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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Naruto
Titolo Fanfic: SEGRETI SVELATI
Genere: Azione, Avventura, Drammatico
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: sasu-kyu-neechan galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 12/01/2007 17:20:32

ithachi trova l'amore, e sakura ritrova una sorella...
 
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- Capitolo 1° -


Prefazione

L’Akatsuki è un’ organizzazione segreta di ricercati di livello S, ma tra questi assassini sanguinari c’è una creatura che di colpe non ne ha, tranne di essere nata senza onore, di essere figlia dell’abominio; il suo luogo di nascita è Konoha, la sua famiglia gli Haruno, ma il suo concepimento è avvenuto senza amore, un uomo ha abusato di sua madre, e lei ne è stato il risultato.
Il suo nome è Kanna Haruno, nata due anni prima della sorella Sakura ha dovuto dimostrare di essere forte, e degna di vivere, suo padre la odiava, lei era la prova che non era riuscito a difendere fino in fondo la moglie, sua madre la amava, perché anche se concepita senza amore era sempre sangue del suo sangue, e sua sorella, per quel poco che hanno vissuto insieme la adorava.
A sei anni divenne genin, a otto chunin, e a dieci divenne jonin, era un medico, il migliore che esisteva al mondo, aveva un perfetto controllo del chakra, era la migliore, ma questo non bastava a suo padre che non riconosceva le sue doti, dopo essere diventata jonin scappò con Itachi Uchiha, ma lei non rinnegò mai Konoha e le sue origini.

Capitolo 1

Era una mattina di aprile e una ragazza stava raccogliendo della erbe, aveva lunghi capelli chiari e occhi verdi come l’oceano, indossava dei pantaloni neri una maglia senza maniche e col cappuccio rossa dove sulla schiena campeggiava un anello bianco, il simbolo degli Haruno.
“Kanna!Kanna!Muoviti è tardi!”
“Arrivo Itachi, ma tardi per cosa?”
“Dobbiamo partire per Konoha non telo ricordi?”
“Me l’ero dimenticato!Devo finire l’antidoto per il veleno di Sasori, ci metto una mezz’oretta!”
“Ma Sasori è morto, a chi vuoi che serva quell’ antidoto…” Itachi sapeva di aver toccato un tasto dolente, la ragazza era molto legata al defunto membro dell’Akatsuki, era stato come un maestro per lei anche se entrambi erano jonin e lei non voleva diventare marionettista. Si avvicinò alla ragazza, che aveva iniziato a piangere:
”E’ l’abitudine, in primavera lo preparavo sempre…”
Itachi la strinse forte:
“Scusa, lo so che per te è importante, ma devi essere forte… Ti voglio bene sorellina!”
La ragazza si asciugò le lacrime.
“Vado a preparare le tue cose. Allora sei decisa a fermarti li per un po’?”
“Sì devo sistemare un po’ di cose…”
Come era stabilito i due partirono, lui indossava la solita divisa dell’organizzazione, lei indossava un mantello come quello di Itachi ma senza nuvole rosse,aveva deciso di indossarlo per non farsi riconoscere, arrivarono a Konoha il giorno seguente, e prima che Kanna andasse da Tsunade i due si divisero.
“Buona fortuna,ti voglio bene, ci vediamo presto”
Ma per Kanna non erano più le parole “ti voglio bene” che voleva udire, perché era da un po’ che il sentimento che provava per il giovane uomo era cambiato, si conoscevano da sempre, ma per lei era cambiato qualcosa.
“Itachi” il giovane si fermò, e lei proseguì con voce tremante “è da un po’ di tempo che vorrei dirti una cosa, ma non ne ho avuto il coraggio,io… io ti… io ti amo…”
Si aspettava che il giovane la rifiutasse, le dicesse che non era abbastanza forte,bella,brava e intelligente per uno come lui, ma invece no .
“Sai Kanna, lo aveva capito da un po’ di tempo, da quando abbassi lo sguardo dopo aver incrociato il mio, da quando ogni volta viaggiamo insieme prendi le vie più lunghe e sei riluttante quando dobbiamo dividerci, me ne sono accorto da molti altri gesti involontari che fai, ma anch’io ti ho nascosto una cosa, per paura che tu mi considerassi,comunque, solo il tuo fratello maggiore,” Si volto prese la ragazza per le spalle, e la baciò “Anch’io ti amo” e se ne andò.
Felice la ragazza andò dall’Hokage.
“Dove hai lasciato la tua dolce metà?”
“Di cosa stai parlando?”
“Vi ho visti li fuori, allora è proprio vero al cuore non si comanda, proprio un assassino ti dovevi trovare!”
“Non sono venuta per parlare di me e lo sai bene!”
“Accetti il mio invito di sfidare Kakashi?”
“Certo, secondo te per cosa sono venuta?!”
“Per ritrovare tua sorella”
“Anche per quello ma lei dovrà riconoscermi dal modo in cui combatto, quindi dovrà assistere all’incontro, e per non farla insospettire invita chi vuoi!Ma Kakashi ha accettato?”
“Ovvio, ma come mi avevi detto non gli ho raccontato niente”
“Sta arrivando Sakura!”
“Grazie Shizune, Falla entrare”
“Tu devi essere Sakura” Si stupì di vedere la sorella così cambiata,ma era felice di vedere che stava bene.
“Sì, Tsunade perché mi hai fatto chiamare?”
“Ah! Devo mostrare l’antidoto per il veleno di Sasori a questa ragazza, è una esperta…”
Tsunade incrociò lo sguardo di Kanna, i suoi occhi erano pieni di lacrime.
“Certo che sono un’esperta, è da sei anni che ogni primavera ne preparo un po’!”
Andarono nella stanza dove Tsunade teneva i medicinali, e le pose una boccetta.
“E’ questo, gli ingredienti e le quantità sono sull’etichetta, ti ricordi quando ci siamo incontrate la prima volta stavi preparandolo!”
“Anche ieri lo stavo preparando, ma poi mi hanno ricordato che era inutile…”La voce della giovane aveva un tono triste, e malinconico “Non è abbastanza potente, devi aggiungere tre foglie in più di questo” E indico un ingrediente sull’etichetta.
“Ma così diventa esplosivo!”
“Sakura ha ragione, perde i suoi effetti”
“Lo so, devi anche togliere sei gocce di questo estratto” E indicò un alto ingrediente “ Così non diventa esplosivo”.
Le due si stupirono, non ci avevano mai pensato, era davvero molto brava.
“Chi era il tuo maestro?”
“Le arti mediche le ho imparate da sola, dove abitavo c’era sempre qualcuno da curare, e il mio maestro era…” Si fermò, non poteva dire la verità, e soprattutto non riusciva a pronunciare quel nome “Era un uomo splendido, e ora se non vi dispiace devo andare a prepararmi per l’incontro”.
Veramente tutti le avevano insegnato qualcosa, ma era Sasori il suo maestro per eccellenza.

Due giorni dopo ci fu l’incontro tra Kakashi e Kanna.
I due contendenti si posizionarono in campo, la giovane indossava il mantello nero, doveva coprire il simbolo degli Haruno sulla sua maglietta, non si rivolsero la parola, ma iniziarono subito a combattere.
Kakashi iniziò usando la tecnica della moltiplicazione superiore del corpo, e creò due cloni, i tre attaccarono la giovane, che allenata a riconoscere le illusioni balzò indietro, tirò degli Shuriken contro le copie e colpi il vero con un calcio allo stomaco, l’uomo si accorse che Kanna era molto più forte di quanto credesse.
“Chi è stato il tuo maestro?”
“Non sono affari che ti riguardano!”
E attaccò usando la palla di fuoco suprema che le aveva insegnato Itachi.
“Sei un Uchiha?”
“No” Rispose irritata “E’ ora di finire questo incontro!”
Kakashi non capì cosa intendesse fare, Kanna iniziò ad impastare il chakra, e Sakura capì finalmente che quella era sua sorella.
“Maestro Kakashi!Attento!”
Ma Kakashi non fece in tempo a scansarsi, anche se con lo sharingan aveva previsto il colpo, Kanna usò il suo attacco più forte, una tecnica proibita detta “Drago Nero Dell’Inferno”.
Kakashi cadde a terra svenuto.
“Ho usato una bassissima quantità di chakra, non gli è successo nulla” Si avvicinò all’uomo e con le sue mani esperte lo curò in un attimo, Sakura arrivò in quel momento:
“Kanna, sorella, sono così felice di vederti!”
La giovane donna abbassò il cappuccio, e si tolse il mantello, non vi erano più dubbi, lei era Kanna, Kanna Haruno.
“Sì sorellina sono tornata!”
Le due si abbracciarono, e tutti, compreso Kakashi, che nel frattempo si era ripreso, si stupirono perché nessuno conosceva l’esistenza di quella ragazza.
“La mamma sarà contentissima di vederti!Ma che cosa ti succede, sembri triste…”
“Devo dirti una cosa, molto importante, nella mia assenza da Konoha ho conosciuto un gruppo di persone, che mi hanno insegnato tecniche di ogni genere, ma l’unico che io chiamavo maestro è stato ucciso, quell’uomo era il miglior marionettiste del mondo, e tu, tu l’hai conosciuto” Deglutì, e riprese fiato “Il mio maestro era Sasori delle Sabbie Rosse”
A udire quel nome il viso di Sakura divenne di colpo cupo, era stata lei a ucciderlo, e a togliere una persona importante nella vita di sua sorella, ma quell’uomo era un criminale, e le era stato ordinato per il bene di tutti.
“Scusa sorella, io non sapevo…”
“Infatti non sono arrabbiata con te. Tu non potevi sapere che lui era il mio maestro, e hai fatto il tuo dovere, sono fiera di te sei migliorata molto in questi anni. E ora andiamo a casa, non vedo l’ora di vedere la mamma!”
Sakura capì che la sorella non mentiva quando diceva di non avercela con lei.


Capitolo 2

Le giornate passarono tranquille. Ma pochi giorni dopo Tsunade chiamo Kanna nel suo ufficio.
“Ho una proposta da farti, tu mi dici dove è il covo dell’Akatsuki, e io Esaudirò ogni tuo desiderio. Se vorrai ti permetterò di uccidere anche Itachi Uchiha così gli dirai addio personalmente”
Kanna rimase stupita della proposta.
“Non posso farlo!”
“Come non puoi farlo?! Loro sono criminali e tu sei un jonin di Konoha!”
“Questo lo so! Ma loro sono la mia famiglia, sono le persone che mi hanno accolto per quello che sono non per quello che rappresento! Ma tu non puoi capire!”
E corse via. Per due giorni la cercarono in ogni angolo del villaggio ma nessuno la trovò.
Itachi però aveva sentito la prima parte della conversazione della ragazza con l’Hokage, e cercava anche lui invano la ragazza per fagliela pagare, perché pensava che volesse tradirlo.

Kanna stava riflettendo sull’accaduto.
“Loro sono molto importanti per me, e anche se sono degli assassino mi hanno cresciuto, e mi sono stati accanto nei momenti difficili, e poi io amo Itachi e non lo tradirei mai.
Ma anche Sakura fa parte della mia famiglia, e non è colpa sua se me ne sono andata, però lei non mi conosce e non siamo neanche completamente sorelle, ma io le voglio bene comunque, cosa posso fare! Accidenti se ci fosse Sasori a consigliarmi!”

Itachi stava pensando a cosa dire alla ragazza.
“Magari non mi vuole tradire,ma le parole di Tsunade erano chiare, e lei in questo momento vuole che Sasori torni in vita ed essendo un Sennin forse L’Hokage può farlo.
Ma lei ha detto di amarmi, ma forse non era la verità… Ho preso la mia decisione, la ucciderò, così sarò io a dirle addio personalmente!”

I due continuarono a riflettere su i loro pensieri, su i loro sentimenti,sulle loro paure, sulle loro ansie.

Il giorno seguente ripartirono per tornarsene a casa,non si scambiarono nemmeno una parola, dopo cena tornarono nella casa che i due condividevano.
“Ho sentito che vuoi tradirci!”
“Ti sbagli!”
Ma il giovane uomo non voleva ascoltarla, per lui era colpevole e basta, la sbatte al muro.
“NON PUOI MENTIRMI!HO SENTITO QUELLO CHE TI HA DETTO L’HOKAGE!” Urlò
Poi prese a colpirla con una violenza inaudita; la ragazza non si scompose, e incassò tutti i colpi che riceveva, provò a colpire Itachi per farlo smettere, ma lui fermò il colpo, le la spinse contro il muro.
Lei con voce spaventosamente calma gli sussurrò all’orecchio:
“Perché dovrei tradirvi, voi siete la mia famiglia. Perché dovrei tradirti,io ti amo…”
Gli diede un bacio sulla guancia, e poi posò la testa sulla spalla del ragazzo; lui la allontanò, e se ne andò.

Poco dopo entro Deidara:
“Kanna, cosa ti è successo?”
La ragazza era piena di lividi su viso e arti.
“Una piccola lite, niente di importante!”
“E’ per quella storia,vero?Ma io non ci credo, tu non puoi tradirci!”
“Non ho mai pensato di farlo, l’Hokage mi ha fatto una proposta, se vi tradivo lei esaudiva un mio desiderio, ma ho declinato l’offerta!!”Disse sorridendo.
Deidara la strinse forte:”Lo sapevo che non sei una traditrice, ti voglio bene. Ora è meglio che vada, domani devo svegliarmi presto, ho una missione!”
“Ti manca molto Sasori, vero?”
“Da morire…”
“Anche a me, terribilmente…”

Quella notte il giovane Uchiha non tornò a casa, e la ragazza non riusciva a chiudere occhio, le ferite le bruciavano, e le parole di Itachi le rimbombavano nella testa, non capiva come lui non riusciva a fidarsi di lei. La mattina dopo andò a cercarlo,e dopo due ore lo trovò seduto su una panchina nel parco, gli di avvicinò, notò solo in quel momento la pozza di sangue che era intorno a lui.
“Ciao, da ora in poi non ti darò fastidio, ho deciso di farla finita, così sarai libera…”
Il giovane si alzò e si girò, aveva un profondo taglio sull’addome da cui usciva un copioso fiotto di sangue, il giovane cadde in ginocchio e subito lei corse ad abbracciarlo.
“Non dire sciocchezze, io non posso stare senza di te…” E girò il ragazzo e richiuse la ferita “Cosa ti è saltato in mente di fare…” Cominciò a piangere “Potevi morire, non hai mai pensato che io…”
Il pianto incontrollato non le permetteva di continuare a parlare, ma per il giovane la sua presenza era tutto quello che desiderava, la strinse forte ma in quel momento un Kunai colpì la giovane alla schiena, che crollò su Itachi.
“Te lo dovevi aspettare dopo aver tradito Konoha”
Era Kakashi, l’Uchiha, si voltò verso di lui, ma non si alzò, tolse il Kunai dalla schiena della giovane donna.
“E’ la fine amor mio, andrò accanto ai nostri antenati…”
“Ma puoi rigenerarti, non parlare così!”
“La tua ferita era più profonda di quanto credessi, ho consumato molta energia…”
“Resisti, ti porto alla base, e li ti farò curare da Tobi…”
“Prestami il tuo Kunai, con le ultime forze che mi rimangono sconfiggerò Kakashi!”
“E’ una follia!”
“Non voglio morire miseramente; ed ora a noi due!”
La ragazza si scagliò contro l’uomo che la colpi in pieno stomaco con un pugno, e poi pose le una mano sulla ferita:
“Questa tecnica me l’ha insegnata Rin, la mia migliore amica, era un medico, ti assomiglia molto…”
Le rimarginò la ferita, poi si abbassò la maschera e le baciò la fronte sudata.
“Hai deciso di seguire la tua strada, anche se pericolosa, hai deciso di seguire i tuoi sogni combattendo fino all’ultimo, hai trovato uno scopo per cui vivere nel proteggere le persone che ami, hai tutto il mio rispetto…”
La ragazza lo guardò con occhi colmi di tristezza, le parole del ninjia l’avevano colpita nel profondo.
“Buona fortuna, per me sei morta e quindi ti lasceranno in pace,vivi felicemente la tua vita”
“Grazie Kakashi, ma vorrei che dicessi a Sakura che sono viva, ma di mantenere il segreto!”
“Lo farò, te lo prometto. Addio!”
Kanna e Itachi vissero la loro vita gioiosamente, ma sempre con la paura di essere divisi, ebbero un figlio maschio e lo chiamarono Shisui, Sakura andò a trovare spesso la sorella e si comporto come un’ottima zia.

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Sasu-Kyu-neechan

 
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