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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Tokyo Mew Mew
Titolo Fanfic: LA MIA PRIGIONE, LA MIA SALVEZZA
Genere: Sentimentale, Romantico, Drammatico, Avventura, Fantasy
Rating: Per Tutte le età
Avviso: What if? (E se...)
Autore: izayoi007 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 01/02/2007 18:48:22 (ultimo inserimento: 02/07/07)

Una nuova storia: il sogno di una notte. Eccomi con una nuova trovata; questa storia, un pò particolare, rappresenta una strana possibilità...
 
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CAP.1
- Capitolo 1° -

LA MIA PRIGIONE, LA MIA SALVEZZA



'Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Mia Ikumi; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.'


Cap.1

- Ryou...dobbiamo tornare in Giappone!- il biondo si sentì addosso lo sguardo incerto dell'amico.
- Per quale motivo...? - chiese laconico, il tono di voce neutrale.
- Bhé...mi ha telefonato Minto...- fece una pausa, era più difficile di quanto credesse.
Quando l'amica l'aveva contattato, dopo ben sei anni che non si vedevano ne sentivano, doveva ammettere che ne era rimasto sorpreso.
Ma la sua sorpresa era stata ancora più grande, quando gli aveva svelato quello che lei e le altre Mew Mew custodivano gelosamente come il più profondo dei segreti, da ben più di sei anni.
Era rimasto davvero shockato a quella notizia, la cornetta del telefono gli era scivolata di mano e lui era rimasto a fissare il vuoto per un tempo che a lui parve infinito.
Ed ora, ora si trovava lì, nella camera del suo migliore amico, il ragazzo di cui si era preso cura da quanto aveva prematuramente perso i suoi genitori, per dargli una notizia che lo avrebbe sicuramente colpito, per non dire ucciso...
Entrambi, dopo la chiusura del progetto Mew, erano tornati in America.
Ryou aveva fatto ricostruire la villa di famiglia ed entrambi avevano deciso di rimanere a vivere lì.
Keiichiro sapeva bene che in realtà, Ryou era voluto tornare indietro solo per sfuggire al dolore.
Era un dolore talmente forte e devastante da farlo fuggire con la coda fra le gambe.
Lui, Ryou Shirogane, il ragazzo di ghiaccio, per la prima volta in vita sua, era scappato.
Incredibile...pensò, quanto l'amore possa farti male...
- Cosa ti avrebbe detto di tanto urgente da convincerti a volermi trascinare nel paese del sol levante?! - domandò ironico Ryou, voltandosi verso di lui con un sorrisetto sarcastico, stampato sulle labbra sottili.
- Si tratta di Ichigo...- rispose cauto, in attesa di una sua reazione o di un qualsiasi cenno di assenso che gli consentisse di proseguire.
Il bel americano sussultò a quel nome, ma non lo diede a vedere.
Con la solita espressione indifferente, da principe dei ghiacci, voltò lo sguardo verso la finestra, contemplando qualcosa che non era il paesaggio al di fuori di essa, ma qualcosa che era nella sua mente. Il volto sorridente della rossina gli balenò davanti, come un nitido ricordo.
- Minto mi ha pregato di raggiungerle al più presto...a quanto pare ha avuto delle complicazioni con i geni che le abbiamo dato...- come previsto, a quella telegrafica spiegazione, Ryou voltò di scatto il volto verso di lui, scrutandolo con le iridi di ghiaccio. Perforandolo, in cerca della risposta, ad una tacita domanda.




Minto, Zakuro e Purin era all'aeroporto da più di venti minuti, ma delle persone che attendevano con ansia, nemmeno l'ombra.
- Minto onee-chan sei sicura di non aver sbagliato la data e l'ora? - Purin saltellò in mezzo alla folla, con una mano sopra gli occhi, tentando di individuare qualcuno di famigliare.
- Certo! Per chi mi hai preso?! Akasaka-san mi ha telefonato pochi minuti prima di partire! - esclamò stizzita, l'ex Mew bird, incrociando le braccia al petto.
- Sarà...- rispose la biondina, non pienamente convinta.
- Come ti permetti! Piccola scimmietta ammaestrata! - sbraitò offesa la mora, stringendo i pugni lungo i fianchi.
- Calmati Minto...piuttosto, avviciniamoci un po'...da qui non riusciamo a vederli! - propose Zakuro, muovendosi in direzione delle uscite dei passeggeri.
- Cero Zakuro onee-sama! - rispose l'interpellata, facendole un sorriso di profonda venerazione.
Purin le guardò sparire tra la folla. Fece spallucce e le seguì.
- Eccoli! - pronunciò calma, la modella, indicando con il capo due persone tra la folla.
Entrambi i distinguevano tra tutti per la loro altezza e i caratteristici tratti occidentali. In special modo Shirogane, con la sua chioma bionda e gli splendidi occhi azzurri, attirava su di sé l'attenzioni di molti, in special modo, di molte passanti.
- Ehi! Siamo qui! - ex-Mew gialla si sbracciò nel tentativo di farsi notare dai due giovani.
Entrambi le videro e si diressero a passo spedito nella loro direzione.
Keiichiro reggeva due bagagli dall'aria piuttosto leggera, mentre Ryou procedeva verso di loro con passo disinvolto, mani in tasca e sguardo impassibile alle occhiate languide che gli veniva scocchiate dalle passanti in fibrillazione.
- Ragazze! - Keiichiro le abbracciò tutte e tre mentre Ryou si limitò ad un cenno con il capo ed ad un sorriso.
- Sono contento di rivedervi! - esclamò, con poco entusiasmo, ma le ragazze lo conoscevano e non si offesero per i suoi modi non proprio gentili.
- Bene...ora possiamo pure tornare a casa, vi ospiterò io! - annunciò Minto sorridente.
Il gruppetto si diresse all'esterno e si accomodarono nella lussuosa limousine della mora.
- Allora...si può sapere che cos'è successo? - Ryou squadrò le ragazze, una ad una, era stato diretto, come sempre del resto.
Improvvisamente il silenzio calò, quell'aria allegra che aveva caratterizzato il gruppo fino a quel momento scomparve, lasciando posto ad una sensazione di malessere insostenibile.
- Ne parleremo al momento giusto, una volta arrivati vi spiegheremo per quale motivo vi abbiamo cercato. - Zakuro fu l'unica in grado di rispondere, le altre due avevano abbassato, affrante, il capo.
Shirogane annuì.
- Purin, hai avvisato Retasu del nostro arrivo?- Minto cercò di cambiare argomento, almeno per il momento...la ragazzina sussultò.
- Eh?! Ah...sì, certo! - rispose grattandosi imbarazzata, la testolina bionda.
- Bene, almeno avviserà la servitù di far preparare le stanze per i nostri ospiti! - sorrise, con la sua solita espressione di profonda superiorità.




Arrivarono alla grande villa dopo diversi minuti, l'aeroporto non distava molto da lì.
La limousine si fermò proprio davanti all'imponente entrata dell'abitazione, lasciando uscire i suoi occupanti per poi ripartire sotto gli occhi compiaciuti della padrona di casa che da sempre si vantava del suo stato sociale così agiato.
Fecero il loro ingresso, subito accolti da una più che mai felice ed imbarazzata Retasu.
Dopo che tutti si ebbero sistemati, fu servita loro la cena, rigorosamente di cucina francese, come espressamente richiesto dalla padrona di casa.
- E così...vivete tutte qui? - domandò Keiichiro, sempre più stupito, mentre osservava ognuna delle ragazze, durante il corso di una piacevole e civile conversazione tra il gruppo di vecchi amici.
Come Keiichiro, anche Ryou, scrutava, in un certo qual modo divertito, le ragazze.
Tutte era cresciute anche se avevano mantenuto, chi più chi meno, l'aspetto di sei anni prima.
Si poteva notare, più che altro, quanto fossero maturate, sia fisicamente che mentalmente, anche se il loro carattere non era cambiato poi molto. Quella che più di tutti era cresciuta, sicuramente era Purin. Almeno tra le presenti...
Si domandò dove potessero essere Ichigo, infondo era per lei che erano tornati. Era per lei che ERA tornato. Il suo primo pensiero andò ad appuntamento con quello zuccherino mieloso e perfettino da far venire il voltastomaco di Masaya.
- Già...abbiamo ritenuto più opportuno fare così, vista la situazione...- risposte Minto, fattasi improvvisamente seria e misteriosa.
Dopo quella frase, i due giovani americani, tesero maggiormente le orecchie, prestando più attenzione.
- Quale situazione?! - domandò Ryou, seccato per tutta quell'aria di segretezza.
- Quella per cui vi abbiamo chiamato - si intromise Zakuro. Dopo essersi elegantemente pulita la bocca con un tovagliolo di stoffa, di pregiata fattura; si alzò, dirigendosi verso il corridoio.
- Credo sia giunta l'ora che voi due sappiate la verità! - aggiunse, scomparendo nel corridoio.
- Giusto...andiamo! - l'appoggiò Purin, alzandosi a sua volta, seguita a ruota da tutti gli altri.
Una volta ritrovata l'ex-Mew viola, scortati da Minto, tutti e sei, proseguirono per un lungo corridoio e imboccarono una serie di scale a chiocciola che portavano ai sotterranei della villa.
Una volta terminato il percorso, si ritrovarono davanti ad un mastodontico portone, completamente fatto d'acciaio; doveva essere spesso almeno mezzo metro, constatò Ryou, guardandolo sinceramente meravigliato.
- Bene...ora saprete il motivo per cui vi abbiamo convocato qui...- sospirò Minto, guardando seria i due.
Si avvicinò al portone che non aveva serrature, appoggiò una mano al centro di un grosso cerchio posto nel bel mezzo delle due ante che, emettendo un sonoro cigolio, si schiusero, dividendo a metà la figura che fungeva, evidentemente, da rilevatore di impronte digitali.
Quando finalmente le porte si aprirono completamente, poterono entrare all'interno della stanza misteriosa.
Era completamente buia e vuota, solamente al centro di essa, illuminata da un unico e pallido fascio di luce, stava qualcosa che scioccò parecchio entrambi i due ragazzi, tanto da farli restare completamente con gli occhi sbarrati e la bocca spalancata della sorpresa.
Imprigionata all'interno di una costruzione fatta totalmente di quello che appariva cristallo grezzo, una figura apparentemente dormiente, giaceva verticalmente con il fronte rivolto a loro.
La ragazza, perché di altri non si trattava che di una giovane donna che non superava i diciotto anni di età, dai lunghissimi e splendenti capelli carmini, pareva caduta in un profondo e sereno riposo.
In dosso, un semplice ma estremamente elegante lunghissimo abito, tanto da superarle di gran lunga anche i piedi coprendoli del tutto , completamente fatto di seta di un pallidissimo color verde-oro, così chiaro e lucente da sembrare quasi bianco; era talmente leggero da apparire come una semplice camicia da notte, senza maniche, sostenuto solo da due semplicissime bretelle sottili sulle spalle esili.
Fasciava perfettamente la figura snella e minuta di lei, quasi quel'abito le fosse stato cucito indosso.
Le sue mani erano giunte al petto, una sopra l'altra all'altezza del cuore, ad accompagnare una muta preghiera.
Gli occhi chiusi e le labbra rosee e all'apparenza morbide come velluto, spiegate in un'espressione inspiegabilmente tranquilla.
Il tutto le conferiva, a lei e a quel luogo solitario, un'aria e un'atmosfera di eterea e serafica bellezza. Quasi fosse una divinità, il suo corpo brillava e splendeva di luce propria in mezzo a quella prigione di cristallo. Aveva un ché di talmente solenne e sereno da dar pace all'animo ferito di chiunque assistesse a quello spettacolo.
Sia Keiichiro che Ryou rimasero senza parole per parecchio tempo, fino a quando, quasi superato lo sgomento iniziale, al biondo uscì un sussurro sommesso.
- Ichigo...- pronunciò, quasi con timore di rompere il silenzio sacro che regnava in quel luogo.
Finalmente, la silenziosa domanda, che le ragazze aspettavano da tutto il giorno, venne espressa da un Ryou alquanto sconcertato, la cui voce, in quel posto così vuoto, risuonò calda ma turbata e alterata dalla sorpresa e preoccupazione.
- Ma si può sapere che diavolo significa tutto questo?! Cos'è successo ad Ichigo?! - domandò, voltandosi verso l'ex Mew team.
La sua domanda si perse nel vuoto di quella stanza dalle pareti altissime e così grande da sembrare l'arena dell'antico Colosseo...




Il primo capitolo è un pò breve...gli altri saranno decisamente più lunghi.
Per ora non ho altro da dire, se non...commentate!(che fantasia...! ndtutti)

 
Continua nel capitolo:


 
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VOTO: (2 voti, 2 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 2 commenti
Rif.Capitolo: 8
micina92 - Voto:
21/07/08 22:14
bellisssiiimmmmmmaaaa! anke io km miiky sn ansiosa di saxe km finisce!^^
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

Rif.Capitolo: 8
miiky - Voto:
17/06/08 19:22
bellissima aggiorna presto ok?!!!^_^ sono ansiosa di sapere come finisce!!!
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

 
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