IN UNA NOTTE DI LUNA PIENA - Capitolo 1° -
Yumi accelero correndo per la foresta, sentendo che ormai erano vicini, la luna inondava le fronde degli alberi con la sua luce fioca, colorandone le foglie di un biancore argentato. Di fronte a lei c’era una radura, doveva arrivarci, finalmente era libera pensò lei e Yuki erano riusciti a scappare. Evitando le radici mise una mano nella tasca del kimono tirando fuori un pugnale. “Questo me l’hai insegnato tu!” pensò rabbiosa, scagliando il pugnale sopra la sua testa, da lontano si sentì una voce, “SIGILLO!”. Yumi arrivò velocemente alla radura, guardò la luna, tirò fuori dalla tasca due pugnali e una fialetta che si muoveva. Si doveva muovere, stava arrivando, aprì il barattolino, prese un coltello tra le mani e lo lanciò in aria, ma ancora una volta non colpì il bersaglio poiché si sentì ancora una volta “SIGILLO!” e poi una risata, ma Yumi aveva lanciato due coltelli, nascondendone uno nell’ombra degli alberi, “Cos... cos’è successo!? Cos’hai fatt... YUMIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!” subito dopo un uomo calvo, con un kimono e un bastone molto singolare tra le mani, cadde a terra, con gli occhi spenti, morto. Dal barattolo uscì uno strano odore, Yumi era felice, avrebbe sacrificato se stessa per rendere più forte Yuki, ma dopo aver ucciso il Kekkaishi non ce n’era più bisogno. “O FORTE E POTENTE YUKI, PRENDI POSSESSO DEL CORPO CHE TI OFFRO!” gridò con le braccia rivolte alla luna. Una figura piccola sgusciò fuori dal barattolo, si insinuò tra le vesti del morto, Yumi attese impaziente, ma non accadde nulla. Poi un guizzo di luce apparve negli occhi dell’uomo, diventando subito un bagliore pronto per la vendetta. La Gilda doveva pagare i suoi crimini! “Yuki è il momento, dobbiamo uccidere tutti quelli della gilda!”, per ultimo Masamori Sumimura, era il bersaglio finale, e ce l’avrebbero fatta pensò Yumi in preda a una collera vendicativa che impregnava l’aria di tristezza.
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