THE BLACK HOLE...
- Capitolo 1° -
Come al solito partirono al sorgere del sole. Questa volta però vennero accompagnate da Jaken.
“Jaken, perché non è venuto il Maestro con noi??” chiese Rin.
“A dir la verità Rin, il padrone non era in casa, credo sia uscito ieri sera…poi non l’ho più visto…”
“Capisco…” disse con aria triste Rin.
“Ma non ti abbattere, mi aveva confidato che appena possibile vi verrà a riprendere…”
“Davvero???”
“Sì, certo! Cosa credi? Lord Sesshomaru non vi abbandonerebbe mai…”
Dopo che Jaken ebbe pronunciato quella frase il sorriso e l’allegria ritornarono a pervadere l’animo di Rin.
“Bene, siamo arrivati!” disse Jaken dopo poco. “…Datemi i vostri mantelli per favore…”
Le tre si tolsero i mantelli e li consegnarono a Jaken. Per tutta risposta lui invece diede ad ognuna uno strano oggetto rettangolare di un colore marrone scuro che presentava tasche e una specie di appiglio per tenerla.
“Bene ragazze, lasciate che vi spieghi…questo oggetto si chiama cartella…”
“Cartella????”
“Esatto, nel posto dove andrete vi servirà vedrete…”
“Jaken, scusa ma in che razza di posto stiamo andando?” gli chiese Anya.
“Sinceramente non lo so, il padrone non ha voluto dirlo neppure a me…”
“Perché ho l’impressione che questa cosa non mi piacerà per niente?!” chiese Hariyuki più a se stessa che alle altre.
“Prendete anche queste…” disse Jaken porgendo ad ognuna una scatola.
“E queste???” chiese curiosa Rin.
“Il signor Sesshomaru ha detto di aprirle solamente una volta che siete arrivate, all’interno troverete delle spiegazioni..”
“Sicuro di non saperne niente rospaccio?!” gli chiese Hariyuki abbassandosi per fissarlo negli occhi.
Jaken iniziò a sudare molto vistosamente. Iniziò a boccheggiare senza produrre suoni…
“D’accordo, il brutto rospaccio non ne sa niente…” concluse Hari.
“E tu come fai a saperlo??” chiese Anya curiosa.
“Semplice, io riesco a capire se una persona mente guardandola negli occhi…”
“Wow…ce lo insegneresti??” le chiesero.
“Certo!!”
“Scusate se vi interrompo, ma ora dovreste andare…” s’intromise il demone.
“Ve lo insegnerò più tardi…”
Jaken scioccò le dita. Una specie di grande buco nero si aprì davanti a loro e con una forza impressionante le risucchiò.
“Aaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhh!!!!!!!!!!!!”
Prima che il buco si richiudesse, Jaken potè sentire le loro voci urlargli: “Dannato! Questa ce la paghiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!”
Il demone deglutì rumorosamente, non osò neppure pensare cosa gli avrebbero fatto quando sarebbero tornate…
Le tre poco dopo essere state risucchiate, si trovarono ad essere espulse dal vortice nero. Caddero una sull’altra in un terreno che ricordava molto una specie di cortile…
“Ahia! Che botta!! Ragazze ma, dove siamo???” chiese guardandosi intorno Rin.
“Mah, non saprei, non riconosco questo luogo…” disse Anya.
“Ragazze, scusatemi ma non è che, POTRESTE SPOSTARVI???? MI STATE SCHIACCIANDO!!!!”
“Oh, scusaci Hari!!” dissero mentre si alzavano.
“Ma questo posto, che cos’è?”
“Non lo so, Jaken mi aveva detto che sarebbero venuti a prenderci…”
“Rin, ma sei sicura?”
“Sinceramente, non tanto Hari!!” disse facendo la lingua.
“Ehhh!” sospirò profondamente Hariyuki.
“E quello cos’è??” chiese Anya indicando una figura all’orizzonte che si stava avvicinando.
La figura continuò ad avanzare verso di loro finché non se la ritrovarono davanti…Un uomo giovane, dai capelli biondi e gli occhi castani, ma ciò che più le colpì furono quella specie di cerchietti metallici che portava alle orecchie…
“Ci scusi, sa dirci per caso dove ci troviamo??” gli chiese Rin.
“Oh, ma certo!! Voi dovete essere le allieve di Sesshomaru, giusto?” chiese.
“Sì, il mio nome è Rin, quella a destra è Anya e quella a sinistra è Hariyuki…”
“Bene, bene, bene…allora benvenute!! Vi do il benvenute in questo istituto, io ne sono il responsabile!!”
“Mi scusi…” iniziò titubante Hari “…ha detto istituto?”
“Ah, ma certo, nella vostra epoca ancora non esiste…come faccio a spiegarvi???”
“Nella nostra epoca??” chiese Rin che adesso cominciava ad avere il mal di testa e non solo lei.
“Sì vedete questa è una dimensione parallela!!”
“Dimensione, parallela????” chiesero in coro.
“Oddio come faccio a spiegarvi??? Beh seguitemi, capirete da sole…”
Così seguirono l’uomo. Dopo poco si trovarono davanti ad un immenso edificio bianco con un sacco di piani e finestre.
“Ecco da oggi vi vivrete qui!! Questo è il mio istituto!! La mia scuola!!”
“Scuolaaaa??????!!!!” ripeterono in coro Anya e Hariyuki guardandosi negli occhi più spaventate che mai.
“Noi ce ne torniamo a casa!!” dissero le due mentre con passo fermo stavano tornando indietro.
“Aspettate un attimo voi! Ho avuto l’ordine tassativo di non lasciarvi andare!!” disse il ragazzo mentre le afferrava rispettivamente per un braccio e le trascinava letteralmente all’interno.
“Nooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!” urlavano mentre provavano a divincolarsi.
Ma non riuscirono a sottrarsi alla sua presa. Rin dal canto suo seguiva l’uomo tutta trotterellante e felice. Non sapeva cos’era la scuola non sapeva cosa avrebbe dovuto affrontare. Così tutta cinguettante chiese ad Anya e ad Hariyuki:
“Ragazze, ma perché vi agitate tanto?? Secondo me ci divertiremo!!”
“Parli così, perché ancora non sai cosa ti aspetta…” le risposero in coro disperate.
“Su, su, non fatela così drastica, nella mia scuola non c’è niente di così tremendo!! Vi do la mia parola!!”
“Dannato come potremmo crederti??!! Non sappiamo nemmeno chi sei!!” gli risposero le due.
“Allora mi presento…io sono conosciuto da tutti come G.T.O. Great Teacher. Onizuka!! Il mio nome è Eikichi Onizuka, ventidue anni, stato celibe, sono un’isegnante, nonché il preside di questa scuola!! Nice to meet you girls!!!”
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