CAPITOLO 1: JARES - Capitolo 1° -
IL DEMONE DRAGO By Saiyo83
Mi chiamo Jares è sono un demone drago ed ho 253 anni, ma come aspetto sembro un ragazzo di 20 anni. Sono alto 1.90, lunghi capelli rosso fuoco, occhi come quelli dei gatti, di colore dorato, le pupille nere e orecchie a punta. Essendo un demone posso mantenere una forma umana per mimetizzarmi tra gli umani, ma quando voglio mi posso trasformare in un potente e gigantesco drago, vivendo una vita solitaria. In questo momento sto vagando tra la gente, avvolte vorrei essere nato essere umano, ma poi penso a quanto sono malvagi, corrotti e non pensano altro che hai soldi. Non sono poi così tanto diversi da me. È vero, uccido, ma io lo faccio per nutrirmi è non per divertimento come loro fanno, anche se ultimamente ho provato gusto nell’uccidere gli esseri umani soprattutto quelli disonesti.
Le persone sono tantissime e pochissimi demoni forse un migliaio in tutto il mondo, non lo so è non mi importa a me basta vivere la mia esistenza senza problemi di nessun genere. C’è movimento nell’aria, lo sento, sento anche gli sguardi delle altre persone che mi guardano, giudicano e disprezzano tutte quelle cose e persone diverse dalla massa comune e c’è certa gente che dice che gli occhi sono lo specchio dell’anima, io vedo gli occhi di questi inutili esseri umani, ma di anima non vedo nulla solo odio e rancore per la vita di ogni giorno. Io continuo a camminare come se niente fosse, infondo quello che fanno loro non mi interessa. D’un tratto le mie orecchie hanno percepito qualcosa, una richiesta d’aiuto. Così mi misi a correre e quella richiesta d’aiuto mi portò in un vicolo buoi e stretto. Una ragazza, un’umana molestata da tre uomini molto più forti di lei, così fragile come una statua di cristallo.
Gli umani si accorgono della mia presenza, come anche la ragazza che mi guarda con sguardo supplichevole ed io non potevo di certo tirarmi indietro. Certo potevo andarmene visto che non era affare mio, ma qualcosa mi diceva che dovevo aiutare quella fragile essere umano. Gli esseri umani sono così stolti da non dare peso e retta a quello che viene detto, avevo avvertito quegli stupidi umani che io ero un demone, loro per giunta mi risero dietro decretandomi un pazzo, uno schizofrenico e vennero verso di me minacciosi, ma quello minaccioso ero io. In pochissimo tempo i miei occhi divennero rossi come il sangue, mentre le pupille rimasero nere, il mio corpo si ingigantì a tal punto da rendere il mio aspetto originale, ovvero un enorme drago rosso con enormi ali, gli occhi rossi e pupille nere.
Non ci misi molto a uccidere i tre uomini con le mie grosse e possenti zanne, quei poveretti volevano scappare via, finendo facilmente tra le mie fauci, non riuscii neanche a saziarmi di quanto miseri erano. Ritornai alla forma umana per vedere che la ragazza tremava di paura, per quanti secoli che conosco gli esseri umani non riuscirò mai a comprenderli, gli salvi la vita e non ti ringraziano neanche, anzi restano terrorizzati. Ah dimenticavo loro non sono abituati a vedere certe cose. La ragazza tremava sempre di più che io mi avvicinavo a lei, ma io non avevo cattive intenzioni, mi implorava di non fargli del male. Finalmente capii un altro uomo mi aveva puntato alla testa un’arma da fuoco che gli umani chiamano pistola, l’uomo sparò ma non mi fece nulla perché mi spostai in tempo e con i miei artigli trapassai il torace di quell’uomo leccando il sangue rimasto sulle mie mani.
Ritornai a guardare la ragazza umana terrorizzata meno di prima, mi avvicinai a lei e non appena fui davanti a lei iniziò a guardarmi dalla testa ai piedi con ammirazione, ma allo stesso tempo impaurita, voleva dirmi qualcosa, ma non riusciva a parlare. Stranamente non riuscii a togliergli gli occhi di dosso per essere una semplice umana era molto bella, occhi grandi e azzurro cielo, capelli castano chiaro che al tocco erano come la seta, le labbra erano carnose fatte per essere baciate. Io mi avvicinai a lei, e lei chiuse gli occhi ed io la baciai, da quel bacio capii che quella ragazza era qualcosa di speciale per me, ora ricordo le parole di mio padre “ TU POSSIEDI QUALCOSA O QUALCUNO CHE TI STA A CUORE TANTO DA RISCHIARE LA VITA? ” a quel tempo non capii quelle parole, perché per me erano sciocchezze, parole senza senso, ma ora mi è tutto chiaro
- come ti chiami ragazza? – gli dissi guardandola negli occhi - mi chiamo Sarah, è il tuo nome? – disse la ragazza umana - mi chiamo Jares. Da questo momento ti porterò con me -
e da quel giorno io e Sarah restammo sempre insieme promettendo a me stesso di proteggerla ad ogni costo, perché è lei quel qualcosa da proteggere.
Continua...
questa è la prima storia Originale che scrivo, lo so che non è il massimo ma spero che il primo capitolo vi sia piaciuto ciaoooooooooooooooo^____________________^
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gigia94
vergil91 - Voto:
kyorenhisaki - Voto:
baci!
conny93 - Voto:
Conny93
saiyo83
artemis5 - Voto:
Comunque mi piace molto!
Kiss Gigia94