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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: LA VOCE DEL MARE
Genere: Comico, Avventura, Fantasy
Rating: Per Tutte le età
Autore: spirit-of-dream galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 15/02/2007 19:49:02 (ultimo inserimento: 20/07/07)


 
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- Capitolo 1° -

note di inizio fic:era da tanto che non postavo qui una mia storia,e devo dire che ne ho cominciate delle altre che ho intenzione di postare in seguito con tutta calma^^

**********

una giornata come tante

il tramonto sul mare....
il sole che cala nella distesa nera come la notte.....
inondandola di rosso.....
rosso come il sangue.....

il ragazzo si sveglia spalancando gli occhi quasi di scatto,la sveglia iniziò subito dopo a suonare,erano le cinque di mattina,essendo periodo invernale,fuori era ancora buio,il ragazzo dopo qualche secondo allungò la mano fuori dalle coperte e spense la sveglia,uscì dalla camera e si diresse in bagno per farsi la doccia.

dopo una diecina di minuti uscì e tornò in camera a svestirsi,notando che nel suo letto c'è un ragazzino che prima non aveva notato,accese la luce, aveva il torace normalmente scolpito e intorno dei jeans neri e degli infradito,anch'essi neri, i suoi capelli erano neri,erano cresciuti di qualche centimetro rispetto l'ultima volta,sono leggermente bagnati con qualche gocciolina di acqua che non erano ancora cadute sull'asciugamano che teneva sulle spalle,gli occhi blu oltremare erano belli e profondi come sempre,
questo ragazzino si mise di scatto la mano davanti gli occhi imprecando<<spegni la luce,Proteo!>>
Proteo la spense in un scatto<<scusa!,ma sei in camera mia!>>
il ragazzino si alzò dal letto brontolando,si trattava di Enrico,ormai 11enne,capelli castano,leggermente scuro,e occhi azzurri con riflessi grigi,lentamente e barcollante,intontito dal sonno,uscì dalla camera di Proteo tornando in camera sua, sbadigliando,e tenendo gli occhi chiusi per non perdere il sonno.

Proteo iniziò a vestirsi per andare al lavoro,(non appena finì la 5° superiore,cioè un anno fa,venne preso subito da una grande catena di ristoranti) si mise i pantaloni con la fantasia sale e pepe (a piccoli quadratini bianchi e neri),una maglia e il giubbotto invernale,nella borsa si mette una maglietta con la doppia fila di bottoni,neri,classica dei cuochi, ai piedi le scarpe anti-infortunistiche,prende le chiavi della macchina(ha preso la patente da poco) e si prepara a partire.

entrò in cucina,li vi trovò una ragazzina con i capelli castani,lunghi fino ai fianchi e gli occhi verde brillante e vivace,13enne,ancora in pigiama,seduta sulla sedia in attesa che il latte si scaldasse per fare colazione,
Proteo<<ti sei svegliata presto stamattina!>>
lei alzò lo sguardo addormentato e gli sorride<<si,ho una riunione d'istituto stamani.....devo essere là per le 7.30!>>
Proteo alza la mano in segno di saluto<<buona fortuna,ci vediamo oggi!salutami la mamma!>>
Silvia ricambia il saluto con un cenno del capo e tornò sul latte.

uscì di casa qualche minuto dopo,una casa come tante,con i muri bianchi e le persiane azzurre,sfumato di bianco a causa della decolorazione dovuta dal tempo e dal sole,fuori faceva un freddo boia,l'ambiente circostante era debolmente coperto da un velo di ghiaccio che faceva tutto brillare sotto la luce dei lampioni e dei fari delle poche macchine che passavano per quella via,entrò in garage ed entrò nella pegeot 206 color metallico,accendendola e aspettando qualche secondo che si scaldi il minimo per non morirgli per strada e fece retromarcia per uscire,appena uscito mette il freno a mano e va a chiudere il portone,prima di tornare in macchina e partire,ascoltando la sua playlist nel mp3 creato da lui stesso.

per strada non trovò praticamente nessuno,tranne qualche macchina andò dritto lungo la strada principale passando la piazza e i due semafori davanti alla chiesa,li trovò entrambi verdi,andò sempre avanti per un'altra diecina di metri e voltò a destra lungo una stradina di campagna,asfaltata da poco a causa delle lamentele di chi ci abita,fino ad un mese prima era di terriccio e piena di buche,la attraversò tutta ed usci su una statale,uscì dal suo paese e percosse un tratto di strada dove non vi è nemmeno un lampione,prima di entrare in un altro paese ma superandolo e andando in un secondo tratto senza lampioni,proseguì per la statale ed arrivò in un altro paese,passò la piazza ed un altro semaforo prima di voltare ed andare nel parcheggio del ristorante dove lavorava,in totale aveva messo 10 minuti ad arrivarci,come tutte le mattine,i pomeriggi e le sere che faceva quella strada,sempre i soliti e monotoni 10 minuti.

spense la macchina e mise il freno a mano,uscì e la chiude a chiave inviandosi verso una porta laterale,apposta per i dipendenti,il ristorante è grande quanto una fabbrica a due piani,ben illuminato dai fari che riflettevano sul muro ghiacciato,è percorso da una parte all'altra da un disegno,mai notato da nessuno,nemmeno da Proteo stesso,in alto sul cornicione il nome del locale ben decorato, entrò dalla porta richiudendosela alle spalle, passò la cucina salutando quelli del turno notturno e si avviò verso le scale che portano ai spoiatoi,entra chiudendo la porta e si cambia.

appena messa la maglietta sentì un strano brivido lungo la schiena,sono rare le volte che ha quei tipi di brividi.....e quelle volte è meglio stare all'erta!,si guardò intorno per sicurezza,non vi era nessuno,quindi tornò a guardare dentro il suo armadietto e vide un'ombra.

fece un leggero balzo indietro vedendo l'ombra <<identificati!>> disse fermo e scandendo le parole in attesa.

dall'armadietto uscì un ragazzino,sui 17-18 anni,carnagione bianchissima,capelli neri corti e occhi completamente argentati,senza pupille,ha intorno un paio di jeans neri strappati un dolce vita senza maniche ed un mantello con il cappuccio,che si è levato appena uscito dall'armadietto,fece un lieve inchino<<padre......>> la voce del ragazzo è ferma e piena di vita.

Proteo si calmò rilassando i muscoli,il ragazzino era un suo nuovo "figlio",l'ha trovato per caso di notte lungo il marciapiede,mentre tornava verso casa dopo il lavoro,quindi decise di tenerlo con se<<Jack.....>> fece un lieve inchino in segno di saluto <<come mai sei qui??>> domandò preoccupato
Jack lo guarda negli occhi<< sono venuto ad avvisarla che ci sono state altre vittime questa notte......anche a loro hanno rubato il cuore....>> guardò fuori dalla finestra,
Proteo fece lo stesso rispondendo al ragazzino<< mi chiedo quando finiranno questi traffici nel nostro mondo......sembra quasi che stiano giocando.....>>
Jack lo guarda<< infatti,questo è un gioco.......>> fece un inchino e si mise il cappuccio<< devo andare....>>
Proteo << aspetta!che intendi che questo E' un gioco?>>
il ragazzino fece un passo indietro entrando nell'armadio come ne è venuto fuori,e da li svanì nell'ombra,anche la stanza sembrò illuminarsi,Proteo s'accigliò alla frase di suo figlio.....

dopo dieci minuti arrivarono i 3 colleghi di Proteo,li salutò e loro ricambiarono,si cambiarono e tornarono in cucina pronti a lavorare.

Proteo fece le sue mansioni come tutti i giorni,era perfettamente in grado di arrangiarsi,grazie ad un piccolo aiuto magico,riusciva a fare tutto quello che doveva fare da solo,se avesse voluto,avrebbe potuto dirigere la cucina da solo!

verso le 12 Proteo riuscì a finire i suoi compiti,mancava ancora 10 minuti alla fine del suo turno,quindi decise di mettersi al lavandino e lavare alcune pentole nell'attesa.

passati 10 minuti Proteo andò a cambiarsi ed andò a casa,tanto dopo 3 ore sarebbe tornato,quindi salutò con un cenno della mano i colleghi,che li avrebbe rivisti dopo.

rifece la strada all'inverso ed arrivò a casa,entrò e salutò la mamma di Silvia ed Enrico con un cenno del capo,
lei gli sorrise<<ben tornato!>>
lui appoggiò la borsa vicino alla porta<< la ringrazio!>> si sedette a tavola,
lei si sedette davanti a lui<< su Proteo,ormai sei mio figlio!,puoi anche evitare tutte queste cerimonie!>> sorride dolce,da qualche tempo lei ha chiesto a Proteo di andare a vivere da loro,e lui ha accettato senza tante pretese.

Proteo iniziò a mangiare senza risponderle,nei suoi pensieri,rivolti al passato,rivolti a Corinne....
 
Continua nel capitolo:


 
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