) Hyutai... Da allora mi è presa la fantasia di scrivere una storia su quelli che secondo me, sono i genitori di Naruto. Ovviamente, ripeto, niente è ufficiale, sono solo fantasie di una fan. ^^
E ora potete anche leggere.
Erikuccia, come sempre.
LA GIOSTRA DEGLI ATTIMI
Capitolo 1*
PROLOGO
/saprò cambiare la mia vita
seguendo il ritmo della sua
trovando il punto di equilibrio
dei sentimenti/
(Riccardo Cocciante, Per lei)
"Fai dei sacrifici per le persone che ami"
Ci sono delle volte in cui nella vita tutto cambia.
Basta un attimo per dare una direzione diversa ad un'esistenza. Incredibile vero?
Eppure il moto intero delle stelle non è niente se paragonato quel singolo attimo in cui ci si rende conto che basta incontrare una persona per dimenticarsi di sè.
I principi che guidano le nostre scelte, i valori che ci sono stati insegnati, la nostra stessa morale...Tutto può cambiare in un solo attimo. E' come una folata di vento che ci colpisce alle spalle, e che porta profumi e sapori di cui non avremmo osato sperare l'esistenza. Profumi di cui poi, volenti o nolenti, non possiamo più fare a meno, perchè diventano parti integranti di noi, per sempre.
Basta un solo momento, e possiamo mettere le ali e guidare la nostra vita in un mondo che non conoscevamo, che quasi ci spaventava, ma in cui si sentiamo a nostro agio. Il nostro tempo si ferma, per rendere eterno il momento in cui prendiamo il coraggio per fare quel salto nel buio che ci porterà a combattere contro i nostri amici, contro la nostra storia. Contro la nostra missione. Contro la nostra stessa nascita.Tuttavia, prima che questo momento arrivi, le persone non sono pronte ad ammettere che ci sia la possibilità di buttare tutta la propria personalità, o comunque una gran parte di essa, solo per poter essere felice, solo per la regola più grande, quella più vera. Ma poi il momento arriva, e se non si fa attenzione, si rischia di perderlo, sapendo che non tornerà più. L’esistenza allora si tinge di grigio e perde significato. Ma quando quel momento arriva e si ha il coraggio di prenderlo, tutto diventa come una favola un po’ confusa, divisa tra l’idillio e l’incubo, tra la realtà e la finzione, tra la vita e la morte..
E quando tutto cambia, il più delle volte è perchè entra in scena la legge più grande di tutte, una legge che ha il nome di Amore.
E alla fine è di questo che parlano tutte le storie, e questa che sto per raccontarvi non fa differenza.
E’ la storia di una ragazza che ha fatto di tutto per non cambiare, ma che alla fine non ha potuto evitare di perdersi nel riflesso di due occhi chiari, andando via dalla sua stessa vita. E’ la storia di un ragazzo che ha vacillato davanti alle sue grandi responsabilità, che era pronto a gettare al vento tutti gli anni di valori e di idee solo per poterla tenere per mano, senza doversi preoccupare del suo nome, del suo titolo o di qualsiasi altra inezia simile.
Un sentimento forte, combattuto, contrastato e anche difficile. Un sentimento che però ha avuto il coraggio di mettere le radici su un cuore che aveva pensato di arrendersi e che ha combattuto per sopravvivere a tutto e a tutti. E' la storia di due persone che hanno continuato a cullare il sentimento che l'aveva sorpresi, ma che era stato capace di riempirli, di far loro conoscere cosa voleva dire vivere realmente.
E’ solo una storia d’amore. Vi va di starla a sentire?
continua...
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