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- Capitolo 1° -
Aprì gli occhi, si sedette sul letto e si guardò intorno: tutto normale, Tifa dormiva accanto a lui, Marlene e Denzel stavano dormendo nella stanza accanto come ogni notte… tutto apparentemente tranquillo, ma perché allora? Perché tutte le notti sentiva quella terribile voce nella testa che gli urlava vendetta?
Guardò l’orologio sul comodino: solo le quattro del mattino…
'Ottimo', pensò prima di risdraiarsi e chiudere gli occhi, 'di solito mi sveglio alle due con questi maledetti ricordi…' iniziarono a tornargli alla mente due occhi, che ormai era da troppo tempo che non vedeva, due occhi verdi bellissimi, e quel sorriso...
“Aeris…” gli uscì detto senza rendersene conto
“Cloud! Alzati!” esclamò una voce femminile.
Aprì gli occhi, Tifa, vestita di tutto punto era sulla porta e gli rivolgeva uno sguardo severo.
“che ore sono?” le chiese
“le undici… oggi Marlene aveva il suo primo giorno di scuola”
“…”
“ma insomma Cloud! Non dici niente? Oggi era un giorno importante per lei!” si fermò un attimo, per dargli il tempo di rispondere, ma visto che non disse nulla continuò “sai cosa mi ha chiesto? –ma dov’è Cloud, mi aveva promesso che sarebbe venuto- e secondo te io cosa dovevo risponderle?” Cloud si limitò a guardare a terra.
“bene, vedo che non te ne importa nulla di noi...sai, avevo creduto che ce l’avremo fatta a essere una vera famiglia… ma comincio a temere di aver preso un abbaglio...”
Detto questo se ne andò lasciando Cloud da solo con i suoi pensieri, non voleva che Tifa pensasse quello di lui, e non avrebbe neanche voluto deludere Marlene… ma da quando aveva fatto quel sogno una settimana prima, non riusciva a pensare ad altro, immagini continue di Sephiroth e Aeris, continuavano a balenargli in testa. Perché? Cosa voleva dire? Erano passati due anni ormai… e non riusciva a dimenticare.
“cosa stai aspettando?” chiese un ragazzo dai capelli bianchi e corti “ho detto di muoverti!”
L’altro con i capelli del medesimo colore ma più lunghi,tirò un calcio alla porta facendola rotolare qualche metro più lontano.
“perfetto” sibilò Kadaj con un sorriso malevolo “iniziate a cercare”
Stava osservando un muro bianco, davanti a lui, la voce sibilante di Sephiroth cominciò a rimbombargli nella testa… “ne è passato di tempo Cloud, mi sei mancato”
Poi due occhi gelidi apparvero sul muro, dapprima piccoli, poi sempre più grandi, quasi a sopraffarlo.
“Cloud!!”
“ma, cosa…?” ebbe appena il tempo di esclamare perché una bambina con una treccia e un sorriso stampato sul volto, gli era saltata addosso.
“cosa fai ancora a letto?” gli chiese
“perché, che ore sono?” quella domanda stava iniziando a essere troppo frequente nelle sue conversazioni.
“è l’una! Tifa ha preparato uno sformato squisito, e poi, sembra che ci siano ospiti!”
“ospiti?”
La bambina annuì felice, fece un balzo e si fiondò in cucina.
Cloud si alzò, giusto in tempo per scoprire che gli era venuto un terribile mal di testa.
“ehi, voi tre!” era una ragazza minuta dai capelli biondi e gli occhi azzurrissimi che aveva parlato
“smamma!” sibilò Yazoo
“no! Chi diavolo vi ha dato il permesso di entrare qui?” insistè quella
“cazzo, me le stai facendo girare, o smammi o te la vedrai con me, chiaro?” si incazzò Loz
“ragazzi…” esordì tranquillo Kadaj “è così che si trattano le signorine?” sorrise maliziosamente
“ve lo chiederò un’ultima volta: chi diavolo siete?” continuò quella imperterrita facendo finta di non averli neanche sentiti
“basta Kadaj, l’ammazzo!” alitò ancora più incazzato Loz.
“calma i tuoi bollori gorilla!” sibilò la ragazza
Al che Loz fece per saltarle addosso, ma Kadaj più veloce lo bloccò
“che fretta c’è?” chiese tutto tranquillo, “siamo venuti solo per fare un controllo…”
“sì, ne sono più che certa!” ironizzò quella stufa di tutti quei giri di parole, voleva attaccarli una buona volta.
“Join!” disse qualcuno entrando su una sedia a rotelle
“mister Rufus!” si stupì la ragazza dagli occhi azzurri
“lascia perdere…”
“ah, Rufus, sei tu!” esclamò Kadaj tutto eccitato “finalmente ci incontriamo!”
Il tizio nero che affiancava Rufus si scrocchiò le nocche, e quello con i capelli rossi si accese una sigaretta.
“lo so… ti chiederai cosa sono venuto a fare qui, vero?”
“la verità è che stai diventando un rompi coglioni, tu e la tua banda di amichetti!” alitò il tipo dai capelli rossi mentre mandava fuori il fumo.
“che c’è, rosso malpelo! Vuoi assaggiare un’altra volta la lama della mia spada?” gli sibilò Yazoo guardandolo di striscio con i suoi occhi penetranti.
Reno fece per attaccarlo, ma Rufus e Kadaj li bloccarono.
“Yazoo, stai calmo, arriverà il momento…” i tre agilmente tagliarono la corda…
Voleva andare a vedere chi fossero gli invitati, ma gli frullava ancora la voce di quel maledetto in testa, perché diavolo doveva tornare a tormentarlo proprio ora che cercava di rifarsi una vita? Aveva pensato di parlarne con Tifa, ma aveva preferito evitare di preoccuparla ulteriormente.
Si infilò una maglietta, prese il cellulare e scese al bar dal quale provenivano voci allegre.
“Cloud, finalmente!” esclamò Yuffie “ti stavamo aspettando, ho una fame!”
La solita… pensò Cloud, ehi, c’era anche Red, chi l’avrebbe mai detto… e dalla pacca travolgente che aveva ricevuto sulla schiena, dedusse che ci fosse pure Barret “ehi, ex Soldier!”
“mi hai fracassato la schiena…”
“poche storie, è così che saluti i tuoi amici?? Cazzo, qui ci vuole una rianimazione, non sei mai stato l’anima della festa, ma oggi sembri proprio uno zombie!”
“non è niente… ho solo dormito male…” bisbigliò il biondino
“Cloud…” lo ‘salutò’ Vincent
“no, aspettate,ci vogliono due rianimazioni…” aggiunse il nero
“però, non siete cambiati di una virgola” disse Cid
I vecchi compagni d’avventure continuarono a chiacchierare e a mangiare, ridendo e scherzando, ritornarono alla memoria vecchi ricordi, compagni ormai persi e altro, quando Marlene accese la tv sul canale del tg, l’attenzione di tutti si concentrò su un posto che ben conoscevano.
‘continuano gli attacchi alla società elettrica della Shin-ra Company, da parte di teppisti, presumibilmente identificati come i tre uomini che inspiegabilmente sono riusciti a penetrare al laboratorio scientifico Moxd qualche mese fa…’
Tutti si scambiarono sguardi eloquenti,quegli attacchi ovviamente non potevano essere da parte di semplici teppisti…
“cosa diavolo avrà combinato Rufus?” sibilò Cid “è ovvio che c’è qualcosa sotto!”
“senza dubbio…” disse Cloud “nessuno attacca la Shin-ra senza un motivo ben preciso”
“la cosa mi puzza…” bisbigliò Barret
“eh sì, in effetti un po’ di puzza c’è!” saltellò Yuffie
“ma no, idiota!” la ammonì Red “ stiamo parlando della Shin-ra!”
“ma veramente io… la sento davvero la puzza…”
“diavolo!” saltò su Tifa “la costata di maiale!”
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