- Capitolo 1° -
... Strapperesti un momento per me alla tua quotidiana guerra?...
... Strapperesti un secondo per un bacio fuggiasco?
... Strapperesti un istante, per sfiorare le mie mani e sussurrare piano “ti amo”?
E vorresti ritrovare quella fragranza di fiori selvatici che avvolgeva il parco quando ci baciavamo sotto il gelsomino, mentre i nostri amici ci prendevano in giro?
Lo so che lo vorresti.
Lo vorrei anch’io.
Ma il tempo è passato, ed i nostri amici sono cresciuti.
Troppo in fretta.
Ed uno ha il cuore arso dall’odio, mentre l’altro dall’amarezza.
E noi?
I due camerati non si rivedranno più, e non si stringeranno forte durante le gelide notti di ronda.
Perché?
Perché tu sei morto.
Perché una guerra che non volevi combattere ti ha strappato dalle mie labbra quanto ancora non ti era abituato alla loro carezza di miele.
... perché?
Perché quando ancora eravamo nella milizia mi strappavi un bacio durante gli allenamenti, quando il nostro istruttore avrebbe dovuto urlare?
Perché quando andavamo in missione mi baciavi quando il nostro comandante non guardava...
... e se anche guardava, non te ne vergognavi.
Non ti sei mai vergognato di me.
Ma adesso sei morto.
Sei morto, con il corpo dilaniato da proiettili di ferro rovente.
E le tue labbra sono troppo fredde, e non possono più baciare.
Perché ci stringevamo quando non avremmo dovuto, perché abbiamo rischiato?
Perché, di notte, scappavamo nel parco sotto il glicine e lì rimanevamo a guardare la notte?
A cos’è servito immaginare il nostro futuro...
Se adesso non abbiamo neanche più un presente?
Perché sei morto quando io la Milizia l’avevo lasciata da tempo?
Perché mi hai fatto questo?
E, soprattutto, perché cerco di darti la colpa di tutto?
Avrei dovuto avere il coraggio di restare con te.
Ma ti ho amato, sempre, e leggevo le tue lettere con le lacrime che mi scorrevano lungo le guance.
Eri un grande, nella Milizia, ed anche il nostro gelido comandante ha sofferto quando avvolgeva il tuo corpo martoriato nella bandiera insanguinata.
E come te, tanti altri.
Ma tu eri diverso, eri speciale.
Eri un grande.
Buona notte, dolce principe.
Buona notte, mio eroe dagli occhi chiari.
Buona notte, mio amato dai capelli come ali di corvo.
Buona notte.
Buona notte.
Non ti dimenticherò, finché avrò vita per ricordarti e lacrime per piangerti.
Addio, mio dolce Zack.
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