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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: QUELLO CHE ERO...QUELLO CHE SONO...QUELLO CHE SARÒ...
Genere: Drammatico, Autobiografico, Introspettivo, Poesia
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: ikumiko galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 25/01/2007 19:55:54

"Ho paura di scoprire quello che sono...Perchè la luce dopo il buio acceca..."
 
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- Capitolo 1° -

Sarà anche stupido forse stare qui immobile...Anzi, sono sicura lo sia, ma ora come ora non ho intenzione di andarmene...Voglio solo stare in pace e possibilemente sola come merito di stare...
Sono in quello che una volta era un campo da bascket, ma che ora è una pista da pattinaggio...Ricordo che è qui che mi hanno rotto il braccio destro...Durante una rissa quando avevo circa nove anni...Se non sbaglio il motivo era che io avevo preso la palla e non volevo restituirla...Così mi punirono...
Non credo che questo sia uno di quei momenti da incorniciare e metterci magari anche una dedica...Ma è meglio di niente, no?
Sempre in questo posto ruppi il naso di una ragazza perchè mi aveva offesa credo...Sempre a nove anni...Ma non fu l'unico naso ad essere rotto...
Questo posto è vicino casa mia, praticamente dietro l'angolo, eppure è da parecchio tempo che non ci vengo...Era il posto di ritrovo mio e di altri ragazzi, tra cui il mio migliore amico...Dopo poco tutti, uno alla volta, cambiarono casa o per un motivo o per un altro e io e lui fummo gli unici a restare...Ah! Lui era ed è anche il mio fratellastro...Quel grande stronzo di mio padre andò a letto con quella puttana di sua madre...Ma non fu questo a rovinare tutto...O per meglio dire, questo rovinò molto del rapporto che avevo con lui, ma il colpo finale ce lo diedero le nostre madri, quando ci impedirono di vederci, parlarci o anche solo guardarci...Lui cominciò a sputtanarmi e persi anche quelle poche e rare possibilità di amicizie "sane" (e con "sane" intendo amicizie che non mi spaccherebbero le gambe)...Devo dire che comunque mi manca molto...Era, ed è, il mio vicino di casa...Un tempo stavamo ore e ore fuori dalle rispettive finestre a parlare, ora invece ognuno dentro casa a farsi i cazzi propri quasi dimenticandosi dell'esistenza dell'altro...Una volta, quando andavamo ancora d'amore e daccordo, stavamo anche per andare a letto assieme...(Avevamo circa sette anni...Precoci eh? XD) Ma come volevasi dimostrare la sfiga mi accompagna in ogni momento della mia vita... Entrarono in camera mia i nostri genitori...Comunque sia, lui sarà sempre una persona importante per me...Certo, lo detesto ora...Ma lo detesto come detesterei qualcuno a cui tengo...A pensarci bene non so neanche perchè lo detesto...Colpa sua se sua madre è una troia che si è fatta mezzo mondo tra cui mio padre? Colpa sua se sua madre mi ha portato via il padre che tanto per me non c'è mai stato? No...Ma odiarlo è più semplice di provare altro per lui...E forse dovrei vergognarmi di questo...
A dieci anni cercai di amazzare un'uomo...Ero affacciata alla finestra di casa quando lo vidi...Era un'amico di mio padre credo...Il volto non mi era nuovo...Fatto sta che provai più rabbia per lui che non centrava niente che per altri...Presi l'oggetto più pesante che avevo vicino e aspettai fosse sotto la mia finestra...Lasciai cadere l'oggetto dandogli forza, ma lui, in un modo a me ancora sconosciuto, riuscì a schivare il colpo...Pensai che era un peccato e continuai a guardare la televisione come niente fosse...Ammetto di essere strana...
Successivamente ruppi braccia, setti nasali, e quasi una gamba a dei ragazzi, scaraventai contro al muro un mio compagno di classe che non riuscivo più a sopportare...Andò a sbattere con la testa e se non sbaglio gli causai una contusione cerebrale o qualcosa del genere...Ricordo che da vicino le tempie perdeva sangue...Cercarono di rompermi anche l'altro braccio, mi colpirono violentemente allo stomaco e smisi di respirare per vari secondi...
L'anno scorso stavo per essere violentata dal mio ex e il suo migliore amico...Si presero uno un pugno sullo stomaco, e l'altro un calcio sulle palle...Ma comunque fu più lo schifo per loro e per me che la paura a prendere il soppravvento...
Credevo di aver smesso...Insomma, mi taglio, mi ferisco, mi pugnalo, tento il suicidio ecc...Non credevo di aver ancora bisogno di fare male agli altri, non ne faccio già abbastanza a me stessa? Non mi sfogo già abbastanza con il mio corpo?...Credevo di essere maturata almeno un pò e magari, con un pò di fortuna, anche cresciuta...Credevo di non dovermi più trovare di fronte a situazioni come queste...Ma come al solito sbagliavo (e quando mai faccio qualcosa di giusto o anche lontanamente sensato?)...
Esempio sabato quando ho cercato di amazzare un'altro ragazzo buttandolo sotto una macchina...La macchina l'ha preso di striscio, ma non si è fatto nulla...Mi sono ritrovata a guardarmi le mani e a provare schifo...Uno schifo assurdo come il mio gesto dopotutto...
E la cosa più...Più...Si, credo si possa definire più triste, è che questo ragazzo si è innamorato di me...Quando me lo hanno detto ho cominciato a ridere...Poi mi sono arrabbiata con lui...Ho provato schifo per lui (anche se fa tutto tranne che schifo)...Ho provato pietà per lui...Ho provato paura per lui perchè l'ho trovato stupido, ma sopratutto illuso...Perchè innamorarsi di qualcuno che tenta di buttarti sotto una macchina è estremamente stupido...Perchè ciò vuol dire che anche in quel momento ha visto qualcosa di buono in una persona come me...E questo è estremamente da illusi...
Martedì, invece, ero con la classe in palestra a fare educazione fisica...La mia materia preferita se non fosse che per ogni movimento che faccio c'è sempre qualche ferita che puntuale come un'orologio svizzero accentua il dolore a mille...Comunque sia stavo facendo delle schiacciate contro il muro per misurare il controllo del braccio, e per allenarlo a superare il dolore (per quanto possa sembrare strano funziona...), quando quel genio del mio ex mi viene vicino per prendermi la palla di mano...Stupida io che non gliela lascio naturalmente...La stringo a me mentre lui cerca in tutti i modi di prendermela...E tra questi modi c'è il colpire i punti che sono lesionati dalle pugnalate...Oppure il mettere le mani dove non deve...Io mi chino a terra e lui non smette...Lo mordo (adoro mordere) e lui si eccita...A questo punto c'è solo una domanda da porsi...MA E' UNA COSA NORMALE?!?! IO TI MORDO IL BRACCIO E TU TI ECCITI?!?!...Il mondo maschile mi lascia sempre più sbalordita...Alla fine mollo la presa della palla (il punto non era il lasciargli la palla, non sono tanto scema...Anche se ci vado molto vicina... Il punto era il mio orgoglio...Lasciargli la palla era come dirgli "mi arrendo" e questo non lo accettavo...)...Mi aveva riaperto tutte le ferite quando premeva sulle ferite con le dita e quando tirava pugni...Simpatico eh? E cosa normalissima, il prof non si accorge di nulla...Altra cosa abbastanza anormale visto che urlavo come una dannata...Appena mi sono ripresa da terra (sono rimasta distesa sul pavimento della palestra per alcuni minuti mentre tutte le mie compagne mi chiedevano come stavo...Una favola...Se avessi potuto avrei fatto anche un balletto, giuro...), gli sono corsa davanti e gli ho tirato un calcio...Il terzo o quarto in due giorni...Peccato che li blocca quasi sempre e quella con gli ematomi poi sono io...Vabbè capita...Accettiamo la realtà, tutto questo smetterà quando io per prima lo vorrò con tutta me stessa...E sinceramente ho paura a scoprire che in realtà non voglio...Perchè ciò significherebbe alzare lo sguardo dal punto che ormai da anni continuo a guradare...Alzare lo sguardo dal buio completo per magari vedere uno spiraglio di luce...E la luce dopo tanto buio acceca...

In pochi sanno questo di me...Anzi quasi nessuno apparte quelli che ne hanno avuto prova...Tutti pensano che io sia incapace anche solo di tirare un pugno...E questo perchè io per prima li ho convinti di ciò...Credo per rifiutare la realtà, anche se riconosco che non è giusto...Far credere agli altri di essere quello che non si è, è sbagliato per principio...Ma molte volte è anche l'unica soluzione se vuoi avere anche solo una persona vicina...Una sola persona che sia pronta a consolarti se piangi senza dover fare tutto da soli...

By Iku
 
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