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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: DragonBall Z
Titolo Fanfic: LOVE'S TRICKS-LE BEFFE DELL'AMORE
Genere: Commedia
Rating: Per Tutte le età
Autore: phoenix-93 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 20/01/2007 22:47:45 (ultimo inserimento: 21/01/07)

Ci sono tanti modi per innamorarsi...basta scoprire quello che fa per Bulma e Vegeta!!!!
 
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FATTI UN PANINO JANE!!!
- Capitolo 1° -

ATTENZIONE!!!AVEVO SCRITTO QUESTA FANFIC CON IL NOME DI "bra93" MA CAMBIANDO PASSWORD NON MI E' STATO PIU' CONCESSO DI ENTRARE NELLA GESTIONE FANFIC PER CONTINUARE LA STORIA, COSì L'HO RIPUBBLICATA CON IL NUOVO NOME UTENTE:PHOENIX-93.....o.O'



Ciao!!!!!!!!!!!!!! Sono tornata con un’alta Fanfic!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! O.o’ Non ho ancora finito di scrivere l’altra, ma non temete, la terminerò. E’ solo che mi è venuta l’ispirazione per un'altra FF sui mitici Bulma & e Vegeta….sapete, pensavo l’altro giorno: ma se fosse stato Vegeta a sudare 7 camicie per conquistare Bulma? Tutto è possibile!!! L’amore gioca sempre brutti scherzi….Leggete e fatemi sapere!!!! O.o’ ^^……………………………………Good reading!!!!!!!!! O.o’



-C-cosa?
Yamcha guardava incredulo Bulma. Ma stava dicendo davvero, oppure era soltanto un brutto scherzo? No! Non poteva essere! Non poteva scaricarlo in quella maniera! Stavano insieme da quando avevano 16 anni dopotutto!!!!
-Perché vuoi lasciarmi?
Chiese ad occhi sgranati. Bulma sogghignò
-Mh! Vediamo un po’….
Si tolse dalla tasca rubrica. Yamcha sbiancò: come aveva fatto a rubare la sua agenda? Eppure lui la portava sempre in tasca!!! Bulma aprì la prima pagine di quel maledetto libretto e cominciò a leggere beffarda…
-….Amelie, 18:45 nel bar della piazza, Claire 12:00 grandi magazzini, Maria, Lucy, Flora, Eleanor, Brenda, Marty!!!!! Devo continuare Yamcha?
Il ragazzo deglutì: era stato scoperto
-Cosa sono tutti questi nomi di ragazze? Non dirmi che sono tue colleghe perché tu non hai un lavoro. Tu hai soltanto il tuo stupido baseball e queste quattro sciacquette…. Quindi il motivo per cui ti mollo mi sembra molto chiaro…Non ti sembra?
Yamcha continuava a fissarla. Il suo cuore batteva all’impazzata.
-M-ma, non puoi cacciarmi di casa, Bulma. Andiamo…sono sempre il tuo orsacchiotto, vero?
Bulma sentì la collera crescere ancora di più
-Orsacchiotto? Esci fuori di qui prima che ti riduca a brandelli….
-Ma bulma!!!
-Bulma un corno!
La ragazza corse nel salone e quando tornò nell’ingresso aveva tra le mani due grosse valige.
-Ma quelle sono…
La ragazza aprì la porta e le gettò fuori con non poca fatica.
-ma cosa diavolo fai Bulma!!
-Ti caccio prima che ti accoltelli.
-…Ma…
-Niente ma!!!
-Via, vattene di qui!
Bulma era paonazza in viso le pulsavano le tempie. Non era mai stata tanto arrabbiata in vita sua. Cosa avrebbe dato per strangolare Yamcha. Ma siccome pensava che era troppo bella e intelligente per passare il resto della sua vita in prigione, aveva preferito cacciarlo da casa sua, e perché no, dalla sua vita, a calci nel sedere. Yamcha la guardava ancora. Bulma lo spinse fuori e prima di sbattergli la porta in faccia gli disse piano, con una calma in quietante
-E adesso vatti a fare consolare da Marty, sempre che lei si ricordi ancora di te! Verme!
E poi con un sonoro SLAM! Chiuse la porta alle sue spalle. Si voltò verso la porta del salotto e poi provò una strana sensazione: la rabbia che l’aveva invasa era scomparsa di colpo, poi un pensiero assurdo le era balenato nella mente
“e adesso? Sono sola.”
Pensò la ragazza. Mise una mano sulla maniglia. Che fare? Dopotutto era ancora in tempo a fermare Yamcha. No. Lei non lo voleva uno che la tradiva, non lo voleva uno che l’avrebbe tratta soltanto come passatempo…
-Se avessi saputo che quelle valigie le avevi preparate per buttarlo fuori di qui, ti avrei dato una mano! Almeno ogni tanto voi terrestri mostrate di avere cervello.
Bulma sobbalzò. Si voltò e Lo vide. Vegeta stava sulla porta che dava al grande salotto con le braccia conserte e quel suo solito sguardo imperscrutabile.
-Da quanto tempo sei qui?
-Da quando hai buttato la roba di quell’impiastro fuori la porta. Sono contento che se ne sia andato. Era proprio un rompiscatole!
-Già…Ma ti non dovresti essere ad allenarti?
La ragazza scrutò l’uomo da capo a piedi. I vestiti con cui si allenava di solito erano ridotti a randelli:doveva essere stato colpito da uno dei suoi stessi attacchi.
-Avevo fame così ho pensato bene di fare un pausa. Ero venuta cercarti per dirti di prepararmi da mangiare.
-Oh! Sai che novità! Vieni che ti scaldo qualcosa.


Fu un periodo molto difficile quello per Bulma. Yamcha ogni tanto le mancava e aveva smesso di uscire con Chichi, o di divertirsi. Aveva poca testa persino per il suo lavoro. Qualcosa la distraeva. Così aveva preso a guardare telefilm romantici soprattutto quelli in bianco e nero: erano decisamente più strappalacrime di quelli a colori. Se ne andava in giro in pantaloncini a con addosso sempre magliette più grandi di almeno due taglie, i lunghi capelli color del cielo sempre arruffati. Aveva deciso di portare persino il lavoro a casa.
DRIIIIN DRIIIN DRIIN
Il telefono squillò
-E chi diavolo è adesso?
Si chiese annoiata Bulma mentre stoppava la cassetta di Via col Vento
-Pronto?
-Ehilà Bulma!! E’ da un po’ di tempo che non ci vediamo!! Come stai?
Era Chichi a parlare dall’altra parte dell’apparecchio. Bulma sbadigliò
-Sai com’è. Questo è stato un periodo un po’ così…Tu che mi dici?
-Mha! Le solite cose…Senti un po’, ti va di andare a fare una passeggiata? Goku non c’è e Gohan è a scuola. Io sono sola in casa. Se non hai troppo da fare col lavoro potremmo incontrarci in centro. Ti va? Così magari mi racconti come va la convivenza con Vegeta
Bulma sobbalzò: perché?
-Una passeggiata dici? Perché no? E’ da tanto che non metto piede fuori di casa. Riallacciare rapporti con l’umanità mi farà bene.
Così si incontrarono quello stesso pomeriggio. Bulma si diresse verso l’auto. Per arrivare al garage sarebbe dovuta passare davanti alla camera gravitazionale dove si allenava Vegeta. Strane luci intermittenti provenivano dalla Gravity room. La ragazza scosse la testa
“chissà cosa starà combinando…L’ultima volta ci è quasi rimasto secco”
Poi salì in macchina e partì

-Allora cosa mi dici?
Le chiese Chichi quando si sederono su di una panchina. Bulma riflettè un momento: era giunto il momento che qualcuno lo sapesse, perciò disse tutto d’un fiato
-Ho lasciato Yamcha
Chichi sgranò gli occhi
-Cosa? Non ci credo. E perché?
-Mi tradiva un giorno si e l’altro pure così l’ho mandato a farsi friggere.
-Allora hai fatto bene… E come ti senti? Stai male?
-Non lo so. Da quando l’ho lasciato provo un vuoto dentro, ma non rimpiango la mia scelta:meglio single che con le corna. E poi stavamo insieme soltanto per abitudine.
-Ma sei triste. Te lo si legge in faccia
-Lo so. Ma che ci vuoi fare?
-Cerca di non pensarci
-Ti pare facile…
-Scommetto che guardi in continuazione Via col Vento
-Ehi! Goku ti ha trasmesso il potere di leggere la mente?
-No! E’ solo che ho un talento speciale ne capire le persone
Chichi fece l’occhiolino a Bulma. Lei le sorrise di rimando. Quel pomeriggio per la ragazza fu, come dire, istruttivo. Capì qual era la cosa giusta da fare e ne fu contenta.

Era sera. I suoi genitori dormivano da un bel pezzo e lei stava finendo di guardare l’ennesimo telefilm in bianco e nero
-Non lasciarmi Jhon
Supplicò l’attrice
-Cavoli, non lasciarla!
Esclamò Bulma stringendo il cuscino mentre le lacrime cominciarono a scenderle.
-Non fare il mio stesso errore
Disse ancor all’attore.
-Mi dispiace, è finita Jane…
Bulma si fermò. Smise di piangere. A cosa era servita la chiacchierata che lei e la sua amica si erano fatte quel pomeriggio? Doveva reagire. Guardò la donna che piangeva mentre una musica da tragedia usciva dalle casse della tv.
-Fatti un panino Jane, che è meglio.
Disse prima di spegnere il televisore. Poi rimase nella semioscurità. Seduta sul quel divano ancora abbracciata al suo cuscino.
-Cosa c’è? Parlate anche da soli adesso?
-Vegeta! Perché compari sempre di soppiatto?
-E’ una caratteristica Sayan, che ci vuoi fare, donna?
-Non chiamarmi donna!
-Come vuoi…donna
-Grrr!!!!
Bulma gettò a terra il cuscino e salì al piano superiore a grandi passi
-Tsk! Stupidi terrestri! Giuro che presto raderò al suolo il vostro insulso pianeta e diventerò il padrone della galassia.
Vegeta scoppiò in una fredda risata. Poi guardò il cuscino che aveva buttato a terra la ragazza. Si avvicinò. Lo raccolse
-Il padrone dell’universo…un giorno, forse, magari. Che fretta c’è?
Guardò ancora il cuscino e sorrise. Poi scosse la testa. Non era quella il comportamento di un principe. Lo gettò a terra e poi se ne andò a che lui di sopra a dormire.

TO BE CONTINUED…O.o’

Ps: O-eeeeeeeeeeeeeee!!!!! Voi commentate mi raccomando!! Baci baci!! O.o’


 
Continua nel capitolo:


 
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