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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Fullmetal Alchemist
Titolo Fanfic: FOR REAL?
Genere: Romantico, Commedia, Comico
Rating: Per Tutte le età
Avviso: What if? (E se...), Yaoi
Autore: setsuka galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 26/01/2007 18:56:23 (ultimo inserimento: 15/06/07)

Roy Mustang convoca amici e sottoposti per dare una notizia che di certo non lascierà nessuno indifferente
 
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UNA NOTIZIA SCIOCCANTE (OVVERO COME FAR TRAMORTIRE ED CON UNA SOLA FRASE)
- Capitolo 1° -

FOR REAL?

di Setsuka


Eccomi in una nuova impresa su FMA; sarò breve:
DECLAIMER: Fullmetal Alchemist appartiene alla divina sensei Hiromu Arakawa e l’immagine nella
fiction è dell’avente diritto che NON è la sottoscritta.
RAITING: PG(per scrupolo, non si sa mai)
GENERE: commedia/romantico
AVVERTENZE: niente spoiler (a meno che non sapete nulla di FMA) e parti shonen ai.
PAIRING: segreti ^_________^
DEDICHE: con tanto affetto a Lake, Mootosan, Go-chan, Antony, Greta, Rinoa, Debby e alla mia micia Bloom (anche se non gliene può fregare di meno) e poi a una persona che non c’è più: Enzo.
PREMESSA: non segue la trama delle serie perciò niente brutti spoiler, solo tanta allegria! Al ha riavuto il suo corpo e anche il nostro adorato Fullmetal ha riottenuto i suoi arti e ha 18 anni (e si è alzato)
____________________________________________________________________________________

CAPITOLO 1: Una notizia scioccante (ovvero come far tramortire Ed con una sola frase)




Una mattina di un giorno di primavera, l’intero corpo militare de l’Headquarter di East City fu convocato dal colonnello Roy Mustang nel cortile della centrale per le 10:00. La convocazione arrivò anche a Central City per il tenente colonnello Maes Hughes e il maggiore Alex Louis Armstrong, che presero il primo treno diretto nella città sulla quale vigilava l’alchimista di fuoco. La convocazione fu data, ovviamente, anche ai fratelli Elric.

Molte cose erano cambiate di lì a tre anni fa, quando Edward era riuscito a far riottenere all’ adorato fratello minore un corpo, Fullmetal però aveva ancora le sue automail che erano fastidiose ma sopportabili da tenere, ormai anche se era triste dirlo, si era abituato a portarle e Ed riteneva persino che era meglio così; con esse avrebbe sempre ricordato il suo grande errore: quello di aver sfidato Dio.
In tre anni la vita dei nostri eroi aveva subito di logica dei cambiamenti.

Edward era entrato nell’esercito come membro effettivo (portava anche la divisa) con il grado di tenente colonnello che non sentiva di meritarsi, aveva diciotto anni, si era notevolmente alzato e diventato ancora più bello e continuava a fare ricerche e viaggi anche dopo aver riportato alla normalità i suoi arti per pura passione nei confronti dell’alchimia alla quale aveva donato anima e corpo. Lui poteva dedicarsi completamente a questa scienza senza ferire qualcuno, il contrario che era successo al padre. Lui non aveva nessuno al quale dedicarsi se non il suo amato fratello che ormai era ormai diventato grande e, come anche prima, sapeva badare benissimo a se stesso. Edward perciò non aveva nessuno a cui dedicare il suo futuro.

Alphonse che aveva diciassette anni aveva sostenuto l’esame di alchimista di stato e senza difficoltà era riuscito a diventarlo; non era un membro effettivo dell’esercito visto che era ancora minorenne, ma svolgeva le missioni che gli venivano date da Mustang e quasi sempre si trovava a viaggiare, come sempre, con il suo stimatissimo fratellone. Ormai erano una coppia fissa nel lavoro come nella vita. Al non si sentiva di lasciare solo Edward, per questo abitavano ancora insieme, ma nel cuore di Al un’altra figura per la quale provava un sentimento profondo, si stava insidiando in lui: Winry Rockbell, la loro adorata amica d’infanzia.
Alphonse aveva taciuto a tutti i suoi sentimenti perché non voleva creare difficoltà tra il fratello e l’amica; infatti sapeva che Winry aveva una bella cotta per Edward, l’aveva detto solo ad Al e chissà che il fratello non ricambiasse? Lui non lo sapeva visto che Ed non gliene aveva mai parlato e mai era riuscito ad entrare in argomento visto che su tale argomento era piuttosto schivo.

Il colonnello Mustang era riuscito ad entrare in lizza per i candidati al titolo di Fhurer… il suo sogno si sarebbe forse realizzato, sperava che almeno quello potesse realizzarsi, visto che il suo sogno più grande rimasto segreto nel suo cuore non si era realizzato e né aveva cercato di realizzarlo perché lo trovava assurdo da concretizzare.

Il tenente Riza Hawkeye balia di Mustang, aveva ottenuto una promozione al grado di maggiore. Era la donna più giovane dell’esercito che era riuscita ad ottenere quel grado, molti facevano pensieri maliziosi riguardo alla sua promozione, ma li ignorava, sapeva di esser riuscita ad ottenere quel grado solo grazie al suo rigoroso lavoro e alla sua bravura ed era orgogliosa di se stessa.

Maes Hughes lavorava sempre a Central City e anche lui era riuscito a salire di grado come colonnello proprio come il suo migliore amico. Stravedeva sempre per l’amata figlia Elicia, che ormai aveva sei anni e il fatto che ormai frequentasse le scuole elementari riempiva d’orgoglio il padre il quale mostrava a ogni membro dell’esercito i progressi scolastici di sua figlia, che considerava un genio, solo perché aveva imparato a leggere e scrivere.

Erano avvenuti tanti cambiamenti nella vita delle persone che conosceva Edward, anche nella sua, ma gli dava minor peso. Mentre si dirigeva al quartier generale con Al aveva ripensato a tutto quel che era successo ai suoi cosiddetti “amici” e aveva la strana sensazione che quella mattina ci sarebbe stato un cambiamento radicale nella vita di qualcuno. Chissà che era successo e qual’era il motivo per il quale il colonnello li aveva convocati. Che avesse ottenuto finalmente la nomina di Fhurer? No… l’avrebbe saputo già l’intero Paese e sarebbero stati convocati a Central. Allora di cosa si trattava?
Per le 10:00 furono tutti presenti nel cortile del quartier generale. Tutti tranne Mustang e Hawkeye e mentre aspettavano…

< ED! AL! Da quanto tempo non ci vediamo, ehi Armstrong, guarda un po’ chi c’è >

< Colonnello Hughes è da tanto che non ci vediamo, non mi dica che quel colonnello di merda ha convocato anche voi? >

< Esatto! Sapete di cosa si tratta? >

Al rispose.

< Veramente no colonnello, e lei? >

< Vale lo stesso per me >

Una possente forza strinse, diciamo pure che quasi soffocò, i due giovani alchimisti.

< Edward e Alphonse Elric! Da quanto tempo..... vedo che vi siete fatti grandi, soprattutto tu Edward! >

Edward non aveva il fiato per rispondere a quella provocazione.

< Riguardo a te Alphonse ho saputo che sei diventato finalmente un’alchimista di stato, ti faccio i miei complimenti! A quanto vedo siete, come sempre, insieme Uhaa com’è commovente il vostro amore che.. >

< Maggiore Armstrong penso che i fratellini stiano per spirare via >

A questo punto Armstrong liberò dalla sua possente stretta i due ragazzi che ripresero finalmente fiato. Mentre i due riacquistavano ossigeno l’alchimista nerboruto mostrò loro il suo corpo senza nessuna ragione; ormai da tempo avevano rinunciato a capirlo.

< MAGGIORE LEI HA PER CASO INSINUATO PRIMA CHE IO ERO BASSO? >

Edward non si era dimenticato di quella non voluta provocazione.

< AH AH sempre simpatico Edward Elric >

Un’altra voce si intromise.

< E’ il divertimento del nostro quartier generale, una vera e propria attrazione. Sapete ad East City in questi ultimi anni il turismo è aumentato, probabilmente una delle cause è proprio Fullmetal >

IL richiamato in causa inveì contro il proprietario della voce che conosceva troppo bene.

< MI STATE DANDO DEL PAGLIACCIO COLONNELLO DEI MIEI STIVALI? >

< Affatto stò semplicemente dicendo che sei l’attrazione turistica della nostra città dovrebbe farti piacere >

Ed ringhiò a quell’affermazione, con tutta calma Mustang continuò.

< Ah, voglio ricordarti di moderare i toni, sono un tuo superiore. La prossima volta potrei mandarti davanti alla corte marziale >

< Maledetto >

Roy seguito da Riza avanzò di qualche passo e una volta davanti a tutti i suoi subordinati eseguì il saluto militare al quale risponderono tutti tranne Edward. Mustang guardò con un sorriso perfido Ed che si sentì costretto a rispondere a quel saluto.

< Allora vi chiederete il motivo per cui vi ho convocato quì, alcuni di voi vengono anche da Central City perciò vi chiederete che motivazione c’è a tutto questo; rilassatevi non è nulla di grave. Si tratta di una cosa personale alla quale voglio partecipiate tutti… >

Guardò tutti i suoi più fidati subordinati, no anzi, amici. Erano questo ormai per lui.
Poi il suo sguardo andò a Fullmetal, quel ragazzino era ormai diventato grande. In quei sei anni da quando quel ragazzino era entrato nella sua vita non si era mai annoiato, anzi si era divertito moltissimo poi qualcosa…

< Colonnello >

Lo riprese Riza dai suoi pensieri e continuò.

< Ehm si scusatemi.. >

Edward aveva notato quello strano sguardo rivolto a lui, che volesse farlo vittima di qualche scherzo o lavoro? Eh no si sarebbe rifiutato!

< Bhè la notizia è che tra due settimane io e il maggiore Riza Hawkeye ci sposiamo! >








Queste parole pronunciate con orgoglio dal colonnello furono per tutti un secchio d’acqua gelata sotto quel sole cocente. Lo shock fu davvero generale, ma quelli più scioccati erano coloro che conoscevano meglio di tutti il flame alchemist: Hughes, Havoc e Edward in particolare. I motivi per lo stupore furono diversi per i tre.

Hughes era sorpreso per il fatto che Roy avesse deciso di sposarsi. Cioè, Roy che si sposava!? Era assurdo; non era buona nemmeno come barzelletta! Si ricordò che era primavera perciò pensò che giorno fosse, probabilmente era un pesce d’Aprile… no, era già passato da una settimana, l’unica spiegazione possibile era che fosse Envy, ma cosa ci guadagnava in una farsa del genere? Non ci capiva un tubo… ecco l’ultima motivazione possibile, l’unica, la vera motivazione: Roy era impazzito. Se per via di un brutto colpo alla nuca o a un’insolazione o dopo una brutta meningite questo non lo sapeva ma una cosa era certa: Roy era fuori di senno.
Che Hawkeye fosse innamorata di Mustang era evidente, ma che un donnaiolo come Roy potesse innamorarsi di lei era una barzelletta e anche di pessimo gusto, visto il viaggio che aveva fatto per dover sentire questa notizia. Sapeva che a Roy piaceva uscire con le donne, avventure di una notte, storie massimo da un mese, gli piaceva particolarmente sedurle e corteggiarle con i suoi modi da Don Giovanni e con regali, ma lo faceva solo per divertimento, la prendeva come un gioco, una sfida da dover superare e vincere; tutto questo lo faceva con donne alle quali non poteva spezzare il cuore, con donne che la prendevano anche loro come un gioco. Come si era potuto innamorare di Riza? Lui non amava realmente le donne. Erano solo un passatempo e a lui, il suo migliore amico, l’aveva detto ed era sincero. Maes pensava che forse in tutto il mondo, forse c’era una persona che era riuscita a far perdere la testa a Roy, e quella persona non era il maggiore Hawkeye.

Jean Havoc alle parole del colonnello si sentì tradito. Non che l’avesse realmente tradito, ma i due erano ottimi amici, insieme andavano a fare conquiste e come sempre la ragazza che piaceva a Jean veniva soffiata da Roy, ma quelle erano sciocchezze, tresche e flirt di nessun o poco valore, ma Riza per Havoc aveva iniziato a contare qualcosa. Non voleva che la donna della quale si stava innamorando seriamente gli fosse soffiata e per giunta da una persona, uno dei suoi più grandi amici, che, ne era convinto, non amava.
Roy era una persona di buon cuore e mai avrebbe ferito una donna, era un gentiluomo lui, allora perché si stava comportando così? Hawkeye era un’amica, una vera amica, per il colonnello perché le stava facendo questo? Era pur vero che il matrimonio era un passo serio; ma ad Havoc venne il dubbio che lo stesse facendo solo per la sua carriera da Fhurer e per fare un regalo al maggiore ma non sarebbe stata felice di sapere che la stava usando solo perché era innamorata di lui; Hawkeye avrebbe voluto sinceramente esser ricambiata da Roy, e una donna meravigliosa come lei meritava solo che questo.
Havoc portò i suoi pensieri a diversi anni prima. In quel periodo era riuscito a diventare ottimo amico di quella donna, ma solo amico. Lei gli aveva rivelato che dal primo giorno che aveva visto Roy Mustang era rimasta affascinata da lui, dai suoi modi, dalle sue espressioni, la sua voce e le sue idee, quell’uomo l’aveva lentamente sedotta fino a che la ragazza non si era accorta di essersene innamorata. Da quel giorno aveva giurato a se stessa che avrebbe sempre seguito Mustang e l’avrebbe difeso a costo della vita. Mai si era innamorata in vita sua, Roy era il suo primo amore. Aveva anche rivelato ad Havoc che in vita sua si era dedicata solamente allo studio e al lavoro; aveva dato fondo a tutte le sue forze per riuscire in quel campo perciò non aveva mai pensato ad innamorarsi. Ma da quando aveva incontrato Mustang tutto era cambiato… Il sottotenente doveva essere felice per lei, in fondo il suo sogno si sarebbe realizzato, avrebbe sposato il principe azzurro dei suoi sogni; ma gli dava fastidio, incredibilmente fastidio. Fastidio perché la principessa dei suoi sogni gli stava venendo sottratta dall’uomo che più stimava al mondo che era per giunta uno dei suoi più cari amici. Gli dava fastidio perché Riza sarebbe stata presa in giro da quell’uomo che non l’amava. Forse Roy non lo faceva neanche con cattiveria, forse non se ne rendeva nemmeno conto, forse si era davvero convinto di amare Hawkeye, ma stava sbagliando… doveva aprirgli gli occhi, si, ma come?
Si accese una sigaretta e si allontanò.

Quello che era rimasto più sconvolto era senza dubbi Edward. Mustang da sempre gli tirava sfrecciatine, ma quella fu la più fastidiosa, anzi… dolorosa, che potesse ricevere da lui. Edward sapeva che la sua vita era uno schifo, sapeva anche che un giorno il colonnello si sarebbe sposato e avrebbe messo su famiglia. Senza accorgersene quel momento era arrivato. Edward mai l’aveva detto a nessuno; era stato difficile persino ammetterlo a se stesso, ma lui si era innamorato del colonnello Mustang.
Si, se ne era reso conto ormai da tre anni, per tre anni aveva resistito, era convinto che si sarebbe dimenticato di lui prima o poi, era probabilmente solo una crisi adolescenziale, ma cavolo… 3 anni e il suo primo vero amore bruciava come il primo giorno che aveva realizzato ciò che provava per il colonnello!
Non era una semplice cotta adolescenziale, era amore. Perché si era innamorato di lui? Non lo sapeva minimamente, fatto stava che era comunque innamorato e la notizia che presto si sarebbe sposato non lo rendeva minimamente felice. Non che sarebbe cambiato nulla, Ed sarebbe stato una nullità nella vita del colonnello, ma… forse si era aggrappato a vane speranze; si lo ammetteva, non era credente, ma aveva pregato per una crisi sessuale del colonnello, ma anche se fosse realmente avvenuta non era detto che Mustang, tra tanti uomini, scegliesse lui. Mustang era un uomo adulto abituato ad avere relazioni di un certo tipo, un moccioso come Ed probabilmente nemmeno se lo filava. Maledisse quel giorno che aveva voluto incontrare il colonnello! Se non l’avesse mai incontrato Edward sarebbe rimasto un sano ragazzino che si sarebbe fidanzato con l’unica ragazza che avesse conosciuto, Winry, e si sarebbe sposato con lei, avrebbero avuto dei figli e così via; insomma la sua vita sarebbe stata più tranquilla. Edward era abituato a fare suo capro espiatorio il padre, Hohemhein, se la mamma era morta e se loro si erano trovati in quella situazione era tutta colpa sua e come sempre anche in questa situazione, la colpa era del padre! Si, perché se non avesse mai corrisposto con lui, Ed non avrebbe mai trovato il suo indirizzo e mai gli avrebbe scritto e mai Roy sarebbe andato a Reesemboll e non si sarebbero mai incontrati. Sicuramente anche senza quel colonnello sarebbe diventato un’alchimista di stato e avrebbe potuto trovare, anche senza il suo aiuto, un modo per dare un corpo al suo fratellino. Ma sarebbe stato davvero così? Oppure era la rabbia di Edward a convincerlo di ciò? Concluse i suoi pensieri indirizzando a Roy un “ti odio colonnello”.

Roy avanzò verso il gruppo dei suoi dipendenti ai quali era più affezionato tra i quali c’erano: Maes, Havoc e Fullmetal.

< Roy vado a chiamare un’esorcista, ragazzi voi non fatelo uscire da quì >

< AH AH.. molto divertente come al solito colonnello Hughes >

< A parte gli scherzi, congratulazioni. Mi dispiace per te Hawkeye, ma dovrai sopportartelo anche a casa e dovrai fare attenzione alle sue scappatelle >

La donna sorrise.
Un’aura strana.. davvero insolitamente strana e per lo più percepibile attrasse i militari verso il Fullmetal alchemist.

< Fullmetal? Che hai? >

< Ed? >

< Edward Elric? >

< Tappo? >

< Edward? >

< Nii-san? >

Chiesero a turno Roy, Maes, Armstrong, Havoc, Hawkeye e Al.
Ed era accecato dalla rabbia.

< .................................. tu...TU...TU... TU!!! CIOE’ TU LURIDO COLONNELLO DI MERDA MI HAI CHIAMATO PER DIRMI QUESTO???!!! MA IO TI AMMAZZO!!! IO MI SONO DOVUTO ALZARE ALLE 5:00 PER ARRIVARE QUI’ E SENTIRE COSA???!!! CHE TU DON GIOVANNI DA STRAPAZZO TI SPOSI???!!! >

< Nii-san... ma non è vero che ci siamo alzati alle 5:00, ci siamo alzati alle 9:00 >

< STA’ ZITTO AL!!! SE TI DICO CHE CI SIAMO ALZATI ALLE 4:00 E’ ALLE 4:00 CAPITO???!!! IO SONO TUO FRATELLO MAGGIORE E MI DEVI OBBEDIRE!!!!!!!!!!!! >

Ed faceva più paura di un demonio quindi Al annuì non correggendo l’orario che era stato nuovamente modificato dal fratello.

< E TU COLONNELLO DEI CESSI BECCATI QUESTO!!!!!!!!!!!!!! >

Edward diede un pugno sullo splendido volto di Mustang, più forte di quando Ed lo diede a suo padre dopo undici anni che l’aveva rivisto e la prima cosa che aveva fatto era stata commentare la sua altezza.
Roy percorse in volo tutto il cortile dell’Headquarter sotto lo sguardo realmente stupito dei suoi subordinati.
L’unica cosa che riuscì a dire Hughes su quanto era accaduto fu:

< Perché colonnello dei cessi? Che c’entra... >

Si creò un vuoto attorno Edward che ancora arrabbiato con tono inquietante disse al colonnello.

< E ORA LICENZIAMI SE VUOI!!! ADDIO BASTARDO.... >

Poi con tono angelico continuò.

< Ahhh da quanto tempo avevo desiderato farlo... mi sento proprio bene.... AL!!! >

Al rispose terrorizzato a morte mentre piangeva.

< Si fratellone? >

Edward gli sorrise serafico.

< Andiamo nii-chan >

E lo trascinò per una mano mentre al disperato invocava aiuto ai colleghi e soprattutto ad Armstrong, ma anche il maggiore era rimasto terrorizzato da Ed quindi ignorò deliberatamente la sua richiesta.

< Bastardi................ Nii-san? Lo sai che io ti voglio tanto bene? >

< Si nii-chan >

Lo stesso sorriso serafico mentre Al piangeva disperato.

< Lo sai che se ti voglio così tanto bene che a San Valentino la cioccolata la dò prima a te e poi a Winry? >

< Si nii-chan >

< Sai che quando ero piccolo invece di voler sposare Winry volevo sposare te? >

< Si nii-chan >

< Lo sai che se non fossi tuo fratello e non fossi un uomo mi sarei perdutamente innamorato di te >

< COSA???!!! >

< N-niente... scherzavo... >

< Non sono in vena di scherzi oggi ok? >

< Si nii-san >

Tutti i militari guardarono scioccati i due fratelli... tutti pensarono che il loro legame aveva un non so che di bizzarro.

***

Passarono due giorni e Roy chiamò la madre per informarla dell’imminente matrimonio e la donna non prese particolarmente bene l’iniziativa del figlio, capiva che in vita si doveva provare di tutto ma perché rovinarsi la vita sposandosi? Arrivò alla conclusione che il figlio era un emerito idiota come il padre.

Edward per due giorni era rimasto chiuso in casa sotto lo sguardo perplesso del fratello che ancora non capiva il motivo di cotanta rabbia. Il terzo giorno visto che Al era riuscito a scappare dalle grinfie del fratello -in un momento di distrazione di quest’ultimo- lasciandogli un biglietto dove c’era scritto:

"Ti lascio perché ti amo troppo...
E vederti soffrire così è per me straziante quindi, perdonami ma questo amore non può continuare, è troppo incestuoso! Quindi ti prego comprendimi ma è meglio così per entrambi... per dimenticarti andrò a consolarmi da Winry per quanto non valga un decimo di te.
Addio mio amato Nii-san...

Il tuo nii-chan.


Ps: ti allego questo disegno che ho fatto con tanto amore per te, per farti capire quanto sono profondi i miei sentimenti"


Ed strabuzzò gl’occhi alla dichiarazione del fratello e alla vista del disegno che raffigurava un Al versione chibi che era seduto su un foglio dove scriveva con una matita gigantesca "Ai shi te ru nii-san"

< Perciò tutte le volte che facevamo il bagno insieme lui... MA CHE VADO A PENSARE: E’ OVVIO CHE MI STA PRENDENDO PER IL CULO!!! Dannato io soffro e lui si va a divertire con quella maniaca degli auto-mail! Ma perché mi metto a pensare ad Al io ho già un altro cretino a cui pensare! >

Arrabbiato uscì di casa sbattendo la porta pensando che un po’ d’aria non gli avrebbe fatto male dopo due giorni di segregazione.

***

Seduto su una panchina del parco di East City Ed sospirò pensando a quello che lui stava definendo nella sua mente: il fottuto bastardo, amore della sua vita; ma poi ad alta voce si rimproverò.

< MA QUALE AMORE???!!! IO NON AMO AFFATTO... quel figo della madonna, dal bel sedere, che pagherei perché mi sbattesse al muro e mi... MA CHE DIAVOLO VADO A PENSARE! QUEL PERVERTITO MI HA PURE CONTAMINATO LA MENTE!!! >

< Tutto bene tesoro? >

Ed cadde giù dalle nuvole quando sentì qualcuno rivolgersi a lui. Volse lo sguardo in direzione della voce trovandosi davanti una fascinosa donna di mezz’età mora, capelli raccolti in uno chignon e con indosso un tailleur blu.
La donna si rivolse di nuovo a lui sedendosi sulla panchina dove sedeva Acciaio.

< Tutto a posto, tesoro? >

< Ehm... si cioè... NO! >

< Allora ho capito: non te ne va bene una >

< Esatto >

Disse sospirando sconsolato Ed.

< Vuoi dirmi cosa ti affligge? A volte parlarne con un estraneo aiuta >

< Lei sarebbe disposta ad ascoltare le mie disgrazie? Guardi la mia vita è sempre stata triste ma negl’ultimi giorni ha proprio superato il limite! >

< Oh... e cosa ti è successo? >

< Saltando il fatto che mio padre ha abbandonato mia madre, me e mio fratello quando eravamo piccolissimi... saltando che mia madre si è ammalata, per l’assenza di quel vecchio che non chiamerò mai padre, ed è poi morta... saltando che mio fratello ha rischiato di morire... saltando che ho perso un braccio e una gamba... saltando che mi hanno iniziato a chiamare cane dell’esercito da quando sono entrato che avevo dodici anni... saltando che un sacco di gente mi voleva morto... saltando che una maniaca di automail voleva che io rimanessi per sempre con le sue automail... saltando che sono sempre stato chiamato piccolo... saltando il fatto che mio fratello mi lascia biglietti con frasi equivoche... saltando il fatto che devo stare agl’ordini di un colonnello bastardo... proprio lui è la causa della mia più grande pena... uff >

La donna si stava asciugando le lacrime con un fazzoletto mentre Ed finiva di raccontare la sua disgraziata vita. A fine racconto l’abbracciò (versione Armstrong) piangendo a dirotto e premendo la testa di Ed sul suo abbondante petto paralizzando il ragazzo dall’imbarazzo.

< Tesoro... dimmi cosa posso fare per te! Chiedimi qualunque cosa, sarei felice di aiutare un angelo come te >

< I-intan-to ini-zi col la-sciar-mi.... Sof-fo...co >

La donna si ricompose in un batter d’occhio ridendo.

< Ah ah ah, scusami gioia mia... mi sono lasciata trasportare. Allora un uomo è la fonte dei tuoi problemi, gli uomini tutti uguali ti seducono e poi ti danno la mazzata finale... >

< Signora?! Ma come ha fatto a capirlo?!!! >

< Ho cinquant’anni ormai... sono una donna vissuta, io >

< Signora davvero a cinquant’anni?! Io gliene davo dieci di meno... >

La donna rise in modo appariscente vantandosi della sua bellezza e contenta che l’ennesima persona gli avesse dato una dozzina d’anni in meno.

< Ma piuttosto raccontami la tua storia! Mi piacciono le storie hard boiled (Hokuto Sumeragi dixit NdA) >

< Sicura signora? Insomma amo un uomo, che ha il doppio dei miei anni, è un grandissimo bastardo, è un donnaiolo, è uno sfruttatore, mi dà sempre del microbo piccolo, piccolo, che solo un microscopio ad alta potenza può intravederne una parte, mi dà del clown e presto si sposerà... >

Disse Ed con rabbia per poi continuare con aria sognante.

< Ma è così bello... sexy... ahh pagherei con la mia anima per avere una notte di fuoco con lui.. ahh... i suoi occhi così profondi e intensi... le sue labbra così sottili che ti fanno morire dalla voglia di baciarle.. deve vedere quant’è sexy quando sorride impudentemente... anche se lo picchierei a sangue, ma... dettagli; i suoi capelli così fini, il suo profumo così inebriante, la sua camicia aperta ai primi bottoni che ti fanno intravedere parte degli addominali, non è muscoloso, ma ha un fisico perfetto somiglia al David di Michelangelo... ehi un momento...MA CHE DIAMINE VADO DICENDO? MI SONO BEVUTO IL CERVELLO?!!! DA DOVE MI SONO USCITI QUEI COMPLIMENTI PER QUEL VISCIDO SFRUTTATORE, MANGIAPANE A TRADIMENTO, ZOTICO, MANIACO, IMBECILLE... IO LO ODIO QUELO LI’... SI LO ODIO E NON PENSARE AL CONTRARIO EDWARD, IO E TE LO ODIAMO! >

< Edward? >

< Si Edward! >

< Ah... ok.. >

Disse non capendo in realtà nulla. (Vi ricorda qualcuno?NdA)

< Da quanto ho capito la persona che ami è un militare e anche tu lavori nell’esercito >

< Si... >

< Senti lavori al quartier generale dell’Est no? >

< Si >

< Ok, voglio darti una mano, verrò a trovarti là domani mattina, tanto devo passarci. Ora scusami ma devo andare, ho un appuntamento con quel disgraziato di mio figlio che va’ a combinare guai a destra e a manca non consultando mai la sua bellissima mamma >

< Come vorrei che la mamma fosse ancora in vita e fosse premurosa come lei >

< Oh tesoro... se vuoi io sarò anche tua madre, non penso di sostituire la tua ma puoi vedere in me una figura materna, ne sarei felice >

< Oh signora la sua gentilezza è pari alla sua bellezza >

< Oh gioiellino mio... allora puoi chiamarmi mamma Anne! >

< Ma è sicura? >

< Ma certo che si angioletto mio, ora devo andare... come vorrei che mio figlio si fosse innamorato di un angioletto come te... fatti dare un bacietto -Smack- ci vediamo......... >

***

Il giorno dopo tornò a lavoro di buon umore.
Andò nell’ufficio del colonnello per ritirare il lavoro per la giornata.
Ed era imbarazzato per come si era comportato quella volta con il colonnello e gli era venuto il dubbio di aver sfregiato il bellissimo volto del suo amato. Si vergognava tantissimo a rincontrarlo e non sapevo che dire per giustificare la sua assenza da quando l’aveva trattato in quel modo.
Fece un respiro per farsi coraggio e messe le mani in tasca, tirò un calcio alla porta facendola aprire.
Il colonnello senza nemmeno alzare lo sguardo in direzione della porta constatò.

< E’ ritornato il piccolo teppista >

< CHI DIAMINE SAREBBE L’ESSERE MICROCELLULARE RIDICOLO QUANTO UN CLOWN E CON I COMPORTAMENTI DA TEPISTA CHE E’ SULLA STRADA PER DIVENTARE UN MEMBRO DI QUALCHE CLAN MAFIOSO CON IL RUOLO DI PULCE DOMESTICA???!!! >

< Questo me la devo annotare come frase numero 1814 per i tuoi complessi di inferiorità >

Roy prende il suddetto block notes e si segna la frase. Ed lo prese per il colletto gridando.

< CHE DIAMINE STAI FACENDO STUPIDO COLONNELLO? >

< Ehm... Fullmetal stai facendo una figura letteralmente di merda >

Gli sussurrò per poi alzare la voce.

< Cough... cough... questo teppistello è l’alchimista d’acciaio Edward Elric >

< Perché mi stai presentando colonnello? >

< Sai è diventato il mio hobby presentare le persone al vuoto >

< Allora ho ragione a dire che sei rimbecillito >

< Fullmetal la tua figura di merda si sta triplicando: girati >

Edward si girò e la sua reazione fu diversa da quella che immaginava Roy.

< Mamma Anne! Ma allora è venuta veramente? >

< MAMMA ANNE?!! >

Gridò sbigottito Roy per poi continuare.

< MAMMA QUESTO SIGNIFICA CHE NON SONO FIGLIO UNICO!!! HAI AVUTO ALTRI FIGLI AL DI FUORI DEL MATRIMONIO CON PAPA’................. NO TI PREGO ACCETTO QUALSIASI FRATELLO O SORELLA O GEMELLI SIAMESI MA NON LUI!!!!!!!!!!! >

< COSA MAMMA ANNE QUESTO SIGNIFICA CHE IL COLONNELLO E’............................... suo figlio >

Seguirono dieci minuti di silenzio dettati dallo shock dei due alchimisti.
Tra i due quello più scioccato era l’alchimista d’acciaio, sicuramente la signora Anne Mustang aveva capito che il suo innamorato era il figlio, se no: perché aveva guardato prima Ed poi Roy e infine aveva sorriso sorniona al biondino? Ed avrebbe voluto tanto scavare una fossa e sotterrarsi dalla vergona. Il suo shock andò oltre i dieci minuti rimanendo così immobile, come pietra.

< Come mai vi conoscete? >

< Non impicciarti Roy! Sono affari che non ti riguardano vero tesorino >

Chiese la donna rivolta a Ed che non rispose perché era ancora in stato di shock.

< Tesoro tutto ok? >

< Ehm ecco... non capisco come una donna tanto bella, simpatica e gentile possa essere la madre di un simile diavolo >

< EHI! >

< Me lo chiedo anch’io... >

< MAMMA! >

< Piuttosto sono io ad essere stupita del fatto che tu Edward sei un uomo >

< Perché cos’altro dovrei essere? >

< Ero convinta fossi una ragazza... sei così bello >

< Una ragaz... IO SONO UN UOMO! >

< Oh si tesoro... e per giunta sei un gran bel figliolo e nonostante questo ti aiuterò perché ti trovo migliore di qualsiasi altra >

< Mamma Anne... lei ha capito che... >

< Bhè non ci voleva molto >

Ed in quel momento avrebbe voluto che nel pavimento si aprisse una voragine che lo potesse inghiottire.

< Ma di cosa state parlando voi due? >

< Fatti gli affari tuoi, tu! >

Gli disse la madre facendolo ammutolire.
In quel momento nell’ufficio del colonnello fece ingresso Riza con una serie di fascicoli.

< Roy sono... >

< Riza: ti presento mia madre, Anne. Mamma: lei è Riza Hawkeye la mia futura moglie >

< Signora piacere di conoscerla >

Gli disse il maggiore inchinandosi a lei in segno di rispetto.

< Riza Hawkeye... però ce ne vuole del fegato per sposare mio figlio... >

< MAMMA! >

< Sicura di farcela? >

Riza fece una risatina soffocata.

< Ma certo signora... Roy ti lascio qua i tuoi documenti, signora spero ci potremo vedere a cena a casa mia in questi giorni, non so decida lei... >

< Devo controllare la mia agenda >

< Ma certo. Ora mi scusi ma ho un bel po’ di lavoro da sbrigare... arrivederci >

< Arrivederci >

Quando Riza uscì Roy si rivolse entusiasta alla madre.

< Visto mamma? Non è bellissima? Non è non è gentilissima? Una donna perfetta per un uomo perfetto >

< A dir la verità mi sembra che tra voi ci sia un rapporto serva/padrone >

< COSA? >

< Non è la persona adatta a te... ci vorrebbe una persona che ti rimproveri e ti picchi quando sbagli, che corregga la tua condotta discola ma che sappia essere dolce e tenera nei momenti giusti >

< E dove la trovo una donna così? >

< Non parlavo necessariamente di una donna >

Disse Anne con un sorriso sornione.

< M-mamma? SEI IMPAZZITA???!!! >

< Oh no Roy, sono serissima >

< Ho capito: la sclerosi ti ha colpito >

La donna lanciò al figlio la sua consistente borsa seguita dalla sua scarpa con il tacco a spillo che lo colpì in piena fronte lasciandogli un bel segno.

< Mammina adorata... >

< Sei grande mamma Anne! Non capisco come una donna bella e simpatica come lei abbia potuto avere un figlio del genere >

< Oh tesoro così mi metti in imbarazzo... come avrei voluto avere un figlio come te piuttosto che un disgraziato come lui... probabilmente ha preso tutto dal padre >

< Il padre del colonnello... già perché non sei quì con tuo marito mamma Anne? >

< Perché quel disgraziato... WHAA SE LO RIPRENDO QUEL DISGRAZIATO LO DO’ IN PASTO AI PIRANHA DEL MIO ACQUARIO MA NON PRIMA DI AVERGLI SPILATO UN SOSTANZIOSO ASSEGNO E AVERLO PICCHIATO A SANGUE AH AH AH AH... >

Ed capì che il marito l’aveva lasciata e se ne era andato chissà dove... forse l’aveva pure tradita.

< Comunque tornando a noi tesorino ora andiamo a fare shopping! >

< EHH? >

Urlarono all’unisono i due alchimisti di stato mentre la donna si riappropriava della scarpa e della borsa.

< MAMMA NON TE LO PUOI PORTARE VIA! >

< Quanto sei carino Roy quando fai il geloso... ma in fondo chi non lo sarebbe con un ragazzo bello come Edward? Se avessi la tua età Roy... >

< MAMMA! La finisci di dire idiozie >

La donna lanciò di nuovo la borsa al figlio colpendolo in pieno volto e arrabbiata gli rispose.

< Tua madre ha sempre ragione Roy >

< Si mamma... >

< Per esempio guarda che bel sedere ha Ed come non innamorarsene >

< MAMMA ANNE! Per favore.. >

Disse Ed quasi in lacrime in tono supplichevole, mentre Roy voltava lo sguardo dall’altra parte imbarazzato.

< Mamma non sono gay >

< Mica ho detto questo, ma nella vita sai perché direzionare le scelte solo in un verso? >

< Ehm... mi astengo dal rispondere. Comunque Edward non puoi portartelo via perché deve lavorare >

< Vigliacco. Comunque io sono tua madre e non puoi dare ordini a me... io porto Edward con me e andiamo a fare shopping insieme, punto e basta >





-FINE PRIMO CAPITOLO-

UN DELIRIO ASSOLUTO LO SO!!!! Bhè spero vi piaccia comunque.
In parte l’ho realizzata io questa storia e in parte l’ho fatta con Lake che mi ha dato preziosi consigli e mi ha suggerito come realizzare parti della storia, diciamo quindi che è la coautrice, perciò per alcune parti di questo sclero prendetevela con lei. Però ci tengo a dire che la battuta “colonnello dei cessi” è mia! Perché l’ho chiamato così non lo so e né a senso, mi è venuta spontanea.
Vi avverto: non ho realizzato il seguito! Cioè... lo farò solo se vi piace quindi... datevi da fare con i commenti!!! XXD Per chi non l’avesse capito è un ricatto!!!

PS: per il disegno che Al fa a Ed se vi interesa ve lo spedisco via e-mail

Per qualsiasi cosa la mia mail: jesselric@alice.it

PS: LAKE TVTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTB
 
Continua nel capitolo:


 
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VOTO: (0 voti, 1 commento)
 
COMMENTI:
Trovato 1 commento
sao4 27/11/09 20:27
ciao, ho letto questa fic, è troppo divertente, quando scriverai il seguito?
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