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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: InuYasha
Titolo Fanfic: WIND IS FREE AGAIN
Genere: Sentimentale, Romantico, Introspettivo
Rating: Per Tutte le età
Avviso: Spoiler, One Shot
Autore: hariyuki galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 13/02/2007 15:42:58

Questa ff di un cap solo è ispirata al manga 49 di inuyasha, spero ke vi piaccia anke se è triste...buona lettura.
 
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ULTIMI PENSIERI DEL VENTO...
- Capitolo 1° -

-Sono nata come simbolo della libertà…ma non sono mai stata libera. Non sono mai stata libera di scegliere. Non ho mai potuto scegliere…non ho mai potuto aver opinioni, neppure sulla mia vita. Non ho mai potuto aver sogni, ma solo illusioni. Però devo dire che se fosse stato per le illusioni, la mia vita sarebbe già finita da un po’…o meglio, avrei continuato a vivere ma come un guscio vuoto. Gli esseri umani sono così, se non possono aver sogni preferiscono morire…forse questa cosa l’ho ereditata proprio dal mio padrone. Colui al quale ho sempre obbedito, ma anche colui che mi ha generata…forse proprio perché è un mezzodemone e forse perché è da lui che sono nata, ma anche io come gli esseri umani ho questa necessità, infine ho capito che persino un demone come me…può aver bisogno di tanto in tanto di sognare. Tutta la mia vita è sempre stata in mano sua…dalla nascita fino adesso, l’unica cosa che ho fatto per tutto questo tempo è stato servirlo, però…più il tempo passava più mi rendevo conto che se avessi continuato a vivere così, sarei di certo morta. Non si può chiedere al vento di non soffiare, non si può chiedere al vento di stare chiuso in un posto. La sua immobilità equivale alla morte. Il vento nasce per essere libero…per tutta la mia vita sono stata ai suoi ordini, fino a quando non lo incontrai. Mi disse che se davvero volevo qualcosa, avrei dovuto farla da sola…dopo averci pensato bene, decisi di fare come mi aveva detto. Non era la prima volta che lo incontravo, eppure da quella sera non feci altro che pensare a lui…quando mi sentivo triste, sola, mi bastava ricordare la sua immagine per stare meglio. Finchè, non arrivò il giorno in cui decisi che sarei tornata libera…decisi che era arrivato il momento in cui anche io avrei potuto ribellarmi, fu quando il mio padrone decise di eliminarlo. Non l’avrei permesso…e così ora sono qui, in cima ad una collina immersa nel verde che scruto il panorama mentre ricordo per l’ultima volta il suo volto. Così severo eppure così bello che tanto mi aveva ed ancora mi affascina. La mia vista comincia ad appannarsi, ormai non mi rimane molto tempo…gli artigli avvelenati del mio padrone cominciano a fare il loro effetto. Sento la vita scivolarmi via, oppure è solamente il sangue che ancora continua a fuoriuscire imperterrito dalla mia grande ferita al petto…morirò qui. Sapevo sarebbe finita così, accetto il mio destino, però…come ultimo desiderio…mi piacerebbe tanto, rivederlo…-

Il vento soffiò dolcemente, come per consolarla. Una figura apparve alle sue spalle…riuscì a girarsi per vedere chi mai poteva essere, ma ormai il suo corpo stava diventando sempre più pesante, di lì a poco non sarebbe riuscita più a muoversi…era l’effetto del veleno degli artigli del suo padrone…
-Lui, qui?-
“Tu…cosa, che cosa ci fai qui?” riuscì a chiedergli debolmente.
“Ho sentito l’odore dell’aura demoniaca di Naraku…”
“Beh, mi spiace…ma come vedi, qui non c’è chi stavi cercando…immagino, che ne sarai deluso…”
“…Sapevo che eri tu…” le rispose con il suo solito tono indifferente.
Eppure quelle parole, anche se dette in quel modo, la resero molto felice. Tutto quel tempo che aveva passato a soffrire e che si era sentita sola, era stato cancellato da quegli ultimi attimi…e fu proprio allora che capì una cosa, il sentimento che non sapeva descrivere, che non la faceva dormire e che non la faceva smettere di pensare a Lui. Ora capiva bene gli esseri umani, degli esseri così miseri a suo confronto ma che erano capaci di fare una cosa che lei aveva capito e che era stata in grado di fare solamente alla fine della sua vita…amare. Raccogliendo le poche forze che le rimanevano decise di dirgli ciò che da tempo doveva, ma che mai era stata in grado di fare…chissà come avrebbe reagito…a quel pensiero le sue labbra s’incresparono in un malinconico sorriso.
-Sono davvero una sciocca…-
“Dunque, te ne vai?” le chiese prima che lei avesse la possibilità di parlare.
“Sì…ma mi basta…”
-Non posso nemmeno salvarti usando Tenseiga…-
“Sai, c’è una cosa che, che volevo dirti…”
“Parla, ti ascolto…”
“Vedi, io…………no, non importa…” concluse sorridendogli.
-Anche se ormai sono alla fine…ho potuto rivederti ancora…e questo mi basta…va bene così…-
Morì con un dolce sorriso dipinto sulle labbra…era felice…il suo corpo evaporò e di lei rimase solamente una piccola piuma che sospinta da un alito di vento volò in cielo…un nuovo vento cominciò a soffiare, un vento…libero…intanto il demone abbandonava quella collina dove l’aveva vista per l’ultima volta…
-Improvvisamente la mia voglia di uccidere Naraku è aumentata a dismisura…è come se la brama del suo sangue mi stesse corrodendo…cosa sarà questa sensazione che incessantemente pervade il mio animo..?-
…Alla fine capì che il sentimento così devastante che lo dilaniava, e che mai aveva provato in precedenza, altro non era che desiderio di vendetta…avrebbe ucciso Naraku, e lo avrebbe fatto con un motivo in più…

 
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