FALL
- Capitolo 1° -
Perchè?!
Una semplice domanda che mi assilla da giorni.
Un solo punto interrogativo che popola la mia mente, anche quando dovrei studiare, anche quando dovrei concentrarmi, anche quando tu non c'entri niente.
Un interrogativo a cui non so dare risposta.
Perchè?!
Avevo lasciato tutto dietro le mie spalle, avevo fatto in modo che la tua ombra non mi sfiorasse più.
Mi sono sforzata per far in modo che il mio destino non fosse più il tuo futuro.
Ho accettato, ho sorriso, e per un po' sono stata felice.
Tanto felice.
Pensavo che tu avessi tracciato la tua strada e che non avresti più attraversato la mia.
Non volevo rivederti sul mio cammino.
Eppure... eccoci qua, oggi come ieri.
Ed io mi odio, mi odio, mi odio.
Dovrei odiare te, ma sarebbe troppo facile.
Mi odio perchè sono superficiale, ipocrita, cretina e
FALSA!
Quante volte ho ripetuto che non avrei mai potuto accettare le lusinghe di una persona impegnata? Quante volte ti ho detto a muso duro che io non mi concedevo a persone che non potevano promettermi, se non la felicità, almeno l'esclusiva?
E invece guarda come sono finita.
Tra due braccia che sfiorano sempre un'altra donna; riflessa in occhi che per un po' hanno creduto di diventare padre; persa lungo il contorno di due labbra che mi hanno insegnato a baciare quando non sapevo ancora neanche cosa significasse vivere.
Ci sono ricascata.
Maledetta!
Perchè?!
Perchè non sono stata capace di voltare il viso dall'altra parte?
Perchè non ti ho allontanato con le mani?
Perchè non ti ho dato uno schiaffo?
"Perchè tu lo volevi quanto lui."
Il mio migliore amico ha liquidato in questo modo l'intera faccenda.
Gli voglio un mondo di bene, ma lui di questa storia sa poco e niente.
Si, certamente l'ho voluto anch'io.
Io ti ho sempre voluto Pen, a discapito di tutto quello che potevo dire.
Ma se desideravo così tanto quel bacio, questo non vuol dire che sia stato giusto. I desideri non sono tutto, infine. Avrei dovuto controllarmi.
Insomma, io voglio anche un sacco di soldi, ma non per questo me ne vado in giro a rapinare le banche.
Pen, che cosa vuoi da me?
Non mi ami, o almeno non come io voglio essere amata.
E dopo quattro mesi, perchè abbiamo dovuto fare un tale scivolone?
Perchè?!
Io non so darmi una risposta, e neanche tu puoi darmela.
Pen, io non ne voglio più parlare.
Ho sbagliato: ho fatto un errore a baciarti, ho fatto un errore a tornare in quel luogo così carico di emozioni.
Ho sbagliato, e sono caduta.
Ma ora che mi sono rialzata, pregherò per non ricadere in modo così goffo un'altra volta.
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