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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: QUANDO ERAVAMO UNO
Genere: Sentimentale, Drammatico, Autobiografico, Introspettivo
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: rekishi galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 04/02/2007 00:50:59

Sa che i suoi amici saranno sempre lì con lei, ma sa che non sarà mai più come prima, quando erano Uno.
 
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-CAPITOLO UNICO-
- Capitolo 1° -

Non sono soddisfatta di questo lavoro, ma l'ho scritta di getto, senza pensarci tanto. Non ho curato la sintassi, nè la forma, nè la linearità. E' un insieme confuso di pensieri su una storia che non ha fine.

.........

Claudia ha due amici.
Due amici molto speciali.
Questi amici li ha conosciuti a quattordici anni, quando ha cominciato a frequentare il liceo.
Con Matteo, Claudia ha instaurato subito un feeling.
Con Tommaso ci ha messo di più, inizialmente le stava antipatico, ma poi è diventato importante per lei.
Claudia era una persona che pensava di non aver bisogno di nessuno.
Indipendente, forte, austera.
Intelligente e presuntuosa, perfino arrogante.
A chi poteva piacere una così?
Claudia non era brutta, né si sentiva tale.
Certo, non aveva atteggiamenti prettamente femminili; la sua ossatura era un po’ grossa e le spalle erano da uomo.
Ma Claudia aveva lineamenti delicati, marcati solo dalle arcuate sopracciglia che si flettevano severe sulla pelle chiara, quando s’indisponeva.
E per via del suo caratteraccio, capitava spesso.
Però, Claudia, con tutti i suoi difetti, aveva trovato due amici che erano stati capaci di distruggere la barriera che si era costruita intorno.
Due amici veramente cari.
Due amici preziosi.
A sedici anni, Claudia non poteva fare a meno di loro.
Erano inseparabili.
Claudia, Matteo, Tommaso.
Uniti da grandi passioni, da grandi ideali.
E Claudia aveva imparato nuovamente a sorridere col cuore e non solo con le labbra.
Con loro stava bene.
Li amava.
Aveva sempre pensato che, quando avesse perso la verginità, sarebbe stato o con Matteo, o con Tommaso.
Più Matteo che Tommaso, a dire il vero.
Claudia adorava Matteo, ma non sapeva se Matteo adorava lei.
Le voleva bene, e lo sentiva.
Forse lo attraeva pure.
Ma era una sorella quella che Matteo cercava e vedeva in Claudia.
Non una donna.
Claudia, per Matteo e Tommaso, era asessuata.
Claudia cominciò a sentirsi tale.
Andava con uomini e con donne.
Poco importava.
Oscar Wilde docet: “il piacere è l’unica cosa di cui valga la pena cercare la teoria”.
Claudia mise in pratica.
Sperimentò.
Alcol, fumo, sesso.
Non con uomini.
Claudia voleva che la prima volta fosse con uno di loro.
Voleva che fosse con Matteo, che l’aveva stregata con i suoi occhi neri e quel sorriso dolce.
Matteo non aveva l’aspetto di un fotomodello, né era particolarmente bello.
Ma era buono.
E Claudia, come tutte le persone fragili, si sentiva attratta dalla bontà.
Claudia aveva bisogno di quell’abbraccio che non riusciva a trovare.
Solo dopo un brutto episodio capì.
Claudia era innamorata di Matteo.
Nell’estate dei suoi diciassette anni, Claudia si dichiarò.
In modo molto stupido, a dire il vero.
Lo baciò in mezzo alla strada e urlò che gli piaceva, ma era certa che non avrebbe ricambiato.
Quindi disse a Matteo di scordarsi quell’episodio e corse via.
Qualche settimana dopo, partì per un viaggio assieme a Matteo e alcuni amici.
Durante quel viaggio, Claudia per la prima volta si comportò da donna.
Indossò perfino il reggiseno, sebbene di seno ne avesse ben poco.
Adoperò ogni arte femminile a lei conosciuta (trucco, vestiti, ecc…) per risultare più carina.
Ma quando sei amica di un uomo, per lui sarai sempre e solo un’amica.
Max Pezzali cantava di una regola dell’amico.
Se sei amico di una donna non ci combinerai mai niente
Claudia imparò che funziona anche al contrario.
Se sei amica di un ragazzo non ci combinerai mai niente.
E così fu.
A Claudia rimase solo il ricordo di quel bacio che gli aveva rubato.
Qualche tempo dopo si fidanzò e la verginità serbata per Matteo, sparì.
Era innamorata, ma la storia finì presto.
In quei mesi, non aveva amato Matteo.
Ma quando la storia finì, la passione tornò.
”Amor ch’a nullo amato amar perdona”, canta il Poeta.
Falso.
Caro Dante, hai toppato.
Matteo non amò mai Claudia.
O perlomeno, non come voleva lei.
Claudia cambiò scuola.
Aveva problemi con un insegnante.
Matteo e Tommaso insistettero per farla restare con loro.
Rifiutò.
E il legame cominciò ad incrinarsi.
Ma si era già spezzato tanto tempo prima.
Tanto.
Sembrava essere guarita dalla sua infatuazione.
Ma ogni volta che lo rivedeva, il cuore perdeva un battito.
E le lacrime salivano agli occhi.
Claudia continuò la sua vita.
Tommaso si fidanzò.
Glielo disse.
Claudia fu felice per lui.
A capodanno, Matteo si fidanzò.
Claudia lo venne a sapere da Tommaso.
Solo un mese dopo, riuscì a cavarlo di bocca a Matteo.
Ma, naturalmente, non poteva mostrarsi distrutta.
Non sarebbe servito a niente.
E Matteo era felice.
Claudia aveva bisogno di un abbraccio.
Ma non osava più chiederlo.
Claudia aveva nuovamente disimparato a sorridere col cuore.
Sorrideva solo con la bocca.
Stasera, Claudia aveva una festa.
Si è vestita, pettinata.
Ci sarebbero stati anche Tommaso e Matteo.
Non voleva andare, ma Andrea aveva insistito.
Erano i suoi diciannove anni.
E Claudia non voleva perdere l’occasione di rivedere i suoi amici.
Claudia quindi si prepara.
Si fa carina.
Non si trucca.
Le dà fastidio.
Sa che Matteo porterà la sua ragazza, Valeria.
Lo sa, e freme di rabbia.
Ma gioca.
Gioca a fare la geisha stasera, Claudia.
Gioca a sorridere e a divertirsi.
Beve.
Poco, ma beve.
Tanto regge bene.
Fuma anche una sigaretta, sconvolgendo i suoi compagni di classe.
Non hanno mai visto Claudia fumare.
Tommaso e Matteo sì, però.
Loro hanno visto Claudia in ogni situazione.
Perfino ubriaca.
Claudia ride.
La fidanzata di Matteo non c’è.
Viene più tardi.
Ride e gioca con loro.
Come quando erano in classe assieme.
Come quando il filo che li legava non aveva cominciato a tendersi.
Prima che le loro mani fossero legate anche a quelle di altre persone.
Parla con Matteo.
Ci scherza.
Gli fa indossare le orecchie da gatto che ha comprato per una sua amica.
È buffo: lei e Arianna, la ragazza di Tommaso, gli scattano una foto.
Claudia ordina ad Arianna di spedirgliela via mail.
La vuole conservare.
Claudia e Arianna vanno d’accordo, ma Claudia non vuole andare d’accordo con Valeria.
Per questo evita di conoscerla.
Ha paura che gli resti simpatica.
Ha molta paura di questo.
Quindi si gode Matteo finché può.
Alla fine della festa, Matteo la riaccompagna a casa.
Deve andare a prendere Valeria alla stazione.
Si salutano.
Un bacio sulla guancia, un abbraccio.
Claudia ha bisogno di quegli abbracci.
Non ha più nessuno che glieli faccia.
Solo in quelle rare occasioni, può ottenerli, e ne approfitta.
Ma ormai lo sa.
Quando Matteo parla di Valeria, i suoi occhi brillano di gioia.
Quel posto sulle ginocchia dell’amico, non è più suo.
A quello sulle ginocchia di Tommaso, ci ha rinunciato da tempo.
Adesso deve abbandonare anche quello.
Claudia sorride.
Non col cuore.
Non con gli occhi.
Con le labbra.
Ma sorride.
Claudia osserva le ginocchia e le braccia di Tommaso e Matteo.
Quelle braccia che la stringevano, la consolavano.
Che asciugavano lacrime che non osava mai versare.
Claudia si guarda le mani.
Una è stretta da Tommaso, una da Matteo.
Le stringono forte, ma la presa si è allentata.
Loro due non si tengono più per mano, come quando erano un circolo.
Adesso le mani libere da quella di Claudia, stringono quelle di altre due ragazze.
Claudia molla la presa.
Li deve lasciar andare.
Ne hanno il diritto.
Lascia le mani, e sorride.
Un filo li legherà sempre, ma si deve allentare.
Quello di Tommaso è già libero da tempo.
Ora deve abbandonare Matteo.
Claudia sorride.
Col cuore.
Non con le labbra.
Non con gli occhi.
Perché Claudia piange senza lacrime.
Sa che i suoi amici saranno sempre lì con lei, ma sa che non sarà mai più come prima, quando erano Uno.
Lei li amerà sempre.
Loro ameranno lei.
Ma non sarà quell’amore che lei desidera da parte di Matteo.
Matteo a cui ormai ha lasciato la mano.
Claudia sorride, guardandoli allontanarsi.
Li ama così tanto da odiarli.
Li odia così tanto da amarli.
Claudia gli osserva stringere le mani alle loro ragazze.
Spera che un giorno qualcuno stringa la sua, di mano.
Fino a quel momento, però, si lascerà cadere.
Ma non farà vedere a nessuno che sta crollando.
Claudia è una persona che finge di non aver bisogno di nessuno.
Indipendente, forte, austera.
Intelligente e presuntuosa, perfino arrogante.
Ironica, pungente.
Permalosa, vendicativa.
Stronza.
Sì, Claudia è anche tanto stronza.
E ipocrita.
Soprattutto con se stessa.
Claudia è una persona che sa di aver bisogno di un abbraccio.
Ma finché quest’abbraccio non arriva, continuerà a fingersi forte.
A fingersi indipendente, forte, austera.
Intelligente e presuntuosa, perfino arrogante.
Ironica, pungente.
Permalosa, vendicativa.
Perché Claudia, in realtà, è solo tanto sola.

........

Dedicata a voi, ragazzi, anche se non la leggerete. Dedicata al periodo in cui eravamo Uno.
 
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