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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: INVESTITURA DI UN CAVALIERE
Genere: Commedia, Kid-fic (per bambini)
Rating: Per Tutte le età
Autore: -dani- galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 16/12/2001 20:44:44

questo è stato uno dei temi che ho scritto per la scuola l`anno scorso...la prof l`ha letto anke a tutta la classe...spero vi piaccia^-^
 
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- Capitolo 1° -

E' l'anno 1015, venerdì di Pentecoste, gli invitati stanno arrivando e noi sette futuri cavalieri siamo tutti emozionati per quello che accadrà domani. Fin da bambino sognavo questo momento, ma ora che sono qui, bhe sento le ginocchia che tremano per questo grande evento.
La gente continua ad arrivare qui, nel castello di Fargos, ormai saranno più di duecento.
E' sera ormai e il tramonto colora il cielo di rosso e arancione, mentre gli invitati alla cerimonia banchettano all' aperto, noi sette entriamo nella cappelletta per pregare e confessarci: ha inizio la veglia d'armi.
Con noi sono venuti i nostri padrini, i monaci e gli scudieri, incomincio a pregare e sento già i morsi della fame, ma resisto. Ci hanno dato soltanto pane e acqua.
Ecco, sta arrivando l'alba, noi andiamo a riposarci dal pievano, altrimenti saremmo troppo stanchi per l'investitura.
Sogno di quando ero fanciullo e aspiravo a diventare il più forte tra i tanti cavalieri. Un sogno agitato che mi fa capire quanto sono cambiato da allora che ero appena quindicenne e non sapevo ancora usare la lancia. Mi sveglio e guardo fuori dalla finestra che dà sulla piazza d'armi dove il signore di Fargos ha preso posto vicino all'altare, affianco a lui siede l'abate.
Ci vestiamo con la tunica bianca, segno di purezza, e usciamo dal ponte levatoio. Una folla esultante ci accoglie con tripudio e noi, tutti eccitati, camminiamo sotto i colori del nostro vessillo. I miei colori sono il giallo e il blu.
Eccoci, tutti e sette prendiamo posto davanti all'altare e i nostri padrini siedono alla nostra destra.
Il feudatario Irino si alza e ci chiama per nome, noi non siamo ancora cavalieri, perciò i nostri padrini rispondono per noi. Ci chiama di nuovo, uno ad uno, e ci dice d avanzare; a me chiama per primo e comincia gli atti di giuramento.
Ho giurato di proteggere la chiesa, di rispettare ogni debolezza, di essere devoto al mio paese natio, di rispettare il mio signore e di non mentire.
A questo punto mi dirigo al mio posto e aspetto paziente gli atti di giuramento degli altri sei.
Questo rito è finito, l'abate si sta alzando e sta andando a benedire i giachi e le armi. Irino ci cinge cavalieri. Ecco, ora ci sta richiamando di nuovo e ci consegna le spade. Finito ciò i padrini avanzano e finiscono la vestizione.
Ora c'è il gesto della consacrazione, io avanzo e Irino, toglindosi il suo guanto di ferro, mi colpisce la guancia destra. Un brivido attraversa il mio corpo, la guancia mi fa male, ma resisto: ora sono un cavaliere a tutti gli effetti.
Mentre aspetto che tutti abbiano ricevuto l'atto di consacrazione, guardo i visi dei presenti, sono tutti commossi, anche i cavalieri che ci hanno visto crescere.
Ecco, siamo tutti e sette novelli cavalieri, finalmente. Alziamo le spade al cielo e le battiamo sullo scudo.
Il mio più grande sogno si è avverato e non vedo l'ora di combattere nella mia prima battaglia.
 
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