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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: InuYasha
Titolo Fanfic: INU NO KEIKO
Genere: Sentimentale, Commedia, Drammatico, Avventura, Fantasy
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: sasu-kyu-neechan galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 12/01/2007 17:10:35

c'è un elemento in più nella famiglia di Inuyasha e Sesshomaru...se ne vedranno delle belle!!!
 
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CAPITOLO UNICO
- Capitolo 1° -

Capitolo 1-Il sogno

Mi svegliai di colpo, sudavo freddo,avevo appena fatto uno strano sogno che mi aveva turbato nel profondo.
Ero un una grotta e in un lampo tutto si illuminò, in quel momento vidi prendere forma dalla luce una figura maestosa che prese le sembianze di un uomo dai capelli argentei e dagli occhi ambrati.
“Salve, io sono Inu no Taisho, piccola dammi la mano”. La mia mente voleva fermarsi, ma il mio cuore accettò e gli porsi la mano,”Ho deciso di affidarti i frammenti che ho estratto dalle mie tre spade: quello di tessaiga di darà la forza di cui ai bisogno nelle tue future battaglie, quello di tenseiga ti donerà poteri di guarigione e la possibilità di resuscitare i i morti ma solo se la loro anima è appena uscita dal corpo, e infine songa ti donerà un potere che comparirà solo nei momenti più duri”.
“Ma perché hai scelto proprio me?”
“Perché sei la reincarnazione della mai unica figlia femmina che però non ha mai visto la luce,appartieni al clan dei cani… Hai atri poteri di cui non ti ho parlato: puoi creare barriere spirituali perché tua madre era una sacerdotessa, puoi aprire dei varchi spazio dimensionale per poter raggiungere i tuoi fratelli, puoi leggere i sentimenti nel cuore delle creature, e infine puoi creare illusioni”.
Lo guardai perplessa lui mi abbracciò e nell’orecchio mi disse “ trova i tuoi fratelli… E ricordati piccola Keiko io ti voglio bene”.
E poi scomparve; sentii un forte dolore alla mano accesi la luce e notai tre segni viola sul palmo della mano; allora capii che era tutto vero.
La mattina dopo raccontai il tutto ai miei genitori, loro non mi cedettero allora mi concentrai e creai l’illusione di un gatto che si faceva il bagno, poi gli mostrai i segni sulla mano allora cominciarono a pensare che forse tutto quello che gli avevo detto era vero.

Capitolo 2- La partenza

Indossai degli abiti comodi e misi in uno zaino un cambio, un po’ di cibarie, il necessario per il primo soccorso, e altri oggetti vari. La mano dove cerano i frammenti cominciava a diventare sempre più viola quindi la fasciai, salutai i miei genitori e le mie sorelle, mi concentrai e riuscii ad aprire un varco, lo oltrepassai e fui catapultata nel passato; ma prima che potessi tornare indietro il varco si chiuse.
Non aveva alcuna idea di dove fosse, sapeva solo che doveva cavarsela da sola, cominciò a fiutare nell’aria e percepì un odore famigliare, lo seguì e trovò un villaggio, in quel momento capì che era in Giappone nell’epoca Sengoku, attraversò il villaggio e vide che la gente la guardava incuriosita, andò verso il tempio e li incontrò una miko, si presentò a lei con il nome di Keiko, e seppe che lei era la venerabile Kaede. In quel medesimo istante la mano cominciò a pulsare ed emanò una luce dorata, uscii di fretta dalla sua capanna, ma il dolore non passava, poi tutto d’un tratto il dolore smise e dalla mia mano scaturì una forza che scosse il terreno ed persi i sensi.
Al mio risveglio la mano mi doleva come al solito ma era sopportabile, mi trovai nella capanna di Kaede, uscii e vidi un gruppo di ragazzi e tra loro ce ne era uno vestito con un abito da caccia rosso che destò il mio interesse, aveva lunghi capelli argentei e occhi ambrati, e alla cintura portava una spada, in quel momento la mia mano pulsò, ed quel dubbio divenne una certezza:era una delle tre spade.
In quel momento arrivò Kaede, le domandai chi era quel ragazzo e mi disse che si chiamava Inuyasha ed era un mezzo demone cane, mi diressi verso di lui.
“Quale è il nome di quella spada?”
“Perché lo vuoi sapere?Questa è la mia tessaiga!”
“Perfetto, allora tu devi essere uno dei figli di Inu no Taisho…”
“E tu chi diavolo sei?”
“Tua sorella, il mio nome è Keiko, mi è apparso nostro padre in sogno e ha detto che dovevo trovare te e tuo fratello ma non so il perché…”
“COOOSAA??!!CHI SARESTI TU?”
Io gli spiegai tutto velocemente,”Ah, ho capito,mio fratello Sesshomaru non so dove sia e non mi interessa però se vorrai ti darò una mano a trovarlo e poi cercherò Myoga e Totosai per vedere se loro sanno qualcosa”.
Mi presentò Miroku un monaco maniaco con un vortice sul palmo della mano destra, Sango una sterminatrice di demoni con un grande boomerang,Hiraikotsu, Shippou un piccolo demone volpe, e Kirara il demone gatto di Sango, e Kagome una ragazza venuta dal futuro che vede i frammenti della sfera dei quattro spiriti.

Capitolo 3- La ricerca

IL giorno dopo cominciammo le ricerche di Sesshomau e fu molto facile trovarlo tramite l’olfatto infallibile di Inuyasha, appena arrivati però non feci in tempo ad avvicinarmi che i due cominciarono a combattere allora decisi di provare ad usare il potere di tessaiga, mi concentrai, e con un gesto istintivo battei la mano a terra e ne scaturì una cicatrice del vento perfetta, i due si scansarono e mi guardarono stupiti, raccontai la mia storia a Sesshomaru.
“Tu vaneggi, mio padre non mi ha mai detto che avrei avuto una sorella…”
“E’ LA VERITA’!!!” Lui con un movimento fulmineo mi prese per il collo ma non emisi alcun suono, anzi mi procurai una ferita su braccio e fece un nijin tesso che stese il mio aggressore,e grazie alla magia di tenseiga mi curai.
“Ora mi credi?”
Ma non mi fu data una risposta perchè lui mi atterrò e mentre mi infilava i suoi artigli avvelenati a livello del diaframma mi baciò, non riuscii a reagire e dopo averlo visto fuggire persi i sensi.
Quando mi risvegliai era notte fonda, mi sedetti e per poco non svenni per un capogiro improvviso, Inuyasha mi si avvicinò e mi disse “ Te la sei vista brutta, il veleno che è entrato in circolo è mortale per quelli che non sono della nostra famiglia, ma non so cosa gli sia saltato in mente per comportarsi così”.
“Quanto tempo è passato?Dove sono gli altri?Tu come stai il mio attacco non ti ha ferito,vero?”
“Quante domande!Io sto bene, gli altri stanno dormendo e tu sei rimasta in quello stato di coma per tre giorni. Ah!Sei stata brava con quell’attacco!”
“ Sono arrivati Myoga e Totosai?”
“Si ti aspettano a casa di Kaede, aspettiamo gli altri e poi andiamo”.
Il giorno dopo andarono alla casa della sacerdotessa, i due quando videro Keiko ebbero un sussulto e dissero all’unisono:
“ALLORA E’ LEI INU NO KEIKO!!!”
“Chi?” Risposi io allarmata
“La figlia nata morta che in mio signore ebbe con la sacerdotessa Kuroko”.
“Ah…”
“Ma perchè Inu no Keiko?”
“Perchè sei la sua unica figlia femmina, la sua perla rara, la perla dei cani”.

Capitolo 4- Un incontro con il destino

Il giorno dopo mi stavo allenando nel bosco e sentii una presenza, mi voltai e vidi Sesshomaru che mi disse:
“Sei ancora viva…”
“Buon sangue non mente, come ti sei permesso di baciarmi al nostro ultimo incontro!?”
“Così perché mi andava!”
“Questa non è una ris…”
Ma non riuscii a finire la frase che mi baciò di nuovo.
Provai a respingerlo ma era più forte di me, e poi il mio cuore sembrava che non volesse che io lo allontanassi, e poi lo guardai negli occhi e mi pesi in quel mare tinto d’ambra e non riuscii più a reagire.
“Il gatto ti ha mangiato la lingua?”
“Vedi lo hai fatto di nuovo, ricordati che o sono tua sorella”.
“Il tuo spirito è il suo ma il tuo corpo no…Vieni con me”.
Mi porto in un bosco e mi depose in una capanna,
“Puoi vivere qui se ti va non è abitata da nessuno da molto tempo…”
“Perché dovrei?! Io sto bene con il gruppo di tuo fratello,e lasciami in pace per favore…”.
Me ne andai, lui non si oppose e non provò nemmeno a fermarmi, lo guardai da lontano ma nel suo viso non c’era ne tristezza ne rabbia, da lui non usciva alcun sentimento.
Me ne tornai all’accampamento del gruppo di Inuyasha, lui percepì l’odore di suo fratello e quando deposi le mie cose per andare a farmi un bagno mi seguì; mi accorsi di lui ma finsi di non sentirlo.
“C’è qualcosa che non va?” chiese
“Nulla in particolare” ribattei
“Ho sentito su di te l’odore di mio fratello, cosa voleva da te?Ti ha fatto del male?”
“Non mi ha fatto nulla, ma voleva che io stessi al suo fianco, ma ho rifiutato; preferisco stare con te e gli altri.”
“Ah…Non mi sembra però che tu stia bene, hai una strana ombra negli occhi”
“Quando me ne sono andata dopo averlo rifiutato l’ho guardato ma lui non aveva cambiato espressione e questo mi fa male al cuore ma non so perchè…”
“Lui tiene tutto dentro; non ti preoccupare, se così non va, ci riproverà”.
Inuyasha se ne andò e io uscii dall’acqua mi rivestii e andai a letto per riflettere un po’ sull’accaduto.
Pochi giorni dopo il nostro gruppo venne attaccato da un demone mostruoso di nome Naraku, sembrava impossibile batterlo e in poco tempo rimanemmo in piedi solo io ed Inuyasha, in quel momento arrivò anche Sesshomaru,
“Potevi anche non venire, riuscirò a batterlo da solo”
“Zitto!Mi sei solo di intralcio, dopo aver ucciso lui penserò anche a te”
“Non te lo permetterò non voglio perdere subito mio fratello”
“Che scena commovente tutti e tre i fratellini uniti per uccidermi,ma prima penserò a Inuyasha e a Sesshomaru e infine a te piccola Keiko!”
A quel punto sferro un attacco potentissimo, eressi una barriera, mollai la falce e sentii una strana forza in corpo, era il frammento di songa, e in un lampo la spada più potente di mio padre comparse nelle mie mani, aveva una forza demoniaca potentissima ma ero troppo motivata per lasciarmi distruggere qui, mi preparai all’attacco e in contemporanea tutti e tre attaccammo Naraku.
“Bakuryuuha”
“Sohoryuuha”
“Gokuryuuha”
Naraku venne distrutto e la sfera ricomposta e purificata.

Capitolo 5- Addio o arrivederci?

Kagome se ne tornò definitivamente nel futuro, Inuyasha usò i poteri della sfera per diventare umano e andò con lei, Miroku, Sango, Shippo, Kirara e Kohaku il fratellino di Sango imprigionato da Naraku rimasero un po’ con me e poi se ne andarono, io rimasi un po’ con Kaede e poi decisi di girare e offrire i miei servigi come sterminatrice di demoni.
Tutto andava tranquillo finche un giorno non mi chiamarono perchè un potentissimo demone stava facendo strage nelle regioni dell’ovest, partii subito e arrivai in un castello, c’erano sangue e cadaveri ovunque.
Sentii che il demone si stava avvicinando, lo vidi e rimasi senza parole, era identico a Inuyasha ma completamente demoniaco, aveva con se tessaiga e capii che era non era lui, ma lo spirito vendicativo che si era formato quando lui aveva scelto la forma umana.
“Inuyasha” urlai “Che cosa ti e successo?”
“Io sto benissimo Keiko…”.
Cominciò ad attaccarmi, e dovetti difendermi, alla fine lo sbattei a terra e gli immobilizzai braccia e gambe, con un colpo avrei potuto ucciderlo ma non lo feci; cominciai a piangere di dolore e lui cambiò espressione, perse lo sguardo malefico e prese una espressione più dolce, in lascia la presa e lui mi abbracciò e mi strinse forte.
“Non piangere io, non ti lascerò più sola, forse è per questo che sono qui su questa terra per starti accanto”.
All’inizio quando ritrattavamo come fratelli, ma poi scattò qualcosa di inaspettato, non più a parlare come prima perché cominciavamo a balbettare e poi arrossivamo, ci eravamo innamorati l’uno dell’altro ma non sapevamo come dirlo; intanto ero riuscita a rompere la barriera che non gli premetteva di usare tessaiga così poteva combattere liberamente. Riuscimmo a dichiararci solo nella notte della festa delle stelle, quando il Mandriano attraversa la Via Lattea per andare dalla sua amata Tessitrice:
“Keiko”
“Inuyasha”
“Io…”
“Io..”
“Ti amo”
“Ti amo”.
Ce l’avevamo fatta!
Quella notte la passammo abbracciati a guardare le stelle, eravamo così felici; ma la gioia non può durare troppo a lungo.

Capitolo 6- Ricominciano i guai

Tutte sembrava perfetto, ogni attimo passato insieme, ogni note in cui rimanevamo abbracciati, ogni bacio scambiato, tutto era perfetto.
Un giorno però mentre ci allenavamo per essere sempre pronti a combattere, sentimmo una presenza: era Sesshomaru, ci guardò con disprezzo.
“Che cosa hai da guardare?”chiesi
“E tu mi hai rifiutato per poi andare a metterti con questo scarto di demone?”
“Sarai tu uno scarto di demone!”
Mi preparai all’attacco ma lui fu più svelto mi preparai ad incassare il colpo ma Inuyasha mi protesse, il colpo avvelenato gli aveva procurato una profonda ferita da cui usciva molto sangue, cadde a terra non riusciva più a muoversi e suo fratello continua va a infierire sul suo corpo, ero turbata e pietrificata dalla rabbia e dal dolore.
“BASTA!LASCIALO IN PACE!!”
Senza perdere tempo mi lanciai contro di lui sferrandogli un attacco dopo l’alto, alla fine eravamo sfiniti entrambi ma lui mi sferrò un attacco con i suoi artigli avvelenati ed io caddi al fianco di Inuyasha, lui a quel punto se ne andò.
“Inuyasha, mi dispiace di non averlo battuto” gli dissi stingendogli la mano e appoggiando la mia testa sul suo petto.
“Mi dispiace a me di non essere riuscito a difenderti” mi disse abbracciandomi. Grazie al mio potere creai un varco che ci porto nella nostra capanna, a quel punto mi sedetti al suo fianco, mi concentrai e curai la sua ferita, quando si riprese curai la mia; quella sera non parlammo, quella sera concepii il nostro primo erede.
Passò un mese e diedi la bella notizia al mio amato, lui ne fu entusiasta, ma non durò a lungo perché due giorni dopo caddi da un dirupo e persi il bambino, ero disperata e tentai il suicidio tagliandomi le vene, ma Inuyasha mi tovò in un lago di sangue e chiese allo spirito di tenseiga di salvarmi; e così non morii, ma decidemmo di andare a vivere nel tempo di Kagome e se per lei non era un problema trasferirci da lei.



 
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