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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Beyblade (Bakuten Shoot Beyblade)
Titolo Fanfic: FOR LAST ONCE
Genere: Sentimentale, Azione
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: fra-91 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 12/02/2007 18:37:35

e se dovesse esistere un torneo nel quale il vincitore per aggiudicarsi la vittoria dovesse aver morto l'avversario?e se fossero Yuri e Boris?
 
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- Capitolo 1° -


Buona lettura ^^

Era un bel mattino soleggiato, io e Yuri eravamo in cortile a farci a ballottate di neve, dato che era appena nevicato, all'insaputa della notizia che ci avrebbe dato il nostro capo poco dopo.
Di fatti Hito, il suo collaboratore privato, ci venne a chiamare dicendoci che eravamo attesi da Borkoff, il nostro capo.
-Buongiorno ragazzi, vi volevo aggiornare su delle notizie che credo non vi siano giunte. La settimana prossima si terrà un torneo e si dovranno fronteggiare i blader più forti e qui non c’è niente di strano, ma arriva il bello!(nooooooo non voglio che arrivi, è un rompi coglioni Nd Fra&Ste)(idiote nn quello che avete in classe Nd Bork). Ci dovranno essere come al solito un vincitore e un vinto ma, qui cambia, quello che avrà la meglio per potersi aggiudicare la vittoria deve avere il suo avversario morto…-fissò prima me e poi Yuri, il mio caposquadra, concludendo poi con un sorriso malefico;
-…ma è terribile….-dissi io con un fil di voce, come poteva esistere un torneo simile?
-ma cosa centreremo noi 2 ?-chiese Yuri, evidentemente aveva mangiato la foglia;
-se mi fai finire di parlare Ivanoff, dicevo che voi dovrete partecipare, so che siete i più forti,perciò gli ultimi che arriveranno in finale e dovranno fronteggiarsi, sarete senza ombra di dubbio voi-parlava tranquillamente come se tutto ciò fosse naturale, avevo una gran voglia di tirargli un cazzotto nei denti, ma il mio istinto mi diceva di stare calmo dov'ero; (e faceva bene...NdMe)
-e se noi non volessimo accettare? E’ una cazzata questo torneo, io non vi parteciperò mai…-si ribellò il mio capo,ma cercai di trattenerlo, non doveva strafare non con Borkoff, o gliel'avrebbe fatta pagare cara, e questo non volevo accadesse;
-Invece credo che sarai anzi sarete obbligati-disse sempre con il solito sorriso attirasberle;
-Con la forza, vero? voi vi basate solo nello sfruttare la gente, bello prendersela con i più’ deboli e….-stava quasi urlando, infatti venne subito interrotto dal nostro capo con il tono della voce leggermente più alterato;
-Calma Ivanoff, con calma, questa volta non sarete obbligati con la forza ma in un altro senso-proferì cercando di farsi sentire dai noi due;
-che vuole dire?-chiesi timidamente con il tono “leggermente” allarmato;
-Che io vi ho già iscritto al torneo…-
-ma e’ inammissibile, neanche chiesto il parere e se noi non volessimo…-era la goccia che faceva traboccare il vaso, gli urlai contro cose senza senso, dovevo sfogarmi in qualsiasi modo, non poteva farlo,chi era lui per noi?vabbè il nostro capo, però non aveva il permesso di iscriverci ad una cosa senza domandarci nulla;
-calmati Boris ci penso io…ma lo sa almeno cosa sarebbe? Lei in qualsiasi modo gli verrebbe a mancare un membro della squadra…-(sorvoliamo sull’italiano di questa frase…Nd autrice) (Hito 2 la vendetta NdBoris ^_^”)(sentite tutti ero incavolato!!!!!!!!! Nd kissà ki…)mi spinse indietro con una mano e continuò lui, sfogandosi con cose che volevo dire anch'io se non mi avesse interrotto;
-Lo so benissimo ma a me non me ne può importare –cercò di concludere sovrastando la voce del mio amico;
-e se noi ci rifiutassimo?-chiesi con tono alterato e preoccupato, non potevano dividerci, non noi due;
-Oh se voi vi rifiutaste vi farei passare in infermeria…- la cosa che non volevo sentirmi dire; chi passava in infermeria aveva pochissime probabilità di uscirne vivo, bisognava essere molto forti; ti iniettavano chissà quali sostanze in vena e ci doveva essere un angelo custode che vegliava proprio su di te in quel preciso istante per salvarti da quella morte crudele;
-sempre meglio che andare a quella gara-ma evidentemente Yuri non la pensava così come me, certo avrei preferito andare a quel torneo, magari in qualche modo che non so ci salvavamo;
-allora non vuoi proprio capire? Lo devo fare con la forza?-a Borkoff non era piaciuto l'atteggiamento ribelle di Yuri, cosa che ha sempre avuto, però in quel momento fece scattare una scintilla nel capo e lo prese per la maglia sferrandolo contro il muro, nessuno dei due cedeva con lo sguardo, e più Yuri lo fissava più il capo gli stringeva il colletto della felpa;per fargli abbassare lo sguardo fu costretto a sferrargli una sberla, poi ci ordinò di andarcene;
-Ora capisci cosa intendo? E ora andate ad allenarvi…-
Andammo in silenzio fino in camera, io ero troppo scioccato per quello che sarebbe avvenuto a giorni, mentre Yuri, probabilmente, era ancora incavolato con il capo, avrebbe preferito dargliela indietro la sberla, conoscendolo.
-io non ci andrò mai! non ce la posso fare!-mi gettai sul letto, estrapolai il mio pensiero, anche se fece arrabbiare di più il mio migliore amico;
-Piantala siamo obbligati Boris non possiamo tirarci indietro-ribatté cercando di rimanere calmo, non era da lui arrabbiarsi con me;
-e tu ti arrendi cosi’ alla borg? non ti riconosco più-non volevo litigare, però volevo dire quello che pensavo;
-senti avresti qualche idea? Oltre che aspettare il giorno della gara non so che fare tanto uno di noi due ci lascerà di sicuro le penne-continuò rimanendo calmo e scostando quel pezzo di stoffa che era la nostra tenda; immaginai stesse pensando alle cose belle passate insieme, in fondo anch'io stavo pensando a quello ed alla mia morte certa;
-smettila! anche se non me lo ricordi che tra una settimana morirò…-quasi gli urlai, ma non volevo, pensavo solamente che tra noi due senza ombra di dubbio avrebbe vinto lui e questo mi turbava;
-non ho detto questo…perché non pensi positivo una buona volta?-alzò il tono a sua volta, e ciò mi fece rabbrividire un attimo, le uniche volte che lo sentivo parlare ad alta voce incazzato era quando Hito, o suo cugino, gli facevano girare i sistemi, cioè non facevano quello che lui diceva di fare;
-seguo il tuo ragionamento, è l’unica soluzione, però ammettilo, questa volta non ce la farò…-continuai sulla mia strada, quando mi intestardivo nessuno poteva cambiare la mia idea, però abbassai la voce, non volevo finissimo col litigare;
-perché dici cosi? perché sei sempre egoista e pensi solo alla tua vita? non ti potrebbe venire in mente che potrei morire io? lasciarti qua solo? non ti viene in mente vero?-finì con il tono di voce che non si può definire basso; i suoi occhi mi fissavano come, forse, non avevano mai fatto, mi metteva leggermente timore quando faceva così;
-scusa è che non ho mai partecipato a questo genere di tornei e non me la sento che uno di noi possa morire…-abbassai lo sguardo, non riuscivo a reggerlo, fosse stato quello di Hito, forse non ci sarebbero stati problemi, ma il suo no;
-Perché credi che io abbia partecipato a tornei del genere?-mi chiese di rimando, rigirandosi verso la finestra e riassumendo il suo solito atteggiamento.
-No, ma so solo che tu sei il più forte e…-mi alzai dal letto quasi dirigendomi verso di lui, ma mi bloccai quando mi urlò contro per l'ennesima volta;
-NON SONO IL PIU’ FORTE E SMETTILA DI DIRE CRETINATE…-
-Ma è vero, ti vedo già lì sul podio trionfante con la medaglia al collo e…-in quel momento, secondo me, non stavo ragionando, non avevo collegato la lingua al cervello, perché se l'avessi fatto mi sarei risparmiato una sberla che mi giunse poco dopo, dal mio migliore amico; ci fissammo negli occhi, in una frazione di secondo poi lui se ne andò sbattendo la porta.
-ahia…hai la mano pesante…-mi stavo sfregando la guancia dove Yuri mi aveva colpito, quando entrò Brooklyn, non lo sopporto quando viene a ficcare il naso in cose che non lo riguardano, se ci proverei io a fare il ficcanaso tra lui e suo cugino mi ritroverei su dal capo supremo;
-Certo che è un gran bastardo…-
-E tu da dove sbuchi?-mi voltai chiudendo l'anta dell'armadio, nella quale mi stavo guardando allo specchio, avevo un gran bollo sulla guancia sinistra;
-Dal nulla…ma come farete a partecipare,voglio dire, siete così amici voi due, non riuscireste a sopportare il peso della mancanza di…-ma doveva anche ricordarmelo quella testa di cazzo? Lo fissai con lo sguardo alla “vattene o ti meno”, cosa che ho già fatto, però tentai di rimanere calmo e con la voce non del tutto bassa gli dissi:
-Brook con tutto il rispetto, ma non mi interessa ‘n’altra tiritera da te….-
-Volevo solo aiutarti…-si giustificò, sempre rimanendo appoggiato alla porta, cosa che se le sentinelle l'avessero beccato, sarebbe andato nei guai seri;
-non ne ho bisogno grazie, e ora se non ti dispiace,puoi gentilmente levarti dalle scatole? Voglio stare da solo-lo liquidai sperando che avesse afferrato il concetto; per fortuna era come speravo io e se ne andò dicendomi che avrei potuto contare su di lui.
I giorni passarono veloci, con Yuri non si era risaldato il rapporto ma almeno ci salutavamo, io ero sempre più teso ogni volta che arrivava sera, forse è stata l'unica volta qui al Monastero che ho desiderato tanto che la giornata fosse più lunga possibile; purtroppo arrivò il giorno precedente al torneo, fortunatamente eravamo tornati amici io e Yuri, eravamo in camera nostra, avevamo attaccato i due letti, e stavamo sdraiati su di essi ascoltando l'Mp3;
-…e così il gran giorno è quasi arrivato…-gli dissi non riuscendo a nascondere la voce che mi tremava, appoggiai la testa sulla sua spalla, lui mi mise un braccio sulle spalle;
-Già…paura Bo?-mi chiese, evidentemente aveva percepito il mio tono di voce;
-…solo un pochino e tu?-mentii, perché non volevo farmi vedere da lui che ero debole;
-…l’unica mia paura è di perderti…-gli feci un mezzo sorriso, stavamo per ricominciare a parlare quando sentimmo bussare alla porta; spegnemmo il lettore e lo mettemmo sotto il materasso e poi Yuri andò ad aprire, era Hito.
-ragazzi è arrivata l'ora di andare- ci aveva fatto prendere un colpo, mi alzai dal letto e indossai la giacca, Yuri fece lo stesso, nel frattempo Hito era andato a riscaldare il motore, certo l'aereo lo guidava lui, ben per questo che avevo ancora più paura di salire a bordo. Salimmo sull’aereo guidato da Hito per dirigerci a Sidney dove si sarebbe tenuto il torneo mondiale che, molto probabilmente, per uno di noi due sarebbe stato l’ultimo; stranamente questo torneo non era ambientato a Mosca, di solito li facevano svolgere tutti lì, sarebbe stato meglio, almeno saremmo stati più vicini a “casa”;Per arrivare in Australia ci sarebbero servite 24 ore e poi arrivati là avremmo alloggiato in un hotel; strinsi in tasca il mio Falborg come se volessi farmi rassicurare da lui, Yuri invece lo stava pulendo in maniera un po' nervosa.
Arrivammo in Australia con mezz'ora di anticipo, scesi dall'aereo e per poco non baciavo la terra, ero di un felice di essere arrivato, sull'aereo mi sentivo venire su la cena di Natale; caspita se c'era caldo rispetto alla mia amata Russia, fui costretto a levarmi la giacca, rimasi con la felpa e le maniche tirate su; andammo all'hotel, vista mare, cosa me ne fregava a me di avere il mare di fronte sapendo che il giorno dopo avrei dovuto partecipare a quel terribile torneo;
Logicamente io e Yuri eravamo in camera assieme, Hito non so se fosse in una camera a parte o sull'aereo ma a me non me ne poteva fregare di meno.
Quella notte non chiusi occhio, continuavo a girarmi nel letto, continuavo a pensare a tutti i ricordi che avevo miei e di Yuri e continuavano a sgorgarmi lacrime inutili, dovevo pensare positivo una buona volta, aveva ragione Yu, peccato che non ne ero capace.
Il giorno dopo a colazione non toccai cibo mentre a pranzo fui obbligato un po' da Yuri ma soprattutto da Hito;quando furono le due e un quarto dovemmo dirigerci negli spogliatoi dell'arena; era stracolmo di ragazzi e io che volevo rimanere un attimo solo con Yuri; fortunatamente a meno di mezz'ora dall'inizio lo spogliatoio si svuotò e finalmente riuscì a instaurare un dialogo con il mio futuro rivale;
-…tra mezz’ora inizierà il torneo…-non avevo di meglio da dire, continuavo ad andare avanti e indietro per lo spogliatoio mangiandomi le unghie;
-agitato?-mi chiese continuando a seguirmi con gli occhi; non capivo come lui riuscisse ad apparire così calmo;
-Non si vede?-gli domandai sempre mangiandomi un unghia;
-Neanche un po’, è da tre ore che ti stai rosicchiando le unghie…-lo aveva notato, in effetti come si faceva a non accorgersi di uno agitato che continua a fare un andirivieni per lo spogliatoio;
-lo so, lo so…se qualcuno ha un anti stress si faccia avanti…-ironizzai un attimo tanto per buttarla sul ridere, ma Yuri andò su un argomento che non volevo affrontare;
-…che bella questa stanza, e pensare che la prossima volta che ci metteremo piede uno di noi due non ci sarà più…-
-Gli dai un buon incoraggiamento…-era entrato Hito da chissà quanto tempo e nessuno di noi due se n'era accorto;
-Hito che cavolo ci fai qui dentro?-gli domandai bloccandomi all'improvviso;
-…la bella statuina…- disse con il suo solito tono da superiore;
-Yu che ore sono?-gli chiesi per l'ennesima volta, difatti ogni cinque minuti gli ponevo questa domanda;
-…le 3 meno un quarto…-
Passò anche quel quarto d’ora che ci separava dall’inizio del torneo e così, pieni di agitazione entrammo in campo. Lo stadio era gremito di gente, c’era un gran casino, come del resto in tutti i tornei, ma li a Sidney il pubblico era più caloroso.
Il telecronista presentò tutti i partecipanti spiegando come si svolgeva il torneo e poi diede il via all’attesissima gara.
Come previsto da Borkoff io e Yu arrivammo in finale e prima di compiere l’ultima sfida ci lasciarono una quindicina di minuti di pausa.
-…e così siamo arrivati in finale tutti e due…-gli dissi mentre era andato in bagno a rinfrescarsi;
-già…non l’avrei mai immaginato che io e te dovessimo fronteggiarci in un torneo…con un finale terribile…-confermò il mio migliore amico, mentre si asciugava con la manica della felpa;
-…pensiamo positivo…anche se non so come si faccia in questo momento…-dissi, ma mi corressi subito perché sapevo di aver detto una cazzata;
-sai che è stata una brutta idea quella di lasciare a casa Brooklyn?-la buttammo un attimo sul ridere ma tutto si spense prima di nascere;
- Perché ci avrebbe dato una scarica di ottimismo?!-gli chiesi cercando di stare al suo gioco, anche se non durò tanto;
-Proprio così…ci tocca farci gli auguri a vicenda e poi…e poi se è per me questo torneo non finirà mai…-mi confermò Yuri, esordendo poi con una innovazione scoperta sul momento;
-Perché?-non riuscivo a capire, sarà stato per la tensione o cosa, ma in quel momento non ero del tutto connesso;
-Per finirlo bisogna avere l’avversario…hai capito vero?…e allora io non ti faccio fuori e così non riusciranno a dare un fine a questo torneo…-
-è sempre una possibilità...-dissi anche se non ero certo di quello che avesse detto il mio amico;
-…sempre se ad uccidere me o te sia un fatto non di bey ma qualcosa che ci casca addosso…-era più serio che mai, così cercai di farlo sorridere:
-speriamo di no! Non portare sfiga…-
Entrò Hito interrompendoci e annunciandoci che di li a pochi istanti si sarebbe dato il via al finale;noi lo pregammo di uscire un attimo e di aspettarci in arena, avevamo ancora due cose da dirci;
-bhè Yu...comunque vada non ti dimenticherò mai per quello che sei...in bocca al lupo amico mio- lo abbracciai non riuscendo a trattenere le lacrime, lui ricambiò il mio abbraccio;
-in bocca al lupo anche a te Bo...anch'io ti terrò sempre nel cuore...-con quelle parole ci staccammo dall'abbraccio e notai che anche lui aveva gli occhi leggermente bagnati, ce li asciugammo per poi andare nell'arena dove il presentatore di stava già annunciando.
//Bene! Siamo giunti all’attesissima finale del torneo! Accogliamo con un caloroso applauso i nostri due sfidanti Yuri Ivanoff e Boris Huznestov!//
Entrammo in campo tesi come ‘na corda di violino,speravamo tanto che non finisse col peggio quella finale.
//Ora vi mostro il campo da gioco, il rudere di un antico castello medievale farà da arena a questo ultimo e avvincente match quindi…SI DIA INIZIO ALLA SFIDA!!!!!//
E con quelle parole si aprì una cupola contenente il ring (‘mo mi appare Samara NdFra) appena enunciato e iniziò il torneo. I due ragazzi non si attaccavano se non appena lievemente, nessuno dei due voleva danneggiare l’avversario. Passarono altri venti minuti… (se fa notte nd tutti)
//Accidenti come sono agguerriti questi ragazzi! Ormai il rudere è a pezzi ( e pensare che era già un rudere Nd Yu&Bo)…un’ attimo di attenzione prego! Mi hanno appena mostrato il premio per il nostro vincitore…//
Così dicendo alzò verso l’alto ‘na coppa (niente di più banale Nd Yu) mostrandola al pubblico che la accolsero con un clamoroso applauso. Ma in quell’istante un fragore attirò l’attenzione di tutti.
//UN ATTIMO D’ATTENZIONE….E’ CROLLATO Giù TUTTO…TRA POCO SAPREMO CHI SARÁ IL VINCITORE//
Avevo sentito una roccia o qualsiasi cosa fosse cadermi su un braccio, sentii un male atroce come se mi si fosse rotto, non riuscivo a vedere nulla, c'era la polvere che mi entrava negli occhi e non mi faceva vedere niente, all'improvviso vidi Falborg roteare, così mi feci strada verso di lui;
-Caspio che zuccata…ma doveva proprio cadere tutto? E ci ha beccato! Aveva detto che sarebbe crollato qualcos…un momento dov’è Yu?…-mentre facevo tutti i miei dialoghi, mi accorsi che il mio sfidante non c'era da nessuna parte, non riuscivo nemmeno a localizzare Wolborg, cercai di farmi strada tra le rocce, spostandole come meglio potevo dato che avevo il braccio sinistro mezzo rotto, ma mentre cercavo qualcosa in lontananza attirò la mia attenzione, da un groviglio di rocce spuntavano dei capelli rossi; cercai di chiamarlo ma non riuscivo a ricevere risposta, allora andai dove si trovava e cominciai a spostare le rocce che erano cadute su di lui; quando, finalmente, ero riuscito in sostanza a liberarlo, con un fil di voce mi chiamò;
-Boris?!…-
-Yu?! Che c’è?-mi allarmai, l'avevo sempre visto forte, come poteva essere così, arrendersi proprio ora che magari annullavano il torneo perché era crollato giù tutto;
-…ti puoi…prendere cura di Wolborg…in qualche…modo?-presi in mano il suo bey, come poteva dirmi una cosa del genere?
-ma che dici Yu?…Tu sei forte e lo sai benissimo…non puoi…-
-…anche i più…forti prima…o poi…cadono…-non volevo sentirmi dire nulla di tutto quello che, a stento, cercava di dirmi, non volevo finisse così;
-SMETTILA non dire così!-gli urlai contro ma le mie ultime parole mi si spensero piano;
-…promettimi…una cosa…che non farai nessunissima…pazzia…del tuo solito…- (ovvero suicidarsi ndautrice) non riuscivo a trattenere le lacrime;
-Te lo prometto…ma tu non puoi lasciarmi così…il filo rosso…del destino…come faremo se si spezza?-
Vidi che faticando mi mise una sua mano sulla parte sinistra del mio petto;
-…ricordati…io sarò…sempre…nel tuo…cuore…non…te...lo dimenticare…amico mio…-
Queste furono le ultime parole che uscirono dalla bocca del mio migliore amico per poi accasciarsi sulle mie braccia; non ci credevo, non volevo crederci;
Mi alzai in piedi,avevo le lacrime che mi impedivano la visuale,nonostante ciò sollevai il corpo di Yuri da per terra, cercai di resistere al dolore del braccio perché in quel momento avevo un dolore più grande che una semplice frattura; mi diressi fuori dall’arena, sentivo tantissime voci, erano felici della vittoria della mia vittoria, ma non riuscivo a capire come tutti fossero felice se una persona ci aveva appena rimesso la vita; odiai quella gente dal primo all'ultimo.
//…Abbiamo il vincitore!…Falborg!//
Il presidente mi allungò il trofeo ma, inizialmente non lo volevo, quella coppa non era mia;
-NON LO VOGLIO…NON APPARTIENE A ME QUESTA COPPA…QUESTA COPPA E’ SUA…-Non riuscirono a convincermi subito; appena finito il torneo mi portarono subito all'ospedale ma non volevo separarmi dal mio migliore amico, furono costretti a farmi una puntura di sonnifero.
Quando mi svegliai chiesi subito di Yu, ma purtroppo non c'era stato nulla da fare; il presidente approfittò per darmi il trofeo, lo accettai per il semplice fatto che avevo l'ultimo ricordo del mio migliore amico.

Ogni giorno che passava per me diventava sempre più duro, sulla scrivania tenevo la coppa vinta al torneo e al suo interno c’era il bey del mio carissimo amico deceduto in battaglia, non potevo fare a meno di lucidarlo ogni giorno come faceva con Falborg, non potevo fare a meno di ricordare tutte quelle volte passate assieme a lui, ci difendevano l’uno con l’altro, come due fratelli; ricordo ancora quella volta che eravamo in camera, avremo avuto sì e no 8 anni, era mattino molto presto e Yuri si era messo a raccontarmi al un sogno, credendo fosse una premonizione:
-…e quando poi davanti a te si apriranno tante strade e non saprai quale prendere, non imboccarne una a caso, ma siediti e aspetta. Respira con la profondità fiduciosa con cui hai respirato il giorno che sei venuto al mondo, senza farti distrarre da nulla, aspetta e aspetta ancor, stai fermo, in silenzio, e ascolta il tuo cuore, quando poi ti parla, alzati e va dove lui ti porta.-
-…caspita Yu, non credevo fossi un poeta…-
-…e nn lo sono…ho solo fatto un sogno…ero grande, avrò avuto all’incirca 14 anni, ed eravamo ad un torneo…io contro te…poi alla fine io muoio e prima di morire ti dico ‘sta cosa qua…che sia un sogno premonitore?-
-Ma che cavolo dici?-
-Lo strano è: com’è che lo ricordo ancora?-
-Non preoccuparti, non è niente, non pensarci dai andiamo a giocare!-

Più pensavo a quel ricordo e più mi rifiutavo di credere che era stata una premonizione, ma rimaneva sempre una questione che mi zampillava in testa,perché quel sogno si era avverato??? Presi in mano i nostri ciondoli, quel ciondolo che aprendolo c'era una nostra foto assieme; nello stesso tempo, nello sfondo del computer avevo una foto della Neoborg, quel giorno eravamo felici, ricordo ancora che la foto era stata scattata da mia sorella, solo Brook ed io avevamo sorriso, gli altri erano venuti giù naturali, come sono sempre stati, Hito serio come non mai, Brook che abbracciava suo cugino, tentando di farlo sorridere, Kay con le braccia conserte…anche Yuri imitava la sua stessa posizione, lui era così, era la sua posizione naturale, una posizione come è sempre stato e come non lo sarà mai più.


-FINE-

Non so ke dire...spero vi sia piaciuta...commentate grazie.

X ki è sensibile e questa story l'ha fatto quasi piangere (cosa ke ad alcuni è successo), provate ad ascoltarla con sottofondo Sere Nere.

X ki non è sensibile e questa storia non l'ha smosso nemmeno un briciolo dico solo di provare ad immedesimarla con voi stessi e il vostro/a migliore amico/a.


 
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