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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Naruto
Titolo Fanfic: KANKURO'S LONELINESS
Genere: Sentimentale, Romantico, Introspettivo
Rating: Per Tutte le età
Avviso: CrossOver, One Shot
Autore: kanky galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 28/01/2007 16:05:19


 
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KANKURO'S LONELINESS
- Capitolo 1° -

Kankuro's Loneliness


Erano passate ormai diverse settimane da quando i fratelli della sabbia avevano
fatto ritorno al villaggio di Suna. Gaara era stato immediatamente ricoverato,
e prontamente guarito da diversi jonin medici molto esperti, dopo essersi
ristabilito poté tornare a casa dai suoi fratelli.
Temari era stata molto in pensiero per il fratello minore, d'altronde non era
mai successa una cosa del genere, e fu molto sollevata di rivederlo a casa.
Tuttavia la maggiore del tre non aveva un momento di pace, adesso era Kankuro
che la preoccupava, il fratello infatti non mangiava, non beveva e non dormiva
più, a casa lo si vedeva solo la mattina quando si svegliava e la sera quando
tornava per dormire quelle sue poche ore, così Temari decise di intervenire...

Quella sera Kankuro tornò dal quotidiano allenamento prima del solito, teneva
rigidamente le mani nascoste nelle tasche, tanto che aprì la porta con il
piede, entro richiudendola nello stesso modo e sperò con tutto il suo cuore
che i suoi fratelli, tranne Gaara, dormissero già. Salì le scale tenendo
ancora le mani nelle tasche.

:- Kankuro? Dove sei stato tutto il giorno?!-

la voce della sorella lo raggiunse alle spalle, sbuffò silenziosamente e si
voltò, con un occhio chiuso e una smorfia scocciata sulla faccia.

:-ad allenarmi...-gli rispose svogliatamente.

:- e dove!? In palestra non c'èri! - strepitò lei con la sua solita
delicatezza e femminilità. (sarcasmo)

:- volevo starmene un po' per conto mio va bene?!- disse lui di rimando
ricominciando a camminare.

:-No che non va bene! E poi...-

Temari si interruppe bruscamente.

PLIC...PLIC PLIC

la tasca di Kankuro, dove nascondeva gelosamente le mani colava di uno strano
liquido scuro,le gocce cadevano a terra ritmicamente, il marionettista ebbe
appena il tempo di accorgersi cosa era successo e bestemmiare, prima che la
sorella gli strappasse la mano destra dalla tasca.

:-Kankuro...ma cosa...?- riuscì a balbettare.

La mano del fratello era tutta insanguinata e i polpastrelli, dai quali colava
il sangue, erano completamente maciullati. Kankuro non riuscì a trattenere un
piccolo gemito di dolore, prima di ritrarre con veemenza la mano.

:-Non è niente, ho solo concentrato troppo il chakra, è già successo...- disse
stringendosi convulsamente il polso.

Seguirono interminabili attimi di silenzio in cui Kankuro si guardò i
polpastrelli della mano con un po' di pena per se stesso, non l'aveva provata
la prima volta, ma essere ridotto in quel modo davanti alla sorella lo faceva
star male, si vergognava e odiava se stesso ancora di più.

:-Kankuro...cosa è successo quando siamo tornati da Konoha?- disse la sorella
con tono piatto.

Kankuro spalancò gli occhi per la sorpresa, come lo aveva capito, come aveva
fatto a capirlo così in fretta! Avrebbe voluto girarsi e farsi coccolare dalla
sorella maggiore, ma il suo orgoglio, il suo prezioso orgoglio glielo impedivano.
Temari camminò verso di lui, lo prese per il braccio sinistro, vicino alla
spalla in modo da non fargli male alla mano e lo portò in bagno. Lavò le sue
ferite, le disinfettò e fasciò la mano nel silenzio più completo. Lo guardò
allungo durante quei dieci, venti minuti in cui il fratello non aveva fatto
altro che guardare un punto imprecisato del pavimento.
Dopo lo accompagnò nella sua stanza, gli aprì la porta e lo fece entrare,
entrò anche lei, kankuro era in piedi vicino al letto, con le orecchie del
cappuccio abbassate, come fanno i cuccioli quando sono tristi, Temari gli si
avvicinò e si sedette sul letto, poco dietro di lui.
Kankuro si sedette accanto alla sorella senza emettere un fiato guardando la
fiamma della candela che illuminava la stanza con i suoi sottili occhi verdi,
lucidi a causa delle lacrime che si sforzava di trattenere. Temari lo abbracciò,
e gli disse di raccontargli cosa era successo.

:-Hai presente...la figlia del fratello di Baki?- cominciò lui timidamente.

:-Certo...mi pare si chiami Ayumu, ma che c'entra?- domandò lei.

:-te lo racconto...ma non ridere di me, per favore Tem...non farlo...-

Flashback

Kankuro era appena tornato da Konoha, Gaara era all'ospedale e Temari era con
lui... era il momento buono per fare ciò che aveva sempre desiderato avere il
coraggio di permettersi.
Prese la rincorsa e si diresse verso la casa del sensei di Gaara, dove
alloggiava l'intera famiglia.
Aprì Baki in persona che lo guardò stranito prima di chiedergli se per caso
era successo qualcosa a Gaara, kankuro aveva risposto di no e aveva chiesto
se c'èra Ayumu, Baki aveva annuito e gliela aveva chiamata.

Ayumu era apparsa sulla porta sorridendo candidamente a Kankuro.

:-Ciao Kankuro! Meno male stai bene! Ho saputo che sei tornato parecchio
stravolto da Konoha!-

:-si ma ora sto molto meglio, Grazie...senti...non è che ecco...ti andrebbe...
ehm...si insomma...-

Kankuro balbettò a lungo, in quella domanda erano racchiuse le sue speranze
di una vita, Ayumu infatti era la sola ragazza che a Kankuro fosse mai
seriamente interessata, scherzosa, bella, giocherellona e un po' fuori di
terrazzo, era proprio il suo tipo e se ora lei gli avesse risposto
positivamenre Kankuro giurava a se stesso che non avrebbe mai più mangiato
nemmeno un cioccolatino e che avrebbe smesso di truccarsi e vestirsi in modo
strano se avesse voluto.

:-...ti andrebbe...di uscire con me?...- pigolò alla fine.

Ayumu rimase lì per lì sorpresa prima di assumere uno sguardo mortificato e
dirgli in tutta la sua franchezza.

:-Oh kankuro...mi dispiace...ma ecco vedi...voglio essere sincera con te...
tu...non mi piaci molto, sei l'ideale come amico, sei divertente, simpatico e
tanto gentile con me...ma come fidanzato... non riesco a vedertici proprio...
scusa...-

...Kankuro si sentì in pezzi, come se qualcuno avesse preso il suo cuore e lo
avesse tritato, fritto, condito con l'aceto, mangiato e infine vomitato nel cesso.

:-e perché no?- fu l'unica cosa che riuscì a mormorare...

:-perché sei brutto...- disse lei con schiettezza.

...Qualcuno tirò lo sciacquone e il suo povero cuore andò a fondo...

Fine Flashback

Grosse lacrime scendevano dagli occhi di entrambi i fratelli, Kankuro piangeva
per il dolore che gli aveva procurato ricordare quelle parole, Temari piangeva
per il proprio fratello, non si era mai accorta che a suo fratello piacesse Ayumu,
altrimenti avrebbe impedito quello che era successo, avrebbe evitato a Kankuro
quel dolore...
Fuori dalla stanza di Kankuro altri due occhi, cerchiati di nero, riversavano a
terra la tristezza di Gaara, era lì fuori da molto, aveva sentito tutto, e
malgrado dei due fratelli che aveva Kankuro era quello che meno preferiva, gli
dispiaceva che gli fosse capitato qualcosa di tanto simile ai maltrattamenti che
lui aveva subito da piccolo...

:-Kankuro...guarda che non è ver...- tentò di consolarlo la maggiore.

:-non dire Cazzate! È vero! Ha ragione Ayumu...nessuno mi amerà mai...sono peggio
di Gaara che almeno a Konoha ha trovato un po' di comprensione da parte di quel
Naruto... adesso...lui non è più solo...io invece si...sono solo...sono sempre
stato solo...e sempre solo resterò...-

Temari a quell'affermazione si arrabbiò molto col fratello gli tirò una patta
alzandosi in piedi disse.

:-NON è VERO! Tu non sei MAI stato solo, tu sei mio fratello minore, e il fratello
maggiore di Gaara, e sia io, che lui, per quanto poco lo dimostri, ti vogliamo
bene, e ti staremo sempre accanto, nessuno di noi tre sarà mai solo, finché gli
altri saranno vivi!-

Kankuro la guardò piombargli addosso e abbracciarlo stretto stretto, poi vide
aprirsi la porta e vide entrare il fratello, Gaara aveva gli occhi più rossi e
cerchiati di solito, ma ora privi di lacrime, guardò con imperscrutabilità il
fratello, Kankuro si aspettava che gli dicesse che era una nullità. O un incapace.
O uno smidollato... Ma Garra semplicemente si unì alla sorella, con meno
partecipazione di lei, all'abbraccio.

Kankuro capì che non era solo, e che, anzi le persone che gli stavano accanto
erano tutto ciò che gli serviva...e che Ayumu poteva andare a farsi benedire...
tanto lui aveva i suoi fratelli...

THE END

recensite per favore...anche solo per dirmi che di bello c'è solo il disegno...^_^'
 
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