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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: BUON COMPLEANNO...
Genere: Romantico
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: tomtenadia galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 06/02/2007 22:22:41

Fred alle prese con il regalo di compleanno per la sua Angelina....
 
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- Capitolo 1° -

BUON COMPLEANNO…



Ancora due giorni, solo due e sarebbe stato il suo compleanno.
Angelina compiva gli anni e lui, il suo ragazzo non le aveva ancora trovato un regalo, ma quel che è peggio è che non aveva la più pallida idea di cosa poterle regalare.

Fred Weasley che non aveva idee, questa si che era bella…

Ma questo del resto era l’effetto che Angelina aveva su di lui.
Gli faceva perdere totalmente la testa, bastava uno suo sguardo, un suo sorriso e Fred il giullare di Hogwarts spariva e al suo posto c’era solo un ragazzo di diciassette anni perdutamente innamorato.

“Fred stai bene? Mi sembri strano…” chiese la ragazza preoccupata vedendolo con una strana espressione persa nel vuoto.

“Ehm, sì…sì…sto bene…” disse destandosi di colpo dai suoi pensieri.
Si avvicinò a lei e le posò un tenero bacio sulla guancia, come se volesse rassicurarla che davvero tutto andasse bene.

“Ascolta io adesso vado, ci vediamo stasera agli allenamenti ok?” detto questo gli schioccò un bacio sul naso e uscì dalla sala comune, lasciando Fred solo con i suoi pensieri.

Fred si ributtò sulla poltrona che poco prima era occupata da Angelina.
“solo due giorni…” continuava a ripetersi, guardando fuori dalla finestra la neve che cadeva lenta al suolo…

Arrivò la sera…

Ma Fred non si fece vivo né agli allenamenti di Quidditch, né a cena e nemmeno alla sera nella sala comune.
Angelina era fuori di sé, faceva nervosamente avanti e indietro per la sala comune sussultando ogni volta che il ritratto della signora grassa si apriva nella speranza che finalmente Fred apparisse…

Quando il ritratto si aprì per l’ennesima volta, Angelina si girò di scatto e vide una chioma rossa sbucare dalla porta.
Schizzò velocemente verso il malcapitato e sfogò su di lui tutta la sua rabbia a frustrazione accumulata nel pomeriggio.

“Ma dove diavolo sei stato eh? È tutta la sera che ti cerco, hai saltato gli allenamenti, non sei venuto a cena e ti ripresenti a quest’ora…ti sembra il modo di fare? È da oggi che sei strano…” urlò con tutto il fiato che aveva in gola.

“Angelina calma…calmati un attimo! Ti stai sbagliando…” disse il rosso poggiandole le mani sulle spalle e tranquillizzandola un po’.
“Angelina io sono George…” disse il gemello sorridendo.

“Oh,cavolo... oh…” disse imbarazzata…”scusami George, scusa per averti aggredito così…io…io credevo fosse tuo fratello. È tutto il giorno che lo cerco…non so che fine ha fatto e quando ti ho visto ho pensato fossi lui…scusami…non volevo.” disse sedendosi sulla poltrona.

“Tranquilla non c’è nessuno problema, sono abituato a essere scambiato per mio fratello!” scherzò George cercando di rompere la tensione.
“E…scuse accettate, anche da parte dei miei poveri timpani. Ascolta ci penso io a trovarlo e non ti preoccupare te lo lascerò ancora un po’ vivo così potrai dargli tu il colpo di grazia!” disse ridendo.

“Grazie” rispose lei

“Figurati! Fa tutto parte del contratto adotta un gemello Weasley e avrai l’altro in omaggio”. Detto questo salutò la ragazza e lasciò la sala comune.

Angelina sconsolata, delusa e triste tornò nel dormitorio delle ragazze, si buttò sul letto e cercò di addormentarsi tentando di convincersi che domani Fred sarebbe tornato e le avrebbe dato una spiegazione valida per questa stupida situazione.

George invece rimase sveglio tutta la notte ad aspettarlo ma l’attesa fu vana poiché il fratello non si fece vivo.

Nemmeno in quel sabato mattina Fred degnò loro della sua presenza.
Angelina decise così di unirsi alle sue amiche per la gita a Hogsmeade. Un po’ di shopping e un pomeriggio tra ragazze era quello che le ci voleva per tirarsi un po’ su di morale.

George al contrario rimase a Hogwarts, chiese in prestito a Harry la mappa del malandrino e si mise a setacciare ogni angolo e ogni passaggio segreto del castello.
Niente…

Lenta giunse la sera…
Una sensazione di angoscia attanagliava i due ragazzi.

Angelina era sull’orlo di una crisi di nervi. Si sentiva sola,arrabbiata, confusa e continuava a ripetere che appena sarebbe tornato gliel’avrebbe fatta pagare. Oh si, questa volta non l’avrebbe passata liscia…

George invece senza il fratello si sentiva come se gli mancasse una parte di sé, si sentiva incompleto.
Andò vicino alla finestra della sala comune, fissò per un attimo il cielo carico di nubi, pronto per una tempesta…
“Brutto zuccone, dove diamine ti sei cacciato…” disse mentre guardava per l’ultima volta il cortile del castello cercando di scorgere il fratello prima di dirigersi verso il dormitorio maschile.

La domenica mattina arrivò e con lei portò anche una bella nevicata che durante la notte aveva depositato altra neve.

Angelina si svegliò di soprassalto, le era parso di aver sentito qualcuno accanto a lei.
Si guardò intorno ma non vide nessuno, si disse che stava iniziando a diventare paranoica e che questa storia di Fred la stava facendo impazzire.
Fece per ributtarsi sotto le coperte quando notò un foglio sul suo comodino…

Lo prese, lo aprì e lo lesse…

Buongiorno piccola,
Ti aspetto al grande albero, il tuo posto segreto, in riva al lago.
Copriti bene perché fa freddo fuori.

- Faccetta buffa -


Rilesse la lettera un paio di volte, cercando di capire se fosse uno scherzo o meno.
Ma poi si rese conto che non poteva esserlo…solo Fred sapeva del suo posto segreto e solo lui sapeva di quel nomignolo simpatico con cui lei si divertiva a chiamarlo.
No, doveva essere davvero di Fred.

Si vestì in fretta e furia, prese guanti, sciarpa, mantello e corse fuori dalla sala comune.

Il cuore le batteva all’impazzata.
Ira, rabbia, collera e odio…
Gioia, amore e sorpresa…
Quello che provava mentre correva a perdifiato verso il lago.

“Adesso mi sente…due giorni senza notizie…” continuava a ripetersi dentro di sé.

Arrivò finalmente al lago, aveva il fiatone.
La corsa sulla neve fresca l’aveva sfiancata.
Si appoggiò al grande albero mentre cercava di riprendere fiato.

Sentì due braccia cingerla da dietro…
Vide Fred metterle una benda nera sugli occhi.

“Ma che cavolo stai facendo…Fred…mi vuoi…” ma non fece in tempo a finire la frase.
Lui le mise delicatamente un dito sulle labbra…
“Shhh…aspetta ancora due minuti…ti fidi di me?” le sussurrò, mentre le baciava una gota arrossata dal freddo e dalla corsa.
“Va bene…” disse lei. Infondo che aveva da perdere? Aveva aspettato per due giorni…due minuti in più non potevano essere così tremendi.

Fred si allontanò un attimo da lei.
Lo sentì trafficare, ma non riusciva a capire l’origine di quel rumore di sottofondo.

“Ecco fatto!” disse tutto contento il ragazzo.
Si strofinò le mani sul mantello per togliere dai guanti i residui di neve.
Andò verso Angelina, le tolse delicatamente la benda…e la guardò negli occhi…
Come le era mancata…

Angelina aprì gli occhi, guardò Fred…
“Oh, finalmente” ma cos’è questa storia eh? Dove…” iniziò a urlargli contro ma le parole le morirono in bocca quando guardando oltre la spalla del ragazzo notò qualcosa che quando era arrivata non c’era.

Era un altalena.
Dal ramo più robusto pendeva una bellissima altalena in legno, il seggiolino era tutto intagliato con cura e tutto attorno alle corde vi era dell’edera come decorazione.

Angelina era senza parole, era davvero stupenda.

“Buon Compleanno” le disse Fred indicando l’altalena.
“Non sapevo cosa regalarti, sono andato in crisi…volevo farti qualcosa di davvero speciale…qualcosa che fosse solo per te. Così l’altra sera mi sono ricordato che tu adori le altalene e mi sono messo all’opera! Mi dispiace essere sparito…ma volevo fosse tutto perfetto. L’ho fatta tutta io con le mie mani…” e nel dire quest’ultima frase si tolse i guanti e mostrò un po’ imbarazzato le mani coperte da bende per nascondere i numerosi tagli.
“e infine mancava solo il posto giusto…così ho deciso di metterla qua, al grande albero il tuo posto segreto in riva al lago…”

Non finì la frase, Angelina gli posò un dito sulla bocca, proprio come lui aveva fatto in precedenza con lei, gli prese le mani, gliele accarezzò con dolcezza…e alzò il viso fino a incontrare i suoi occhi.
Quegli occhi che erano capaci di stregarla, che erano in grado di farle dimenticare la rabbia provata…quegli occhi che la facevano sentire speciale ogni volta che si posavano su di lei…

“Sei uno stupido Fred Weasley, mi hai fatto prendere uno spavento lo sai? Ma io dico… ti sei ammattito? Sparire così senza nemmeno uno straccio di messaggio…” disse amaramente al ragazzo.
Abbassò lo sguardo, ma quando lo rialzò non c’era più collera sul suo volto, al suo posto solo un enorme sorriso…
“Ma è per questo che sono innamorata di te. Perché sei pazzo, imprevedibile, buffo e dolce…” disse lei mentre lo prendeva per mano e insieme si dirigevano verso l’altalena.

Si sedettero sull’altalena, era ancora mattina presto e il parco era immerso nella calma più totale.
Fred e Angelina si dondolavano lentamente, facendosi cullare dal leggero venticello che si era alzato.
Il lago davanti a loro scorreva pigramente, quasi non volesse disturbare quel momento di idillio…

“Perché non stiamo così tutto il giorno? Io e te…sarebbe il compleanno più bello della mia vita”disse la ragazza appoggiando la testa sulla spalla di Fred.
Lui la accarezzò teneramente, e a sua volta appoggiò la sua testa su quella di lei…

E così rimasero tutto in giorno in riva al lago…
lontano da tutto…lontano da tutti…solo loro due…
nel loro piccolo angolo di paradiso.


THE END









 
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