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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: IL GIORNO DEL MIO DECIMO COMPLEANNO
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: tak10 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 24/01/2007 14:49:15

ho messo sentimentale, ma in realtà non sapevo che mettere...in realtà è uno sfogo...
 
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- Capitolo 1° -

Non chiedetemi niente...non so nemmeno perché la pubblico...sappiate solo che questa è una storia vera, la mia...ma è anche uno sfogo, soprattutto contro i miei genitori, quindi potrebbe (anzi quasi sicuramente) annoiarvi......e con questo vi lascio....




Il giorno del mio decimo compleanno...doveva essere una giornata bellissima...

Me lo ricordo come se fosse ieri...





Ero molto emozionata...ricordo che mio padre continuava a ripetermi che il decimo compleanno era molto importante, che, per la prima volta nella mia vita, avrei scritto la cifra dei miei anni con due numeri, e che avremmo organizzato una mega-festa con i miei compagni di classe...

Circa due settimane prima del mio compleanno distrubuii inviti a tutti i miei compagni, lasciandogli naturalmente il mio recapito telefonico per conferma, mio padre aveva organizzato la festa in un ristorante, sarebbe stata prima una pizzata in compagnia e poi la consegna dei regali...ero felicissima, era la prima volta che organizzavo una festa per il mio compleanno...

I giorni passavano ma, non so perché (almeno in quel momento non capivo il motivo, anche se poi l’avrei compreso molto bene...), ma nessuno si era fatto sentire per conferma di partecipazione, i miei mi dicevano che non c’era da preoccuparsi, probabilmente i miei compagni pensavano che io dessi per scontato la loro presenza e così non si erano fatti sentire...


Quanto si sbagliavano....


Anche se nessuno aveva dato conferma mio padre prenotò comunque un tavolo per 20 persone per il 28 novembre...


Alla fine l’atteso giorno arrivò, i miei genitori mi avevano detto che, purtroppo, a causa di un impegno improvviso, non sarebbero potuti essere presenti, ma che comunque ci avrebbero pensato i signori del locale, vecchi amici dei miei che io conoscevo bene, a tenerci d’occhio...

Mi portarono al ristorante circa venti minuti prima dell’inizio ufficiale della festa, ‘così potrai accogliere tutti come si deve!’, queste furono le parole di mia madre, cinque minuti dopo, dopo che mio padre parlò per un po’ con il proprietario del ristorante i miei genitori se ne andarono...e così io iniziai la mia lunga attesa....lunga e...

....inutile.....

Aspettai un’ora o forse due, non so dirlo con precisione, so solo che furono le ore più lunghe della mia vita, alla fine mi arresi all’evidenza...nessuno sarebbe venuto alla mia festa....

....nessuno....

Rientrai nel locale sotto lo sguardo pieno di pietà del proprietario e ordinai una pizza...avevo fame...



Fu così che passai il mio decimo compleanno, mangiando la mia pizza in un tavolo che doveva essere per venti bambini urlanti in cui, invece, ce n’era una sola, ed era sotto lo sguardo fisso e costante degli altri clienti e del proprietario, a cui, gentilmente, avevo chiesto di non fare parola di quanto fosse successo con i miei genitori...

Non mi misi a piangere, no, mi dissi mentalmente che non avrei mai dato questa soddisfazione ai miei compagni...ma forse un’altra soddisfazione gliel’ho data...o forse li avrebbe lasciati completamente indifferenti...proprio come li ha lasciati la mia festa...completamente indifferenti...

Quella notte, in quel ristorante, mi ripromisi di non fare mai più, in vita mia, mai più una festa di compleanno...


Più tardi, non so dire a che ora, i miei mi ritornarono a prendere, pagarono la mia pizza e la mia coca e mi riportarono a casa (non si stupirono del fatto che il conto non era alto, nel biglietto c’era scritto che, chi sarebbe venuto, si sarebbe pagato bibita e pizza), mi tempestarono di domande, soprattutto sul perché non avessi neanche un regalo e io mi inventai storie assurde...su come la festa fosse stata un successo e su come mi fossi divertita...ma soprattutto su come i miei compagni non mi avevano portato il regalo, perché non avendo trovato nulla di bello, mi avevano promesso che me lo avrebbero portato in seguito....

Fortunatamente i miei genitori si scordarono del regalo, e si bevvero quella storia, una storia che continua tuttora purtroppo...poiché, cari i miei mamma e papà, quando vi racconto quelle storie su come mi vogliono bene i miei compagni e su come sia larga la mia compagnia, sappiate che...SONO SOLO BALLE! FOTTUTTISSIME BALLE CHE MI INVENTO OGNI SANTA SERA QUANDO SIAMO A CENA!!! MA IO DICO, POSSIBILE CHE NON VI RENDIATE CONTO? SECONDO VOI PUO’ ESSERE CHE UNA RAGAZZA DI 16 ANNI, DICO 16, PASSI TUTTI I GIORNI, TUTTI I SANTISSIMI GIORNI, CHIUSA IN CASA SENZA USCIRE CON NESSUNO? VI PARE UNA COSA POSSIBILE? OPPURE AVETE DELLE BENDE SUGLI OCCHI COSI’ SPESSE CHE NON VI ACCORGETE NEMMENO DI QUELLO CHE VI SUCCEDE DAVANTI AL NASO????


....


Il mio decimo compleanno, una giornata bellissima, questo doveva essere...e invece non è stato che l’inizio dell’inferno....





Spero di non avervi annoiato troppo....


=Tak10=

 
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