torna al menù Fanfic
torna indietro

MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Gundam
Titolo Fanfic: FANTASY
Genere: Fantasy
Rating: Per Tutte le età
Autore: imperatore3 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 12/04/2002 16:26:18 (ultimo inserimento: 24/12/02)

non è una storia basata completamente su gundam ma per adesso, per i prossimi capitoli, si........spero che vi piaccia ^_^
 
Condividi su FacebookCondividi per Email
Salva nei Preferiti
   
LA CREAZIONE E L`INIZIO DELLA MISSIONE
- Capitolo 1° -

Prima della nascita della terra, prima della nascita dell’uomo si decise di creare la sua mente e la prima cosa che fu donata alla mente umana fu la Fantasia.
Ogni umano avrebbe avuto il dono di pensare storie, inventarle. Per ogni storia si creava automaticamente un mondo, una dimensione parallela all’originale dove la storia seguiva il suo seguito. A mano a mano che gli umani crescevano e morivano si evolvevano sempre più e diventavano sempre più numerosi e più intelligenti, pensavano, quindi, sempre di più, si creavano sempre più storie e di conseguenza sempre più mondi; non si poteva, ormai, eliminare dagli umani il dono che li rendeva così diversi dagli altri animali, si decise, così, che ci sarebbe stato il bisogno di creare uno spazio infinito dove le varie storie prendessero piede, questo spazio, che noi non abbiamo battezzato, viene chiamato dagli umani semplicemente Universo. A controllare che tutto procedette per il verso giusto e a far proseguire le storie nei vari mondi vennero creati a mano a mano delle entità che, in anonimato, prendevano parte alle storie e ne seguivano gli eventi senza interferire troppo, se possibile. Ma poiché la fantasia umana non ha confini ne limiti successe che in certi casi la potenza già sovrumana delle entità non fosse a sufficienza per badare a certi tipi di storie: Si decise così di svegliare la Creatura:
ne uomo ne dio; ne demone ne angelo e neppure spirito, dormiva nelle profondità del regno di Zahibahk, dove il tempo non giunge a corrodere nemmeno un granello di sabbia, avvolta fra le magie dei silenzi. E fu Tabiris, il maggiore di tutti i membri del consiglio, che fu incaricato da quest’ultimo di destare il dormiente, e così fu.
Tabiris apparve in una luogo simile ad un deserto, lasciando dietro di se la fortezza volante che lo aveva portato sin lì, dove non vi erano soli ma una violacea luce illuminava il necessario per poter scorgere la fortezza di Zahibahk dove si trovava la Creatura. Giunse così, vestito con una lunga tunica grigia, alla grande torre frastagliata di cristallo viola, simile all’ametista, così luccicante che avrebbe abbagliato qualunque occhio umano, ma non quelli di Tabiris, che, posata una mano su una parete della torre si vide aprire un varco innanzi a se. Dentro la torre vi era un'unica stanza che, date le dimensioni, non s’addiceva alla megalitica fortezza; nel centro della stanza vi era una bolla sospesa a mezzaria, rifletteva l’immagine di qualunque cosa fosse nella stanza compresi i muri di quest’ultima, sembrava uno specchio sferico dalla sagoma instabile. Tabiris si avvicinò alla bolla che era grande quasi quanto il suo torace e fissò la sua immagine riflessa sulla sfera, poi si mise una mano sotto la veste e ne tirò fuori un lungo ago nero che si mise fermamente fra il pollice e il medio e l’indice….. ebbe un attimo d’incertezza, poi, chiudendo il gomito e facendo prendere la rincorsa al pugno serrato come se dovesse frantumare un materiale molto tenace, affondò l’ago nella bolla. Nel preciso istante in cui l’ago perforò l’invisibile barriera che sosteneva la bolla, questa traboccò di un liquido simile al mercurio, che, una volta colato completamente sui gradini che portavano alla bolla, cominciò a scendere, evitando, contro ogni legge della fisica umana, di andare contro la veste e i piedi di Tabiris. Una volta scesa la scalinata lo strano liquido si raccolse nel pavimento e dopo aver tremato per un istante, come percosso da un movimento del pavimento s’alzò da terra formando una lunga striscia alta poco meno di Tabiris che a mano a mano definiva sempre più una sagoma simile al corpo di Tabiris, fin quando un lungo mantello nero non toccò il pavimento. Dove prima giaceva un liquido senza dimensione ora era calpestato dalla creatura che per millenni aveva dormito ai confini del tempo e dello spazio, ora Tabiris poteva dire di aver destato il dormiente, poteva dire di aver risvegliato Thanantos.
Il corpo della creatura prese forma e Tabiris si accorse che si trattava di un ragazzo, o meglio del corpo di un ragazzo. Quando la metamorfosi fu completata Thanantos apri gli occhi, grigi come il ghiaccio, e cominciò a camminare in direzione di Tabiris, sempre più in fretta, sino quando, arrivato a pochi centimetri dal corpo del dio si fermò di scatto, come se avesse sbattuto contro un muro invisibile. Poi volse lo sguardo verso il viso di Tabiris……………………………………………….
“Tu devi essere Tabiris, giusto ?” disse il ragazzo, poi, dopo una lunga pausa, fin troppo lunga, Tabiris rispose “S..Si sono io, ho ricevuto il compito di svegliarla e affidarle il compito di controllore i mondi della fantasia umana” “ hmm ma con tutti i mondi che si saranno creati sino ad oggi come potrò controllarli tutti…………oh ho un’idea li sopprimerò tutti quanti !!!” nel viso di Tabiris si dipinse una smorfia di terrore “ ahh scherzavo ah ah ah !!! che idiota………..si accetto molto volentieri sempre meglio che dormire come una talpa come ho fatto per gli ultimi tremila anni ah ah ah!”
Tabiris si tranquillizzò e un soffio uscì dalla sua bocca.
Poi disse:“ Bene e allora se volete seguirmi vi farò strada sino alla mia fortezza che vi condurrà direttamente al mondo che vi è stato affidato……” “di che storia si tratta ? non penserai forse che io abbia bisogno di una stupida fortezza per raggiungere un mondo, su avanti spara ! di che storia si tratta ?”ma Tabiris gli chiese malinconico “Ma non so se voi la conoscete e se sapete dove sia stanziata….l’universo è molto vasto e non so se riuscireste a trovarla……” “ Poche discussioni dimmi di che cavolo di storia si tratta… cosa credi che abbia fatto tutto il tempo addormentato, se non curiosare fra le storie create dagli umani, eh??!!” “Ma…… vabbè…..le è stato affidato, come prima storia, la Gundam Wing” “ottimo ci andrò immediatamente, uh uh uh che divertimento, uah ciao ciccio !!” e così dicendo non lasciò altro che un po’ di polvere grigia e qualche petalo nero sopra il pavimento dove stava in piedi qualche secondo prima.

In un piccolo parco deserto, in una giornata soleggiata, dietro un albero ai piedi si riusciva a scorgere una scarpa nera, dopo qualche minuto un ragazzo, che si era nascosto dietro l’albero, si avvia con passo deciso verso un alto palazzo: capelli grigio argento tirati leggermente in dietro con un piccolo ciuffo cadente sulla fronte, occhiali neri sugli occhi, carnagione leggermente chiara, un vestito completamente nero copriva quello che sembrava il corpo di un quindicenne………….nessuno avrebbe certo potuto pensare che sotto quei vestiti si celava una incredibile potenza ben più che titanica.
“ Ah che goduria questa dev’essere la colonia spaziale L4 bene andiamo a divertirci un p’ò trallà trallà !!!!” ma la strada non sembrava mai finire così stufo di camminare come se il suo corpo tutto d’un tratto avesse cominciato a patire le pene della stanchezza e del logoramento, unì i piedi ed ecco il palazzo che aveva cercato di raggiungere a piedi. Oltrepassò un cancello, chiuso, e arrivato il una piccola piazzola spuntarono dal nulla, probabilmente avvisate dai raggi infrarossi che scandagliavano tutto il palazzo, quattro mitragliatrici che cominciarono a sparare a manetta contro Tanatos che, come nulla fosse, evitò tutti i colpi, nessuno escluso, come se si trattassero di semplici palline da tenni lanciate da un bambino di cinque anni.
Passata la piazzola arrivò alla porta d’ingresso che si aprì, nonostante fosse stata precedentemente chiusa dall’interno, appena il ragazzo arrivò a circa mezzo metro dalla solida barriera di metallo. Arrivò così nella casa dei Winner dove erano stati riuniti i cinque piloti di Gundam, il primo che ebbe l’onore di conoscere fu Heero:
era appena entrato nella base quando il giovane ragazzo gli venne incontro da un corridoio che portava probabilmente alla sala dove erano riuniti gli altri piloti, in un primo momento Heero si lasciò alle spalle Thanatos che a sua volta aveva cominciato ad incamminarsi verso la saletta riunioni, poi si voltò di scatto e… “ Hei!! Ma tu chi sei ??” “non vedo perché dovrei dirtelo” rispose spiazzato Tanatos “ Perché seno sarò costretto ad ucciderti” –uffa ci mancava solo questo a rendere più complicata la situazione- pensò Thanatos “ e va bene io sono Jimmi e sono venuto per parlare con il signor Winner, e adesso ti farò vedere il mio documento” detto questo il ragazzo dai capelli argentei portò la mano al taschino della giacca ma un volta che le punte delle dita furono nascoste dalla stoffa si voltò di scatto e con una sorta di piroetta sul braccio teso puntante una pistola di Heero, riuscì ad arrivare sin dietro al corpo del ragazzo e lo afferro per il collo con l’avambraccio. Non si sa con precisione quello che Heero riuscì a vedere della magistrale, quasi sovrannaturale, manovra del ragazzo, fattostà che stava ancora impugnando la pistola e non aveva ancora bene capito come ci fosse riuscito. “Adesso stai zitto e stammi a sentire, non voglio farti del male, portami dove sono gli altri piloti e non ti farò niente………per adesso non posso dirti niente ma quando avrò conosciuto tutti i piloti vi potrò aiutare, si perché è per questo che sono venuto, bello mio, e non pensare strane cose SAI !!!!”

E così termina il primo capitolo della mia II storia…………avrete la possibilità, e spero il piacere di leggere anche il secondo capitolo non appena sia riuscito ad informarmi un po’ di più riguardo Gundam Wing.
CIAO ^_^

 
Continua nel capitolo:


 
  » Segnala questa fanfic se non rispetta il regolamento del sito
 


VOTO: (0 voti, 0 commenti)
 
COMMENTI:
NON CI SONO ANCORA COMMENTI, SCRIVI IL PRIMO! ^__-
 
SCRIVI IL TUO COMMENTO:

Utente:
Password:
Registrati -Password dimenticata?
Solo su questo capitolo Generale sulla Fanfic
Commento:
Il tuo voto: