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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: L'INIZIO DI UN VIAGGIO
Genere: Commedia, Fantasy
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: katy92 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 29/01/2007 00:43:26

Ecco cosa ha fatto e pensato il maghetto più famoso del mondo dopo il funerale di Silente! One Shot dedicata a HARRY POTTER. ^__^ Spero che vi piaccia
 
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SENZA FINE
- Capitolo 1° -

CIAO A TUTTI! GRAZIE A sbadalamenti e a Ronnie90 che mi hanno scritto un commento! G-R-A-Z-I-E A CHI LEGGE LA MIA FAN-FIC!!
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Salve a tutti!! Spero che tutti voi vi ricordiate di me...sono la vostra katy92, quella di Mewmew il Romanzo!! ^___^!
Bhè...questa fan-fic nasce così...senza una ragione... è solo un capitolo perché..bhè, nasce così, come fa ad avere un seguito??????? ^____-!! Commenti per favore, ne ho davvero bisogno!!! Ciaooooo!! E grazie già da adesso!!
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<< Harry non fare così...calmati!! Pensa a Silente! Con il dolore si cresce! >> disse Hermione che cercava disperatamente di incoraggiare Harry.
Appena finito il funerale a Harry restava solamente la foga di cercare quei maledettissimi Horcrux e distruggere il generatore delle sue sofferenze: Lord Voldemort, alias Tom Riddle.
Fra poche settimane poteva andarsene anche da quella bruttissima casa: Prite Drive n°4. Aveva promesso a Silente che sarebbe rimasto lì fino al 31 Luglio, giorno del suo diciassettesimo compleanno, ma non un giorno di più. Lui non voleva e poi era semplicemente inutile! La protezione della madre durava solo fino a che lui non fosse maggiorenne e questo non lo sarebbe più stato!!
Adesso quegli ultimi giorni a Hogwarts erano pieni di tristezza e senza fine! Una volta tanto che Harry voleva tornare presto nel Surrey, non poteva!! Un'altra cosa che gli bruciava dentro, oltre alla solita cicatrice, era che aveva detto addio al suo amore: Ginny Weasley. Non poteva continuare a frequentarla, era troppo pericoloso e lui non voleva creare altri disagi e sventure. Nel suo viaggio alla ricerca dei pezzi d'anima di Voldemort non voleva nessuno al suo fianco. Doveva andarci da solo, anche in capo al mondo, ma da solo. Non voleva essere accompagnato nemmeno dai suoi due migliori amici: Hermione Granger e Ron Weasley. Non n’aveva ancora parlato con loro. Doveva affrontarli, ma adesso c’era qualcosa di più importante. Harry trascorse tutto il pomeriggio seguente in biblioteca. Questo perché lui si diceva “Devo imparare tutti gli incantesimi che mi possono servire…anche quelli pericolosi!”. Sfogliò decine e decine di libri assorbendo il contenuto di essi. Poi ad un certo punto incontrò l’unica persona che non voleva incontrare allora. La professoressa McGranitt era lì davanti a lui che lo scrutava da capo a piedi.
<< Cosa stai facendo Harry? >> gli chiese in modo gentilissimo, mai fatto prima. Harry non rispose e continuò a sfogliare il suo libro…
<< Cosa stai facendo? >> gli richiese sempre in quello stesso modo gentile, diventando anche irritante.
Lui sapeva che la professoressa McGranitt gli voleva un gran bene, che era l’unica, oltre Silente, che lo capiva. Era diventata la Vicepreside della scuola, ora che Silente era morto. Lei era a conoscenza di tutto …dell’infanzia di Tom Riddle, dell’Ordine della Fenice e della vita in generale. Era una strega completa di tutto. Sapeva fare tutto. Oltre a saper trasfigurare un topo in un calice di vetro, un essere umano in un animale. Anzi il contrario dato che il lavoro sporco lo fece una volta Malocchio Moody a Draco Malfoy. Era una donna saggia che sapeva il fatto suo.
Dopo un altro silenzio, la professoressa si decise a sedersi al fianco di Harry, intento ancora a leggere il libro da cui voleva imparare nuove formule magiche. Adesso, però, che aveva la McGranitt ad un palmo dal naso, non poteva non considerarla. Era anche maleducazione, oltretutto! Così si decise a salutarla evitando di rispondere alla domanda posta insistentemente prima e chiudendo il libro inserendo un pezzo di pergamena all’interno per non perdere il segno.
<< Perché con una giornata così bella sei qui in biblioteca? Li ho annullati gli esami e penso che la signorina Granger e il signor Weasley ti stiano cercando. >>
<< Ah…vero..Ron e Hermione… >> balbettò << Se li vede può dirgli che… >>, ma non fece per finire che la professoressa lo abbracciò come una madre fa al proprio figlio.
<< Sfogati Harry! Sfogati! Piangi sulle mie spalle. Ti ho visto crescere sai? Io ho seguito ogni momento dei tuoi 17 anni. Da quando Silente volle lasciarti dai Dursley, io non ti lasciai per un momento o quasi. Venivo quotidianamente a Prite Drive per vederti. Essere un animagus ha i suoi vantaggi. Quando eri proprio piccolo, forse 3 o 4 anni, quando cercasti per la prima volta di allacciarti le scarpe da solo… >> Harry interruppe bruscamente la professoressa.
Un flash back … lui molto piccolo e un gatto maculato tale e quale alla McGranitt che lo aiutava a prendere i lacci delle scarpe e alla fine ci riuscì. Stava ridendo..era felice. Spruzzava gioia da tutti i pori. Quel gatto lo aveva aiutato! Poi una figura. Zia Petunia che strillava << Via gattaccio! Ancora qua sei?? Ma la smetti di venire qua? >> e Harry fu portato in casa. Prima di chiudere la porta un << Gattie! >> molto convinto fu emanato dalla sua piccola e minuta bocca.
<< Era lei! Era lei il gatto che mi aiutò ad allacciarmi le scarpe!! Era lei anche quando quella volta Dudley mi spinse per terra perché i suoi genitori mi diedero un suo pigiama che già non gli entrava più. Mi leccò le ferite. È sempre stata lei! C’era sempre lei quando io ero in difficoltà! >> e si spostò dal petto della McGranitt.
<< Allora ti sei ricordato di me! Mi fa piacere! >> gli disse cordialmente la McGranitt strofinandosi il viso poiché una lacrima le scendeva dal viso.
Poi silenzio…Harry riaprì il libro da dove l’aveva lasciato e continuò a leggerlo come niente fosse. Il problema è che non riusciva più a concentrarsi come lo era prima … immagini farfugliate di un gatto gli giravano in testa! Perché anche tutte quelle cose non gli erano state dette prima? Perché era sempre l’ultimo a sapere qualunque cosa?? La cosa più importante era che almeno c’era qualcuno che lo pensava in quel periodo buio della sua vita. Da quando aveva 11 anni tutta la sua vita era cambiata. Quella notte in cui Hagrid lo portò via dall’isola, se così si poteva chiamare, era cambiato qualcosa. Aveva scoperto di essere un mago che tutto il mondo della magia lo conosceva. Poi anche se con molte difficoltà, pietra filosofare, camera dei segreti, paura di assassino in giro, torneo Tremagli, Ministero della Magia, Piton, aveva trovato degli amici che gli volevano bene e aveva un posto in cui poter stare tranquillo.
Il silenzio venne interrotto da Gazza che disse loro che la biblioteca stava chiudendo. Così senza neanche farselo ripetere due volte chiuse tutti libri, li ripose e si incamminò verso l’uscita. La McGranitt lo tallonava.
<< Ora mi vuoi rispondere, per favore? Perché avevi aperti tutti quei libri d’incantesimi? Se hai bisogno di qualche incantesimo di guarigione per la tua civetta puoi sempre chiedere alla signorina Granger! >> disse la professoressa ricordandosi il titolo di un libro aperto sulla scrivania di Harry Incantesimi per tutte le ferite.
<< Non si preoccupi per me professoressa. >> e prese ad accelerare il passo dirigendosi sulle rive del Lago Nero.
Lì…si sdraiò sul prato e si schiarì le idee. Quel pomeriggio stesso doveva parlare con Ron e Hermione. Non poteva mentire loro!! Non era giusto! Dovevano sapere le intenzioni di Harry. L’occasione gli si presentò molto prima di quanto aveva programmato.
<< Harry sei qui!! La McGranitt aveva ragione allora! >> affermò Hermione sedendosi a fianco a lui.
“Ma non poteva stare zitta la McGranitt!! Non gli voglio affrontare ora! E poi è ora di pranzo! Prima una bella mangiata e poi discorsi seri. Invece no!” pensò tra se e se Harry.
<< Allora?? Ci sei Harry? >> lo incitò Hermione.
<< Dove sei stato tutto il giorno. Ho chiesto perfino a Pix e agli altri elfi domestici di cercarti! Anche Ginny era preoccupata! >> spiegò Ron che aveva ancora l’affanno.
<< Sono stato in biblioteca. >>
<< E a fare cosa, scusa? >>
<< Non vai per studiare quando si deve, ma vai quando non si fanno più gli esami, per sfortuna!! >> sbottò Hermione.
<< Ma che sfortuna Hermione!! Sei la solita secchiona! >> << Non sono secchiona Ron!! >> rispose Hermione.
Quel clima di battibecchi tra i suoi due migliori amici per Harry era lontano anni luce. Ormai solo trovare gli Horcrux era una cosa del presente. Per quei maledetti cosi Silente stesso perse la vita!! Quel R.A.B. chissà chi era. Se era vivo o morto. Ora che ci pensava quel tipo chiunque fosse era una persona che non era dalla parte di Voldemort. Per distruggere un Horcrux doveva essere un membro dell’Ordine della Fenice o qualcun altro comunque facente parte del mondo della magia. Le sue riflessioni vennero sospese da << Harry?!? >> pronunciato all’unisono.
<< Sì? >> disse lui.
<< Come sì?!? Ma ci sei? Sembri assorto nei tuoi pensieri! Che ti prende amico mio?? Sei preoccupato per gli Horcrux? Non ti cruciare! Li troveremo insieme e li distruggeremo tutti quanti! Parola mia e di Ron!! >> affermò con sicurezza Hermione seguita da un convinto abbassamento di testa di Ron, significante: sì.
Da quelle parole Harry cominciò a parlare, ma che dico, urlare in faccia agli amici!!
<< NON SE NE PARLA PROPRIO! IO ANDRO’ DA SOLO A TROVARE QUEGLI ORRIBILISSIMI PEZZI DI ANIMA DI TOM RIDDLE. NON VI PERMETTERO’ DI ACCOMPAGNARMI! NO, NO, NO! ASSOLUTAMENTE! ANDRO’ DA SOLO E ME LA CAVERO’ DA SOLO! >> quel solo calcato con la voce!
<< MA CHE STAI DICENDO???? >> gridò a sua volta Hermione!
<< NOI TI ACCOMPAGNEREMO ANCHE IN CAPO AL MONDO! NON SE NE PARLA PROPRIO!! CAPITO TESTONE? >> urlò Ron!
<< No! >> affermò con voce sicura e fredda Harry. Quando lui prende una decisione come quella, manco i suoi migliori amici lo possono dissuadere!
A quel no sicuro Hermione e Ron rimasero si stucco senza più dire una parola. Andarono a mangiare. Semus, Neville e tutti gli altri amici non dissero una parola vedendoli arrivare in modo serio, ma anche cadaverico. Harry aveva emanato la sua “sentenza” e quella era la decisione finale!
Mangiarono in silenzio e dopo udirono un richiamo molto familiare, quello che faceva sempre la McGranitt quando Silente doveva parlare. Quella volta però fu fatto da il professor Ruf per far parlare la McGranitt stessa. Si alzò dalla poltrona e si diresse verso la posizione che Silente prendeva molto spesso per fare degli annunci, dal proibire l’accesso alla parte ovest del terzo piano alla morte di un ragazzo a Hogwarts. Ora la McGranitt era lì…si fece per così dire coraggio e cominciò a parlare.
<< Come diceva molto spesso il nostro caro professor Silente, un altro anno è passato. Che anno è stato questo? Si spera che abbiate la testa un po’ meno vuota di quando siete arrivati. Ma si spera che una forte convinzione sia con voi. Il ritorno di Voi-Sapete-Chi. La consapevolezza che l’ex professore Piton è un MangiaMorte e che c’è da preoccuparsi, anche perché è lui che ha assassinato Albus Silente! Non so dirvi se l’anno prossimo riceverete le vostre lettere d’inizio d’anno. non so se le case editrici pubblicheranno i libri che vi potranno servire l’anno prossimo. Non so nemmeno se la prossima generazione di magi potrà mettere piede qui a Hogwarts! Ma basta! Lasciamo all’ultimo giorno questi discorsi brutti e malinconici, buon appetito. >> e così la McGranitt si andò a sedere e continuò a mangiare.
Alla fine del pranzo Harry andò in stanza e dormì. Non voleva pensare a nulla, solo che una nuova e faticosa avventura lo attendeva e che era solo con la sua sola bacchetta e la sua amatissima scopa, la Firebolt.
 
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