UNICO
- Capitolo 1° -
Così potente.
Forte e coraggiosa, indomita e sprezzante.
Eppure così fragile nel suo destino di donna.
Teneramente arrossiva mentre il mio sguardo si posava sul suo viso.
Ed era sconsiderato, quasi un peccato, desiderarla a volte tanto intensamente.
Desiderare di possedere quella creatura la cui innocenza celata era pura, di una purezza infinitesimale.
Serbava in sé forze a me sconosciute, poteri mistici e tanto oscuri che pareva quasi un miracolo che l’anima fosse ancora saldamente ancorata al corpo.
Ed era tanto sorprendente osservarla mentre invocava forze annientatrici.
Osservare come il potere le entrasse in circolo vivamente, forzatamente.
Le invadesse la mente, rendendola incosciente.
Incosciente.
Era tanto incosciente, Lina.
Potente come nessuno e irrazionale come una ragazzina.
Pronta a sacrificare il mondo per…
Per la mia vita.
Per salvare uno sciocco spadaccino.
Un “cervello di medusa”.
Lina, la cui fiamma ardente della vita stava spegnendosi, proprio davanti ai miei occhi.
In quell’istante di paura mi resi conto di quanto fosse cresciuta.
Mi resi conto del tempo che era passato, e che lei, a breve, sarebbe diventata solo un ricordo.
Una lieve impressione nella mia esasperata memoria.
Quel sangue…
Il sangue che le imbrattava la veste, che oscena visione!
Imbrattava quel candore che lei sola, con i suoi occhi di bambina e la sua voce gioviale, emanava.
Avrei voluto pulirla.
Vederla splendente.
Pura.
Lina.
Lina che è morta tra le mie braccia.
Il cui sangue è qui, ai miei piedi.
Ancora caldo, quasi pulsante di vita, quella vita che a lei è stata crudelmente, violentemente, tolta.
Lina, mio casto, sciocco, unico amore.
Mia compagna.
Mia…
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