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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Fumetti e Cartoni non giapponesi
Dalla Serie: Kim Possible
Titolo Fanfic: I TEMPI MIGLIORI E I TEMPI PEGGIORI
Genere: Sentimentale, Romantico
Rating: Per Tutte le età
Avviso: OOC
Autore: flamia galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 21/01/2007 17:09:26

A una festa possono capitare molte cose... con conseguenze!
 
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1. PARTY
- Capitolo 1° -

Tempi Migliori e i Tempi Peggiori

Nota della Traduttrice
Beh, cavolo, sono passata dalle yaoi di Dragon Ball ai pairing strani di Kim Possible… e sono proprio dell’umore giusto per tradurre una bella storia d’amore, dato che ho FINALMENTE trovato un fantastico ragazzo ♥___♥ … vai con la storia, di Goddess of LOVE82, direttamente da Fanfiction.net!



1. Party

Una luce accecante splendette attraverso la porta aperta nella stanza buia. Shego strinse gli occhi per osservare la sagoma oscura che se ne andava, ma non riuscì a riconoscerla. Sentì una musica pop molto alta e provò a mettersi a sedere. Un dolore acuto le fendette la testa e la fece collassare nella più profonda oscurità.

Era mattina. Il sole raggiò sopra la figura solitaria di una donna addormentata. I suoi selvaggi capelli neri erano sparsi sul cuscino su cui poggiava la testa. Un uccellino cinguettò in lontananza. Con un sobbalzo, Shego si svegliò e si sedette. Il sordo dolore nel suo cranio quasi la costrinse a vomitare. La prima cosa di cui si rese conto fu che era in un grande letto. La seconda fu che non era il suo. Ignorando il dolore, barcollò fuori dalla stanza. Shego rimase, anche nella sonnolenza ubriaca, stupefatta di ciò che vide.

Era la un tempo magnificente casa Senor. L’elegante tappeto manufatto era sudicio e macchiato di soda e birra. Quasi ogni cosa era rotta, dallo schermo della TV al plasma allo stereo dolby surround. E cosa peggiore, il pavimento era disseminato di esanimi festanti, tutti immersi in sonno da sbornia. C’era stata una festa selvaggia lì. E Shego neanche se la ricordava. Girovagò fino all’esterno e individuò il suo hovercraft vicino alla spiaggia sabbiosa. Montò a bordo e attivò il pilota automatico. Certamente non poteva guidare.

Il Dr Drakken era, per dire il meno, non esattamente entusiasmato di vedere la sua tirapiedi tornare a casa in preda ai postumi di una sbornia.

“Nessun messaggio! Nessuna spiegazione! Te ne sei andata senza una parola a qualche festa! Sono molto deluso da te, Shego! Almeno i genitori del ragazzo erano in casa? Ti detraggo la paga per due settimane!”

“Come le pare,” fu la risposta assonnata di Shego.

Immediatamente dopo il suo arrivo, il Dr Drakken aveva seguito Shego come una vespa arrabbiata, rifiutando di lasciarla dormire (“Punizione per quello che hai fatto!”) e trattandola come una bambina cattiva. E così, con una borsa del ghiaccio sulla testa, Shego rubò una fiala di veleno mortale, irruppe in quattro banche e combatté contro Kim Possible prima che le fosse dato il permesso di riposare. Rannicchiata sul letto nella sua tranquilla stanza, la criminale pensò tra sé e sé, “La mia vita può andare peggio di così?” E anche se nessuno poteva risponderle, la risposta era ‘sì’. La vita di Shego sarebbe andata molto, molto peggio.


Nota della Traduttrice
Beh, direi di avere un’ideuzza sul PERCHÉ…voi? >__O

 
Continua nel capitolo:


 
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