- Capitolo 1° -
"Copri il sangue che scorre, colpevole solo d'esistere"
Chiudi gli occhi difronte al tuo stesso dolore sperando che così tutto finisca. Come quando eri piccola ed avevi paura del buio, ti ranicchiavi sotto le coperte e chiudevi gli occhi csì forte che ti facevano male, e se sentivi un rumore provenire da sotto il letto correvi piangendo da tua madre e tuo padre.
Ancora, come all'ora, chiudi gli occhi e scappi. Piangi ancora e speri che la notte finisca, che il buio scompaia, ma quando alla fine sei troppo abituata a tutto ciò, ti dimentichi anche cosa sia la luce. Non ami il buio perchè porta con se troppe paure, porta con se ogni sorta di rumore, perchè quando è buio tutto attorno a te tace, non c'è nessuno accanto a te pronto a scuoterti per svegliarti dal tuo incubo, ad accendere la luce, perchè quando è buio tu sei slo con te stesso, e questo molte volte è peggio.
Cominci successivamente ad odiarlo, a detestarlo, ma l'odio porta con se tante emozioni da poter fungere da amore alla fine. Da quell'amore che vorresti avere ma non hai.
Cuci da sola il tuo abito da sposa per il matrimonio fra te ed il buio.
Indossi un abito di menzogne, tristezza e paure, lo indossi e ti guardi allo specchio pensando a quando hai aspettato questo momento...Passi alle scarpette di cristallo come in "Cenerentola", così fragili che rispecchiano la tua instabilità, la precoce caduta nel vuoto più assoluto ed eterno, e ti senti come una principessa...Triste, ma comunque una principessa...E per finire indossi la cosa più bella, la cosa che finalmente ti nasconderà il volto: il velo.
Non la solita maschera quotidiana, ma ualcosa di speciale, qualcosa di unico. Lo indossi ed ecco...Ora nessunno ti potrà riconoscere, nessuno saprà chi è la vera sposa del buio, la sua vera amante, nessuno saprà chi percorrerà con le sue mani pallide e candide il suo "corpo".
E resti li, a cullarti fra tutto questo fin quando viene posta la fatidica domanda: -Vuoi prenderlo come tuo legittimo sposo, per amarlo e rispettarlo in salute e malattia, in ricchezza e povertà...Fin che morte non vi separi?- e tu da brava stupida dai la fatidica risposta...: -Si, lo voglio.-.
Ora piove, piovono gocce rosse, gocce di sangue che cadono pesantemente sul tuo volto rigandotelo, e sul tuo apparentemente splendido abito bianco macchiandotelo, finchè diventa tutto rosso.
Non ci sono invitati alle tue nozze, vuoi essere sola in questo momento. Sbagli. Stai sbagliando tutto. Perchè ora nessuno potrà afferrarti per un polso ed allontanarti da tutto questo, allontanarti da tuo marito: il buio.
E allora cominci a danzare sotto la pioggia di sangue, danzi e giri su di te. Giri e giri fin quando non capisci più nulla, ma continui...Poi senti una melodia...E' triste e malinconica...Non la conosci, ma le parole nascono in te come niente fosse, e ti unisci a quella melodia con la tua voce, ma solo con il ritornello, mentre continui a danzare:
"Sarò sola,
Lo so...
Non volevo questo,
Ma la pioggia mi accompagna,
Il sangue sarai per me,
Oh, marito mio,
Ti chiedo solo di amarmi..."
Cadi a terra, ormai il tuo abito candido è sporco di sangue e fango, alzi lo sguardo verso il buio, piangi, stai piangendo e lui ti schernisce. Non t'importa, non t'interessa. Tu lo ami più della tua stessa vita e questo ti basta, ti deve bastare. Sbagli. Sbagli ancora. Perchè il buio quella vita lui te la chiederà come pegno d'amore...Vuole verificare.
Ed ora ti ritrovi con un corpo morto, un polso sanguinante, un coltello in una mano ed il tuo stesso sangue nell'altra.
E piangi ancora, oh si, non smetti finchè non hai più lacrime da offrirgli. Fai un'altra cosa stupida. Forse, e ripeto forse, la più stupida. Vai al suo cospetto, gli mostri il polso, e sorridi...Un sorriso triste, come a chiedere: "Ti basta come prova del mio amore per te, tesoro...?" e lui ti guarda sprezzante, lui vuole di più perchè no, a lui non basta. non gli basterà mai...MAI! Lui vuole altro sangue, lui vive di sangue!
Perchè lui vuole la tua vita per se.
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